Anteprima
Vedrai una selezione di 4 pagine su 12
Teoria e metodo dei mass media Pag. 1 Teoria e metodo dei mass media Pag. 2
Anteprima di 4 pagg. su 12.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Teoria e metodo dei mass media Pag. 6
Anteprima di 4 pagg. su 12.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Teoria e metodo dei mass media Pag. 11
1 su 12
D/illustrazione/soddisfatti o rimborsati
Disdici quando
vuoi
Acquista con carta
o PayPal
Scarica i documenti
tutte le volte che vuoi
Estratto del documento

Storia dei media

MEDIAMASS MEDIA= strumenti tecnologici finalizzati alla trasmissione comunicativa su larga scala

NEW MEDIA= media aperti permettono una fruizione dell'informazione collettiva, rapida

Il libro stampato -> metà 400

Il giornale -> nel 600

La fotografia -> metà 1800

Il cinema -> fine 800 come mezzo di intrattenimento popolare

La radio e la televisione -> anni 30 del 900

Durante l'evoluzione dei media si assiste a 2 importanti fratture:

  1. L'avvento della stampa si da vita a quella che Edgar Morin definisce "PALEOCULTURA DI MASSA", quel sistema di trasmissione di informazioni che genera i primi sintomi di quella diffusione di cultura
  2. E' proprio quella dove i nuovi media del 900 generano e che Morin individua nella condivisione del movimento reale della presenza vivente: della diretta -> la 2° non è una frattura orizzontale ma verticale (-> la comunicazione e i media sono

Uno strumento che ci inverte nella nostra vita = siamo governati dalle nuove tecnologie) —> penetra nell'anima umana

Concezione romantica

Critica al concetto di AUTORE (metà del 700 in poi)

Viene elaborato il concetto dell'artista ispirato che supera la visione precedente dell'artista artigiano (umanesimo)

FITCHE = delinea il modello dell'autore —> concepisce il prodotto come una serie di scelte individuali —> UNICITÀ

L'ideale dell'autenticità diventa cruciale per definire le modalità di creazione e diffusione di contenuti artistici e questa centralità proviene da diverse figure di riferimento

JOHANN GOTTFRIED HERDER —> ognuno di noi ha la sua maniera unica e originale di essere uomo. Ogni uomo quindi deve sforzarsi di rimanere fedele alla sua visione del mondo e non adeguarsi o imitare quella degli adulti

MARCEL PROUST —> l'opera d'arte è una lente di ingrandimento

fornita dall'autore Autenticità e unicità rimandano quindi al concetto di GENIO= figura illuminata INARRIVABILE, IRRIPRODUCIBILE (romanticismo) WALTER BENJAMIN -> descrive la perdita dell'aura = fine di un momento vitale che l'opera dal vivo (-> HIC ET NUNC) ci trasmette I contemporanei mezzi di comunicazione di massa cancellano il marchio di unicità e originalità delle opere d'arte PERDITA DELL'AUREA= Superamento definitivo del rapporto che si ha tra l'opera e l'essere umano Avanguardie e MASS MEDIA Movimento FUTURISTA -> nasce con Marinetti nel 1909 a seguito della pubblicazione del "MANIFESTO FUTURISTA" su "Le Figaro" Movimento DADAISTA -> 1916 Zurigo da Tristan Tzara GRUPPO COBRA -> costituito a Parigi nel 1948 Movimento LETTERISTA -> Fondato dal rumeno Isov 1946 IL COLLEHIO DI PATAFISICA -> collettivo di artisti fondato da Jarry nel

1948 Il movimento SITUAZIONISTA —> FUTURISMO è la prima avanguardia che colpisce l'importanza dei media- utilizzare ogni tipo di media (stampa - cinema - fotografia ecc)- colpisce per primo il rapporto fra industrie, comunicazione, linguaggio- i mass media diventano il terreno d'azione dell'artista moderno introduce il concetto di contaminazione fra cultura alta e di massa

Il movimento prevede che l'arte deve percepire e assorbire le qualità nuove e rivoluzionarie dei mass media che permettono di ampliare il linguaggio creativo sulla totalità dell'ambiente e all'artista di allargare

Il movimento Futurista è la prima avanguardia che capisce anche la centralità del concetto di Montaggio = concetto preso in prestito dal modello industriale prima e del linguaggio cinematografico poi è un forte motore di sviluppo delle ipotesi sperimentali che si esplicita (es nella pratica del collage)

INFOGRAFIA= linguaggio

Disegnato di dati, semplificandoli.

DADAISMO

Prende spunto da molti dei punti del Futurismo ma si dissocia dalla fiducia assoluta verso la macchina e la sua presunta capacità salvifica.

Oltre al teatro, la fotografia, il cinema e la stampa, Dada utilizza come proprio mass media di riferimento il COLLAGE assegnando particolare enfasi sugli oggetti apparentemente privi di valore estetico ( VITA = ARTE ) derivanti dai linguaggi dei media pubblicitari.

La simbiosi auspicata da Dada fra vita e arte è rappresentata alla perfezione da Arthur Cravan, pugile, poeta e donnaiolo morto in mare mentre tentava di raggiungere la sua compagna Mina Loy.

Avanguardie e mass media

La seconda guerra mondiale rompe quanto restava dell'immagine positiva della macchina che progettò il futuro, che apre al nuovo.

La MACCHINOLATRIA futurista si incrina inesorabilmente e solo alla fine del XX secolo ritornerà a guardare ottimisticamente verso il futuro nella prima fase dell'era digitale.

ANNI 60 - SITUAZIONISMO- Lavora su un'analisi critica della società dal punto di vista della comunicazione in un'ottica dicritica e contestazione globale

L'INTERNAZIONALE SITUAZIONISTA è il primo movimento che lavora sui media proponendosi come strumento di lotta politica-culturale contro quella che reputa NUOVE TECNICHE DI CONDIZIONAMENTO: televisione, fumetto, pubblicità

I fumetti vengono manipolati cambiando testi in modo da esprimere argomentazioni culturali differenti dall'originale.

I vecchi collage dadaisti mischiati alle pubblicità contemporanee creando uno stile che diventerà la regola negli anni 60 e 70.

La vita che si fa spettacolo influenza il modo con cui la società si definisce è la tesi di fondo del testo "La società dello spettacolo" di Guy Debord nel 1967 teorico e figura centrale del situazionismo

Un concetto assai interessante coniato da Debord è quello rappresentato nel primo

numero del bollettino dell'Internazionale Situazionista, pubblicata nel 1958 di PSICOGEOGRAFIA, un termine inventato per descrivere: "lo studio delle leggi esatte e degli effetti specifici dell'ambiente geografico, coscientemente organizzati o meno, sulle emozioni e sui comportamenti individuali". A questo concetto Debord associa quello di DERIVA = un volgare vitale e non preordinato, giudicato dal caso e dell'essere attivo al di fuori da leggi e regole precostituite. "Per fare una deriva, andate in giro a piedi senza meta ad orario. Scegliete man mano il percorso in base a ciò che sapete, ma in base a ciò che vedete intorno. Dovete essere straniati e guardare ogni cosa come se fosse la prima volta. Un modo per agevolarlo è camminare con passo cadenzato e sguardo leggermente inclinato verso l'alto, in modo da portare al centro del campo visivo l'architettura e lasciare il piano stradale al margine inferiore della vista. Dovete

“percepire lo spazio come un insieme unitario e lasciarvi attrarre dai particolari”.- cit. GUY DEBORD

La DERIVA ha diversi riferimenti culturali, fra cui senz’altro quello del FLANEUR, reso celebre dal poeta CHARLES BOUDELAIRE, che indica il gentiluomo che vaga oziosamente per le vie cittadine, senza fretta, sperimentando e provando emozioni nell’osservare il paesaggio.

Ritornando a Benjamin, nei suoi PASSAGENWERK, troviamo il paradosso di una solitudine moltiplicata, una concezione mostruosa di persone privante in quanto tali dovuta soltanto alla casualità dei loro interessi personali.

Per la letteratura Beat il viaggio è inteso come elemento che rompe la monotonia della vita e porta l’individuo a confrontarsi come sempre nuove realtà, alla continua ricerca di edite forme di esistenza che possono allontanare il pericolo della noia.

“Dove andiamo” “Non lo so, ma dobbiamo andare”

Secondo GEERT LOUNIK, teorico dei nuovi media, la

La rete rappresenta per il Dandy elettronico ciò che la strada metropolitana rappresentava per il Dandy storico. Un Data Dandy, quindi, che anziché avere come pubblico la folla anonima dei boulevard, si trova dinanzi agli altri utenti connessi alla rete. Seguendo la logica Lovink, egli non deve collocarsi al di sopra della folla, bensì trasportare lo spettatore attraverso vettori semantici, vale a dire "giocare con le regole della rete".

GLI ANNI 60 - COBRA

Ci opponiamo al razionalismo che ha portato alla devastazione culturale. L'attitudine automatica e funzionale ha portato a un'ottusa assenza di spirito, all'accademismo, alla bomba atomica. - MANIFESTO COBRA 1957

Il movimento COBRA propone una dialettica fra DIONISIACO e APPOLINEO: il primato cioè della forma del processo dell'espressione sulla funzione.

Uno degli esponenti più importanti di COBRA è il pittore promotore del

funzionalismo e dello stileDanese ASGER JORN già tipografico internazionale e della scuola divsesponente dell’Internazionale Design di ULMSituazionistaJorn e i cobra si ribellavano contro i concetti di precisione, esattezza, linearità e funzionalismovisti come rilesso dell’EFFICENZA PRODUTTIVA DELLA SOCIETA’ INDUSTRIALE.Come tradizione nelle avanguardie artistiche il gruppo si dividerà ben presto e alcuni andrannoa formare il movimento per una BAUHAUS IMMAGINISTA (MBI)Nato dalla collaborazione di Jorn con Guy Debord, il libo dai titolo: “FIN DE COPENHAGUE”1957 composto e stampato nell’arco di sole 24 oreFrammenti di annunci, ritagli di giornale e di manifesti pubblicitari vengono infatti utilizzati senzauna logica apparente e “trattati”con macchie di colore ottenute direttamente versando lebevande dei due autoriIl libro può essere visto come un’anticipazione diretta di quello che negli anni 90

diventerà no come CULTURE JAMMING ovvero il tentativo di sovversione satirica della cultura POP e dell'industria pubblicitaria.

GLI ANNI 60- FLUXUS

Yoko Ono "CUTE PIECE" - performance art 1965

L'artista non crea qualcosa di separato e chiuso, ma piuttosto fa qualcosa per rendere lo spettatore più aperto, più consapevole di se stesso e del suo ambiente.

Alla galleria Morra di Napoli nel 1974 in Rhythm o Marina Abramovic replicò, praticamente, lo stesso lavoro di Yoko Ono

NAM JUNE PAIK, progenitore della video arte, tra i primi artisti a fare arte con televisori e videocamere

Le opere di PAIK, prevedendo la partecipazione del pubblico, si mostrano come opere d'arte, imprevedibili e indeterminate in sintonia con la lezione di Cage anche nel continuo sconfinamento mediale, in cui suono e immagine confluiscono l'uno nell'altro, in una dimensione performativa

  • Economicità
  • Produzione in serie
  • Fuoriuscita
Dettagli
A.A. 2022-2023
12 pagine
SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-ART/06 Cinema, fotografia e televisione

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher martinaminardi01 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Teoria e storia della fotografia e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Nuova Accademia di Belle Arti - NABA o del prof Carlini Fabio.