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La nascita dei mass media.
Tra il XIX ed il XX secolo si avvia il processo di internazionalizzazione reso possibile grazie alla
nascita del telegrafo, il telefono, il cinema (XIX), la radio e la televisione (XX). I media digitali
quindi realizzano il processo di globalizzazione, creano delle vere e proprie piccole comunità di
utenti, pongono l'accento sull'individuo e fondono così comunità di individui anonimi che non si
conoscono tra loro. L'introduzione della tv a bassa definizione ha portato l'aumento di consumi di
beni e di servizi, si è trovata a dover parlare di cose che non la riguardano affatto (saponette,
profumi, auto, etc.). Coloro che si sono occupati della progettazione dei media si sono interessati in
particolar modo alla terza dimensione e ad una resa sempre più vera. Volendo suddividere i media
in categorie abbiamo: i meccanico-chimici, gli elettrici, gli elettronici ed i digitali. Cambiano
radicalmente la vita sia economica che sociale del pianeta e portano allo sviluppo di megalopoli,
trasporti super veloci, specializzazione del sapere e molto altro. Con l'unione delle grandi aziende si
vengono a creare delle mega corporazioni transnazionali. Nasce anche la coesione intorno ad
un'unica lingua: l'inglese. L'euro, il dollaro e lo yen diventano delle monete fondamentali attorno
alle quali gira l'economia del pianeta. Con l'avvento dei media digitali si crea anche il cosiddetto
cyberspazio, uno spazio transnazionale, una terra virtuale dove gli utenti navigano e si
interfacciano. Collegato allo cyberspazio troviamo il tecno mondo, il mondo contemporaneo ormai
plasmato dalla tecnologia high tech. Ormai la vita umana gira intorno ai multimedia, ai new media
ed ai mass media. Il multimedia è l'insieme di audio, video e dati, è una mescolanza di bit che
ingloba tutti i media (ad esempio una tv che svolga le più disparate funzioni, che funga anche da
computer e da cellulare). I new media prospettano una fruizione personale e possono infatti definire
delle identità personali. I mass media, invece, sono generalisti, si fondono su delle identità
massificate. Tutte queste innovazioni hanno portato ad un processo di ridimensionamento del
pianeta, nascono linee di navigazione, linee aeree, ferrovie e strade a lunga percorrenza. La velocità
dello spostamento dei corpi nello spazio implica anche la velocità dello spostamento delle
informazioni. La fotografia portò al bisogno di conoscere paesi lontani. Il cinema diventò un
ripetitore di illusioni. Il linguaggio verbale, invece, continuò ad essere l'archetipo di tutti i mezzi di
comunicazione, non vi può essere cinema, tv e radio senza di esso. La comunicazione orale si ha
grazie ai sensi, è necessario incontrarsi in luoghi fisici e socializzare. Con i media invece c'è stato
un raffreddamento della comunicazione orale. La trasmissione della conoscenza è uno
scambio/cessione di informazioni, che in antichità avveniva tra individui che si conoscevano bene,
mentre dalla globalizzazione in poi è stata affidata a mezzi esterni (libro, disco, file, film, etc). La
conoscenza, quindi, era un bacino di idee ed esperienza per conoscere il mondo interiore, ora invece
è diventata conoscenza del mondo esteriore.
Trasmissione di un'informazione:
• Ha l'aspetto di una merce
• Soddisfa un bisogno temporaneo
• L'eccesso di informazione genera stress
• C'è una limitata possibilità di conoscere se stesso
• Soddisfa solo un bisogno dell'ego
• Può essere trasmessa con uno strumento tecnologico
• Diventa una comunicazione tecnologica
Trasmissione della conoscenza:
• Trasmissibile solo oralmente
• Gli esseri umani devono dialogare per trasmetterla
• Si serve dei sensi e della mente
• Diventa una comunicazione orale