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Quanto vale il minority usando il metodo del full goodwill? % terzi sul prezzo totale = 40% * 25.000 =
• 10.000
13. La società Alfa acquista il 31/12/20 una partecipazione del 70% in Beta. Il prezzo pagato per la quota del
70% è di 12.000, a fronte di un PN contabile di Beta alla data di acquisizione costituito come
. I VC e correnti delle attività e passività di Beta alla data di acquisizione sono:
Quanto vale l'avviamento usando il metodo della capogruppo? prezzo pagato - % detenuta sul PN
• corrente (al netto dell'effetto fiscale) = 12.000 - (70%*10.500)= 4.650
Quanto vale il minority usando il metodo della capogruppo? % terzi su valori contabili = 30% * 6.000=
• 1.800 23




 Quanto vale l'avviamento usando il metodo del partial goodwill? Prezzo pagato - % detenuta del PN
• corrente (al netto dell'effetto fiscale) = 12.000 - (70%*10.500)= 4.650
Quanto vale il minority usando il metodo del partial goodwill? % terzi * (VC + rettifiche) = % terzi * PN
• corrente (al netto dell'effetto fiscale) = 30% * 10.500= 3.150
Quanto vale l'avviamento usando il metodo del full goodwill? prezzo totale - PN corrente (al netto
• dell'effetto fiscale). Prezzo totale è prezzo pagato:% detenuta=x:100 quindi 12.000:70=x:100 con
x=17.143 ossia 12.000*100/70 da cui 17.143-10.500= 6.643
Quanto vale il minority usando il metodo del full goodwill? % terzi sul prezzo totale = 30% * 17.143 =
• 5.143
14. Alfa (posseduta al 80%) vende nell'anno a Beta (posseduta al 90%) merci per un valore complessivo di
10.000 con un utile complessivo di 2000. Di tali merci, un quantitativo pari a 4.000 è ancora presente in
rimanenza a fine anno presso Beta.
A quanto ammonta l'utile infragruppo da eliminare in consolidato? 2.000/10.000=0,2 *4.000=800 Con
• quale scrittura? Scrittura di riduzione delle rimanenze:
DR Variazione rimanenze infragruppo
AV Rimanenze
A quanto ammonta l'effetto sul risultato di terzi della scrittura di elisione? 800*10%=80. Con quale
• scrittura? Riduzione risultato terzi:
DR Minority
AV Riserve di terzi
A quanto ammonta la scrittura di elisione di costi e ricavi intercompany? CE Alfa ricavi 10.000, CE di
• Beta costi 10.000:
DR Ricavi
AV Costi
Conosciamo l'importo della scrittura di elisione dei crediti e debiti intercompany? No, perchè non
• sappiamo di quei 10000+IVA che sono stati venduti quanto Beta ha pagato nell’anno, a seconda di
quanto beta ha pagato posso avere un credito di alfa vs beta nell'anno pari a 12.000 (10.0000 + IVA), a
0 se è stato tutto pagato o intermedio se è stato pagato solo una parte.
15. Eliminazione dell’intercompany: illustrare il processo di eliminazione dell'intercompany e le principali
differenze che possono comportare una squadratura fra crediti e debiti. Il consolidato deve contenere
solo le operazioni che le società nell'area di consolidamento hanno effettuato con terzi, pertanto, devono
essere eliminati in sede di consolidamento le operazioni e saldi reciproci, poiché sono solo il
trasferimento di risorse nel gruppo; infatti, se non fossero eliminate tali partite, i saldi del consolidato
risulterebbero troppo accresciuti. La corretta procedura di eliminazione delle poste intercompany
presuppone l'equivalenza dei saldi reciproci e l'accertamento delle eventuali differenze. Prima di
effettuare l'eliminazione dei saldi, bisogna verificare che le operazioni intercompany siano state rilevate da
tutte le società del gruppo e che siano state identificate. L'elisione dell'intercompany richiede una
corrispondenza dei valori da annullare ed è fondamentale effettuare una serie di operazioni per la
riconciliazione dei saldi. Spesso le differenze intercompany sono indicatori di una non corretta
predisposizione del bilancio d’esercizio delle controllate; se i due saldi non sono coincidenti, si procede
all'identificazione del motivo della squadratura tra Crediti e Debiti, che spesso avviene in conseguenza ad
una di queste 4 ipotesi:
Pagamenti in transito: pagamento non ancora ricevuto ma effettuato dalla controparte, implica una
• contabilizzazione non aggiornata delle transazioni con la banca ed una squadratura tra Credito e Debito
poiché nel bilancio del compratore il debito sarà stato estinto, mentre nel bilancio del venditore il
credito sarà presente a causa del pagamento ancora in transito. Questo fenomeno può avvenire anche
se entrambi i bilanci civilistici delle controllate sono corretti, a causa del cut-off che comanda le
operazioni bancarie (la disponibilità è tolta a chi paga ancor prima di esser data a chi incassa), ciò può
avvenire spesso nelle vicinanze della chiusura dell’esercizio.
Merce in transito: beni spediti e fatturati ma non ancora ricevuti dalla controparte implicano una non
• corretta contabilizzazione della merce in transito. In questo caso è presente una società del gruppo che
ha contabilizzato la vendita e spedito la merce ed un'altra società del gruppo (quella che ha acquistato)
che non ha ancora contabilizzato l’acquisto di merce. In questo caso una delle due società ha sbagliato
il bilancio: il principio che comanda è quello del trasferimento dei rischi e benefici, quindi se essi sono
stati trasferiti sarebbe stato corretto effettuare la contabilizzazione della vendita e anche dell'acquisto. In
aggregato la società venditrice avrà contabilizzato crediti e ricavi, riducendo il magazzino, mentre la
società compratrice non avrà nessun debito nè costo ed in più non avrà incrementato il magazzino.
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 Crediti ceduti pro-soluto in factoring: questa ipotesi può presentarsi nei gruppi che attuano la
• fattorizzazione dei crediti. In questo caso credito e debito sono allineati, ciò che accade è la cessione
del credito da parte della società venditrice pro-soluto, cioè con trasferimento di rischi e benefici, ad
una società di factoring. La società che ha ceduto il credito contabilizzerà l'operazione estinguendo il
credito con contropartita Banca (o Cassa); nell’aggregato credito e debito non saranno più allineati.
Questa operazione nel consolidato è rappresentata come un finanziamento, in quanto abbiamo ricevuto
Banca (o Cassa) senza dare nulla.
Crediti in valuta estera: nel caso di crediti che si originano da operazioni tra società del gruppo operanti
• in paesi differenti, si può verificare un disallineamento tra crediti e debiti se il cambio usato per la
conversione del credito e debito è diverso dal cambio usato per la conversione del bilancio ai fini del
consolidato. Ciò che importa è che i saldi siano riconciliati nella valuta originaria, poi la quadratura degli
importi in euro è semplice. La perfetta esposizione in bilancio dei crediti e debiti in moneta non di
conto allo stesso cambio usato per la conversione dei bilanci in euro eviterebbe questo problema, ma è
frequente che i saldi in moneta diversa dalla valuta funzionale non siano allineati al cambio di fine anno.
In questo caso, bisogna effettuare scritture di consolidamento per garantire la quadratura di tali saldi,
imputando eventualmente a CE la differenza.
Così come all'elisione dei crediti e debiti intercompany, è opportuno procedere all'elisione dei proventi e
degli oneri (costi e ricavi) ed investigare sulla natura di un'eventuale differenza tra essi, per permettere
una corretta elisione nel consolidato. Se due società del gruppo effettuano transazioni fra loro, verranno
realizzati costi e ricavi intercompany che vanno eliminati. I valori del CE che sono più soggetti ad elisione,
nell'ambio di un consolidato, sono i ricavi e costi relativi all'acquisto di merce. Nonostante ciò, quasi tutte
le voci del CE possono essere interessate da operazioni intercompany, ad es: prestazioni intercompany,
prestiti di personale intercompany, maturazione di interessi passivi intercompany. La complicazione a cui si
fa fronte nell'elisione dei costi e ricavi riguarda la determinazione relativa alla quantità da eliminare: il
saldo clienti/fornitori è nel partitario di quasi tutte le aziende, pochi hanno la stratificazione dei costi e
ricavi per controparte. Il concetto del "comanda il creditore" ci viene in aiuto: se dopo aver riconciliato
crediti e debiti, ci ritroviamo con una differenza nell'importo dei ricavi e costi (e non riusciamo a far
riconciliare tale importo), è probabile che sia più affidabile il ricavo. L'ultimo passo è eliminare il margine
intercompany. Ogni volta che è presente una vendita con un margine, tra 2 società del gruppo, si ha la
seguente situazione: nel bilancio del venditore è presente un ricavo maggiore del costo (quindi è stato
realizzato un utile), nel bilancio del venditore è presente un bene iscritto nel proprio attivo ad un costo
che include il margine che è stato realizzato dall'altra società (quindi un bene sopravvalutato).
Nell'aggregato ci sarà un utile che come gruppo non è stato realizzato, mentre nello SP ci sarà un bene
rivalutato del valore dell'utile che ha realizzato la società che lo ha venduto. Il margine intercompany va
sempre eliminato, che sia positivo o negativo. Se fosse negativo (perdita intercompany) sarà eliminato, ma
tale sintomo sarà relativo ad una perdita di valore dell'attività ceduta quindi è opportuno verificare se tale
perdita è realmente avvenuta e, se lo fosse, procedere alla svalutazione di tale attività. Si ha un utile
infragruppo ogni qualvolta a causa di una transazione fra più società allo stesso gruppo un bene aumenta
di valore, pur rimanendo nel gruppo, o si origina una attività immateriale. Gli effetti di tali rivalutazioni
vanno eliminati in consolidato.
16. Imposte differite: illustrare cosa sono e come si contabilizzano le imposte differite. Quali differenze le
generano e a quali condizioni vanno contabilizzate. Fornire almeno un esempio di differenza temporanea
che genera rispettivamente imposta differita e anticipate. Illustrare in quali casi vanno contabilizzate le
imposte differite attive sulle perdite fiscali riportabili a nuovo. Le imposte sono un costo e come tutti i
costi vanno contabilizzate per competenza, a prescindere dal periodo in cui è previsto l’esborso. Per il
principio della competenza, nel bilancio vanno contabilizzate, oltre alle imposte correnti:
Le imposte (anticipate) di competenza di esercizi futuri ma esigibili con riferimento all’esercizio in corso;
• Le imposte (differite) di competenza dell'esercizio ma che si renderanno esigibili in esercizi futuri.
•
Le imposte differite sono dovute alle differ