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FATTORI CHE CONDIZIONANO L'ASSORBIMENTO DI UN FARMACO:

1. Caratteristiche del F: MM, stato fisico, pKa, stabilità, solubilità, permeabilità.

2. Proprietà dell'organismo: morfologia e dimensioni della superficie assorbente, perfusione dell'area assorbente, età, stato di salute, pH del sito di assorbimento.

3. Caratteristiche dell'esposizione: dose, via di somministrazione, durata del contatto con la superficie assorbente.

Fattori esogeni:

4. Formulazione, interazione con altre sostanze, condizioni fisiche (es: temperatura). Vedi teoria di ripartizione secondo il pH.

VIE DI SOMMINISTRAZIONE: abbiamo vie enterali (os, sublinguale e rettale) e vie parenterali (ev, im, sc) ed altre (transdermica, inalatoria, etc). Analizziamo i FATTORI CHE POSSONO MODIFICARE L'ASSORBIMENTO DEI FARMACI:

VIA ORALE:

- TEMPO DI SVUOTAMENTO GASTRICO: il tempo che un F impiega per attraversare lo stomaco è chiamato tempo di svuotamento gastrico. Un aumento del tempo di svuotamento

gastrico aumenta il tempo di latenza per l'insorgenza dell'effetto ma può anche essere sfruttato (aumento solubilità: Griseofulvina). L'ingestione di cibo può ritardare l'azione del F perché: tende ad aumentare il tempo di svuotamento gastrico; riduce il pH intragastrico; aumenta la viscosità del fluido (varia la % di F dissociato-indissociato) GI; interazioni metaboliche (succo di pompelmo); complessazione (riduzione velocità di dissoluzione del F) (caso delle tetracicline con il calcio). In generale, la somministrazione di un F per os lontano dai pasti comporta un assorbimento più rapido e completo. La somministrazione in vicinanza dei pasti può evitare i fenomeni irritativi alle mucose. Degradazione chimica (idrolisi acida); Interazioni tra F; condizioni di malassorbimento (soprattutto negli anziani); Situazioni patologiche (Diarrea, vomito: possono ridurre la possibilità che il pa possa permanere per un tempo.

necessario per il suo assorbimento nel tratto GI); Resezioni gastriche ointestinali (si ha una < superficie deputata all’assorbimento del p)È la via + economica e sicura. C’è l’effetto di 1° passaggio, ovvero: i F assorbiti attraverso la membrana GIpenetrano nei capillari e, attraverso la vena mesenterica superiore, entrano nella vena porta e passanoattraverso il fegato, prima di raggiungere la circolazione sistemica, dove vengono metabolizzati.

VIA SUBLINGUALE: il sito di assorbimento è la mucosa buccale (es: Chewing-gum di nicotina) o l’areasublinguale (Nitroglicerina,). Evitando l’effetto di 1° passaggio epatico ha una biodisponibilità > rispetto lavia per os. Effetto rapido (queste zone sono riccamente vascolarizzate. Utile per i F contro l’angina); utileper l’autosomministrazione al bisogno (ciò la differenzia dalla somministrazione ev che bisogna effettuarla inospedale)

VIA RETTALE: step

limitante per l'assorbimento è la liberazione del pa dalla matrice lipofila (perdissoluzione o fusione). Si ha un parziale effetto 1° passaggio. Assorbimento variabile ed incompleto. Lalatenza d'azione è minore rispetto la via orale

VIE PARENTERALI: sono quelle vie che non passano per il tratto GI e comprendono la via

  • Ev: biodisponibilità del 100% (F è somministrato direttamente nel circolo sanguigno e quindi bybassol'assorbimento); effetti immediati e per questo viene usata in caso di emergenza. Non è possibileutilizzare sostanze oleose o insolubili.
  • Im o sc: F somministrato nel muscolo o a livello sc e quindi il F poi dovrà diffondere per raggiungere ilcircolo sanguigno. L'assorbimento è rapido (ed evita l'effetto di 1° passaggio. È utilizzata per soluzioniinsolubili (ovvero oleose) o per l'impianto di pellet solidi. Può dare dolore o necrosi (rara) utilizzandosostanze irritanti.
La via sc non è utilizzabile per la somministrazione di grandi volumi. Vie d'organo: somministrazioni intracardiche, intrarticolare, intratecale. PASSAGGIO DEI FARMACI ATTRAVERSO LE MEMBRANE BIOLOGICHE Poiché i processi di ADME prevedono che il pa attraversi delle membrane cellulari, è importante definire quale è meccanismo attraverso cui avviene tale passaggio. La membrana cellulare è costituita da un doppio strato fosfolipidico in cui i fosfolipidi si dispongono ponendo le code idrofobe all'interno e le teste idrofile all'esterno. Nella membrana possiamo trovare proteine di due tipi: periferiche (associate alla superficie della membrana senza attraversarla completamente) ed integrali (penetrano nella membrana e l'attraversano completamente). È semi-permeabile. I Meccanismi di attraversamento delle membrane biologiche sono: 1) Diffusione semplice: la driving force (ovvero la forza motrice) è rappresentata dal

gradiente di [ ]→ èimportante il P ed il pH/pKa

2) Trasporto convettivo

3) Trasporto mediato da carrier:

  • Trasporto attivo: la driving force è rappresentata dall’ E derivante dall’idrolisi dell’ATP (E cellulare) ed avviene contro gradiente di [ ].
  • Diffusione facilitata: si differenzia dal trasporto attivo in quanto non richiede E e la driving force è il gradiente di [ ]. Valido per sostanze idrosolubili, non ionizzate con diametro > di 4A (glucosio)

4) Trasporto per endocitosi

DIFFUSIONE SEMPLICE

È un processo che avviene secondo gradiente di [ ]: consiste nel trasferimento del F, attraverso una membrana da un compartimento ad alta concentrazione (compartimento donatore: es, fluido GI) ad uno a concentrazione inferiore (compartimento ricevente: sangue) al fine di uguagliare le [ ] nei due compartimenti.

La velocità di trasporto è determinata: dalle proprietà chimico-fisiche del F; dalla natura della membrana; dal

formattato utilizzando tag html:

gradiente di [ ] tra i due compartimenti. Tale velocità è espressa dalla PRIMA LEGGE DELLA DIFFUSIONE DI FICK applicabile per il processo di diffusione in condizioni di raggiunto stato stazionario:

dM/dt: quantità di F assorbita nell'unità di tempo

D: coefficiente di diffusione del F nella membrana (es: GI) (direttamente proporzionale alla T assoluta ed inversamente proporzionale alle dimensioni molecolari della sostanza e alla viscosità della soluzione)

A: Area della superficie della membrana interessata alla diffusione (es: GI)

h: spessore della membrana

K1: coefficiente di ripartizione del F tra membrana ed il fluido biologico del compartimento donatore (es: GI)

K2: P del F tra membrana ed il compartimento ricevente (es: sangue)

C1: [ ] del F in soluzione nel compartimento donatore (es: GI)

C2: [ ] del F nel compartimento ricevente (es: sangue)

In vivo: Nel caso dell'assorbimento GI, una volta che il F è giunto nel compartimento sangue, esso verrà subito

allontanato dal flusso sanguigno che diluisce il F in un volume (quello plasmatico) molto > rispetto alV di liquido generalmente presente nel sito di assorbimento. Pertanto C2 risulta molto < rispetto a C1 equindi trascurabile rispetto a C1. Si realizzano le cosiddette condizioni sink, cioè condizioni in cui il gradientedi [ ] durante tutto il processo di assorbimento si mantiene elevato. L’equazione sopra descritta si puòquindi semplificare in: Per un dato F ed una data membrana D, K1 ed hpossono essere considerati costanti ed incorporati in un’unica costante nota come “costante dipermeabilità, P”. Pertanto, posso scrivere l’equazione in condizioni sink come: .Quest’equazione mi indica che il trasporto passivo avviene secondo una cinetica di 1° ordine e quindi che lavelocità di è proporzionale alla [ ] del F in soluzione nel compartimento donatore.Le proprietà che influenzano la diffusione

la fase lipidica della membrana cellulare. Questo perché la forma indissociata è più lipofila e può attraversare più facilmente la membrana.  Dimensioni molecolari: le molecole più piccole hanno una maggiore probabilità di attraversare la membrana rispetto a quelle più grandi. Questo perché le molecole più grandi possono incontrare maggiori ostacoli nella struttura della membrana.  Carica e polarità: le molecole cariche o polari hanno una maggiore difficoltà nel attraversare la membrana rispetto a quelle non cariche o apolari. Questo perché la membrana cellulare è principalmente composta da lipidi, che sono apolari, e quindi tende a respingere le molecole cariche o polari.  Concentrazione del soluto: la differenza di concentrazione tra i due compartimenti influisce sulla velocità di diffusione di una molecola attraverso la membrana. Maggiore è la differenza di concentrazione, maggiore sarà la velocità di diffusione.  Temperatura: l'aumento della temperatura aumenta la velocità di diffusione delle molecole attraverso la membrana. Questo perché l'aumento della temperatura aumenta l'energia cinetica delle molecole, favorendo la loro diffusione. In conclusione, l'assorbimento di una molecola attraverso la membrana cellulare dipende da diversi fattori, tra cui il coefficiente di ripartizione, le dimensioni molecolari, la carica e polarità, la concentrazione del soluto e la temperatura.

La fase oleosa. Si possono perciò definire due diversi coefficienti di ripartizione: il "coefficiente di ripartizione apparente" ed il "coefficiente di ripartizione vero". Nella prima legge di Fick, K è un coefficiente di ripartizione apparente poiché la [ ] C si riferisce alla [ ] totale del F sia in forma indissociata che dissociata.

pKa (teoria di ripartizione secondo il pH): L'entità dell'assorbimento di un F dipende dal suo pKa, dalla sua lipofilia e dal pH del mezzo. Questi 3 parametri sono tra loro correlati nell'ipotesi della ripartizione in funzione del pH: il tratto GI, al pari di altre membrane, si comporta come una barriera lipofilia; acidi e basi sono assorbiti in preferenza in forma indissociata; la maggior parte dei F è assorbita per diffusione passiva; la v di assorbimento e la q. di F assorbita sono correlate al coefficiente di ripartizione (> lipofila=> assorbimento); acidi deboli e

farmaci neutri possono essere assorbiti nello stomaco, ma non le basi.

Nel caso in cui un F sia un elettrolita debole, la liposolubilità dipende dal suo grado di ionizzazione: in generale la forma indissociata è liposolubile mentre la forma dissociata non lo è o lo è di meno. Secondo la teoria di ripartizione secondo il pH, data la natura lipofila della membrana (es: GI) il trasporto attraverso la membrana della forma indissociata è favorito. Quindi, in base a questa teoria, per gli elettroliti deboli l’assorbimento sarà determinato dalla quantità di F che si trova in forma indissociata al sito di assorbimento.

Limite di questa teoria: considera l’influenza del pH e del pkA senza considerare l’influenza dell’area superficiale di assorbimento; infatti molti acidi deboli sono anche assorbiti a livello intestinale e il buon assorbimento è assicurato dall’elevata area superficiale nell’intestino.

Un ostacolo

È che le pareti dell'intestino sono ricoperte di muco. Il muco è uno strato di mucine che possiede delle molecole di acido sialico.

Dettagli
Publisher
A.A. 2022-2023
92 pagine
SSD Scienze chimiche CHIM/09 Farmaceutico tecnologico applicativo

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher iry1210 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Tecnologia e legislazione farmaceutica e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Roma La Sapienza o del prof Marianecci Carlotta.