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Estratto del documento

PAZIENTE COLLABORANTE

A-P intrarotazione piede a 30° sì studiando lesioni traumatiche,

flogistiche e degenerative dell’anca.

Il paziente è supino, PSM perpendicolare al piano sensibile e l’arto in esame è

esteso con il piede intraruotato di 20-30°.

Il raggio è perpendicolare ed incide 2cm inferiormente al punto di mezzo della

piega inguinale.

Il CDC è la rappresentazione dell’articolazione coxo-femorale e il collo del

femore rappresentato per la sua massima lunghezza.

Tenendo il piede in posizione anatomica si avrà una migliore dimostrazione del

grande trocantere nel suo profilo frontale. Il piccolo trocantere risulta accorciato

e sporge nella faccia interna del femore.

Extraruotando il piede di 45° si avrà una migliore dimostrazione del piccolo

trocantere.

Proiezione obliqua è la proiezione complementare a quella frontale.

Il paziente supino con il bacino ruotato di 45°, sollevando il lato non in esame.

L’arto in esame è abdotto e flesso e appoggia la faccia laterale della coscia.

Il raggio è perpendicolare ed incide nel punto di mezzo della piega inguinale.

Il CDC è la buona rappresentazione della rima articolare.

Proiezione assiale di Dunlop (o a rana) valutazione del grado di

antiversione del collo femorale.

Il paziente è supino e flette cosce e ginocchia a 90° con rotule allo zenit. Le

cosce vengono quindi abdotte di 30-40°.

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Spinato Andrea AA 2016/17

Il raggio è perpendicolare ed incide ne punto di mezzo della piega inguinale.

Il CDC è la rappresentazione del collo femorale non accorciato, senza la

sovrapposizione del grande trocantere.

Proiezione assiale di Lauenstein lussazioni congenite dellanca o studio

dell’anca dei bambini.

Il paziente è supino con PSM perpendicolare al piano sensibile. Il ginocchio del

lato in esame è iperflesso, la pianta del piede appoggia al tavolo. La gamba

viene abdotta di 30°.

Il raggio è perpendicolare ed incide nel punto di mezzo della piega inguinale.

Il CDC è la rappresentazione del collo femorale non accorciato, senza la

sovrapposizione del grande trocantere.

PAZIENTE NON COLLABORANTE

Proiezione assiale caudo-craniale per controlli post-operatori.

Il paziente è supino, appoggia il piede sul tavolo rx. La gamba non in esame è

appoggiata su un rialzo.

Il raggio è parallelo al tavolo in senso caudo-craniale e medio-laterale di 30°ed

incide sulla faccia interna della radice della coscia in esame.

Il CDC è che il collo femorale deve essere ben rappresentato, senza la

sovrapposizione del grande trocantere.

Femore

A-P fratture, tumori o osteomieliti.

Il paziente è supino, con arti inferiori estesi e con il piede intraruotato di 20°.

Il raggio è perpendicolare ed incide nel punto di mezzo della faccia anteriore

della diafisi.

Il CDC è la dimostrazione della diafisi e delle due articolazioni o di almeno una

delle due a seconda del quesito clinico.

L-L proiezione complementare a quella frontale.

Il paziente è in decubito laterale ed appoggia sul tavolo la coscia in esame con

la superficie laterale.

Il raggio è perpendicolare ed incide sul punto di mezzo della diafisi femorale.

Il CDC è che la diafisi femorale deve essere rappresentata completa, anche se

non si può rappresentare il collo.

L-L con raggio orizzontale quando non è possibile o non è consigliabile

ruotare il pz in decubito laterale.

Il paziente è supino, il bacino e l’arto in esame vengono sollevati da un

supporto e la cassetta rx viene disposta verticalmente e appoggiata alla faccia

mediale del femore. Se non è possibile si posiziona la cassetta al di fuori del

lettino e si alza la gamba non in esame per far si che il raggio incida

medialmente e impatti sulla cassetta disposta lateralmente.

Il raggio è a decorso orizzontale e incide nel punto di mezzo della faccia

laterale della diafisi femorale.

Il CDC è che la diafisi femorale deve essere rappresentata completa, anche se

non si può rappresentare il collo. 21

Spinato Andrea AA 2016/17

Ginocchio

Lo studio radiologico del ginocchio comincia sempre con l’A-P e nel caso si

procede con delle supplementari.

A-P lesioni traumatiche, infiammazioni ecc.

Il paziente è supino, il ginocchio in esame è esteso e il piede leggermente

intraruotato.

Il raggio è perpendicolare ed incide in corrispondenza del bordo inferiore della

rotula.

Il CDC è la rappresentazione nitida della rima articolare femoro-tibiale.

A-P in valgo stress studio di instabilità del menisco e legamenti interni.

La proiezione è uguale all’A-P ma si utilizza un apparecchio Telos che applica

una pressione laterale, facendo aprire la parte mediale del ginocchio.

A-P sotto carico artrosi, controllo pre e post-operatorio.

Il paziente è in ortostasi, appoggiato alla parete dello stativo, in appoggio

bipodalico.

Il raggio è perpendicolare ed incide, tra le due gambe, all’altezza del margine

inferiore della rotula.

Il CDC è una buona rappresentazione della rima articolare femoro-tibiale.

P-A di Rosemberg rappresentazione dell’articolazione e della gola

intercondiloidea.

Il paziente è in ortostasi e appoggia con le rotule alla cassetta. Le ginocchia

flesse di 45° e raggio obliquato di 20° in cranio caudale.

Il raggio è perpendicolare ed incide nel cavo popliteo.

Il CDC è che la rima articolare deve essere ben rappresentata.

L-L proiezione complementare all’A-P.

Il paziente è in decubito laterale, con la superficie esterna del ginocchio

appoggiata al piano sensibile. La gamba sana viene portata in avanti.

Il raggio è obliquo in senso caudo-craniale di 10°-15° ed incide nel punto di

mezzo tra apice della rotula e piega del cavo politeo.

Il CDC è che i due condili devono essere sovrapposti e la presenza dello spazio

tra rotula e femore.

Proiezioni oblique generalmente ci sono due proiezioni, una medio-

laterale e una latero-mediale. Servono per visualizzare i piatti tibiali e la testa

del perone.

Il paziente è supino con l’arto in esame ruotato di 45°.

Il raggio incide perpendicolarmente nel punto di mezzo dell’interlinea

articolare.

Rotula

La proiezione corretta sarebbe la P-A ma si usa sempre l’A-P visto che si fa in

caso di trauma e non va bene appoggiare il ginocchio traumaticcato.

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Spinato Andrea AA 2016/17

P-A lesioni traumatiche e disturbi di ossificazione della rotula.

Il paziente è prono sul tavolo rx, ginocchia estese e leggermente abdotte.

Il raggio è perpendicolare ed incide al centro del cavo popliteo.

Il CDC è la visualizzazione della rotula come un’opacità rotondeggiante nello

spazio intercondiloideo.

L-L fratture e lesioni della rotula, patologia articolare femoro-rotulea.

Il paziente è in decubito laterale, con la superficie esterna del ginocchio

appoggiata al piano sensibile. La gamba sana viene portata in avanti.

Il raggio è obliquo in senso caudo-craniale di 10°-15° ed incide a metà tra apice

della rotula e la piega del cavo polpliteo.

Il CDC è la dimostrazione della rotula in laterale perfetta, senza

sovrapposizione dei condili femorali.

Proiezione obliqua in P-A di Kuchendorf lesioni traumatiche e disturbi di

ossificazione della rotula.

Il paziente è prono, la gamba sana estesa. Con la mano sub-lussare verso

l’esterno la rotula in esame, a gamba estesa, facendo aderire il ginocchio al

tavolo rx.

Il raggio è perpendicolare ed incide al centro della patella.

Il CDC è la proiezione isolata dei ¾ esterni della rotula.

Proiezione assiale a paziente prono studio per frattura longitudinale

della rotula.

Il paziente è prono, il ginocchio in esame in estrema flessione. La rotula è al

centro del piano sensibile.

Il raggio è obliquato in modo che sia parallelo all’asse rotuleo (15° circa) ed

incide sull’apice della rotula.

Il CDC è che la rotula deve essere rappresentata isolata libera da

sovrapposizioni.

Proiezione assiale di Hungston lesioni da conflitto femoro-rotuleo.

Il paziente è prono, il ginocchio in esame flesso di 50°-60°. La rotula è al centro

del piano sensibile.

Il raggio è obliquo in senso caudo-craniale di 45° ed incide tra la rima articolare

del ginocchio e la rotula.

Il CDC è che la rotula deve essere libera da sovrapposizioni e buona evidenza

dell’articolazione femoro-rotulea.

Proiezione assiale cranio-caudale (di Merchant) rapporto articolare

femoro-rotuleo.

Il paziente è supino, con le gambe pendenti oltre il tavolo. Le ginocchia sono

flesse di 45° e le gambe sostenute da un supporto. La cassetta rx è appoggiata

sulle gambe.

Il raggio è diretto in senso cranio-caudale, parallelo all’asse della rotula ed

incide sul bordo superiore della rotula.

Il CDC è che la rotula deve essere libera da sovrapposizioni e buona evidenza

dell’articolazione femoro-rotulea. 23

Spinato Andrea AA 2016/17

Proiezione assiale caudo-craniale (di Laurin) rapporto articolare

femoro-rotuleo.

Il paziente è semiseduto, il ginocchio flesso di 20° e tiene con le mani la

cassetta rx al di sopra del ginocchio.

Il raggio è obliquato in senso caudo-craniale, parallelo all’asse rotuleo, ed

incide sull’apice inferiore della rotula.

Il CDC è che la rotula deve essere libera da sovrapposizioni e buona evidenza

dell’articolazione femoro-rotulea.

Proiezioni assiali dinamiche a 30-60-90° di flessione è l’estenzione

della proiezione di Laurin.

La posizione del paziente è identica a quella per la proiez. di Laurin. È un

esame dinamico a 30° - 60° - 90° di flessione.

Il raggio è obliquato in senso caudo-craniale, parallelo all’asse rotuleo, ed

incide sull’apice inferiore della rotula.

Il CDC è che la rotula deve essere libera da sovrapposizioni e buona evidenza

dell’articolazione femoro-rotulea.

Gamba

A-P fratture, lesioni infiammatorie e neoplastiche dell’osso.

Il paziente è supino, gamba estesa e punta del piede allo zenit.

Il raggio è perpendicolare ed incide nel punto di mezzo della diafisi tibiale.

Il CDC la libera proiezione delle due ossa della gamba, comprese le articolazioni

prossimale e distale o di almeno una delle due.

L-L è la proiezione co

Dettagli
Publisher
A.A. 2015-2016
27 pagine
SSD Scienze mediche MED/36 Diagnostica per immagini e radioterapia

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Spina97 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Tecniche radiografiche e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi dell' Insubria o del prof Di Pasqua Alessandro.