Parte da filamenti precedentemente estrusi o da grani/pellet. Il
filamento si trova avvolto attorno a una bobina, viene fatto scorrere da
dei rulli allinterno di una camera riscaldante, che lo rende
+deformabile per l estrusione, poi viene estruso attraverso un ugello
come filamento continuo e viene depositato sulla piattaforma
seguendo i pattern voluti.
Il mat di supporto (in rosso) serve per colmare i vuoti sottostanti il
layer che sto stampando. Poi posso toglierlo senza danneggiare la
struttura principale. Es. il PDA.
× C è il riscaldamento quindi prob di degr.
Es. rigeneraz dell osso. Posso usare del PLA o del PCL. Posso caricarli
con HA, così che durante l estrusione si abbia una minore degrdaz parz
del mat. Oppure posso prima estruderli e poi rivestirli esternamente di
HA per promuovere l osteointegrazione, ma il mat si degrada di +
durante il processo.
Sono strutture molto grandi con pori di centinaia di micron.
Melting ElectroWriting (MEW)
Parte da grani/pellet di polimero. La testa di stampa fonde il
materiale come nell FDM per poter essere estruso, viene applicata una
tensione tra spinneret e collettore, il filamento estruso viene
guidato verso il collettore in modo quasi rettilineo, e viene
depositato seguendo il pattern per spostamento della testa di stampa.
Combina il vantaggio dell additive manifacturing di produrre
strutture ordinate (FDM), con il principio dell elettrospinning che
applica una ddp per depositare le fibre e la capacità di produrre
fibre molto sottili.
× Alta T degrada parz il mat
I polimeri sint possono essere ottenuti in polvere e in solido, possono
essere estrusi e in generale subire processi in T senza degradarsi in
modo significativo.
× I polimeri naturali non sopportano le alte T perché
denaturano subito, qunidi sono necessari processi che partono
dalla soluzione liquida, con un solvente adatto al polimero. I
+usati sono SLA e RD.
× Inoltre, a cause dell uso di alta T, non posso inglobare le cell
durante il processo. Mentre nei prossimi è possibile.
Bio-fabrication. Il mat è un carrier per le cell per darle una
distribuzione nello spazio, Bio-ink. Biomat-ink se non ci sono cell.
Queste tecniche non usano T elevate né p elevate né solventi
tossici per le cell quindi posso inglobare le cell durante il processo
di stampa. Per gli approcci di prima invece le cell le metto dopo aver
stampato lo scaffold.
Per stampare correttamente un liquido, ad es un idrogelo, devo
assicurarmi che possieda determinati requisiti in termini di proprietà
reologiche:
- la viscosità non dev essere troppo alta durante l eiezione
altrimenti non scende il filamento, quindo lo pongo a T amb. Ma
non troppo bassa altrimenti si scioglie, non ha consistenza e non
riesco a mantenere la forma dei filamenti stampati
- post-curing ovvero la stabilizzazione che deve avvenire dopo
la stampa per solidificare lo scaffold, cioè la reticolazione dell
idrogelo/il raffreddamento. Perché in soluzione era stato
aggiunto un reticolante che agisca subito dopo la stampa oppure
grazie agli UV per la gelatina oppure grazia a un bagno di
calciocloruro per l alginato, e il piatto di stampa è a una T
bassa.
- Prima dell ugello il mat dev essere sol-like, dopo la stampa
dev essere gel-like.
Stereolitografia (SLA)
Parto da una resina, ovvero un polimero in forma liquida
fotosensibile, che può essere un polim sint termoindurente opp un
polim nat funzionalizzato con gruppi fotosensibili. Il mat viene
versato in una vasca. Un fascio laser viene condotto sulla superficie
tramite un sistema di lenti e solidifica per reticolazione i punti che
colpisce e si sposta in direz xy su ogni layer, mentre un elevatore
scende progressivamente per spostare i layer già fotoreticolati. Il mat
rimasto liquido viene poi eliminato.
Tra i polim nat posso usare la gelatina metacrilata (GelMA)
+fotoiniziatore, che poi reticola con fascio laser UV. Oppure collagene,
acido ialuronico, entrambi metacrilati. Tra ai polim sint, il PEGdA. Il
laser deve avere una lunghezza d onda/energia compatibile con la
vita cell. Le resine convenzionali non sono compatibili con le cellule.
risoluzione elevata grazie al laser, rispetto al robotic dispensing
per es.
microSLA. Su cui si basa anche la fotopolimerizzazione a due fotoni.
C è un sist di lenti che focalizza meglio il laser, quindi focalizzo
volumi +ridotti quindi ottengo risoluzioni +elevate, fino a 100
nm.
Ha due sorgenti laser quindi posso abbassare l energia dei
laser.
Laser-Induced Forward Transfer (LIFT)
Un fascio laser ad impulsi colpisce uno strato assorbente
(superiore) nei punti desiderati, facendolo evaporare per riscaldamento
e generando pressione sullo strato sottostante dove si trova il film con l
inchiostro, che così fa scendere una goccia, che si deposita sul
substrato.
A seconda della velocità con cui stampo ottengo gocce separate o un
filamento continuo.
Deposizione molto precisa grazie al laser.
× se deposito delle gocce separate e nel film le cell erano distribuite
in modo disomogeneo, allora ho una densità di cell diversa nelle
gocce. Se però le gocce sono depositate come filamento
continuo, le cell possono redistribuirsi in modo uniforme per
migrazione.
Serve una cinetica di gelificazione rapida per ottenere un elevata
shape fidelity ovvero il mantenimento della forma stampata. Es per l
alginato devo usare un alta [Ca++].
Inject Printing
Parto dalla soluzione polimerica inserita all interno di una cartuccia.
Nel caso di cartuccia termica questa riscalda il mat, nella cartuccia
con attuatore piezoelettrico questo dà uno stimolo meccanico
pressorio che spinge il mat attraverso l ugello. Vengono depositate delle
gocce/filamento continui.
Devo avere una viscosità non troppo elevata per permettere l
estrusione dall ugello.
Devo avere una gelificazione rapida per la shape fidelity
Posso distribuire le cell secondo dei pattern oppure usare diversi tipi di
cell in diverse zone.
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Tesi triennale - Additive Manufacturing: tecniche, materiali, applicazioni
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