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INTERNAZIONALIZZAZIONE DEI MERCATI

La si può definire come la

globalizzazione dei mercati

verso una dei processi

spinta dimensione internazionale

produttivi ed una progressiva omogeneizzazione sia dei

consumatori che dei mercati stessi non più legati ad un luogo

o ad un tempo. (cercare di rendere in maniera standardizzata

la dimensione internazionale. Le imprese appartenenti ad una

d e t e r m i n a t a N a z i o n e, a t t r ave r s o i l p ro c e s s o d i

standardizzazione del processo produttivo, possono rendere

individuabile, il prodotto o servizio offerto, anche in mercati

molto diversi da loro (eliminazione variabile spaziale) ad un

tempo anche’esso eliminato. Far trovare, quindi, nello stesso

momento il prodotto, in due posti diversi. 72

Un primo esempio di si è avuto nel 1800

globalizzazione

quando il sistema internazionale si consolidò come

sistema di dominio delle potenze europee, sul resto

Tale sistema trovò una sua

del mondo. accelerazione agli

con l’introduzione di una serie di innovazioni,

inizi del ‘900

come nuovi mezzi di locomozione e nuove tecnologie per la

comunicazione.

Furono trasformazioni che investirono tutti gli spazi

permettendo da una parte

sociali, l’allargamento

e dall’altra, la costituzione

dell’orizzonte individuale,

delle basi per l’intensificazione e ramificazione dei flussi

commerciali, finanziari e migratori. Tutto ciò viene definito

come processo di “prima globalizzazione”. (la creazione di un

processo unificato e standardizzato per il raggiungimento

senza considerare spazio e tempo della propria offera, ha

permesso il fenomeno, intensificato sempre di più, relativo ai

flussi commerciali e finanziari. Flussi che hanno generato le

prime migrazioni non spinte da una necessità di

sopravvivenza, ma dalla necessità di aumentare i propri flussi

commerciali).

Successivamente alla prima, la seconda globalizzazione

ha dato impulso al il quale

processo di interdipendenza,

ha accompagnato una crescente integrazione tra le

un’attività di scambio crescente, la

economie mondiali,

crescita degli investimenti diretti, lo sviluppo di un mercato

(sollecitando i tassi di scambio

finanziario internazionale.

tra i diversi Paesi, ma anche a livello normativo cercando di

individuare una comparabilità dei sistemi economici. Infatti,

73

l’aspetto più noto e di differenza rispetto al primo step, attiene

proprio ai mercati finanziari e alla possibilità di muovere

capitali tra Paesi diversi. (con movimentazione dei capitali,

significa far riferimento al lato finanziario che permette di

spostare, trovare interesse nelle partecipazioni in società

situate in altri paesi, trovare quindi anche una partecipazione

tra gli investitori)

I hanno gettato le basi per una

sistemi informatici

riorganizzazione spaziale dell’attività produttiva,

riducendo l’esigenza della mobilità fisica di cose e

ed allo stesso tempo necessitando di

persone incrementare

merci e passeggeri

rapidità e flessibilità del trasporto

(economia di flusso).

(il mercato di Borsa si affida allo strumento informatico, per

permettere ai partecipanti di spostare quote di capitali). 74

L”internazionalizzazione”, è un che porta le

processo

imprese o i gruppi di imprese a con sistemi

confrontarsi

omologhi che si trovano in altre aree geografiche, per

raggiungere l’obiettivo di identificare delle forme di

integrazione o collaborazione, nei settori prodottivi in cui le

imprese fanno parte. Si sostanza generalmente in due

lo

sistemi di integrazione internazionale: scambio

(importazione ed esportazione) e la

commerciale presenza

(IDE, joint venture,

stabile sui mercati esteri

collaborazioni produttive, alleanze strategiche, trasferimenti di

tecnologie).—> come ci si rende stabili in un mercato

attraverso: IDE (investimenti diretti all’estero),

estero?

oppure quando ci sono dei complessi aziendali che puntano il

trasferimento tecnologico.

La graduale e progressiva evoluzione dei processi di

delle imprese, soprattutto di

internazionalizzazione

carattere industriale, e l’affermarsi di nuove logiche

anche delle ha generato un fenomeno di

localizzative, PMI,

dispersione degli investimenti distrubutivo-logistico-

produttivo.

Basandosi su quello che è il processo produttivo in sé,

l’internazionalizzazione, è diventata l’elemento principale

soprattutto di quei gruppi di natura industriale, perché mentre

la globalizzazione (variabile macro) riferisce al mercato, intesa

come “globalizzazione di larghe vedute”,

l’internazionalizzazione fa riferimento al processo produttivo,

parte dal micro, dal processo produttivo singolo aziendale. 75

La globalizzazione ha avuto due principali step, così come

l’internazionalizzazione, che ha subito una propria evoluzione

che ha portato allo sviluppo dell’internazionalizzazione del

processo produttivo d’impresa e questa è diventata una logica

propria dei gruppi industriali. —>il processo produttivo si è

evoluto, raggiungendo quelle che sono le logiche di

movimentazione delle PMI.

Ha avuto un andamento crescente inverso: è partita dalla

macro impresa, fino ad arrivare a delle logiche più piccole,

ver so opportunità di business inferiori, ciò che

contraddistingue una PMI.

Questo perché? Perché effettivamente, quando si ha una

logica che parte da una macro area e si arriva a delle realtà

più piccole, permette di comprendere come verso questi

sistemi evolutivi, verso queste variabili identificate in maniera

molto generica come il poter andare verso mercati distanti dal

proprio per cercare di vendere e raggiungere dei tassi di

performance più elevati, permette di comprendere come

anche piccole realtà, necessitano di avviarsi verso tassi di

crescita di portata internazionale. Questo interesse, suscitato

dalle PMI, ha generato la dispersione degli investimenti

disperdere gli

distributivo- logistico- produttivi—>

investimenti propri delle PMI di natura distributivo-logistico-

produttiva. Questo fenomeno, ha generato un altro fenomeno

identificato come “Competizione per attrarre

tra aree”

tali investimenti. —> competizione motivata per attrarre

investimenti produttivo-logistico- distributivo. 76

Se gli investimenti vengono distribuiti in una logica spazio-

temporale più grande, nasce una competizione per

accaparrarsi questi investimenti.

L’ATTUALE BACKGROUND

Il sistema economico attuale si fonda su elementi cardine:

3

1. capitale;

2. fattore umano;

3. risorse

Quando l’impresa opera e fonda il suo operato su questi 3

elementi significa che, l’impresa, è vincolata alla curva

quantitativa. Il problema di base che viene riscontrato

nell’attuale background del nostro sistema, che si basa sulla

curva quantitativa, è che un’altra azienda, situata in un’altra

area geog rafica diversa dalla nostra, g razie alla

globalizzazione e internazionalizzazione dei processi

produttivi, produce lo stesso nostro prodotto ad un prezzo

inferiore.

L’azienda, per poter rimanere in bilico dovrà aumentare

la produzione per ottenere un

sempre di più prezzo

Ciò comporta uno

unitario comparabile con il mercato.

ed una

spreco di materia sovrapproduzione di beni —

> produrre per far stazionare i propri beni in

un’area “morta” perché si sorpassa quella che è la

quantità ottimale di produzione (quantità necessaria

per far giungere direttamente sul mercato il

77

prodotto), di conseguenza si arriva ad un livello tale

di produzione per cui vi è una sovrapproduzione

rispetto alla domanda.

VARIABILI DELL’ATTUALE BACKGROUNG

• Tutto il sistema economico è legato a due fattori: e

tempo

spazio;

• Il vecchio sistema (ancora parzialmente attuale nelle logiche

locali) è ancorato ai e

tempi lunghi spazi limitati;

(contraddistingue ancora oggi i processi produttivi delle

PMI, specie quelle a conduzione familiare, studi certificano

che questi sistemi producono solamente per il contesto locale

che presiedono e hanno necessità di avere tempi molto

lunghi di produzione);

• Puntare sulla variabile “tempo”; (significa che bisogna

considerare la variabile temporale e farla tendere a zero—>

se la variabile tempo tende a zero, significa recuperare

efficienza, al momento si produce e si vende. Lo spazio viene

percorso in una variabile tempo pari a zero e l’impresa ha

raggiunto l’efficienza di produzione)

• Una rivoluzione del sistema sarà l’eliminazione degli

(scorte di magazzino)

stock producendo per il

momento;

• Orientamento (in sintesi) attuale del mercato: avere sempre

di più spendendo sempre meno;( avere a disposizione i 3

elementi cardine, in maniera tale che, grazie all’efficienza,

permette all’impresa stessa di spendere sempre meno, cioè

78

impiegare meno risorse, spendere sempre meno e puntare

all’efficienza massima del sistema)

• Il di un è

rischio processo innovativo molto rapido

c h e l a r i c e rc a e l ’ i n d u s t r i a r e a l i z z i n o b e n i

che però vengono

particolarmente innovativi non

dalla società; (molto spesso quando i processi

accettati

innovativi inseriscono all’interno del proprio prodotto un

grado di innovatività rilevante, lo stesso prodotto giunge sul

mercato e il cliente non si aspettava quel grado di

innovazione così rilevante, di conseguenza il rischio è che

questo grado rilevante di innovazione non viene accettato.

Si preferisce ancora utilizzare un vecchio strumento rispetto

a quello molto innovativo. Ciò è accaduto con l’introduzione

del telefono trasportabile.) (insuccesso del mercato limitato)

• Un dal punto di vista e

successo totale industriale

ma un insuccesso da parte del

tecnologico, mercato.

(nella maggior parte dei casi è temporaneo).

(prodotti OGM, sono stati un’introduzione tecnologica molto

innovativa, non sono stati ben recepiti dal mercato. )

(insuccesso del mercato più duraturo) 79

L’ATTUALE BACKGROUND IN ITALIA

• Il nostro sistema imprenditoriale è costituito per il 90% da

(la maggior parte di queste PMI sono a conduzione

PMI;

familiare)

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Scienze economiche e statistiche SECS-P/07 Economia aziendale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher martina.grifa di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Strategie e politiche aziendali e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Foggia o del prof Salvatore Fiorella.
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