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LA NUOVA CLASSE DIRIGENTE

POLITICA INTERNA →

Accanto ai senatori, ricevono una legitÝmazione anche un altro ordine fondamentale della società romana,

cavalieri.

ovvero i Da questo momento in poi i cavalieri rivestono delle funzioni nell’ambito burocratico e

amministrativo. Mantiene le cariche senatorie che erano presenti (cursus honorum) ma va a inserire e

controbilanciare il potere dei senatori con quello dei cavalieri. PREFETTURE

I cavalieri vengono coinvolti nella gestione dello stato con la creazione di quattro grandi che

rispondono a delle esigenze della società e dello stato romano, sono vere e proprie questioni pratiche.

Queste quattro prefetture le afÏda all’ordine equestre:

PREFETTO DEI VIGILI Augusto crea l’ordine dei vigili del fuoco, è un corpo paramilitare che

doveva occuparsi dello spegnimento degli incendi;

PREFETTO DELL’ANNONA apparato che deve provvedere a fare arrivare a Roma i beni di prima

necessità in primis il grano;

PREFETTO DEL PRETORIO è a capo di alcune unità militari, i cosiddetÝ pretoriani che sono l’élite

dell’esercito romano, sono la scorta che segue l’imperatore quando si muove (non sono le guardie

personali degli imperatori. Come guardie personali da Augusto in poi si scelgono gli stranieri, in

particolare i germani perché non sapevano parlare la loro lingua);

PREFETTO D’EGITTO quando Ottaviano nel 30 entra ad Alessandria conquista l’Egitto; è una

conquista fondamentale perché da questo momento in poi non è più la Sicilia ma l’Egitto ad essere

il granaio di Roma. Chi è padrone dell’Egitto, è padrone del grano e del rifornimento di Roma.

Augusto provincializza l’Egitto mettendo un cavaliere.

Augusto non fu mai un grande generale, non si presenta come un militare ma come un espansore di confini.

RIORGANIZZAIONE AMMINISTRAIVA: ITALIA E ROMA

Augusto si deve occupare della riorganizzazione di tutto l’impero e della città di Roma (dell’urbe e orbe). Per

quanto riguarda l’impero riorganizza il sistema provinciale, crea due differenti tipi di provincie:

PROVINCIE SENATORE O DEL POPOLO

1. gestite da un proconsole (governatore). Definisce una

provincia senatoria quelle provincie pacificate e romanizzate, in cui sono presenti soltanto

pochissimi elementi militari;

PROVINCIE IMPERIALI O DEL PRINCIPE

2. detiene il potere l’imperatore ma Augusto nomina un suo

sottoposto (legato) che è un governatore che governa e gestisce le truppe in nome di Augusto. Li

sceglie Augusto stesso perché deve essere una persona fidata e scelta direttamente dall’imperatore.

RIORGANIZZAZIONE AMMINISTRATIVA le regioni presenti oggi, corrispondono a grandi linee, a quelle

11 regiones,

che fece Augusto: cioè grandi raggruppamenti territoriali per una gestione amministrativa; ogni

regione non ha un governatore.

Tale suddivisone poi si ritrova anche all’interno di Roma che la suddivide in 14 aree.

In questa situazione di prosperità e benessere c’è una grande macchia una grande disfatta militare:

DISFATTA DI TEUTOBURGO del 9 a.C.

In Germania, l’area tra fiume Reno e fiume Elba, sarà quella maggiormente critica in cui il potere di Roma

non riuscirà mai a fermarsi completamente.

selva

Nella cosiddetta (foresta) si verifica una delle più importanti disfatte di Roma che non è legata ad una

vera e propria guerra→ l’esercito romano, in particolare tre legioni, vengono disfatte completamente da

Arminio.

un’imboscata guidata da un personaggio diventato eroe popolare in Germania:

Arminio è un figlio di un capo tribù dei germani; spesso succedeva che i figli di questi capi tribù, quando

Roma faceva alleanze con questi popoli, venivano mandati a Roma per sugellare questi patÝ. Erano una

sorta di prigionieri politici, e Arminio è uno di questi; questa alleanza veniva fatta attraverso la consegna di

uno dei figli di questi capi tribù a Roma, dove veniva trattato nel modo migliore, infatÝ spesso questi

ex militare

personaggi ricevono un’educazione romana. È un di Roma e quindi conosce alla perfezione la

struttura militare romana, e riesce ad annientare completamente tre legioni di Roma. insegne.

Da un punto di vista ideologico per un romano oltre a perdere tre legioni, ha perso le Sarà poi un

successore di Augusto a riconquistarle e rivendicare questa offesa. PUBLIO

Le legioni di Roma sono guidate da un personaggio che rimarrà celebre per questa disfatta:

QUINTILIO VARO 9 d.C. La disfatta viene anche chiamata “disfatta Variana”. Viene fatta ricadere tutta la

colpa al generale Varo che guidava le truppe.

La storia imperiale di Roma è un susseguirsi di varie dinastie.

GIULIO-CLAUDIA, 27 a.C. – 68 d.C. in cui Augusto ne fa parte (Augusto è il primo

Prima dinastia →

imperatore di questa dinastia, poi ne seguono altri).

DINASTIA GIULIO-CLAUDIA:

Augusto 44 a.C.- 14 d.C.;

✓ Tiberio 14-37 d.C.;

✓ Caligola 37-41 d.C.;

✓ Claudio 41-54 d.C.;

✓ Nerone 54-68 d.C.

Augusto sceglie sempre suoi successori che però poi muoiono. Nel 23 sceglie il nipote Marcello ma muore;

poi sceglie Agrippa ma poi muore; Agrippa si sposò con l’unica figlia di Augusto, Giulia, e Augusto sceglie

due nipoti (figli di Giulia) che poi andrà ad adottare: LUCIO e GAIO ma poi muoiono anche loro; gli rimane

TIBERIO.

solo il primo figlio della prima moglie Livia:

4 d.C. TIBERIO successore.

Ne viene adottato e viene individuato come

divinizzato

Augusto quando muore viene come il padre Giulio Cesare, infatÝ sarà il secondo imperatore che

venne divinizzato. 14 d.C.

Alla morte di Augusto nel si apre la successione la successione del potere da Augusto a Tiberio è

successione privata

una e interna alla famiglia, non c’è una vera e propria legge che sancisce il passaggio di

potere. Julio,

Si parla di dinastia Giulio-Claudia perché Augusto è uno Tiberio viene adottato ma il vero nome è

Claudio

Tiberio Nerone perché lui non è il vero figlio di Augusto, ma è figlio di Livia e di un Claudio Nerone.

In questa dinastia solo Augusto è uno Julio, gli altri successori sono tutÝ dei Claudi.

TIBERIO 14-37 d.C. secondo imperatore di Roma ma non è molto amato dal Senato. È stato un grande

militare e generale più dello stesso Augusto; il suo principato è molto attento alla gestione delle finanze in

un periodo di pace; lui non vuole portare i confini al di là del Reno. È una figura un po’ controversa.

Tiberio ha due macchie:

19 d.C. Germanico,

Nel muore colui aveva conquistato le insegne. Germanico era un grande

militare. Augusto aveva detto a Tiberio che doveva adottare Germanico; in Germanico Augusto

vedeva il vero suo successore. Tiberio era invidioso della figura di Germanico e quindi lo mandò in

Siria e lì venne fatto assassinare per ordine di Tiberio.

Da questo momento in poi il regno di Tiberio vive di questi incubi. Tiberio va prima a Sperlonga e

SEIANO

poi a Capri lasciando la gestione di Roma ad un personaggio: (prefetto al pretorio). Seiano

acquista sempre di più potere e voleva prendere il posto di Tiberio e quindi viene assassinato. Il

prefetto del pretorio (pretoriani) sono la figura e gli elementi che possono spostare gli equilibri nella

gestione del potere perché sono le uniche truppe presenti a Roma, l’unica forza militare.

CALIGOLA 37- 41 d.C.→ Alla morte di Tiberio viene nominato Caligola che era il figlio di Germanico. Era una

figura molto amata dal popolo ed era un valido generale. Caligola è la prima figura di principe autoritario

monarchia di tipo ellenistico;

che vuole che a Roma si diffonda una lui vuole essere un principe in senso

assolutistico, pretende onori divini. Il regno di Caligola è breve, solo quattro anni. Dopo una malatÝa viene

raccontato che Caligola impazzisce; nominò come senatore un cavallo, tentò di invadere la Gran Bretagna

ma non ci riuscì, eccetera.

Caligola è il primo che viene fatto eliminare e assassinare da una congiura di senatori e pretoriani; è il primo

della dinastia che viene assassinato perché Augusto e Tiberio muoiono di morte naturale.

CLAUDIO 41-54 d.C. è il successore di Caligola. Era lo zio di Caligola in quanto fratello di Germanico. Il

→ Britannia,

regno di Claudio è molto lungo. Conquistò la avvia una politica di collaborazione con il senato e

crea una burocrazia centralizzata e afÏdata ai liberti. Era un principe molto colto che aveva studiato tanto

succube di donne e liberti,

ma non era amato dal Senato infatÝ viene definito come un perché:

Donne Messalina

ha avuto diverse mogli tra cui madre dei 2 figli di Claudio. Messalina è una

donna che a Roma non è vista di buon occhio perché si dice che ha parecchi amanti e interessata a

culti orientali. Claudio viene a sapere di ciò che faceva la moglie e viene condannata.

Agrippina

L’altra moglie è che è la mamma di Nerone; è una figura centrale, è un grande donna di

potere dopo Livia. Anche Agrippina viene accusata di essersi lavorata Claudio per sposarla;

Agrippina fa adottare suo figlio Nerone e fa sì che Claudio sceglie come suo successore Nerone.

54 d.C.

InfatÝ nel quando Claudio muore avvelenato da Agrippina, prende il suo posto Nerone.

Liberti a loro viene afÏdato la gestione economica e il regno di Claudio è caratterizzato da tre

grandi figure di liberti che influenzavano le scelte di Claudio, addirittura la scelta della moglie da

sposare. divinizzato.

Claudio dopo la morte viene anche lui

Seneca (filosofo) alla morte di Claudio compone un’opera che si chiama: la deificazione di una zucca.

Seneca non viene di buon occhio la figura di Claudio e quindi fa una sorte di ironia.

NERONE 54-68 d.C.→ successore di Claudio e ultimo re della dinastia giulio-Claudio. È figlio di Agrippina e

viene adottato da Claudio. Il suo regno si suddivide in due fasi:

Quinquennio felice;

1. I primi 5 anni dal 54 al 59 d.C. definiti →

2. La seconda fa è il resto del suo regno.

Nerone è un giovane principe quando viene nominato imperatore e la madre Agrippina afÏanca a Nerone

Seneca Afranio Burro

nel suo governo, due figure e (pretorio).

I primi cinque anni sono caratterizzati da un benessere, infatÝ sembra che Seneca è un principe illuminato e

formato da un filosofo, che inizia un dialogo di pace e rispetto reciproco con il senato.

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Publisher
A.A. 2024-2025
73 pagine
SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-ANT/03 Storia romana

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher gaia1112 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Storia romana e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Macerata o del prof Almagno Giovanni.