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FONTI ARCHEOLOGICHE

Etimologicamente, "studio del passato". In senso moderno l'Archeologia si occupa dello studio delle fonti materiali della storia passata, contrapposto allo studio delle fonti scritte. È quindi l'ambito della cultura materiale, prodotto diretto del processo storico. In senso lato, rientra nell'indagine archeologica anche lo studio dei segni che il passato ha lasciato nel paesaggio, anche attraverso lo studio di mappe e fotografie aeree.

Si tratta di una documentazione ampia e in continua crescita, spesso rappresentata da oggetti prodotti in serie, sulla quale si possono avanzare considerazioni di ordine statistico e applicare metodi sperimentali.

L'indagine archeologica ci rivela i luoghi degli eventi storici, sia dei grandi eventi militari (es. il vallum Hadriani, la città fortificata di Masada, il sito di Kalkriese), sia della politica (es. la sede del Senato nel Foro, i palazzi imperiali del Palatino, la villa di Adriano a Tivoli).

Tra le fonti archeologiche troviamo anche documenti iconografici, che narrano la storia per immagini (es. la tomba François di Vulci, la Colonna di Traiano, la Colonna di Marco Aurelio). Permette anche di conoscere le forme dell'occupazione romana di una città o di un territorio (es. carta archeologica della Bologna romana). Si tratta quindi di una documentazione essenziale per le fasi della Storia romana o per le regioni del mondo romano per le quali non abbiamo fonti scritte (o affidabili). Vallo di Adriano ad Housesteads (Scozia) -> Muraglia con una serie di fortificazioni nelle quali erano insediati i soldati. In questo caso, sono giunte a noi anche le cortecce di betulla usate per scambiare informazioni e messaggi. Tuttavia, non bisogna pensare a muraglie per la difesa da popolazioni esterne; le popolazioni barbare stavano da entrambe le parti, il vallo era un luogo di controllo del territorio. La città-fortezza di Masada -> Fortezza presa dai Romani nel 74 d.C.La guerra giudaica si prolungò fino a quegli anni, quando in tre importanti fortezze continuava la resistenza dei ribelli. L'ultima a cadere fu proprio Masada, la cui presa la si conosce grazie alla narrazione di Flavio Giuseppe, con il contributo di monete e papiri lì ritrovati. Fortezza ritenuta inaccessibile, i Romani riuscirono ad assediarla costruendo un enorme terrapieno con cui le legioni salirono ad attaccare la popolazione ebraica in modo diretto. Una volta capito che i Romani ce l'avrebbero fatta e li avrebbero assediati, i ribelli operarono un suicidio di massa. Il sito di Kalkriese -> Luogo dove si svolse la battaglia della selva di Teutoburgo del 9 d.C. Gli archeologi tedeschi stabilirono che là furono radunati i resti della battaglia e bruciati i cadaveri dei soldati. La Curia Giulia nel Foro nel rifacimento dioclezianeo -> Sede del Senato della fine del III - inizio IV sec d.C. Il complesso dei palazzi imperiali del Palatino, visto dal Circo.

Massimo. Il cosiddetto Teatro Marittimo nella Villa di Adriano -> Complesso urbanistico fuori Roma, la Villa di Adriano a Tivoli nacque per volontà dell'imperatore come una sorta di residenza privata nella quale riprodusse a livello monumentale miniaturistico alcuni dei monumenti più importanti che aveva visitato (es. Delta del Nilo). Ciò testimonia la volontà di Adriano di viaggiare, conoscere e dare impulso, anche in modo innovativo, alle arti. Il Teatro Marittimo, in particolare, era un luogo deputato agli spettacoli teatrali che Adriano riprodusse con un'inedita ambientazione acquatica.

Le pitture della Tomba François di Vulci -> Datata metà del 4° sec a.C. e rinvenuta in Etruria, nella città di Vulci (in quel periodo integrata nello stato romano), è la fonte archeologica che, accompagnata da piccoli epigrafi, ci dà l'unica testimonianza dell'esistenza di una storiografia etrusca. Si tratta di una tomba.

di natura militare.

Proprio il nome di Mastarna. La Colonna Traiana e il rilievo con il suicidio di Decebalo -> Colonna che celebra la conquista da parte di Traiano della Dacia; un particolare del rilievo da prendere in considerazione è la rappresentazione del suicidio dei re dei Daci che, vista la potenza dell'esercito romano, decise di togliersi la vita pur di non cadere suo prigioniero.

La Colonna di Marco Aurelio e il rilievo con l'episodio della pioggia miracolosa -> La Colonna Antonina presenta una spirale di rilievi che racconta le imprese di Marco Aurelio sul Danubio e in particolare l'episodio specifico narrato da Cassio Dione della comparsa di una divinità-nuvola. Quando l'esercito romano guidato da Aurelio si scontrò con i Quadi, popolazione germanica che premeva sul Danubio, e usò in battaglia la formazione compatta "a testuggine", venne circondato perché gli venissero impediti gli approvvigionamenti. Tuttavia, poco prima che

i soldati romani potessero cedere sotto il caldo torrido, il mago Arnufis invocò la divinità della pioggia che con un grande temporale li rinfrescò e permise loro di sconfiggere i nemici. Diventa interessante che Cassidione attribuisca il miracolo proprio ad un mago; in fonti cristiane più tarde, invece, si disse che la pioggia sarebbe caduta grazie all'invocazione dei soldati cristiani che combattevano nell'esercito. I tanti volti di Augusto -> Compaiono tra le fonti archeologiche diverse rappresentazioni fisiche di Augusto. Due esempi sono: l'Augusto imperator di Prima Porta, con la corazza sulla quale vennero rappresentati i segni della sua vittoria, e l'Augusto pontifex maximus di via Labicana, raffigurato con volto giovanile e idealizzato. La carta archeologica di Mutina nell'età del Principato -> Altro tipo di fonte importante è la carta archeologica in cui con diversi colori vengono indicate le formazioni del

territorio nelle diverse epoche. In questo esempio, le aree più chiare indicano le espansioni urbane della colonia del II sec a.C., mentre l'area più scura indica quella dedicata al Foro e ai luoghi pubblici; invece, i puntini i vari rinvenimenti archeologici. Inoltre, si può vedere come la città si sviluppasse tra i due corsi d'acqua e fosse dotata di tratti stradali qui identificati con righe nere.

TOPONIMI -> Altro tipo di fonte importante è la Toponomastica, scienza che studia il significato, l'origine e lo sviluppo dei nomi di luogo. Diversi toponimi antichi sono giunti a noi invariati o con pochi mutamenti, rivelando la localizzazione di insediamenti antichi; esempi: - Piacenza, Lepidi Mutina Bononia Forum Livii - Reggio Emilia, - Modena, - Bologna, - Forlì, Ariminum - Rimini.

Bisogna in ogni caso fare attenzione, in quanto non mancano assonanze e trasferimento di uno stesso toponimo.

dopo la fine dell'età antica (es. il caso di Casilinum Capua). Capua - e di S. Maria Capua Vetere – In particolare, si può notare come gli idronimi (corsi d'acqua) e gli oronimi (montagne) mantengano il loro nome originale, anche quando il significato di partenza a cui lo devono siva a perdere. Un toponimo può anche rivelare quale popolazione abitava originariamente quell'insediamento, in base alla sua radice linguistica; esempi: Etruschi indicati dai toponimi formati col suffisso -ena, -enna, ina (Ravenna, Felsina - Bologna); Greci da Ankon - Ancona ("gomito"). L'etimologia di un toponimo può anche raccontare qualcosa sulla sua storia e la sua funzione originaria. Un esempio sono i tanti toponimi formati sul forumvocabolo ("mercato") o quelli che descrivono una posizione geografica: Interamnia - Teramo (da inter amnes, "tra i fiumi" Vezzola e Tordino). (Minerbio, Ci sono anche i toponimi che derivano da

un culto da Minerva), quelli che segnalano la presenza di resti antichi (Cento Camerelle) e quelli collegati a un qualche evento storico antico (Saxa Rubra indica il luogo dove sarebbe avvenuta la battaglia di Ponte Milvio che, con il sangue, avrebbe reso rossi i sassi di quella zona, che sono tuttora rocce ferrose).

Un tipo di toponimi particolari sono i toponimi prediali, ovvero quelli dati a (praedium proprietà terriere = "proprietà terriera", "fondo agricolo"). Nel mondo romano si formavano a partire dal gentilizio del proprietario + il suffisso -anum Tullianum (esempio: proprietà di Marco Tullio Cicerone = oggi-acum Tulliano). Altri suffissi prediali sono -ascum -enum (celtico; Assago, Remanzacco), -ascum -enum (ligure; Bogliasco), -ascum -enum (retico; Aldeno).

IL DIBATTITO SULLE FORME DI GOVERNO: LA TEORIA DELLA COSTITUZIONE MISTA IN POLIBIO

Il mondo romano e quello greco si distinguono da altre civiltà antiche per l'attenta riflessione sulle forme di governo

politiche; si tratta di uno dei tanti ambiti in cui lo studio del mondo romano non può essere scisso da quello del mondo greco. Nelle civiltà classiche, le forme della politica erano considerate una costruzione puramente umana, non hanno un'origine trascendente. Al contrario, la sfera religiosa era subordinata a quella politica. Inoltre, nelle civiltà classiche si credeva che una corretta vita politica non dipendeva solo da un ben congegnato meccanismo istituzionale, ma anche dal comportamento virtuoso dei cittadini.

POLIBIO

Nato a Megalopoli, in Arcadia, intorno al 200 a.C., era un esponente politico di spicco della Lega Achea. Deportato a Roma dopo il 167 a.C. con altri ostaggi esponenti politici, entrò in contatto con il cosiddetto circolo degli Scipioni e si dedicò alla storiografia. Fu autore di una storia universale che intendeva spiegare l'ascesa di Roma a potenza mondiale, dal

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A.A. 2022-2023
100 pagine
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SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-ANT/03 Storia romana

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher martymancini03 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Storia romana e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Bologna o del prof Salvaterra Carla.