JOB”
Prima rivoluzione industriale distretto marshalliano (contraddistinto da piccole imprese a
gestione familiare e capitale basso), imprese di fase in cui ciascuna impresa realizzava una
parte della produzione stessa es. industria cotoniera una curava filatura e altra tessitura, lavoro
scarsamente mobile, manodopera statunitense formata da immigrati, manodopera disponibile
a spostarsi alla ricerca di lavoro, manodopera composta da donne e minori, flusso migratorio
maschile e giovane con forza che garantiva miglior resa, operai esperti si ricavano posizioni
privilegiata, aristocrazia del lavoro, operai specializzati invitati dagli imprenditori a
supervisionare il lavoro degli altri, operai più pagati con responsabilità all’interno delle
fabbriche, ciò consentì loro di darsi un assetto sindacale, craft unionism, sindacalismo
artigianale, fondato e difendeva operai più qualificati, maggior potere contrattuale, consapevoli
che attraverso le organizzazioni possono ottenere condizioni di lavoro migliori e salari maggiori,
alto salario che offre la possibilità di ritagliarsi una parte per pagare quote sindacali, prime
forme sindacali legate a lavoratori qualificati
Organizzazione produttiva nell’industria: American System of Manufacturing, statunitense,
Yale, Remington Colt, Singer, imprese che utilizzano macchinari specializzati in grado di
&
svolgere sequenze di operazioni sostanzialmente illimitate, operazioni uguali a sé stesse
ripetute nel tempo, processo produttivo velocizzato, realizzano componenti sempre uguali e
intercambiabili, pezzi che all’occorrenza possono essere sostituiti, prodotti assemblati e NON
monoblocco, componenti congiunte tra loro, taylorismo e produzione fordista, Taylor maturò
serie di esperienze all’interno di diverse aziende (meccaniche per la maggior parte), teorizza
organizzazione del lavoro diversa da quella sperimentata, lavoratori se lasciati a se stessi non
sono efficienti e vano controllati (free riders praticando il soldiering, fanno finta di “marciare”,
non sanno fare di meglio), crea così gli uffici tempi e metodi affidati a tecnici abili a misurare il
tempo necessario per eseguire ciascuna operazione lungo la linea produttiva, si detronizza la
aristocrazia operaia, manodopera generica e dequalificata, operai chiamati a fare operazioni
ripetitive come le operazioni dei macchinari messi a loro disposizione, queste istanze
recuperate dal Fordismo, Henry Ford, mette insieme ASM e taylorismo, sistemi di controllo, da
qui ha origine l’innovazione chiave ovvero la CATENA DI MONTAGGIO, si standardizza la
produzione e si velocizza, pezzi tutti uguali assemblati sul rullo, vantaggi legati alla riduzione
del tempo, aumento produttivo grazie ai controlli effettuati sui lavoratori, NON inventata da
Ford ma presente nei grandi macelli di Chicago (prima manifestazione del rullo della catena di
montaggio), novità dal punto di vista del mercato, strategia di welfare capitalism ovvero salari
superiori ai salari medi erogati all0nterno del settore meccanico americano, 5 dollari al giorno,
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pagava bene perché così finelizzava i propri lavoratori, salari alti e costo del Model T ridotto che
operai erano in grado di acquistare il prodotto da loro prodotto, operaio-consumatore, Ford si
crea la propria domanda di mercato, enorme difetto vecchio stampo, decideva
autonomamente e avrebbe dovuto dotarsi di una squadra vista la propria espansione, dalla fine
della prima guerra mondiale verrà surclassata, in Europa si diffonderà a partire dagli anni ’50
durante il “miracolo economico” nella ricostruzione post-bellica, importato dagli americani
attraverso il piano Marshall, declino del fordismo: doppia crisi petrolifera (fenomeno
fondamentale, 1973/1379), guerra arabo-israeliana, aravi innalzano il prezzo del petrolio
innalzando i costi di produzione (fordismo richiedeva grandi quantità di petrolio), cambiamenti
nei gusti e nei consumi, cambiamento delle direttrici dei consumi delle società occidentali,
dopo la standardizzazione dei prodotti i consumatori riapprezzano prodotti artigianali, nuove
tecnologie, non si necessita più di produrre unità immense di prodotto, output non
necessariamente standardizzati, toyotismo (giapponese, nome dall’azienda Toyota) sistema di
produzione posto allo stesso livello del fordismo, modello diametralmente diverso e opposto al
fordismo, organizzazione prduttiva innovativa ovvero riduce al minimo le scorte in magazzino e
sprechi, massima attenzione verso la domanda di mercato (fordismo è il contrario), basato su
tre principi: produzione just in time, in grado di produrre out put in tempi rapidissimi grazie
all’organizzazione della produzione e del lavoro estremamente elastica, auto attivazione,
lavoratori divisi per squadre con una precisa responsabilità, ogni squadra si auto attiva per
produrre e modificare i vari pezzi (es. reparto fanali, volanti ecc.), lavoro per team, non c’è
bisogno di seguire una catena di comando, ogni squadra decide per se, non necessitano del
dirigente a differenza del sistema fordista, SISTEMA che funziona solamente con un rapporto
con il lavoro di un certo tipo (NO rapporto conflittuale tra lavoratori e imprenditori)
GIAPPONE= unico caso di industrializzazione moderna in un paese NON occidentale, paese
feudale da ogni punto di vista, era Tokugawa società divisa in caste NON permette l’ascensione
sociale (diversamente dalle società divise in CLASSI sociali), eliminazione della volontà di
investire e innovare, condanna della comunità all’immobilismo, sistema feudale diviso in
daimio, nobili e samurai con grandi appezzamenti e prevende a loro elargiti dall’imperatore
(funzioni politiche) o dallo shogun (funzioni militari); riapertura verso Occidente: ammiraglio M.
Perry e i Trattati ineguali grazie ai quali gli USA potevano esportare in Giappone con un dazio
non superiore al 5% (quasi pari a zero) e Giappone accetta per evitare la minaccia statunitense,
atto di forza degli USA MA passaggio positivo perché scardinò l’immobilismo precedente,
restaurazione Meiji, governo illuminato che cambia gli assetti della società (cambia TUTTA la
struttura), abolisce le caste, soppressione dei privilegi dei samurai, investono ricchezze in
attività produttive perché non percepiscono più stipendio dallo shogun, riforma del sistema
scolastico e fiscale, si rifà al sistema Occidentale, apertura del Giappone verso il mondo,
centralizzazione dell’amministrazione, si elimina la biarchia, shogun eliminato e imperatore
acquisisce tutti i poteri, apertura delle frontiere, si favoriscono i viaggi dei giovani istruiti con
l’idea che dovessero ritornare applicando in Giappone ciò che avevano visto fare in Occidente;
avvio industrializzazione, svantaggi: scarsità di risorse naturali e asperità del territorio, vantaggi:
seta grezza venduta all’estero in enormi quantità, sfrutta rivoluzione dei trasporti (es. navi a
vapore), innesca in Europa la grande depressione economica (1870-0880), seta ottima con
prezzi molto competitivi, denaro incassato utilizzato per investimenti in siderurgia e in tutti i
settori moderni (II riv. ind), potenza militare, guerra con la Cina e con la Russia; confucianesimo
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+ necessità di difendersi, Cina vista dal Giappone come paese superiore ma con grande timore
di essere da essa inglobati, nazionalismo difensivo, idea della compattezza nazionale rivolta
alla difesa dei confini, crescita basata su due assi: capitalismo di Stato, si fa leva sull’ente
pubblico, lo stato alla fine dell’800 attiva le prime Grandi imprese PUBBLICHE, capitale di
Stato, Zaibatsu (Mitsubishi, Mitsu, Sumitomo, Yasuda), grandi famiglie che rilevano proprietà
dello stato dandosi la configurazione di CONGLOMERATO→gruppo di imprese che agiscono in
settori diversificati, tutte avevano UNA banca che finanziava L’INTERO gruppo, occasioni di
sviluppo→GRANDE GUERRA, accelerazione dell’imperialismo avvenuta negli anni trenta,
potenza asiatica e potenza americana entrano in conflitto e diventa CONFLITTO MONDIALE a
fianco dell’intesa, Giappone testimonia i progressi avvenuti precedentemente, si sente forte da
porter sostenere una guerra del genere, Giappone si siede tra i grandi, CRISI DEL ’29, crisi del
sistema capitalistico occidentale (interpretata come crisi mondiale), Giappone non facendo
parte del sistema ne approfitta, 1931 Giappone invade la Manciuria, Cina 1912 diventa una
repubblica con a capo Sunyatsen (ultimo imperatore PU-YI), richiamato ad essere imperatore
della Manciuria, 1937 Cina diventa colonia Giapponese, potenza industriale straordinaria e
nascono nuove zaibatsu (es. Nissan, Toyota ecc.), Stato giapponese protegge e finanzia le
grandi industrie che devono fornire allo Stato i mezzi necessari per affrontare la guerra, fine
seconda guerra mondiale zaibatsu cancellate dagli USA (occupatori), istituiti nuovi gruppi
industriali che faranno ripartire l’economia giapponese e nel 1960-1970 diventerà una delle
maggiori potenze industriali, 1956 Giappone primo produttore di navi al mondo (scalsa la Gran
Bretagna)
STATI UNITI= liberisti, guidano la seconda rivoluzione industriale assieme alla Germania,
processi di industrializzazione a partire dagli anni 50, paese ricco di ferro e petrolio, fattori di
industrializzazione: abbondante disponibilità di terre fertili e risorse naturali, sviluppo
economico avvenuto attraverso il processo di colonizzazione progressiva (aggressiva
colonizzazione da parte dei colonizzatori), ricco territorio di boschi, sottosuolo ricco di ferro e
carbone (petrolio), scarsità e dispersione della forza lavoro, manodopera industriale e
agricola mobile (disposti a spostarsi e ad andare dove c’è lavoro), densità demografica ridotta ,
imprenditori volti alla meccanizzazione (a causa della scarsa manodopera), esigenza di
sostituire il lavoro con le macchine, mobilità dei fattori e del capitale umani, a metà anni 20
niente più immigrati perché manodopera sufficiente (grazie alle macchine), paese senza storia
e senza vincoli (modello di produzione, legislativa ecc.) e sfruttano questa cosa, proprietario
proiettato al futuro, proprietà terriera non frena l’industrializzazione del paese, industrie
principali: cotoniera, piantagioni nel Sud del paese e ne beneficia tutto il paese, manodopera
coatta (schiavi) senza salario, riflesso dell’Inghilterra perché industria simbolo della rivoluzione
industriale (USA in quel periodo colonia inglese che esporta qui il cotone), armi, crescita a
partire dalla Guerra di secessione, industria sviluppata da subito, diritto del cittadino a
difendersi da solo poi interviene lo Stato se necessario, ferrovie, industria guida, seguono le
prime costruzioni ferroviarie inglesi, rapidi a realizzare la propria rete ferroviaria, 1840 supera
quella europe
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