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Germanica e realizzare una serie di guadagni speculativi tendenzialmente estranei alla tradizione dell'istituto.
87. Il binomio carbone/vapore → è accompagnato dalla permanenza e dalle complementarietà con gli altri sistemi
energetici precedenti utilizzati nelle manifatture (il legno e l'energia idraulica su tutti).
88. Il binomio carbone/vapore diventa → il paradigma della prima rivoluzione industriale, aderendo alle
caratteristiche dei settori chiave dell'industrializzazione britannica.
89. Il capitalismo industriale → assume la centralità del fattore capitale quale elemento intorno al quale ruota la
capacità del sistema di riprodursi e di produrre ricchezza.
90. Il capitalismo mercantile → assume la centralità del fattore capitale quale elemento intorno al quale ruota la
capacità del sistema di riprodursi e di acquisire ricchezza rallentando la concorrenza internazionale.
91. Il ciclo economico → può essere utilizzato come chiave per indagare le ragioni e le cause che stanno alla base
delle variazioni economiche di medio-lungo periodo.
92. Il ciclo economico dell'«età dell'oro», compreso tra il 1945 e la fine degli anni Ottanta → segna la fase di
massima espansione delle economie occidentali o, quanto meno, il periodo nel quale si registrano i maggiori
tassi di crescita medi annui della ricchezza e del Pil.
93. Il circolo virtuoso deriva essenzialmente dall'essere il carbone → una risorsa energetica utile per diversi settori
e una materia prima necessaria per completare alcuni processi industriali.
94. Il colonialismo, la diffusione dello Stato moderno nazionale e la nuova stagione dei commerci mondiali portano
→ a una complessiva ridefinizione degli equilibri geoeconomici sia in Europa che a livello globale e consentono
l'ingresso di diverse aree europee nel modello del capitalismo mercantile.
95. Il colonialismo imperiale praticato da Spagna e Portogallo → consentì alla Spagna di accumulare beni preziosi
che le permisero di incrementare i consumi ma non furono utilizzati per investimenti produttivi.
96. Il compromesso Santer da cui prese forma il Trattato di Maastricht → Prevedeva la nascita di tre “pilastri
intorno” a cui riformare l'architettura istituzionale europea: a) la Comunità europea, che avrebbe inglobato la
CECA e la CEE; b) la Politica estera e sicurezza comune; c) gli Affari interni e di giustizia
97. Il concetto di modernizzazione si sposa nel XIX secolo a quello di industrializzazione anche in virtù → della sua
velocità e della sua irreversibilità.
98. Il concetto di Washington Consensus è comunemente usato per → per indicare le politiche di tipo neoliberista
diffuse tra gli anni Ottanta e Duemila nelle principali istituzioni internazionali, come ad esempio l'Fmi e la Banca
mondiale per aiutare i Paesi in via di sviluppo o quelli in crisi finanziaria.
99. Il cosiddetto rough parallelism tra sistemi finanziari e sviluppo economico proposto da Goldsmith dimostra → la
presenza di una correlazione tra i due elementi per la quale la crescita di uno è seguita o accompagnata
dall'evoluzione dell'altro.
100. Il "diagramma a croce" keynesiano → dimostra la presenza di più punti di equilibrio nel mercato cui
corrispondono livelli diversi di impiego del fattore lavoro a seconda del volume degli investimenti e del
contributo dello Stato.
101. Il fallimento della Lehman Brothers → è il frutto di una serie di concause collegate da un lato alle scelte
del management e dall'altro alle opzioni assunte dal governo americano dopo lo scoppio della crisi del 2007.
102. Il finanziamento della guerra è garantito da → tasse, debito pubblico, inflazione.
103. Il finanziamento e l'uscita dalla guerra provoca → una temporanea forte espansione delle attività degli
istituti di emissione e delle società ordinarie di credito.
104. Il Giappone del Novecento → Ha conosciuto una sostenuta crescita industriale, maggiore degli altri
competitors, negli anni del miracolo economico.
105. Il gold standard → è lo strumento che consente di costruire un sistema di cambi fissi tra le valute
internazionali, ancorando il valore di ogni divisa al corrispettivo in oro.
106. Il governo Amato varò nell'autunno del 1992 una nuova straordinaria operazione basata su → una
maxi manovra finanziaria pari a 93 mila miliardi e l'uscita della lira dallo SME.
107. Il mantenimento della leadership → oltre a produrre evidenti vantaggi politici ed economici determina
anche un costo estremamente alto.
108. Il meccanismo che aveva sostenuto la crescita del PIL nella seconda metà degli anni Ottanta → si
inceppa quando prende corpo il processo di unificazione monetaria con la firma del Trattato di Maastricht, che
apre la strada al progressivo e graduale passaggio dallo SME all'Euro, e quando si registra la riduzione dal 6%
al 2,25% delle bande di oscillazione della Lira nello SME.
109. Il miracolo economico e il boom degli anni Sessanta → hanno segnato un passaggio decisivo per
portare il nostro Paese nell'alveo dei più ricchi e industrializzati del mondo e per modificare strutturalmente
aspettative, modelli, qualità della vita di milioni di persone.
110. Il modello Cafagna-Bonelli → propone uno "sviluppo a onde" seguito dal take off giolittiano.
111. Il modello coloniale commerciale anglo-olandese si basa → sulla costruzione di un “ciclo integrato” tra
colonia e madrepatria in grado di favorire il passaggio verso il modello del cosiddetto capitalismo mercantile.
112. Il modello coloniale inglese si basava → sulla costruzione di un “ciclo integrato” tra colonia e madre
patria in grado di favorire il passaggio verso il modello del cosiddetto capitalismo mercantile.
113. Il modello demografico delle società pre-industriali → riflette innanzitutto gli andamenti ciclici del
rapporto tra variazione della popolazione e pressione sulle risorse.
114. Il modello di Stato massimale → è tipico delle società socialiste.
115. Il modello Malthusiano → appare per molti aspetti ancora legato a una concezione di carattere pre-
industriale del rapporto che lega elementi come tecnologia, produttività, risorse e popolazione.
116. Il modello teorico del Washington Consensus fu applicato in particolare in USA negli anni Ottanta,
attraverso → Interventi tesi a incentivare le privatizzazioni, la deregulation dei mercati finanziari, l'apertura dei
mercati mondiali, la netta riduzione intervento pubblico nell'economia (eccettuati gli interventi in armamenti),
una politica di stabilità monetaria.
117. Il passaggio verso la costruzione di una concezione dinamica dell'economia si registra → nella
seconda metà dell'Ottocento con la nascita del pensiero Marxista.
118. Il paradigma tecnologico della prima rivoluzione industriale → è strettamente legato a quello energetico
e ruota intorno al binomio carbone/vapore.
119. Il Partito nazista riesce a conquistare consensi alla fine degli anni Venti → Basando la sua propaganda
contro il “nemico” interno (i militari che si sono arresi, i politici, la popolazione ebraica) e il “nemico” esterno
(Francia e Inghilterra)
120. Il pensiero liberale classico → si forma in contemporanea con l'avvio della prima Rivoluzione
Industriale inglese.
121. Il percorso di diffusione del modello industriale sul continente nel XIX secolo può essere definito →
rapido, intenso, diversificato a seconda dei casi nazionali.
122. Il percorso di diffusione del modello industriale sul continente nel corso del XIX secolo può essere
definito → diversificato a seconda delle diverse realtà storico-sociali.
123. Il percorso di sviluppo nel novecento estremamente diversificato dei paesi asiatici risente, tra le altre
cose → Dell'eredità del periodo coloniale e delle forme della decolonizzazione.
124. Il petrolio riesce ad affermarsi grazie → al contemporaneo processo di espansione dei nuovi settori
industriali (chimica, automobilistica, aviazione, ecc..) che saranno trainanti nel corso del Novecento e sono
strutturati sull'uso della materia.
125. Il Piano Marshall → Era il piano quadriennale di aiuti americani, composto da 12,5 miliardi di dollari in
aiuti e prestiti, per lo più beni materiali, con cui si gettano le basi dello sviluppo industriale della ripresa
economica dei paesi europei
126. Il primo articolo della costituzione americana → si apre con l'affermazione che ciascun individuo ha il
diritto di perseguire la propria felicità.
127. Il primo ciclo economico del capitalismo industriale → si afferma in contemporanea con la rivoluzione
industriale inglese.
128. Il primo, più significativo ampliamento di funzioni della CEE, negli anni Sessanta → Riguarda la Politica
Agricola Comune
129. Il primo processo di industrializzazione giapponese comincia → Nel secondo Ottocento, in coincidenza
con l'ascesa al potere dell'imperatore Mutsuhito, rimasto al governo del Paese tra il 1868 e il 1912.
130. Il processo di espansione della ricchezza del secondo novecento → E' stato concentrato, almeno fino
alla fine degli anni Novanta del Novecento in particolare in alcune aree del pianeta che hanno saldamente
mantenuto la leadership economica e politica mondiale
131. Il processo di industrializzazione avviato dallo Zar negli anni Novanta fu caratterizzato → Da tassi di
crescita relativa più elevata di altri paesi (dovuta sostanzialmente ai più bassi livelli di partenza), ma ancora in
ritardo rispetto ai principali Paesi industrializzati d'Europa.
132. Il processo di sostituzione di un paradigma rispetto a un altro → avviene in misura graduale e richiede
evidentemente un periodo di adattamento e di riconversione del sistema economico.
133. Il Rapporto Delors pubblicato nel 1990 → Aggiungeva agli obiettivi dell'Atto unico quello
dell'Unificazione monetaria
134. Il rapporto tra tecnologia e processi produttivi nella seconda rivoluzione industriale → richiede maggiori
spese in ricerca scientifica da parte delle imprese per corrispondere alle esigenze di questi nuovi settori di
investimento.
135. Il secondo conflitto mondiale rappresenta una nuova cesura nella storia del cosiddetto “secolo breve”
→ In virtù dell'intensità e della durata della guerra, per l'impegno economico che essa richiede, perché non si
tratta solo di uno scontro militare, ma di una battaglia tra modelli di società e di culture
136. Il secondo conflitto mondiale rappresenta una nuova cesura nella storia del cosiddetto “secolo breve”
→ sotto il profilo sociale, poiché coinvolge non solo i soldati al fronte, ma le popolazioni civili e cambia per
sempre il rapporto