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I VARI FALLIMENTI BANCARI IN EUROPA

Gli eventi del 2008: regno unito, 7 ottobre

  • Il governo inglese annuncia il bank rescue package
  • La Banca d'Inghilterra rese disponibili 200 miliardi di sterline per prestiti a breve alle banche
  • Altri 50 miliardi furono messi a disposizione per ricapitalizzare le banche
  • Garantì tutti i prestiti interbancari rendendo disponibili 250 miliardi di sterline

Il salvataggio del regno unito: un modello bancario per tutti

  • I paesi europei seguitono l'esempio britannico:
  • Lo stesso fece il governo Americano che il 7 Ottobre 2008 annunciò congresso il Troubled Asset Relief Program (TARP) con l'obiettivo di acquistare o assicurare sino a 700 miliardi di titoli in difficoltà

Qual'era stata l'origine della crisi?

  • Tre fattori avevano interagito
  • Deregolamentazione del Sistema finanziario
  • Basso tasso di sconto
  • Bolla immobiliare

LA SECONDA CRISI: IL DEBITO SOVRANO EUROPEO

  1. 2010 – 2012

La difficoltà di rispettare i parametri del trattato di Maastricht

  • 2009- dissesto conti pubblici della Grecia
  • 2010- crisi Irlanda e Spagna
  • 2011- crisi Portogallo e Italia
  • Speculazione sui mercato finanziari: forte rialzo degli interessi sui titoli dei debiti sovrani

L’intervento della Banca centrale europea

  • Intervento di Draghi del 26 luglio 2012
  • “Within our mandate, the ECB is ready to do whatever it takes to preserve the euro. Andbelieve me, it will be enough”.

La banca centrale come prestatore di ultima istanza:

  • Viene lanciato l’ Outright Monetary Transactions (operazioni definitive monetarie) con ilquale la Banca centrale si impegnava ad intervenire sul mercato aperto dei titoli permantenere bassi I tassi di interesse dei titoli di stato sotto attacco speculativo.
  • Sostanzialmente si trattava di un acquisto diretto di titoli di stato sul mercatofinanziario

L’unione bancaria

2012• L'unione bancaria rappresenta un passo importante verso un'autentica Unione economica e monetaria. Consente un'applicazione coerente della normativa bancaria dell'UE nei paesi partecipanti. Le procedure e gli strumenti decisionali di nuova introduzione aiutano a creare un mercato bancario più trasparente, unificato e più sicuro.• Essa prevede: 1. Il codice unico europeo (stesse regole per tutti i paesi); 2. Il sistema di vigilanza unico (le banche sistemiche, cioè molto grandi e importanti saranno vigilate da un organismo europeo); 3. Il sistema di risoluzione unico (per limitare l'impatto sui bilanci pubblici dei salvataggi bancari).• Manca accordo sulla creazione di un sistema comune di assicurazione dei depositi bancari. L'effetto sull'Italia: - Pil pro-capite Italia 2006 2017 - Confronto Europa Italia Pil dell'Italia in rapporto alla media europea - Come cambia il lavoro La struttura

dell'occupazione negli ultimi 10 anni

  • La crisi ha prodotto un abbassamento della qualità del lavoro, invertendo la tendenza del decennio precedente.
  • È aumentata la quota di lavoro poco qualificato, mentre si è contratta la richiesta di professionalità di livello intermedio;
  • le remunerazioni sono variate di conseguenza.

Come si evolve la crisi in Italia

  • Il Sistema bancario viene colpito limitatamente dalla crisi finanziaria del 2008
  • Risente invece molto della crisi del debito sovrano del 2012- Tra il 2011 e il 2015, la banca centrale interviene su 35 situazioni bancarie a rischio.
  • Nel 2017 falliscono 3 banche

Perché la crisi è così persistente in Italia

Difficile affrontare una crisi economica, avendo preso l'impegno di ridurre l'elevato debito

  1. pubblico, con la firma del trattato di Mastricht.
  2. Effetti sul credito che abitualmente le crisi bancarie producono, unite alla particolare dinamica della
  3. vicenda italiana3. Orientamento all'esportazione delle imprese italiane.

    I SETTORI INDUSTRIALI

    L'agroalimentare

    • Da pochi anni è un settore dell'export
    • Il successo di una filiera:
      • Produzione Agricola
      • Riconoscimento delle IGP
      • Produzione di nicchia
      • Enogastronomia

    L'abbigliamento

    • Il trionfo del made in Italy ma una debole struttura finanziaria
    • I grandi brand italiani sono spesso stati comperati da multinazionali

    La meccanica

    • La meccanica strumentale continua ad esportare
    • La meccanica della produzione in serie abbandona l'Italia
    • La Fiat si fonde con l'Americana Chrisler e sposta la sede legale in Olanda e quella fiscale nel Regno unito

    Lezione 8 - il ruolo delle donne

    Uno sguardo di lungo periodo: la posizione della donna nella società europea

    • La posizione giuridica della donna era molto debole sin dall'epoca dell'Antica Roma.
    • Nel mondo romano le

    donne erano dal punto di vista giuridico incapaci e pertanto dovevano essere messe sotto tutela, da bambine dal padre e da adulte dal marito.

    Questa incapacità giuridica era stata mantenuta in varie forme anche negli statuti cittadini medievali e in qualche modo era arrivata sino alla rivoluzione industriale.

    L'incapacità giuridica poneva grandi limiti anche alla gestione del patrimonio e all'osvolgimento dell'attività imprenditoriale, per la quale occorreva l'autorizzazione del marito.

    I cambiamento dell'ottocento

    Affermazione della famiglia borghese e del modello delle "sfere separate".

    Nascita di movimenti politici che cercano di affermare i valori della democrazia e del suffragio universale- Le donne di diversi paesi si inseriscono in questo processo per chiedere il voto anche alle donne.

    In diversi paesi si formano le prime associazioni di donne che chiedono il diritto di voto: Regno unito, Stati uniti.

    Svezia e tanti altri Il 900 e la conquista del suffragio universale femminile
    • In alcuni stati degli Stati uniti (Wyoming e Utah) il voto alle donne fu introdotto nel 1869 e 1870. Nel 1920 fu esteso a tutti gli Stati uniti
    • Nuova Zelanda 1893
    • Finlandia 1906 (prima in Europa)
    • Danimarca 1915
    • Germania 1918
    • Regno unito 1918 e 1928
    • Ecuador 1921 (primo in America Latina)
    • Francia 1944
    • Italia 1945
    LA POSIZIONE DELLA DONNA IN ITALIA DALL'UNITA ALLA PRIMA GUERRA MONDIALE Il codice civile dell'Italia unita - 1865
    • Nel 1865 viene approvato il primo codice civile del nuovo stato unitario che sancì una posizione di subalternità delle donne.
    • Il marito era a capo della famiglia
    • veniva istituita l'autorizzazione maritale per le donne per tutte le operazioni patrimoniali e per avviare un'attività in proprio
    • veniva formalizzata la patria potestà in capo al padre
    • Le donne

    non godono di importanti diritti civili

    • Non possono disporre dei propri beni
    • Non hanno diritto di elettorato attivo e passivo

    La legge elettorale del 1861

    • Il diritto di voto è limitato ai cittadini di oltre 25 anni che sanno leggere e scrivere e che
    • Pagano 40 lire sul reddito all'anno
    • Oppure sono laureati e svolgono professioni "colte"
    • Le donne sono escluse.
    • Però possono concorrere con il loro patrimonio e reddito al calcolo del censo del marito
    • Quando sono vedove o separate, possono delegare il censo al figlio o al genero.

    La posizione della donna dopo l'Unificazione del paese: il diritto all'istruzione/1

    • Diversamente da altri paesi, in Italia dopo l'Unità e anche in alcuni stati preunitari non esisteva una legge che precludesse l'università alle donne. Comunque nell'Ottocento le studentesse erano davvero pochissime.
    • Spesso erano proprio le

    università a rifiutare la loro iscrizione. Per questa ragione nel 1875 la legislazione rese esplicito il fatto che anche le donne potessero iscriversi all'università, alle stesse condizioni degli uomini. Tuttavia era ancora loro precluso l'accesso ai licei e ai ginnasi, diritto che venne riconosciuto nel 1883.

    • Anche se erano poche e spesso si iscrivevano a corsi di laurea umanistici, almeno il 30% sceglieva percorsi di tipo scientifico.
    • Nel 1902 soltanto 224 donne erano in possesso di una laurea.

    Il diritto di insegnare

    • L'insegnamento rappresentò in Italia una delle vie principali per l'emancipazione e l'affermazione dei diritti delle donne.
    • La figura della maestra nelle scuole elementari venne rapidamente accettata perché questo lavoro bene si conciliava con l'idea di cura dei bambini che era il principale ruolo assegnato alle donne nella società.
    • Tuttavia la presenza delle donne restava

    limitata alle scuole elementari e ad alcune scuole superiori solo per ragazze

    Nel 1900 c'erano solamente 5 donne che insegnavano in scuole maschili superiori.

    Il decreto legislativo luogotenenziale del 1905 esplicitava la possibilità per le donne di insegnare negli istituti medi.

    Rapidamente il numero delle donne insegnanti nelle scuole superiori aumentò.

    Nel 1913 le professoresse erano il 24% del totale del corpo docente alle superiori.

    Nel 1920-21, il 34%

    La posizione della donna dopo l'Unificazione del paese: l'accesso all'insegnamento/2

    In questo contesto L'Università di Bologna ha una sua tradizione che la faceva considerare una città molto avanzata, perché nella sua lunga storia era rimasta traccia di docenti donne.

    Alcune giuriste che insegnarono nell'ateneo tra il 1200 e il 1400 e poi un secondo gruppo di donne che insegnarono nel Settecento e nella prima metà

    dell'Ottocento. - Laura Bassi Veratti (1711-1778), scienze, matematica, fisiche e naturali - Clotilde Tambroni (1758-1817), giurisprudenza, lettere e filosofia - Maria Gaetana Agnesi (1718-1799), scienze, matematica, fisica e scienze naturali - Maria Dalle Donne (1778-1842), medicina e chirurgia

    La guida Baedeker del 1865 nella parte su Bologna dedica molto spazio all'Università di Bologna

    Il diritto di fare impresa: i vincoli dell'autorizzazione maritale

    • Il codice civile del 1865 limita la capacità di agire delle donne e sottopone la gestione del loro patrimonio alla tutela del marito.
    • Una volta sposate, le donne dovevano ottenere l'autorizzazione del marito per firmare qualunque contratto. Questo vale anche per l'avvio di attività.
Dettagli
A.A. 2023-2024
44 pagine
SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/04 Storia del pensiero economico

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher camillascatasta.cs di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Storia dell'impresa e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Bologna o del prof Battilani Patrizia.