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RIARMO
Sviluppo di industrie di armamenti e concentrazione di risorse sull'avanzamento tecnologico nel campo degli armamenti, tanto convenzionali, quanto nucleari, sempre in vista di questo scontro col capitalismo che è il traino attorno a cui viene anche costruita l'economia.
In questi primi anni, tutto quello che viene trasferito nell'Urss come risultato delle politiche di occupazione, riesce a dare un grosso impulso all'avanzamento tecnologico dell'Urss.
L'iniezione di tecnologia, avanzata che l'Urss riceve dall'occupazione dell'Europea occidentale, è ineguagliato in futuro e il ritardo tecnologico sarà uno dei problemi cronici dell'unione sovietica per tutta la sua vita, una delle cose che la spingerà verso la grande distensione verso gli anni '60 e '70, con la speranza di ottenere dall'occidente iniezioni di tecnologia.
Gli occidentali sono ben consapevoli di questo, tanto è vero che
gli anni successivi. Questo ha un impatto significativo sulla popolazione e sull'economia del paese. Dal punto di vista politico, l'Urss è un regime totalitario con un forte controllo del governo sulla società. Ci sono limiti alla libertà di espressione e di stampa, e l'opposizione politica è repressa. Dal punto di vista militare, l'Urss è una superpotenza con un esercito molto potente. Durante la guerra fredda, c'è una corsa agli armamenti tra l'Urss e gli Stati Uniti, che porta a una situazione di tensione internazionale. Dal punto di vista tecnologico, l'Urss ha raggiunto importanti traguardi, come il lancio del primo satellite nello spazio, lo Sputnik, nel 1957. Tuttavia, c'è una disparità tecnologica tra l'Urss e gli Stati Uniti, con quest'ultimo che è in vantaggio in molti settori. In sintesi, l'Urss degli anni '50 è un paese con una forte presenza militare, un'economia di guerra e un regime politico totalitario. La sua relazione con gli occidentali è caratterizzata da un accordo di non condivisione di materie prime e tecnologia, noto come Cocom, che viene percepito dagli europei come un ostacolo alla distensione. La demografia e la guerra hanno un impatto significativo sulla popolazione e sull'economia del paese.e dopo la seconda guerra mondiale. Ci sono altre conseguenze: l'impatto della guerra si sente anche sulla questione del ruolo delle donne sulla stabilità della società. I 20 milioni di morti sono prevalentemente soldati e quindi uomini morti in guerra, soldati che quando tornano dalla guerra vengono mandati nei campi di lavoro perché non sono più considerati affidabili, soldati feriti o che tornano inabili. Quindi un enorme squilibrio che ha delle ricadute pesanti sul piano interno perché da un lato la guerra favorisce una promozione del ruolo delle donne che si ritrovano a dover sostituire gli uomini tanto nella vita privata quanto in quella lavorativa. La guerra lascia un sacco di donne senza una possibilità di fare una famiglia, o una famiglia che è rimasta senza l'uomo di riferimento, e questo si sente molto negli anni '50 in cui la società sovietica mostra dei forti elementi di squilibrio. (C'è un problema)cronico di alcolismo in Urss, enorme problema che si porterà per decenni, problema anche economico perché la tassazione sugli alcolici è uno dei grandi cespiti di incasso del bilancio sovietico.) Difficoltà di questa carenza di uomini a recuperare il crollo demografico che c'è stato per effetto delle purghe di massa degli anni 30, poi della guerra e dell'immediato dopo guerra. E poi c'è un problema di coesione e di stabilità del sistema legato alle epurazioni che sono individuali ma anche di massa, sono numeri giganteschi e questo elemento lo ritroveremo anche dopo la morte di Stalin perché la decisione che prenderanno gli esponenti della direzione convettiva di liberazioni di massa dei prigionieri politici, metterà in circolouna quantità enorme di persone, che sono quelli che tornano a casa dalle deportazioni di massa. Dal punto di vista del profilo internazionale, si parla diDifronte alla proposta di invasione della corea del Nord, Stalin mette in chiaro che aiuti militari non ci saranno, ci saranno aiuti economici ma non saranno dichiarati, lo farà di nascosto, quindi c'è questa combinazione di volontà di essere un leader di rivoluzione globale, ma di farlo in una maniera cauta che protegga l'interesse nazionale dell'unione sovietica.
Questa tensione che ci sarà, tra dover per forza fare il leader della rivoluzione globale, ma ci sono delle esigenze di interesse nazionale dell'Urss che sono in contrasto con questo, e quindi questo ruolo va
gestito con cautela e Stalin alla fine lo fa. Un'altra delle caratteristiche dell'epoca staliniana è la diffidenza che è ideologica nei riguardi del nazionalismo di quello che dagli anni '50 in poi viene chiamato il terzo mondo, questa espressione rimanda al terzo stato dell'epoca della rivoluzione francese, il terzo stato sono la borghesia o comunque le classi che non appartengono alla sfera dell'aristocrazia che governa i paesi nell'ancien regime, terzo stato è quello che fa la rivoluzione francese. Il terzo mondo viene identificato come la nuova forza rivoluzionare che deve democratizzare il sistema contro il primo mondo occidentale industrializzato e il secondo mondo che è il sistema comunista. Perché a Stalin, i nazionalismi del terzo mondo non piacciono? I movimenti nazionalisti che compaiono soprattutto nel Medio Oriente, sono gruppi dominanti che accaparrano le ricchezze, che tengono i propri popoli nella miseria, non lavorano.Verso uno sviluppo industriale e molto spesso sono degli alleati con l'occidente che condividono l'obiettivo di sfruttare le classi più deboli del loro territorio. Stalin non pensa che ci possa essere comunanza di obiettivi transnazionalisti e il blocco sovietico. Tutto questo cambierà drasticamente con Krushev. Tentazione di guerra in Europa, ma anche offerta di neutralizzazione della Germania (1952).
DOPO STALIN
Stalin muore, chi prende il suo posto? Quelli più vicini a Stalin, che sono figure che fanno parte del partito comunista dagli anni 30:
- Malenkov: nominato primo ministro
- Molotov: ministro degli esteri
- Berija: capo della polizia segreta
Queste 3 figure costituiscono la "direzione collegiale". Da un lato c'è questa scelta di coesione complessiva, dei suoi eredi. Dall'altro c'è una decisione di allentare la tensione, e quindi ci sono delle misure di diminuzione della pressione sulla società, di...
liberazione di prigionieri politici che vengono restituiti alla libertà, e questo vale sia per gli individui che per i gruppi etnici che erano stati deportati, quanto per i gruppi sociali.
Quindi da un lato allentamento della pressione interna, ma anche abbandono del dogma staliniano della inevitabilità della guerra con l'occidente.
Queste figure sono convinte che l'estrema tensione con l'occidente non sia di interesse dell'Urss, perché crea una situazione di allarme e sforzo economico militare continuo che indebolisce e non rafforza il sistema, la morte di Stalin ha anche delle ricadute sui paesi del impero esterno; BERLINO ci sono delle vere proprie ribellioni nell'estate del 53 in parte legate all'aspettativa che l'assetto di divisione della Germania possa allentare.
A essere protagonista di questa idea di un allentamento della tensione in Germania, è proprio Berija che per questo sarà l'ultima vittima della resa dei conti.
Interna al sistema sovietico. Competizione per chi davvero prenderà il posto di Stalin.
In questa competizione inizialmente non c'è Kruscev (capo del partito) mentre a prendere inizialmente il potere sono coloro che occupano le posizioni nelle gerarchie dello Stato, quindi primo ministro e ministri più importanti.
1953 Kruscev, Bulganin.
Kruscev verso dove guarda? Agricoltura, fa di questa cosa uno sviluppo.
Da un lato ricostruire la forza del suo sistema, dall'altro obiettivo che va a beneficio della popolazione (sfamarli con agricoltura).
Scelta di modernizzazione tecnologica.
Industria pesante: Kruscev riesce ad avere un rapporto strutturale.
Ricerca nucleare: competizione con gli stati uniti.
Beni di consumo: società del benessere.
Come rifonda il ruolo del Urss? Superando le tensioni con i paesi con i quali Stalin aveva stabilito delle rotture, Tito in primo Luogo (leader della Jugoslavia comunista che è stato espulso dal cominform).
anche con Mao. Apertura ai paesi in via di sviluppo: viaggio che viene fatto che porta i leader sovietici a toccare l'India, la Birmania, Afghanistan (quindi nel sudest asiatico) e più in generale ad aprire al nazionalismo nei paesi in via di sviluppo, e a chi ha scelto la neutralità tra il blocco est ovest, a Kruscev va benissimo (a differenza di Stalin) significa mettere insieme obiettivi comuni a prescindere dalla ideologia di riferimento. Nel 55 c'è la firma del Patto di Varsavia: dopo la Seconda Guerra Mondiale, l'URSS e i paesi dell'Europa centro orientale firmano accordi bilaterali di assistenza militare con l'URSS, tutto questo viene trasformato nel patto multilaterale fra tutti i paesi della Europa orientale. Nel 1956, durante il 20esimo congresso del PCUS, viene presentato il rapporto segreto di Kruscev. Condiviso soltanto con una parte dei partecipanti del congresso, c'è una denuncia dei crimini di Stalin. Nell'autunno del 1956, questa sua politica porta contraccolpi gravi sia in Polonia che inUngheria. Ribellione in Ungheria. 25/10 storia delle relazioni internazionali
L'ultima volta abbiamo guardato ai cambiamenti all'interno dell'URSS e del blocco orientale dopo la morte di Stalin e poi cosa succede con la nuova direzione collettiva e questo insieme di cambiamenti che sono in parte la conseguenza della maturazione all'interno della dirigenza sovietica della convinzione che sia necessario cambiare qualcosa per ridare slancio, coesione interna e consenso al regime, dall'altro che sia necessario anche cambiare qualcosa nelle relazioni con il resto del mondo, c'è anche un elemento di conflitto per la successione del potere e abbiamo finito sul 20esimo congresso del partito comunista dell'URSS, la posizione di Kruscev ma anche del rapporto segreto che rappresenta un momento importante del tentativo di Kruscev di liquidare l'epoca dello Stalinismo.