Anteprima
Vedrai una selezione di 7 pagine su 29
Storia delle comunicazioni di massa - Appunti Pag. 1 Storia delle comunicazioni di massa - Appunti Pag. 2
Anteprima di 7 pagg. su 29.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Storia delle comunicazioni di massa - Appunti Pag. 6
Anteprima di 7 pagg. su 29.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Storia delle comunicazioni di massa - Appunti Pag. 11
Anteprima di 7 pagg. su 29.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Storia delle comunicazioni di massa - Appunti Pag. 16
Anteprima di 7 pagg. su 29.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Storia delle comunicazioni di massa - Appunti Pag. 21
Anteprima di 7 pagg. su 29.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Storia delle comunicazioni di massa - Appunti Pag. 26
1 su 29
D/illustrazione/soddisfatti o rimborsati
Disdici quando
vuoi
Acquista con carta
o PayPal
Scarica i documenti
tutte le volte che vuoi
Estratto del documento

Le origini della tecnologia televisiva

Per risalire alle origini della tecnologia televisiva bisogna risalire agli anni 80 del 1800, quando il tedesco Paul Gottlieb Nipkow brevetta un disco metallico che è in grado girando di scansionare meccanicamente immagini e proiettarle a distanza, senza necessità della pellicola fotografica. A partire da questa creazione, negli anni successivi diversi inventori sviluppano le conoscenze nel campo tecnologico lavorando sull'idea della trasmissione di immagini, finché negli anni 20 lo scozzese John Logie Baird presenta la prima vera e propria immagine televisiva basata sempre sulla tecnica della scansione meccanica. Dapprima erano contorni di oggetti, immagini approssimative con scarsa definizione, poi volti umani, poi immagini in movimento e infine immagini a colori. Nel frattempo il russo Vladimir Zworykin sviluppa un'ulteriore tecnologia per la prima scansione elettronica. Egli nel 1929 entra nella RCA (Radio Corporation of America) e sviluppa un sistema.

allabase delle trasmissioni televisive inglesi e americane. Negli anni 30 si susseguono le prime applicazioni sperimentali di queste nuove tecnologie:
  • In Germania, con un imprinting politico, Goebbels promuove la sperimentazione di alcune trasmissioni televisive in occasione dei Giochi olimpici di Berlino del 1936. Le trasmissioni avvenivano soprattutto in luoghi pubblici, poiché non si avevano televisioni a casa.
  • In Inghilterra, con la BBC, si avvia un prototipo di servizio regolare di trasmissioni televisive: un tentativo di trasmettere per tre ore al giorno dei programmi per un numero limitato di abbonati a questo servizio.
  • In America debuttano i primi programmi e per l'Esposizione universale del 1939 si trasmette il discorso di inaugurazione tenuto dal presidente Roosevelt. Questo è un primo esempio di uso politico delle trasmissioni televisive, dato che lo sviluppo della televisione offre una nuova possibilità ai politici per ampliare il proprio bacino d'utenza.
Tuttavia,

Gli sviluppi di questi anni si interrompono con la seconda guerra mondiale, anche se intellettuali come Rudolf Arnheim avevano già intuito che questo nuovo media rappresentasse una svolta sul piano della comunicazione di massa. Infatti, nel 1935 egli descrive l'impatto della televisione sull'immaginario culturale e i suoi effetti sulla percezione della realtà. Però ancora non si può parlare di nascita della televisione con trasmissioni regolari o come mass media. La fine della guerra porta all'arrivo in tutti i paesi del mondo della televisione come mass media. Si riprendono le sperimentazioni, si installano le apparecchiature necessarie per far funzionare il sistema e, alla fine degli anni 40, inizia la cosiddetta era della televisione.

Negli Stati Uniti l'arrivo della televisione con regolari trasmissioni programmate tutti i giorni coincide con l'immediato dopoguerra: il numero di apparecchi è ancora esiguo, però ci sono

6 emittenti televisive. In pochissimi anni questo nuovo strumento di comunicazione mediatica si diffonde in maniera rapidissima: in dieci anni l'86% delle famiglie possiede una televisione. Il sistema televisivo rispecchia quello radiofonico, si implementa sul modello privato e commerciale: sono presenti, dunque, grandi network nazionali, che si basano su una serie di programmi finanziati dagli investimenti pubblicitari e gratuiti per lo spettatore. Gli anni 50 sono la vera e propria Golden Age della televisione americana. In questo periodo la diffusione degli apparecchi televisivi è rapidissima e copre l'intero territorio nazionale. Tuttavia, questa tecnologia presenta ancora una limitazione: è una programmazione totalmente in diretta, perché non esistono videocassette che registrino le immagini e le ritrasmettano in differita (si svilupperanno solo a partire dalla metà degli anni 50). La diffusione capillare di questo nuovo media di massa riguarda

L'intero panorama sociale americano, anche i ceti più popolari. Questo produce un'ulteriore domanda di intrattenimento leggero e divertente, gli stessi sponsor vogliono raggiungere un pubblico più ampio possibile. Nel frattempo dalla metà degli anni 50 si sviluppa anche una prima sinergia con il cinema hollywoodiano per un duplice aspetto:

  • il passaggio di molti attori cinematografici dal grande al piccolo schermo;
  • la trasmissione in tv di film prodotti sia per gli schermi televisivi sia per il cinema.

In un modello istituzionale basato sulla pubblicità c'è una forte presenza di messaggi promozionali all'interno dei programmi televisivi. Possono essere:

  • Sponsor → un marchio paga la trasmissione per comparire all'interno e abbinarvisi, a volte anche tramite il titolo; questo tipo di promozione finanzia il programma.
  • Spot → messaggio promozionale confezionato e trasmesso nell'intervallo tra due programmi.
sempre fissa e il pubblico assiste agli episodi come se fosse presente in teatro. 2. Sitcom → una serie televisiva comica, con episodi autoconclusivi e personaggi fissi. Questo tipo di programma è molto popolare perché offre una trama leggera e divertente, adatta a un pubblico ampio. Gli spot pubblicitari vengono inseriti durante la trasmissione, interrompendo la storia principale. 3. Soap opera → una serie televisiva drammatica, caratterizzata da una trama complessa e personaggi ricorrenti. Questo tipo di programma è molto seguito e ha un pubblico fedele, che si affeziona ai personaggi e segue le loro vicende. Gli spot pubblicitari vengono inseriti durante la trasmissione, interrompendo la storia principale. In conclusione, la pubblicità televisiva è un elemento fondamentale per promuovere un bene di consumo e raggiungere un vasto pubblico. La scelta del programma e del momento di trasmissione è cruciale per garantire un'ampia audience e massimizzare l'efficacia della pubblicità.

1. Cinema → è la forma di intrattenimento più antica e consolidata. Consiste nella proiezione di film su uno schermo, di solito in una sala appositamente attrezzata. Il cinema offre un'esperienza visiva e sonora immersiva, che coinvolge il pubblico in modo diretto. Il formato cinematografico è solitamente widescreen, che consente di visualizzare immagini di grande impatto visivo. Il tempo di proiezione di un film è di solito di circa due ore, ma può variare a seconda del genere e della durata della storia. Il cinema è un medium molto popolare e ha una vasta gamma di generi, tra cui azione, commedia, dramma, horror, fantascienza e molti altri. Il cinema è spesso associato a grandi produzioni e blockbuster, ma può anche essere un mezzo per esplorare temi più profondi e sperimentali.

2. Telefilm → sono piccoli film prodotti per la televisione, più brevi del lungometraggio cinematografico. Rappresentano la prima forma di sviluppo delle tecniche e dei linguaggi tipici della televisione. Sono caratterizzati da serialità, escono a puntate settimana dopo settimana; anche la sigla crea continuità e fidelizza il pubblico tramite la ritualità. Possono essere di diverso genere, ma si sviluppano di solito con lo stesso sistema narrativo: situazione di serenità iniziale, interrotta da un accadimento drammatico che rompe il quadro di ordine, seguito dalla narrazione delle vicende che costituiscono la trama e mettono in moto i protagonisti, terminando con il lieto fine. È la tecnica che più si presta a veicolare contenuti mainstream.

Rispecchia il canone americano estremamente conservatore e non alla portata di tutti. Bonanza è il primo telefilm a colori.

Quiz show → trasmissioni con giochi, premi e sfide, basati su domande e risposte. Il primo quiz show, chiamato Spelling Bee, è inglese e viene trasmesso nell'area londinese sia per televisione sia per radio nel 1938. Questo tipo di trasmissione conosce grande successo negli anni 50, soprattutto con i quiz show che mettono alla prova la preparazione dei concorrenti e offrono premi sempre più elevati. Il più seguito è Twenty-One, anche se poi si scopre che alcuni concorrenti sapevano prima quali domande gli sarebbero state rivolte e si diffonde lo scandalo della manipolazione dello show che lo porterà a chiudere.

Lo scandalo di Twenty-One (1958-59) suscita proteste dell'opinione pubblica per l'eccessivo legame tra interessi economici e televisione e vengono richiesti interventi da parte del settore pubblico.

checontrolli l'organizzazione del sistema televisivo. Per questo motivo, si procede alla costituzione di agenzie di controllo del sistema radiotelevisivo americano, come la Corporation for Public Broadcasting, che monitorano le trasmissioni e intervengono se i modelli narrativi proposti non sono consoni. Per placare le critiche, i network aumentano documentari e notiziari nelle ore di massimo ascolto, ma continuano a trasmettere soprattutto sitcom, serie drammatiche e programmi sportivi. Si ha, dunque, una conservazione del rapporto commerciale tra pubblicità e network televisivi, mantenendo al centro della programmazione la televisione commerciale. Attorno a questo nuovo media iniziano a gravitare gli altri media (stampa, radiofonia e cinema) e i contenuti di spettacolo, intrattenimento e informazione giornalistica. Dunque, la televisione si colloca al centro del sistema mediatico, sul quale ha un forte impatto, portando i media precedenti a una crisi e a una diminuzione di.

pubblico e risorse economiche. Dopo gli anni 20 e 30 il cinema americano conosce un periodo di crisi: l'afflusso di pubblico nelle sale cala spaventosamente e uno dei big five studios americani fallisce. Tuttavia, la televisione è anche un canale di rilancio di alcuni componenti del mondo cinematografico, come vecchi attori o film.

Inoltre, una serie di innovazioni tecnologiche vengono applicate al cinema per rilanciarlo: pellicole a colori, tecniche migliori per la stereofonia, formato di grande schermo cinematografico (cinemascope) per battere lo spazio della televisione, ritorno alle proiezioni all'aperto in grandi spazi sfruttando l'automobile (drive-in).

Su scala globale, in realtà, gli anni del secondo dopoguerra non sono di particolare crisi e, anzi, vengono lanciate grandi correnti cinematografiche europee (neorealismo italiano, nouvelle vague, bollywood, ecc.).

Anche per la stampa l'impatto della televisione produce una progressiva diminuzione

Delle vendite dei giornali, che porta alla chiusura di importanti testate e a una diminuzione dell'offerta giornalistica complessiva. Sono problemi che riguardano soprattutto le riviste illustrate, poiché la televisione abbinava anch'essa immagini a parole ma in maniera più efficace. In realtà, però, questo processo porta all'inaugurazione di nuovi periodici sempre più specializzati in determinati ambiti (sport, guide tv, finanza, ecc.). Inoltre, la televisione americana non sostituisce i quotidiani sul piano dell'attualità e delle informazioni giornalistiche, perché si dedica più allo svago e all'intrattenimento; il mondo dell'informazione è, quindi, ancora basato sulla carta stampata, che continua a rappresentare la principale fonte di informazioni e di opinioni per larga parte della società. Per quanto riguarda la radio, c'è sicuramente un calo degli indici di ascolto,

Perché viene sostituita dalla televisione nella quotidianità delle famiglie americane. Inoltre, si assiste a un trasferimento di investimenti.

Dettagli
Publisher
A.A. 2022-2023
29 pagine
SSD Scienze politiche e sociali SPS/08 Sociologia dei processi culturali e comunicativi

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Chiaracavallo di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Storia delle comunicazioni di massa e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Bologna o del prof Pasetti Matteo.