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LEONARDO TORNA A FIRENZE

Firenze: la "maniera moderna"

Dagli inizi di Michelangelo, al rientro di Leonardo da Milano, all'arrivo di Raffaello dall'Umbria.

MICHELANGELO

Come aveva gettato importanti esche a Venezia, ne lancia altrettante a Firenze, la "maniera moderna" ormai configurata molto bene nel Cenacolo è stata intercettata da Giorgione, ma poi essa passerà a Firenze e farà crescere altri artisti a cominciare da Michelangelo, anche se su di lui meno evidente e necessario l'impatto della "maniera moderna".

Nasce a Caprese nel 1475 e si trasferisce presto a Firenze Giotto.

Egli dove studia

Lo vediamo da dei suoi disegni, studi dagli affreschi di Santa Croce, anche Masaccio parte da Giotto.

Recuperare in lui punto di riferimento, e studia anche Michelangelo, Studio dall'Ascensione di San Giovanni di Giotto, Parigi, Louvre.

Giotto, Ascensione di San Giovanni, Firenze, Santa Croce, cappella Peruzzi.

Michelangelo, Studio dal Tributo di Masaccio, Monaco, Staatliche.

SammlungPercorso e interesse per i grandi che lo hanno preceduto.bottega di Ghirlandaio,Egli entra probabilmente nella disegni molto vicini a suoi, poi entra nellascultore di nome Bertoldo cenacolo di san Marco,bottega di uno e frequenta il la scuola di cui ècapomastro Bertoldo dove i giovani si esercitano nei giardini di san Marco.Confronto con Donatello e la Madonna Pazzi, dentro ad una bottega che gli garantiva protezione einsegnamento di un mestiere.Michelangelo sarà anche un poeta in rima, rime di tipo petrarchesco, studiate per capire il profondosignificato della sua scultura, in una individuata la matrice fondamentale della sua scultura, di tiponeoplatonico.

Michelangelo, Rime, 151:
Non ha l'ottimo artista alcun concetto
un marmo solo in sé non circoscriva
col suo superchio, e solo a quello arriva
La man che ubbidisce all'intelletto
L'esperienza che fa lo scultore è di recuperare dal marmo crudo e grezzo un concetto di bellezza che togliendo il

superfluo, sta tutto dentro esso. Questa bellezza si può recuperare per via di togliere, elevare e recuperare la bellezza dentro al marmo. Processo inverso che fa il neoplatonico verso il cielo e la spiritualità. Qui si scopre dentro al marmo il mondo interiore.

Donatello, Madonna con il Bambino (Madonna Pazzi), 1422 circa, Berlino, Staatliche Museen.

Michelangelo, Madonna della scala, 1492 circa, Firenze, casa Buonarroti.

Lavoro incredibile nelle sue prime opere recupera con foga aspetti di bellezza. Riproduce lo stiacciato donatelliano. C'è qualcosa in più ma partenza sembra quella, con putti che scendono la scala, c'è graduale lucidatura e sgrezzatura del marmo mano a mano che la figura sporge, più armonico nella muscolatura. Studiato uno dei tanti rilievi di sarcofago antico. Immaginiamo che qui nella centauromachia abbia che abbia potuto trovare forse dai Medici, processo di togliere il "superchio" dal marmo, togliere altro marmo fino a

recuperare figure molto più lucide e levigate, ha trovato bellezza e muscolarità, invece lasciate più grezze, egli si ferma quando è arrivato alla bellezza.

Michelangelo, Centauromachia, 1492 circa, Firenze, Casa Buonarroti.

lascia delle zone di marmo grezzo, Processo fa vedere che Michelangelo la cosiddetta tecnica del <non finito=, si ferma quando per lui era raggiunta la bellezza.

appena sgrezzato della prima grossolana Aspetto del marmo grezzo dalla parte alta, composizione, segni della cosiddetta giardina, il rastrello con cui si sportava il primo strato.

Si fa molta fatica a scolpire il marmo, forte esperienza dello scultore. Egli continuerà sempre questo processo e per lui il marmo resterà vitale.

Già articolazione di figure che si intrecciano l'una con l'altra. Si vedono i centauri.

Esercizi e torsioni muscolari, nelle quali è evidente che lui si esercita con grande foga, torsioni iniziali mentalità di Michelangelo di andare.

Contro il classicismo molto interessanti perché ci fanno vedere la torsioni quasi anticlassiche, dato importante da rilevare perché queste saranno quelle che indurranno il processo di sgretolamento della forma classica del manierismo.

Resta nella casa Buonarroti, opere rimaste nella sua casa, raccolte da un nipote.

Niccolò dell'Arca nella chiesa di San Suo soggiorno giovanile a Bologna, lavora insieme a Domenico, nell'arca di San Domenico.

Angelo ceroforo e San Procolo, alla destra dell'opera di Niccolò dell'Arca e con parti di Niccolò capigliatura del David.

Pisano, dall'angelo riconosciamo la Chiesa Niccolò dell'Arca e Michelangelo, San Procolo e Angelo ceroforo, 1494-1495, Bologna, di San Domenico.

Angelo e San Procolo

Dopo Bologna si può anche inserire altro impegno, alcuni dipinti che ci arrivano non finiti.

Michelangelo, Madonna con Bambino, san Giovannino e angeli, Londra, 1496-1498, National Gallery anche alcune fisionomie che tornano nella

sculturaRealizzate in pittura sua e lo associano almondo vicino a Filippino Lippi e cultura anche di Botticelli.

Michelangelo, Pietà, 1498, Città del Vaticano, Basilica di San Pietro.fatta nel periodo romano 1496-98 San PietroPietà, dal e che lo vede protagonista in di un9operacardinale francese Jean de Bilhères.commissionata dalLivello di grande levigatezza delle superfici, processo molto importante di torre il superchio.tema tedesco dellaQui madonna che sorregge il cristo, della vergine con figlio morto traVesperbild,le braccia, ha molto successo in area nordica, molte sculture lignee con questo soggetto.sculture all9antica,In questo periodo ci sono anche altre opere, egli esegue famoso il Bacco, chesembra quasi una scultura ellenistica, ma è del suo periodo giovanile, fisionomie di prima del dipinto.cortile di casa Galli,Questa scultura si trovava in un dove lo effigia il pittore Heemsckerk, chefrequenta nel primo 8500 i cortili e lo rappresenta in

Un disegno, con anche altre statue antiche, divinità fluviali, cavalli e Bacco al centro scambiato per scultura antica.

Michelangelo, Bacco, 1498, Firenze, Museo Nazionale del Bargello.

Disegno di Heemsckerk

Finito il suo periodo giovanile che già lo vede imporsi come apprezzato e riflettore dell'antico, egli torna a Firenze anche Leonardo è in città, torna. Quando gli artisti si stanno incrociando.

Cartone di Sant'Anna

Abbiamo il opera che fa al rientro a Firenze dopo essere stato a Venezia.

Leonardo, Madonna con Bambino, Sant'Anna e Giovannino, cartone, 1501 circa, Londra, The National Gallery of Art.

Leonardo, Madonna con Sant'Anna il Bambino e l'agnello, 1501-1510, Parigi, Musée du Louvre.

Fece un cartone dentrovi una Nostra Donna et una S. Anna, "Finalmente con un Cristo, la quale non pure fece maravigliare tutti gl'artefici, ma finita ch'ella fu, nella stanza durarono due giornid'andare a vederla gl'uomini e le donne, i

"giovani et i vecchi, come si va a le feste solenni, per veder lemaraviglie di Lionardo, che fecero stupire tutto quel popolo" (Vasari, 1568, Vita di Leonardo)

3 aprile 1501

"Un Cristo Bambino di età circa un anno, che uscendo quasi de' bracci ad la mamma piglia unagnello et pare che lo stringa. La mamma quasi levandosi de grembo ad S. Anna, piglia il bambino perspiccarlo dall'agnellino. S. Anna, alquanto levandosi da sedere pare che voglia ritenere la figliola chenon spicca il bambino dall'agnellino" (fra Pietro da Novellara)

Questo cartone aveva fatto successo e tutti lo andavano a vedere, ora alla National Gallery.

Non ha mai visto la realizzazione pittorica, è bucherellato e pronto per essere trasferito con la tecnicadello spolvero, ma mai conosciuta l9opera realizzata. Ci sono testimonianze che dicono che a un certopunto un9opera simile era in Francia.

dipinto sempre con sant9Anna,

Si intreccia con un ma non è quello preparato dal cartone,

temafiorentino come Masaccio, con la Sant'Anna che tiene in braccio la figlia.

Leonardo, Madonna con Sant'Anna il Bambino e l'agnello, 1501-1510, Parigi, Musée du Louvre si ritrova al Louvre.

Madonna con bambino e agnello Leonardo morirà in Francia. Questo dipinto nel 1550 citato da Fra Pietro da Novellara. chiesa che stringe, La madre tira via il bambino che sta stringendo l'agnello, forse gesto simbolico, composizioni note entrambe a Firenze.

TORNIAMO A MICHELANGELO

due tondi marmorei, tondo Pitti e Taddei, Vediamo Michelangelo in esercizi giovanili che ci fanno ben vedere la tecnica, marmo allo stato grezzo.

Michelangelo, Madonna con il Bambino (Tondo Pitti), 1503-1504, Firenze, Museo del Bargello.

Michelangelo, Madonna con il Bambino (Tondo Taddei), 1504- 1506, Londra, Royal Academy of Arts.

Con Girolamo Savonarola (Ferarra 1452- Firenze 1498) si verifica un tentativo di dare un governo teocratico e popolare a Firenze: la Repubblica savonaroliana è composta di otto Priori.

di un Gonfaloniere maggiore e di sedici Gonfalonieri minori delle Compagnie. A questi si aggiunge un Consiglio Maggiore a cui partecipano tutti i fiorentini di oltre 27 anni: per ospitarne le adunate si costruisce in Palazzo Vecchio, sede del governo cittadino fin dai primi del '300, il Salone dei Cinquecento, il cosiddetto La seconda Repubblica non si chiude nel 1498, con il rogo del Savonarola falsamente accusato di eresia, ma prosegue, anche grazie all'apporto di Niccolò Machiavelli, fino al 1512, quando la fuga del Gonfaloniere Soderini davanti alle armate del Viceré di Napoli lascia campo libero al ritorno dei Medici. Citato la repubblica di Savonarola, egli vene poi condannato al rogo, si verifica però continuità. Abbiamo i gonfalonieri di giustizia, cariche molto importanti nella repubblica, si insinua fino al 1512, aiutato dalla discesa di Carlo VIII. Qui i medici non c'entrano nulla, si insinuano competenze importantissime, come quelle che cadono su.

Leonardo e Michelangelo. La repubblica prosegue fino al 1512 anche con Machiavelli, ma necessario per ospitare le adunate del consiglio con molti partecipanti, costruire in palazzo vecchio una nuova sede per le adunanze.

Necessità dell'avere salone dei 500, per questo proprio Pier Soderini, esige ci siano che ricordano la storia gloriosa di Firenze, quando essa aveva vinto i popoli toscani.

DAVID gonfaloniere di giustizia è Pier Soderini, Repubblica dove che chiede una rappresentazione pubblica della città, nel David.

Grande concentrazione di Michelangelo, piglio eroico del giovane che regge ancora il sasso nella mano, che deve essere ancora scagliato.

Diverse rappresentazioni nella storia, prima o dopo l'atto o con la testa di Golia.

Corpo sembra quello di una divinità antica, ma è eroe biblico, appoggio su una gamba, regole antiche.

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Publisher
A.A. 2022-2023
269 pagine
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SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-ART/02 Storia dell'arte moderna

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher erinsorin03 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Storia dell'arte moderna e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Padova o del prof Pattanaro Alessandra.