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Estratto del documento

Storie di Vertumno e Pomona

Data 1520 ca.

Artista Pontormo

Luogo Villa Medici di Poggio a Caiano, Firenze

Tecnica Affresco

Dimensioni 461 x 990 cm

Descrizione Ovidio raccontò la storia di Vertumno e Pomona nelle Metamorfosi (XIV, 622-697 e 765-769).

Le due divinità sono rappresentate agli angoli inferiori della lunetta, ciascuna con l'attributo che le caratterizza: a sinistra Vertumno con il canestro, a destra Pomona con la falce. Essi indossano abiti da contadini, come anche gli altri personaggi presenti. Il mito è quindi calato in un'atmosfera popolaresca e rustica, assomigliando più alla rappresentazione del riposo di un gruppo di campagnoli durante un assolato giorno di festa. La scena non ha carattere narrativo.

In alto si legge l'iscrizione tratta dalle Georgiche di Virgilio (1, 21), dove vengono invocati gli dei e le dee protettori dei campi: DIIQUE DEAEQUE QUIBUS ARVA TUERI.

Storia dell'arte moderna | Martina Mucelli

Al centro della

Si apre la finestra ad oculo (oggi coperta da un tendaggio, ma nata come fonte di illuminazione della sala), attorno al quale il pittore disegnò fronde di alloro che dipartono simmetriche e quattro putti, due sui rami e due seduti su un muretto, che reggono le estremità di una grande ghirlanda fatta di foglie, frutta e nastri. Sullo stesso muro stanno adagiate due figure, un uomo nudo dalla parte di Vertumno, e una donna vestita di rosso con camicia azzurra e scialle bianco dalla parte di Pomona, forse una rappresentazione della dea Cerere. Una terza donna si trova poco sotto, girata di spalle, mentre dal lato opposto stanno un uomo sdraiato e un cane in scorcio molto realistico (ma ottimizzato per la visione frontale piuttosto che dal basso, come sarebbe naturale per lo spettatore).

L'adolescente nudo sopra Vertumno fa penzolare le gambe e si allunga, appoggiandosi sull'avambraccio destro e stendendosi, per sollevare il panno violetto e toccare una foglia di alloro.

Egli potrebbe rappresentare un giovane Bacco, dio del vino. Un notevole realismo si può cogliere ad esempio nella figura di Vertumno, rappresentato come un vecchio col volto solcato, le mani nodose, le ginocchia ossute, deformate dal lavoro nei campi. Curiosa è la figura del cane smagrito, corrucciato e come sul punto di abbaiare, in posizione molto naturale derivata sicuramente da uno studio dal vero. Questo particolare interesse verso l'universo naturale venne ispirato probabilmente dalle stampe tedesche, allora già molto diffuse anche a Firenze, con animali, vegetali e uomini rappresentati con la stessa dignità e interesse dell'artista.

Secondo un'interpretazione allegorica più complessa l'affresco potrebbe costituire una metafora politica esaltante il destino e l'immortalità della casata medicea, ricollegandosi al tema celebrativo degli altri affreschi del salone. Il troncone d'alloro rappresenterebbe i vari rami.

delladinastia (Lorenzo de' Medici usò spesso il Laurus come rimando alla sua persona). Il rinnovarsigenerazionale è evocato dall'idea della rigenerazione della natura nel trascorrere delle stagioni.Vertumno simboleggerebbe l'inverno e l'uomo seduto accanto a lui Apollo, dio del Sole; Pomonal'estate o la primavera e la donna di spalle accanto ad essa Diana, cioè la luna. Il complesso dellefigure in primo piano simboleggerebbe quindi il trascorrere dei giorni e delle stagioni.La profondità spaziale, come in altre opere del periodo, appare assottigliata, senza però intaccarel'ariosità data dal cielo aperto dello sfondo. Tutto è calibrato con attenzione all'equilibriogenerale, movimentato però dalla pluralità di direzioni che suggeriscono le articolate posizionidei personaggi, i loro gesti e i loro sguardi.

DEPOSIZIONE

Data 1526 ca.

Artista Pontormo

Luogo Chiesa di Santa Felicita, Firenze

Tecnica

Tempera su tavola

Dimensioni 315 x 192 cm

Descrizione

Il corpo di Cristo viene staccato e deposto dalla croce. Due giovani lo sorreggono e si preparano a trasportarlo al sepolcro dove verrà inumato. La Vergine mentre osserva a destra verso il figlio viene soccorsa dalle donne presenti. Sul viso di Maria si legge la sofferenza nel vedere il figlio morto. Le sue braccia si aprono in segno di disperazione mentre il corpo sembra mancare a causa del dolore.

Intorno alla Madre di Cristo vi sono sei figure femminili mentre a sinistra si intravede il volto di San Giovanni. Il giovane discepolo indossa un mantello e porta una sottile barba. La scena sembra compiersi all'interno di uno spazio chiuso e decorato. Infatti il suolo pare un piano artificiale mentre la nuvola in alto pare dipinta su di un fondale.

L'episodio rappresentato nell'opera del Pontormo è quello dal momento in cui Cristo viene portato nel sepolcro. Per questo il titolo dalla tavola è più

Correttamente TRASPORTO DICRISTO. La DEPOSIZIONE del Pontormo interpreta l'episodio religioso attraverso gli stilemi caratteristici del Manierismo. Il dipinto è considerato dagli storici un manifesto stilistico. Altri invece fanno notare il carattere estremamente visionario dell'opera. La indicano piuttosto come opera fuori dagli schemi, anche quelli manieristi. La scena è concepita come una rappresentazione spettacolare. Le reazioni emotive dei protagonisti infatti vengono tradotte in effetti visivi raffinati ed eleganti. La figura appena accennata a destra è Nicodemo e la tradizione lo indica come un autoritratto del Pontormo. Diversamente da Raffaello, Pontormo non volle raffigurare un immaginario equilibrato ed in armonia. Piuttosto rappresentò l'inquietudine e l'orrore dei suoi contemporanei. Nel dipinto infatti l'artista non racconta la vicenda della DEPOSIZIONE né tanto meno affronta la scena in termini realistici.

Piuttosto la sua è una visione fantastica e spettacolare dell'evento consensazioni portate all'estremo. Gli stessi colori accesi e brillanti sottolineano l'atmosfera fantastica del dipinto. Anche le figure dall'aspetto allungato verso l'alto e dalle posizioni contorte sembrano far parte di una diversa realtà da quella umana. I personaggi poi assumono torsioni nelle posture tipiche dello stile manierista. Gli abiti sembrano dipinti direttamente sul corpo come nel giovane accovacciato in primo piano. Tutti i personaggi sono in posizioni di precario equilibrio e alcuni di loro paiono addirittura non poggiare i piedi sul terreno. Questa caratteristica rende quindi la scena particolarmente movimentata e instabile. I visi dei personaggi presentano espressioni drammatiche. Gli occhi sono spalancati e sembrano volerci trasmettere il dolore e l'orrore che stanno provando. Infine Pontormo utilizzò

Tutte le componenti del dipinto per allontanarsi dalla verosimiglianza che alcuni maestri prima di lui avevano cercato. Il colore, la prospettiva, le proporzioni e le posizioni sono lontane dalla ricerca della realtà e contribuiscono a creare un'atmosfera irreale tipica del manierismo.

Nella DEPOSIZIONE dominano colori caldi alternati a vesti di colore freddo. Le tonalità sono forti e brillanti e la luce diretta e intensa. L'illuminazione che colpisce i personaggi poi non è del tutto naturale e pare che la scena sia illuminata da luci artificiali e teatrali. Inoltre alcuni personaggi sembrano emettere una luce propria brillante e quasi fosforescente.

La scena rappresentata nella DEPOSIZIONE del Pontormo offre una interpretazione antinaturalistica dell'evento. L'ambiente infatti non viene chiarito nei dettagli e anche la nuvola a sinistra risulta essere un particolare isolato e artificioso. Non è chiaro, poi, su che tipo di piano sono posti i personaggi.

Se quelli in primo piano sembrano appoggiarsi su un pavimento, le donne in secondo piano sembrano stare in piedi su basi o pedane rialzate.

Il dipinto del Pontormo presenta una forma rettangolare sviluppata in verticale. Il bordo superiore è sostituito da un arco a tutto sesto per adattarlo alla cornice architettonica.

L'inquadratura è totalmente occupata dalle figure che animano la scena e alcune di loro sono tagliate dai bordi della tavola.

La loro disposizione è irregolare e per nulla simmetrica. Le figure sono organizzate verso l'alto su piani superiori e sembrano formare una piramide umana.

La composizione è geometricamente organizzata. Il registro superiore, infatti, è raccolto all'interno di un cerchio. Sono presenti alcune direttrici oblique come quella che collega lo sguardo di Maria con il volto di Cristo. Il suo corpo, infine, insieme a quelli dei due giovani, crea una obliqua che raggiunge l'angolo in basso a destra attraverso

Il lembo del panno verde. Le forme ed i panneggi sono costruiti con linee a serpentina tipiche dello stile manierista.

VISITAZIONE

Data: 1526 – 1528

Artista: Pontormo

Luogo: Pieve di San Michele, Carmignano

Tecnica: Olio su tavola

Dimensioni: 202 x 156 cm

Descrizione: Maria è giunta sulla soglia dell’abitazione di Elisabetta. Le due donne si abbracciano fissandosi intensamente. La loro emozione è grande perché condividono l’esperienza di una gravidanza miracolosa. Le cugine sono vestite con abiti e ampi mantelli. Un fazzoletto copre il loro capo e al di sopra si libra un’aureola lineare. Dietro di loro sono in attesa due ancelle. Le due donne dimostrano la stessa età delle loro padrone e sono vestite con gli stessi abiti però di colori diversi.

LA VISITAZIONE è un episodio del Vangelo che narra la visita di Maria alla cugina Elisabetta. La visita avvenne in seguito all’Annunciazione della sua maternità da parte dell’Arcangelo Gabriele.

Il messaggero divino la informò infatti anche della maternità avanzata di Elisabetta, avanti negli anni e sterile. Maria partì quindi da Nazaret per la Giudea per raggiungere la cugina e il marito, il sacerdote del tempio di Gerusalemme, Zaccaria. Al suo arrivo l'anziana parente comprese immediatamente che Maria era già in attesa di Gesù. La giovane abitò presso Elisabetta tre mesi fino alla nascita di Giovanni, il futuro Battista.

Il colore delle vesti è particolarmente brillante e saturo come anche nella Deposizione di Firenze. Maria indossa un abito verde scuro e un fazzoletto rosa. Elisabetta invece una veste verde chiaro e un mantello arancione. Il rosa intenso si ripete nella veste dell'ancella di Maria. Intorno la strada e gli edifici sono scuri e grigi. Le figure delle ancelle richiamano quelle di Maria ed Elisabetta ma in posizione frontale. Si tratta quindi di un raffinato gioco compositivo rafforzato dalla disposizione.

Quasi speculare delle figure.

135Storia dell'arte mo

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Publisher
A.A. 2021-2022
179 pagine
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SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-ART/02 Storia dell'arte moderna

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher martinamati di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Storia dell'arte moderna e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Padova o del prof Pattanaro Alessandra.