Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
vuoi
o PayPal
tutte le volte che vuoi
Sessanta e Settanta, anticipatore del Minimalismo e dell'Arte concettuale
Egli è fra i primi artisti a lavorare sulla relazione tra arte e ambiente naturale, con opere che hanno orientato gli sviluppi della Land Art. Egli realizza la Earth Room, una stanza piena di terra; non si tratta di un vero e proprio esempio di land art in quanto è ancora legato ad uno spazio artificiale all'interno di un edificio, ma al contempo riesce a introdurre il concetto di coesione tra arte e natura. Il soggetto materico dell'arte inizia a non essere più necessariamente il metallo, la plastica o il cemento, si fa ricorso invece a altri tipi di materiale, tutti di origine naturale che rimandano in modo estremamente diretto al concetto di natura e ambiente esterno. I materiali utilizzati, in questo caso la terra, non sono materiali da costruzione ma materiali naturali veri e propri, utilizzati così come vengono trovati in natura. Opere come questa vengono catalogate comunque come segni.
Le opere di Walter De Maria sono considerate opere d'arte artificiali poiché realizzate dall'uomo tramite la natura; si tratta però di un tipo di opera effimera e temporanea, in quanto, utilizzando materiali allo stato naturale, l'opera potrebbe essere "riassorbita" dalla natura in qualsiasi momento.
Altre opere importanti di De Maria sono "Mile Long Drawing" e "The Lightning Field"; la prima opera rappresenta l'inizio del concetto di intervenire in modo artistico rapportandosi in modo diretto con gli aspetti naturali dell'ambiente su cui si sta lavorando. Mile Long Drawing è infatti un'opera pensata esclusivamente per il luogo in cui viene posizionata: si tratta di due linee di gesso parallele che attraversano il deserto del Mojave, in California per un miglio. La seconda invece è una delle sue opere più famose e soprattutto quella che sintetizza al meglio i principi della Land Art; si tratta di un'installazione che sfrutta le capacità della
L’opera è una vera e propria scultura, un letto di spine di dimensionimonumentali.
Micheal Heiser Così come de Maria, ancheHeiser eserciterà la sua arte neideserti; quella di Heiser èun tipo di arte che si prefigge come scopo quello di testimoniare il fare duraturoumano: con l’opera “Double Negative” l’artista realizza un vero e proprio graffio neldeserto del Nevada rimuovendo 24000 tonnellate di terra con un bulldozer. Vistodall’alto la crepa artificiale risalta in quanto fenditura regolare dentro all’irregolaritàdella roccia naturale; vista dall’interno invece, si presenta come un canyon didimensioni possenti in contrasto con la
piccolezza dell'essere umano. Un'altra opera dell'artista è "City" un progetto che si ispira alle strutture celebrative pre-colombiane; vengono create enormi strutture monumentali realizzate esclusivamente in materiali naturali come terra. Le forme di queste strutture sono estremamente geometriche e minimali e creano un grande contrasto tra modernità della forma e naturalezza del materiale utilizzato. Gordon Matta-Clark e l'Anarchitettura Si può notare nella land art, una forte influenza con il mondo della minimal art, spesso infatti, gli interventi artistici fanno riferimento alle forme geometriche primarie: così come Heiser anche Gordon Mattaclark con l'opera "Conical Intersect", l'edificio vicino al centre pompidou di Parigi, realizza un'opera profondamente legata alla geometria solida. Egli realizza una serie di aperture coniche nel seicentesco palazzo del Beaubourg nel centro di parigi destinato ad.esseredemolito per massimizzare i profitti degli investitori immobiliari nell'area. Erastato, quello presentato alla Biennale di Parigi, un intervento polemico: nontanto nei confronti di quella spregiudicata operazione architettonica, quantodella non meno spregiudicata prassi urbanistica che, allora come qualchedecennio prima, non si peritava di demolire edifici vecchi di secoli in nomedelle esigenze speculative del presente.
Gordon Mattaclark è infatti stato un artista interessato, per tutta la sua attivitàartistica, all'intervento su edifici destinati all'abbandono; era infatti affascinatodalla trasformazione dello spazio e di conseguenza al cambiamento nel mododi viverlo. Il suo intervento veniva spesso inteso come una mutazione di unospazio reale in uno spazio sostanzialmente mentale.
Egli, insieme ad altri intellettuali del tempo, inizia a mettere in discussione ilconcetto di geografia ed urbanistica, creando nuove ipotesi sulle possibilità
Divivere ed attraversare gli ambienti. Proprio grazie a queste riflessioni Mattaclark sviluppa assieme a dei colleghi, il concetto di Anarchitettura, ovvero Architettura Anarchica, una disciplina che prevede un modo di vivere lo spazio cittadino non conforme e tradizionale: fondono architettura, fotografia, performance, scultura e il montaggio di film. Creano tagli, buchi e smontano pezzi di costruzioni. Inizia così l'attività building cuts di che caratterizzerà il lavoro dell'artista. Matta-Clark esegue uno studio anatomico del paesaggio urbano in decadimento e usa le sue conoscenze basiche da architetto per continuare il suo operato con la decostruzione degli edifici abbandonati. Questo tipo di arte avrà successo soprattutto a New York, in particolare a DownTown; il fenomeno dell'anarchitettura si diffonderà, seppure in misura molto minore, in Italia, dove rimarrà un'azione artistica marginale grazie al quale però si
inizieranno a formulare nuove varianti dello spazio abitativo.
Robert Smithson Nell'ottobre del 1968 l'artista americano Robert Smithson (1938-1973), organizzò presso la Dwan Gallery di New York la mostra EarthWork, in cui tutte le opere erano rappresentate da testimonianze fotografiche di lavori creati nella natura. Tale orientamento si comprende ricordando che proprio allora stava nascendo la coscienza dei pericoli a cui lo sviluppo industriale stava esponendo il pianeta: i primi studi ecologici sugli effetti dell'inquinamento risalgono ai tardi anni Sessanta. Queste premesse hanno dato luogo ad alcuni capolavori della cosiddetta Land Art. L'opera forse più spettacolare in quest'ambito è la Spiral Jetty (1970, 16.26) di Smithson, un molo a spirale che si getta nel lago salato dello Utah, rileggendo una tradizione locale secondo la quale il lago sarebbe stato animato da gorghi fatati. Costruita con ruspe e usando rocce della collina antistante, consiste
iniziare a teorizzare l'arte concettuale è stato Marcel Duchamp, con opere come "Fontana" del 1917, in cui un semplice oggetto di uso comune diventa opera d'arte solo grazie al concetto che l'artista gli attribuisce. L'arte concettuale si basa principalmente sull'idea e sul concetto che sta dietro all'opera, piuttosto che sull'aspetto estetico o materiale. Spesso le opere concettuali sono rappresentate attraverso testi, disegni o fotografie, piuttosto che oggetti fisici. L'opera di Smithson, con la sua passerella esposta alle ingiurie naturali, si inserisce perfettamente all'interno dell'arte concettuale. Il concetto principale è quello della trasformazione e dell'interazione tra l'opera d'arte e l'ambiente naturale in cui si trova. L'artista crea un'opera che si evolve nel tempo, influenzata dagli agenti naturali come il sale, il ghiaccio e i microrganismi. La forma a spirale scelta da Smithson richiama la perfezione della natura e si ispira ai movimenti dell'aria e dei fluidi. Questa forma, visibile solo dall'alto, rappresenta anche la galassia e la chiocciola, simboli di perfezione e armonia. Smithson, inoltre, si pone come un iniziatore del processo creativo, ma poi lascia che sia la natura stessa a completare l'opera. Questo concetto di interazione tra l'artista e l'ambiente naturale è tipico dell'arte concettuale, in cui l'opera d'arte non è più un oggetto statico, ma un processo in continua evoluzione. In conclusione, l'opera di Smithson rappresenta perfettamente i principi dell'arte concettuale, con il suo focus sul concetto e sull'interazione tra l'opera e l'ambiente naturale.parlare di "concetto" in ambito artistico è Henry Flynt nel 1974 con la rivista Artand Language (nome che indica sia una rivista che un gruppo di artisti), ma si inizia a parlare ufficialmente di arte concettuale nel 1967, quando questa espressione viene utilizzata per la prima volta da Lewitt con "Paragraphs on conceptual art". Con Conceptual Art ci si riferisce a componenti dell'arte e ad artisti in cui l'opera d'arte coincide con un concetto o un pensiero; nell'ambito della concept art, gli artisti centrano l'attenzione sui processi, sugli atteggiamenti, sulle idee più che sul risultato: era ciò che la critica americana Lucy Lippard definì come "arte smaterializzata" cioè sempre meno dipendente dai materiali e dalla manualità. Gli artisti non avevano più né il dovere di decorare né quello di fare propaganda: il loro ruolo li avvicinò sempre più al pensiero filosofico.centrato sui problemi generali della vitae del suo linguaggio. La prima conseguenza di ciò fu un distacco dall'esecuzione tecnica, troviamo una sintesi brillante della distanza dalla manualità e della rilevanza dell'aspetto mentale nelle "regole" proposte nel 1969 da uno dei protagonisti della tendenza, Lawrence Weiner1. Le regole proposte da Weiner sono le seguenti: 1. l'artista può costruire l'opera. 2. l'opera può essere fabbricata. 3. non è necessario che l'opera venga realizzata. Questo distacco dalla tecnica in favore dell'idea si legò alla crescente influenza di Marcel Duchamp, di cui fu ripreso soprattutto il rifiuto dell'opera d'arte come qualcosa di "bello" e "ben fatto", in favore del suo contributo in termini di pensiero. Un altro aspetto prettamente duchampiano fu il riconoscere l'importanza del fruitore e del contesto in cui l'opera viene esposta, chiamando in causa lo spettatore e lo spazio come attori.Delladefinizione dell'opera: un museo, una mostra, un luogo underground o, al contrario, molto ufficiale.
Il lavoro degli artisti di arte concettuale, si basa soprattutto sulla scrittura, e in generale sulla parola in quanto mezzo più diretto per trasmettere chiaramente un concetto; sono infatti molto importanti articoli e testi che spesso vengono affiancati all'opera d'arte.
Si può infatti parlare di un tipo di arte basato sulla teoria: gli artisti sostenevano che l'arte non risiede nelle opere realizzate, ma nel pensiero, nella parola conseguita per realizzare l'opera stessa. L'arte concettuale sottrae l'importanza estetica e stilistica delle opere e trasferisce questa importanza verso il pensiero e le idee che hanno spinto l'artista nella creazione di un determinato oggetto d'arte. La perdita dell'importanza delle componenti visive nelle operazioni artistiche e di conseguenza l'acquisi