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LA GUERNICA

"Guernica" è uno dei capolavori più celebri di Pablo Picasso, realizzato nel 1937 come denuncia

contro gli orrori della guerra. La grande tela in bianco e nero misura circa 3,5 metri di altezza per

7,8 metri di lunghezza, con il monocromo che enfatizza la drammaticità. Il dipinto è composto da

figure umane e animali distorte, esprimendo dolore e sofferenza. Tra le figure principali vi sono una

madre con il bambino morto, un toro, un cavallo ferito, un soldato caduto, una donna con una

lampada e un uomo in fiamme. Il toro e il cavallo sono allegorie della Spagna: il toro rappresenta la

brutalità della guerra, mentre il cavallo simboleggia il popolo spagnolo. La lampada a olio tenuta

dalla donna è un segno di speranza e conoscenza in mezzo alla distruzione. Le distorsioni delle

figure, tipiche del cubismo di Picasso, aumentano il senso di caos e disperazione. "Guernica" è un

potente manifesto contro la violenza e la guerra, evocando un forte impatto emotivo attraverso la

sua composizione simbolica e il suo stile espressivo.

LES DEMOISELLES D’AVIGNON

"Les Demoiselles d'Avignon" è uno dei capolavori più iconici del pittore spagnolo Pablo Picasso e

rappresenta una svolta significativa nel panorama artistico del cubismo. Dipinto nel 1907, questo

quadro ha sconvolto il mondo dell'arte con la sua audace sperimentazione formale e concettuale.

Dal punto di vista tecnico, "Les Demoiselles d'Avignon" presenta una rottura radicale con le

convenzioni artistiche precedenti. Picasso abbandona la rappresentazione tradizionale della figura

umana e della prospettiva realistica, optando per una visione distorta e geometrica. Le figure sono

scomposte in forme angolari e scomposte, con una riduzione dei dettagli naturalistici a favore di

una rappresentazione più essenziale ed elementare. Stilisticamente, il dipinto mostra l'influenza

delle maschere africane e delle statue iberiche che Picasso aveva visto al Museo etnografico del

Trocadero a Parigi. Questi elementi hanno ispirato l'artista a esplorare le possibilità della

geometria e della primitività nelle sue opere. La pittura si distingue per la sua audacia nel

combinare forme e colori in modo innovativo, con una complessità che sfida le convenzioni

artistiche dell'epoca. Nel contesto del cubismo, "Les Demoiselles d'Avignon" ha svolto un ruolo

rivoluzionario. Questo dipinto è stato un punto di svolta fondamentale per il movimento cubista,

poiché ha introdotto concetti chiave come la scomposizione della forma e la rappresentazione

simultanea di punti di vista multipli. La geometrizzazione delle forme e la frammentazione dello

spazio hanno aperto nuove strade per l'arte moderna, influenzando in modo significativo gli artisti

successivi e le correnti artistiche del XX secolo. In sintesi, "Les Demoiselles d'Avignon" di Picasso

rappresenta un'opera innovativa e rivoluzionaria che ha ridefinito i confini dell'arte moderna. Con la

sua sperimentazione tecnica e stilistica, ha contribuito in modo significativo alla nascita e alla

diffusione del cubismo, consolidandosi come una pietra miliare nel panorama artistico del XX

secolo.

FUTURISMO

Il Futurismo, fondato dal poeta Filippo Tommaso Marinetti nel 1909, non solo nacque come

movimento letterario, ma ebbe un impatto significativo anche nell'arte, influenzando pittura,

scultura e musica. Pubblicato sul quotidiano parigino "Le Figaro", il **Manifesto del Futurismo**

enfatizzava la modernità, la velocità, la tecnologia e il rifiuto del passato. I pittori futuristi come

Umberto Boccioni, Carlo Carrà, Luigi Russolo, Giacomo Balla e Gino Severini rifiutavano la

prospettiva tradizionale, adottando la moltiplicazione dei punti di vista per rappresentare il

movimento e la velocità. Le loro opere, caratterizzate da colori violenti e contrastanti, erano

influenzate dalle sequenze fotografiche di Marey e Muybridge e dall'arte cubista, ma si

distinguevano per l'enfasi sull'energia. La pittura futurista rappresentava vari momenti di un

movimento in un'unica immagine, come nel "Dinamismo di un cane al guinzaglio" di Balla. In

scultura, Boccioni scompose i soggetti in piani dinamici, integrando le opere con l'ambiente

circostante, come in "Forme uniche della continuità nello spazio". Il rapporto con il Cubismo,

attraverso Severini a Parigi, permise ai futuristi di distinguersi per la rappresentazione del

movimento e dell'energia. Dopo la Grande Guerra, il Futurismo perse parte della sua carica

rivoluzionaria, ma continuò a influenzare l'arte, anticipando molte avanguardie. La **Aeropittura**,

negli anni '20 e '30, rappresentava paesaggi dall'alto in modo semplificato, come nelle opere di

Gerardo Dottori. Il Futurismo introdusse nuovi modi di vedere e rappresentare la realtà, lasciando

un'eredità duratura nell'arte moderna.

BOCCIONI: La sua formazione artistica si svolse principalmente a Roma, sotto la guida di

Giacomo Balla, che lo introdusse al Divisionismo. Dopo viaggi a Parigi e in Russia, si stabilì

definitivamente a Milano nel 1906, dove fu influenzato dal simbolismo di Previati e dalle opere di

Edvard Munch. Il suo capolavoro scultoreo è “Forme uniche della continuità nello spazio”. È un

bronzo che rappresenta un atleta mentre avanza eroicamente in modo fiducioso rispetto a ciò che

c’è davanti a lui. Per accentuare il dinamismo la scultura è incentrata sulla mobilità della linea

curva. Sono evidenti gli studi fotografici sul movimento di Marey e Muybridge.

BALLA: arriverà all’astrattismo; Fu fortemente interessato allo studio della luce, dei suoi riflessi e

delle forme che assume. “Lampada ad arco” racchiude tutti i caratteri presenti nei manifesti e

mostra l’interesse di Balla per la luce: mette insieme fonti naturali (luna) e artificiali (lampada). La

città grazie al progresso tecnologico può essere ora vissuta a tutte le ore del giorno: proprio per

questo l’opera richiama la frase “uccidiamo il chiaro di luna” poiché è un addio al romanticismo più

puro non dando più spazio alla luna come musa ispiratrice. Richiama la tecnica del puntinismo

(tratto).

ASTRATTISMO

L'astrattismo è una delle correnti più importanti del '900 soprattutto perché capovolse la concezione di

arte come "imitatrice" della realtà. L'astrattismo nasce dalla scelta degli artisti di negare la

rappresentazione della realtà per esaltare i propri sentimenti attraverso forme, linee e colori. Esso si

divide in due correnti diverse: l'astrattismo lirico, che ha come massimo esponente Kandinskij, e

l'astrattismo geometrico che ha come massimo esponente, invece, Mondrian.

L'astrattismo lirico lascia ampio spazio alla fantasia e all'universo personale dell'artista e in questa

corrente sembra che ci sia una precisa relazione tra suoni e colori. Nelle opere di Kandinskii vediamo

questo forte legame tra colore e musica che trasmette emozioni e stati d'animo. Kandinskii è considerato

il creatore dell'astrattismo. Nel 1910 dipinge un famoso acquerello considerato la prima opera astratta

della storia dell'arte. Questo acquerello porterà alla creazione di un movimento che andrà avanti fino alla

vigilia della Seconda Guerra Mondiale. La seconda corrente che si forma dall'astrattismo è l'astrattismo

geometrico. Piet Mondrian è il pittore più rappresentativo dell'astrattismo geometrico. Nelle sue opere

porta alle estreme conseguenze il processo di riduzione e di decomposizione dell'immagine, realizzando

un'arte in cui la struttura si basa su linee orizzontali e linee verticali e ai colori primari giallo, rosso e blu,

al bianco della tela e al nero della griglia di linee. Queste saranno alcune delle caratteristiche principali

dell'astrattismo geometrico. I principi dell'astrattismo geometrico sono: l'abolizione della terza

dimensione, la pittura non deve più esprimere sentimenti non come l'astrattismo lirico di Kandinskij,

l'artista si può esprimere solo con le linee e i colori, si ha inoltre un uso intenso dei colori primari e infine

la forma ideale di questa corrente è il rettangolo. La pittura è rappresentata astrattamente attraverso ciò

che è basilare, di base, primario, senza aggiunta di particolari o di rappresentazioni di paesaggi o ritratto.

L'astrattismo geometrico può essere considerato come un cubismo ancora più ridotto privo di

collegamenti alla realta. La differenza fra astrattismo geometrico e astrattismo lirico è che l'astrattismo

geometrico fa uso della "geometria" per essere sintetico ai minimi livelli e per arrivare all'astrattismo, il

lirico esprime liberamente ciò che un artista vuole ovvero esprimere le sue emozioni e i suoi sentimenti

attraverso linee e colori.

KANDINSKY

Il più grande esponente dell'astrattismo è Vasilij Kandinskij. Nasce a Mosca in una famiglia borghese ed

è molto attratto dalla musica, che diventerà un tema fondamentale delle sue opere.

Viaggerà molto, ammirando quindi diverse correnti artistiche, che influenzeranno la sua

formazione. Mostra fin da subito la sua forte tendenza all'astrattismo. Kandinskij illustra nello scritto Lo

spirituale nell'arte il tema del colore. Dice infatti che i colori, e quindi i contrasti tra tonalità calde e fredde,

chiare e scure e gli andamenti delle linee, suscitano precisi stati d'animo.

La sua opera Primo acquerello astratto rappresenta tutti i principi enunciati nel suo scritto. In quest'opera

il colore è l'espressione dell'anima ed ogni tinta ha un suo preciso

valore psichico.

Negli anni di insegnamento al Bauhaus, l'artista necessita di nuove regole per organizzare le forme, che

pubblica nel libro Punto, linea, superficie.

Le macchie e i grovigli dei primi anni si trasformano ora in figure geometriche, come avviene nell'opera

Composizione VIlI. Le figure geometriche piane appartengono ora al regno dell'astratto e la loro armonia

produce le giuste sensazioni nell'anima umana. Particolare attenzione è rivolta alla figura del cerchio

che, secondo l'artista, riesce a trasmettere emozioni in grado di comunicare direttamente con lo spirito.

Kandinskij negli anni di Parigi ripensa alla rigidità del suo mondo geometrico. Decide quindi di inserire

nuovi elementi nelle sue opere, delle figure maggiormente riconoscibili.

Nell'opera Movimento / viene rappresentato un groviglio di figure messe in risalto su uno sfondo scuro.

Le rigide linee delle figure Reometriche sembrano adesso essersi trasformate in nastri. capaci di creare

forme geometriche irregolari. Fo

Dettagli
Publisher
A.A. 2020-2021
6 pagine
SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-ART/03 Storia dell'arte contemporanea

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher scarpeviola di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Storia dell'arte contemporanea e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Nuova Accademia di Belle Arti - NABA o del prof Carlini Fabio.