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Per ottanta centesimi
Morbelli documentò con dolorosa precisione anche l'ardua attività delle mondine nelle risaie. Per ottanta centesimi, esplicita ancora una volta fin dal titolo, un'intenzione di denuncia, dichiarando il misero stipendio giornaliero che veniva dato alle lavoratrici. Al gruppo allineato in primo piano, il cui peso visivo è raddoppiato dal riflesso delle figure nell'acqua, corrisponde all'orizzonte un altro gruppo, di piccole dimensioni, cui lo sguardo è condotto dalle linee di fuga che coincidono con i canali di irrigazione. La luminosità del dipinto è resa attraverso la divisione dei colori in piccoli tratti accostati fittamente gli uni agli altri.PRIMO '900
L'ART NOUVEAU, letteralmente "arte nuova", si diffuse negli Stati Uniti d'America ed Europa a partire dagli ultimi decenni dell'ottocento. Nasce come reazione al classicismo accademico dei secoli precedenti e investe ogni ambito dellearti: grafica edesign, architettura, pittura, scultura, moda, pubblicità…
Il primo ad utilizzare un nuovo linguaggio fu VIOLLET-LE-DUC, che utilizzò tre nuove parole:
- FUNZIONE: capacità di soddisfare le condizioni imposte dalla necessitàsi sviluppa l’utilizzo del cemento armato
Per una maggiore resistenza, si ha un largo utilizzo del CALCESTRUZZO, più comunemente conosciuto come CLS INERTEH2O principale differenza dal cemento armato,vCEMENTO permette una struttura più resistente eFERRO flessibile
- STRUTTURA: uso di materiali secondo le loro qualità e proprietà. Nascono le prime strutture in acciaio profilo o trave inprofilo o trave in IPE, dalla forma acciaio HE, dalla rettangolare e forma quadrata e angolistondato squadrati
- FORMA: la derivazione dei caratteri estetici dagli aspetti strutturali di un edificio. L’Art Nouveau prende nomi diversi a seconda del luogo in cui si sviluppa.~ in Francia: Art
funzione; questo, insieme all'esuberanza delle decorazioni, costituisce la cifra delle sue opere.
PARC GÜELL Prende il nome dal suo committente. Dal momento che il parco non aveva una collocazione urbanistica, Gaudí fece costruire prima le strade e le zone adibite al verde pubblico, come i giardini per i bambini. Successivamente costruì le case adibite ai custodi e iniziò la vendita dei lotti.
Il parco doveva contenere anche una zona adibita al mercato pubblico in cui vendere la propria merce, ma questo spazio rimase incompiuto, diventando così la famosa terrazza del belvedere costituita da mosaici verdi che ricordano la forma di un serpente. All'interno della zona residenziale, lo stesso Gaudí acquistò un lotto sul quale costruì la propria abitazione in cui visse per anni con il padre e la nipote. Particolarmente importanti sono anche le fontane che caratterizzano il parco.
CASA BATLLÓ Gaudí trasforma un edificio
preesistente di un proprietario tessile, rivoluzionando la facciata principale e ampliando il cortile. Si sviluppa su otto piani ed è ricoperto di ceramiche provenienti da palma di Maiorca. Importanti sono i balconi per la loro forma bizzarra e immaginaria, paragonati a maschere teatrali. L'interno è realizzato da ceramiche, marmi, ferro battuto e legno.
LA PEDRERA O CASA MILÀ
Anche questo edificio prende il nome dal suo committente. È ricco di simbologie religiose per onorare pubblicamente la vergine. Si sviluppa su sei piani, due cortili interni e la struttura portante è costituita da colonne in pietra e mattoni. La facciata frontale è ondulata, scabra, dà l'idea di un'emersione rocciosa plasmata nel corso degli eventi geologici. Il tetto è costituito da 30 camini, due giri di ventilazione e sei sbocchi delle scale di emergenza; il tutto è concepito come una vera e propria opera artistica.
LA SAGRADA FAMILIA
Tra le opere più
Prestigiose dell'architetto, troviamo questa bellissima chiesa al cui progetto lavoro per oltre quarant'anni. Con l'innalzarsi della costruzione, lo stile divenne fantasioso. È costituita da quattro torri affusolate coronate da cuspidi di forma geometrica alte 115 m e rivestite di ceramiche dai colori vivacissimi. Alla morte di Gaudí, i lavori procedettero lentamente e grazie ai finanziamenti provenienti dalle donazioni. La struttura rimase non compiuta ed ancora oggi sarà in evoluzione fino al 2026, in cui ricade il centenario della morte di Gaudí. Una volta completata, la chiesa sarà alta 172 m. Per la costruzione Gaudí fece un'attenta analisi della natura; tipico della struttura è l'arcocatenario o parabolico che l'architetto fece costruire per sopportare le pressioni della struttura. L'interno sembra un bosco le cui colonne richiamano alti alberi le cui chiome sono costituite da archi iperbolici.
intrecciati.~ in Germania: SECESSIONISMO Il nome "Secessione" si riferiva alla secessio plebis, una pratica in uso nell'antica Roma che si verificava quando i contrasti politici ed economici con i Patrizi, spingevano una parte della popolazione a ritirarsi dalla città. È quello che accade con la prima secessione a Monaco di Baviera nel 1892 quando, intorno a Franz Bon Stuck si riunirono alcuni artisti esordienti con i quali egli fondò la rivista Jugend ossia "Gioventù". I secessionisti intendevano non solo rinnovare le arti distaccandosi dall'Accademia, ma anche rinnovare tutti gli aspetti dell'esistenza. Tra i massimi esponenti di questa corrente artistica troviamo Olbrich, Klimt e Munch. IL PALAZZO DELLA SECESSIONE, fu progettato da OLBRICH, Allievo di Otto Wagner, su commissione degli artisti secessionisti che desideravano un luogo che fosse sede operativa del gruppo e spazio espositivo d'arte e architettura. QuestoPalazzo fu il manifesto di un nuovo modo di fare architettura, svincolato dalla tradizione viennese dei monumenti imperiali che riprendevano il classico con un linguaggio ufficiale ed enfatico. Ha una pianta a croce greca, presenta forme geometriche pure come il cubo, la sfera e il parallelepipedo.
L'ingresso maestoso è costituito da una scalinata che conduce a un portale sovrastato da un rilievo ideato da Klimt, raffigurante le tre gorgoni che simboleggiano la pittura, la scultura e l'architettura.
La mostra più riuscita tra quelle organizzate all'interno del palazzo della secessione, fu quella di Gustav Klimt per celebrare Ludwig van Beethoven. Per l'occasione il pittore realizzò un enorme fregio che traduce in pittura la Nona sinfonia del compositore tedesco.
Il tema della composizione è il valore salvifico dell'arte, le suppliche del debole genere umano le forze ostili, l'anelito alla felicità si placano nella poesia.
particolari effetti decorativi, l'artista impiegò vetri colorati, pietre dure, madreperla, bottoni, sabbia, frammenti di specchio e persino chiodi.
Il ciclo è costituito da tre parti:
- sulla prima parete sono rappresentate "le suppliche del debole genere umano" alla ricerca della felicità;
- sulla seconda parete "le forze ostili", tra le quali di nuovo le tre gorgoni che qui rappresentano la malattia, la follia e la morte e figure allegoriche come la lussuria, la voluttà e l'incontinenza;
- nella terza e conclusiva parete del fregio, è rappresentata "la felicità", raggiunta attraverso l'arte, nella quale soltanto è possibile trovare pura gioia. Quest'ultima parte inizia con la poesia, personificata in una suonatrice di lira, seguita da una colonna di figure femminili cui fa da sfondo una fiamma dorata, dal coro degli angeli del paradiso e dall'abbraccio di una
coppia all'interno della rappresentazione dell'eden.
In ambito secessionistico, la figura di maggiore spicco fu proprio Klimt. La sua opera più conosciuta però, non è il Fregio, bensì IL BACIO, acquistato dallo Stato austriaco per la galleria d'arte moderna di Vienna. Il quadro rappresenta due amanti abbracciati che si baciano al centro della tela. È evidente il contrasto tra il realismo con cui sono descritti i dettagli dei corpi, e la ricchissima ornamentazione che esalta l'aspetto bidimensionale della superficie pittorica, alludendo simbolicamente alle differenze biologiche tra sesso maschile e sesso femminile.
All'uomo vengono riservati elementi decorativi geometrici, spigolosi e verticali, nella tonalità del nero, del grigio e del bianco; alla donna, Klimt ha destinato motivi circolari, dalle forme morbide variopinte. Anche la gestualità dei due amanti si differenzia: alla presa vigorosa dell'uomo, si contrappone
La dolcezza con cui la donna gli si abbandona ad occhi chiusi. L'opera appartiene al periodo "aureo" definito così per l'intenso uso del colore oro. Klimt non è interessato a rappresentare una scena erotica, bensì un momento di estasi amorosa, il potere dell'eros, celebrando il suo potere di trascendere e armonizzare i conflitti e le antitesi tra uomo e donna.
Un altro celebre pittore della secessione berlinese è EDVARD MUNCH. La vita dell'uomo fu segnata da diversi lutti familiari già nell'infanzia e nell'adolescenza, in particolare quelli della madre e della sorella. Ebbe una vita lunga ma tormentata, segnata anche dalla malattia e dall'alcolismo, fattori che contribuirono alla maturazione.