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Titolo: Analisi dei dipinti di Bornemisza

Bornemisza. Martirizzata sulla ruota del carro interpretata dall' Exprostituta, stimolazione dei sensi. Sanguinamento sulle mani, ramo di palma (martirizzazione). Posizione della santa, busto che ruota rispetto al collo, richiamo alle forme del 500 italiano. Quadri non preceduti da schizzo preparatorio. Disposizione del modello, spazio e luci determinano il quadro. Meticoloso durante il suo lavoro. Effetto preciso del rifrangere della luce sul corpo.

Tintoretto, annunciazione -> scene di degrado, rovine. Riferimenti ai dipinti di Michelangelo. Sacrificio di Isacco 1603 Firenze uffizi (ultimo dipinto con ambientazione di paesaggi naturali) Bacco, olio su tela, 1598 Firenze uffizi. Frutti quasi completamente marci. (fase giovinezza) sperimenta oggetti quotidiani. Fa percepire una scena in corso, nel bicchiere di vino si formano delle ondine concentriche tipiche del movimento del bicchiere. Corona di foglie, colori forti, vecchie arrugginite. Lui è leggermente ubriaco Concerto di giovani.

  1. Olio su tela, 1597 New York. Rappresentazione massima dell'espressione dei sensi. Strumento in mano al giovane e un altro giovane che ha in mano un corno (udito), Cupido stacca un grappolo d'uva (olfatto e gusto), Cecco del Caravaggio orecchio in primo piano, rimando al senso dell'udito. Dettagli incredibili, musica leggibile come nell'altro quadro, dell'aglio miniaturistico sulla pagina. Rappresentazione massima dell'allegoria dei sensi.
  2. Narciso alla fonte, 1597-99 Roma, Galleria di Palazzo Barberini. Narciso si sta specchiando e ci fa riflettere sul nostro io, di fronte a noi stessi, realtà delle cose e immaginazione. Il volto che si vede specchiato ha un altro volto, più maturo, barbuto. Percezione del dettaglio, giubbino damascato la ritroviamo nel quadro Maddalena penitente. Aveva tessuti per vestire i suoi modelli, nel suo studio.
  3. Ragazzo morso da ramarro, 1595-96 Firenze, Fondazione Longhi. Senso di spavento nel morso del ramarro, nel tentativo...

di prendere delle ciliegie(tentazione). Testa definita stridente. -> inizio del periodo delle repliche delle opere di Caravaggio. 2 copie di quest’opera, la critica definisce queste due opere originali di Caravaggio. (più copie per più committenze?)“Parea veramente quella testa stridere”(Giovanni Baglione, 1649)

Suonatore di liuto, 1596-97 San Pietroburgo, Ermitage. Anche qui presenza di 2 opere con tecniche differenti tra di loro. Tema dei sensi molto sviluppato, frutti rappresentati nel corso della loro vita, spartito musicale. Nelle opere rappresenta massimo 3/4 persone in un’opera. Caravaggio dipingeva massimo 4 figure in un quadro. Argomento di critica.

La buona ventura, 1593/1596 Roma, Musei Capitolini, Louvre e musei capitolini. Presenza di 2 opere, si pensa sempre a opera di Caravaggio. Giovane donna abbindola un ragazzo a cui legge la mano, si fa abbindolare e gli sfila un anello. Una radiografia ha dimostrato che sotto vi era un’opera del

cavalier d'Arpino,per sfregio dell'artista dipinge sopra.→ Orazio costa gli chiede di fare degli affreschi, ma lui non lisapeva fare e Caravaggio scappa da Genova.I Bari, 1594, Kimbell Art Museum. Orecchio in primo piano, vittimavestito di nero perché viene ingannato dagli altri due ragazzi, tiranofuori dalla giubba delle carte mentre l'altro lo distrae. La scacchierapunta verso di noi e rompe la scena uscendo verso di noi. (comenella cesta di frutta). Pentimento della madallena,1598, olio su tela. Oggetti presi dallaquotidianità, Specchio ricurvo che riflette i buchi che fece nelsuo studio per fare luce ai modelli. (tiepolo utilizzerà anche lui glioggetti quotidiani)Giuditta e Olofene, 1599Roma, Palazzo Barberini. Opere da stanza da collezione,anche se il soggetto e più aulico. Soggetto tratto dall'anticotestamento. Sottolinea degli aspetti non banali, tema trattatomolte volte nella pittura, Caravaggio rappresenta olofermesveglio,

A differenza di altri dipinti in cui è addormentato/ubriaco, adagiato su un letto e viene sgozzato da Giuditta (sofferente mentre l'ancella mostra rabbia). Si percepiscono le urla e il dolore, immediatezza dell'urlo. Caravaggio cerca l'istantaneità. L'ancella apre un sacco dove verrà messa la testa di Oloferne. (continuità della scena). Sfondo completamente neutro, NERO. Allegoria dei sensi dei primi quadri ai turbamenti dell'animo. Dipinto ritrovato in Normandia uguale, probabilmente un non finito disperso venduto all'asta, ora scomparso. Lo scudo con la testa di Medusa, 1597-98 Uffizi. Su legno, committenza dal cardinal del monte. Testa sgozzata di medusa essendo uno scudo si pone all'avversario di fermarsi. Pittura di Caravaggio da questo momento teste sgozzate tema ricorrente -> viene condannato a morte per decapitazione, le decapitazioni a Roma erano degli spettacoli in piazza (campo dei fiori). Scuola d'arte

invitava i pittori ad andare a vedere questi spettacoli, per cogliere la paura, lo spavento e l'espressività. Caravaggio Michelangelo Merisi – Parte 2 Anno cruciale 1600, Caravaggio diventa un pittore da commissioni pubbliche. Roma Chiesa di S.Luigi, cappella Contarelli (ultima in fondo alla navata, Contarelli). Era la chiesa dei francesi Matteo Contarelli (italianizzato) affida ai pittori locali l'affresco datario dello stato pontificio, mansione agenzia delle entrate dello stato pontificio. Alla sua morte la cappella non era terminata, solo cartoni preparatori, il suo scultore fiammingo Jacopo Cobaert, per fare una scultura in nome di Contarelli, cavalier d'Arpino. 1591/93 San Matteo da mettere sull'altare. Cobaert non riesce a scolpire. 1585 inizio dei lavori nel 1597 Contarelli muore e vengono affidati i lavori alla fabbrica di San Pietro, cardinali e prelati. Al vertice della fabbrica c'era il cardinale del Monte che trasformò Caravaggio, in

Questo modo il lavoro passo a Caravaggio. Affrescatura di due scene pittoriche, perché si pensava che Cobaert non sarebbe riuscito a finire la scultura. Caravaggio ha 12 mesi di tempo per terminare il lavoro. Il santo è S. Matteo, sconosciuto nell'arte, Caravaggio decide di dipingere su due tele e non affrescate. L'affresco bello, costo basso, resa ottima malunga perché necessità di disegni preparatori e cartoni. Caravaggio era pignolo con modelli perfettamente posizionati e quindi l'affresco non sarebbe mai riuscito a farlo. Nuova tecnica ma non apprezzata dall'accademia di Lucca. La prima scena che affronta è quella del martirio di S. Matteo 323x343 cm. Roma, Chiesa di San Luigi dei Francesi Cappella Contarelli, 1599-1600 (dalle radiografie emergono dei segni incisi, ma la scena è completamente differente rispetto a quella che realizzerà). vocazione di Dopo un po' lascia questa tela e inizia la S. Matteo 1599-1600, Olio

Su tela, 322x340cm. Roma, Chiesa di San Luigi dei Francesi Cappella Contarelli. San Matteo prima di diventare santo era un esattore delle tasse ma deciderà di cambiare vita. Colpiscono i volti e gli sguardi dei personaggi. Conclusa questa tela riprende il martirio. Nel 1600 a Roma c'è il Giubileo, quando viene inaugurata la cappella. All'interno 7 figure, 5 sedute e 2 in piedi (Gesù e S. Pietro in piedi). San Matteo si riconosce perché si auto-indica. Triangolazione della scena, come in Tiziano. Gli altri personaggi stanno contando i soldi (esattori). Ragazzo con la giubba gialla ricorda Caravaggio da giovane. Gesù indica San Matteo con il dito, (citazione dell'opera di Michelangelo). La finestra dietro non fa entrare luce ma si crede sia stata realizzata per bilanciare lo spazio dietro. Gesù viene messo in seconda parte nell'ombra, riferimento dell'ultima cena di Leonardo da Vinci. I personaggi vestono con vestiti antichi.

(Gesù e S. Pietro) edell'epoca (i personaggi). Per Caravaggio queste opere sono larappresentazione della vita.Federico Zuccari, accademia di Lucca, guarda le tele e si rivolge alla folla dicendo che gliricordano le tele di Giorgione. Zuccarini rimpiange la pittura di Venezia, Giorgione (1510).Caravaggio è da Giorgio né che riprende la luce radente.San Matteo e l'angelo. 1602, Cobaert finalmente finisce la sua statua ela presenta alla commissione, viene rifiutata. Verrà sostituito da undipinto di Caravaggio, anche la prima bozza di Caravaggio verràbocciata. Propone un San Matteo, nel quale sembra ignorante eanalfabeta perché viene aiutato dal santo a scrivere il vangelo, piedidel santo incrociati. Dipinto preconciliari, i fedeli avrebbero visto i piedidel santo davanti al sacerdote. Quest'opera viene venduta, mascompare a Berlino nel 1945, le opere d'arte rinchiuse in delle torri,prendono fuoco a causi di dei raid e le

Opere spariscano (non si sa se è vero). Opera realizzata nel 1602, espediente dello sgabello che esce dallo scenario, l'angelo in alto arriva verso San Matteo che si trova alla scrivania a scrivere il vangelo. Martirio di San Matteo, era difficile per Caravaggio dipingerla non accetta la devozione dei martiri come le opere di quel tempo. San Matteo nel dipinto viene rappresentato caduto a terra, scena drammatica concitata, ma di ambigua lettura. Il giovane accanto a S. Matteo con fascia in vita e spada in mano è stato riconosciuto come l'assassino di San Matteo. Oggi si pensa che quello fosse un catecumeno (giovani che devono fare il battesimo). Realizza questi corpi per dare esempio di bravura dipingendo il corpo maschile nudo ed eroico, riferimento del corpo di Laocoonte. Caravaggio prende ispirazione dall'uomo virile di Annibale Caracci. Crea una linea narrativa. L'angelo fa una torsione assurda per fare quello che deve (contorsionista). Chierichetto sotto l'angelo,

Gli occhi sono completamente neri, quasi accecati dalla paura. Dietro spunta un personaggio, ovvero Caravaggio, dipinto pallido giallognolo (malato) con i capelli spettinati. Sono presenti i bravi (guardie/sicari), vestiti con vestiti sgargianti e piume. A Roma erano delle guardie messe a riposo che proteggevano l'élite e andavano in giro per Roma a fare liti, Caravaggio li conosceva bene. L'uomo che scappa con la spada che sta riponendo è lui, l'uomo che ha ucciso san Pietro. L'opera posta nella cappella era completamente al buio perché non c'erano luci. Viene così descritto: "Di fantastico umor certo bizzarro Pallido in viso e di capillatura Assai grande, arricciato Gli occhi vivaci sì, ma incaverniti" (Gi

Dettagli
Publisher
A.A. 2022-2023
9 pagine
SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-ART/02 Storia dell'arte moderna

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Giuli0o1 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Storia dell'arte e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Politecnico di Milano o del prof Boeri Elisa.