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VILLA CAPRA

Paolo Almerico la commissionò ad Andrea Palladio nel

1566-1567, fu completata da Vincenzo Scamozzi nel

1605.

La Rotonda, come divenne nota in seguito, è uno dei

più celebri ed imitati edifici della storia dell'architettura

dell'epoca moderna; è senza dubbio la villa più famosa

del Palladio

Con l'uso della cupola, applicata per la prima volta a un

edificio di abitazione, Palladio affrontò il tema della

pianta centrale, riservata fino a quel momento

all'architettura religiosa.

La costruzione, iniziata nel 1567 circa, consisteva in un edificio quadrato, completamente

simmetrico e inscrivibile in un cerchio perfetto Il sito prescelto fu la cima tondeggiante di un

piccolo colle appena fuori le mura di Vicenza. A quel tempo il fascino per i valori arcadici

iniziava a spingere molti nobili possidenti a misurarsi con le gioie dell’ozio.

BAROCCO

Il Barocco inizia nel 1600, nasce con Bernini con il Baldacchino di San Pietro

Una delle caratteristiche principali del periodo barocco è la volontà di stupire e meravigliare

tramite un forte uso di decorazioni.

Il barocco è l’evoluzione del manierismo, esso appunto vuole sempre stupire e meravigliare

tramite la luce, i colori, la prospettiva centrale e accidentale, i materiali, l’uso dell’oro, la

decorazione che arricchisce le facciate (gruppi di statuarie) e il movimento che viene dato

alla facciata.

A Roma il Barocco prende il via a partire dagli interventi urbanistici e architettonici voluti da

Papa Sisto V per il Giubileo. 12

CARLO MADERNO

Nella sua scuola si formeranno Bernini e Borromini. È il successore di Michelangelo a San

Pietro ed è colui che la completerà.

Ci sono diverse ripercussioni dopo il Concilio di Trento nella basilica: con il concilio è stata

emanata la norma che prevedeva che le chiese dovevano essere a croce latina, senza

transetto, con un’unica navata,con cappelle laterali e una maggiore focalizzazione sull’altare

maggiore. Maderno deve trasformare il progetto di Michelangelo in una pianta a croce latina.

SANTA SUSANNA (1597-1603) Chiesa cinquecentesca su cui

viene costruita da Maderno questa facciata.

Rappresenta il passaggio dal rinascimento al barocco. La facciata

la possiamo dividere orizzontalmente in due parti e verticalmente

in tre grandi parti, un corpo centrale e due ali laterali che si

allargano nella parte inferiore. L’obiettivo principale è creare una

facciata molto movimentata

L'elemento che più colpisce l'osservatore è il tema del graduale

avanzare verso l'esterno della facciata nella sua parte centrale,

una sorta di anticipazione del tema della facciata sinusoidale

borrominiana, ottenuta qui attraverso passaggi non

concavo-convessi, ma attraverso scatti successivi degli elementi

strutturali, tesi a rafforzare l'asse centrale del tempio.

differenza Bernini Borromini:

Le opere di Bernini sono di committenza papale, diverse da quelle di Borromini ed esso è

molto legato a Guarini.

Bernini ci ha dato molto sul passaggio dalla scultura all’architettura, meno sul profilo di

cantiere ed elementi strutturali a differenza di Borromini.

Borromini incarna la figura dell’artista tormentato, Bernini quella dell’artista di corte ricco e

potente.

GIAN LORENZO BERNINI (1598-1680)

PALAZZO BARBERINI (1625-1633)

qui si vede la discussione tra i due grandi architetti,

Borromini e Bernini.

Esso è un progetto che unisce tutti e tre gli architetti

(Bernini, Borromini e Maderno).

BALDACCHINO E LOGGE DELLE RELIQUIE – Roma, 1624-1633

Ci lavora per circa 10 anni ed è la prima opera che Bernini firma per

San Pietro.

viene costruito per coprire la tomba del santo San Pietro. È una

struttura importante e quindi Bernini pensa a qualcosa di

monumentale e importante di quel luogo. Il baldacchino di per sé è

un qualcosa che si sposta ma Bernini lo realizza fisso. 13

L’idea di Bernini è quella di costruire un qualcosa su quattro colonne con un sistema di

copertura. All’inizio nelle prime soluzioni chiama a lavorare per il baldacchino Borromini ed è

qui che abbiamo un primo momento di rivalità tra i due. Bernini intimorito dalle abilità di

Borromini lo manda via dal cantiere.

Le colonne tortili, simbolo di dinamismo, creano una continuità con quelle già presenti nella

Sono un richiamo anche alla vecchia basilica di San Pietro, a loro

Loggia delle Reliquie.

volta ispirate al Tempio di Salomone,

Le colonne, alte 11 metri, sono congiunte alla trabeazione attraverso quattro dadi di matrice

brunelleschiana, che conferiscono al monumentale baldacchino un aspetto più slanciato,

ispirando un senso di grande leggerezza.

A san pietro progetta anche i campanili della facciata lasciata incompiuta da Maderno, ma

si rivelano un fallimento. Vengono demoliti a seguito di un crollo.

ESTASI DI SANTA TERESA e CAPPELLA CORNARO (1645-1652)

L'Estasi di santa Teresa è una scultura in marmo e

bronzo dorato di Gian Lorenzo Bernini, realizzata tra il

1647 e il 1652 e collocata nella cappella Cornaro, presso

la chiesa di Santa Maria della Vittoria, a Roma. L’estasi di

santa Teresa è una composizione statuaria in marmo

bianco, illuminata da raggi che danno il senso di luce che

Bernini immagina dall’alto.

È, insieme alla cappella, una delle opere più celebri del

Barocco romano, spesso presa ad esempio come

"manifesto" di tale periodo artistico.

La cappella Cornaro è puramente barocca. L’utilizzo del

colore è significativo. Bernini utilizzi il marmo rosso e

giallo nella parte inferiore, mentre il verde e il bianco nella parte superiore.

In quest'opera Bernini, mettendo a frutto la sua esperienza diretta di organizzatore di

spettacoli teatrali, trasforma, in senso non metaforico ma letterale, lo spazio della cappella in

teatro; Ai due lati della cappella troviamo infatti due CORETTI, due balconcini in cui Bernini

immagina delle persone che stanno guardando la scena.

PIAZZA SAN PIETRO (1656)

Per la Piazza davanti alla Basilica di San Pietro Bernini propone di

abbracciare lo spazio aperto con un colonnato ellittico, esso è un

grande portico pensato per delineare e definire lo spazio della

piazza. La soluzione adottata per il portico guarda alla cultura della

classicità.

L’intento di Bernini è quello di suscitare stupore all’osservatore che

si avvicina alla basilica. Per accentuare questo effetto in uno dei

primi progetti Bernini penso di chiudere il portico quasi

completamente.

Per garantire la corretta resa prospettica della facciata di Materno,

Bernini aggiunge una piazza trapezoidale davanti alla basilica.

Il percorso che accompagna la figura all’interno della basilica non termina con il colonnato.

Bernini viene chiamato per la progettazione della scala regia. Bernini usò un numero di

14

effetti barocchi tipicamente teatrali per esaltare questo punto di accesso in Vaticano. REGIA

è organizzata su due rampe, pensata come scala di accesso ai musei vaticani per il papa, Si

tratta quindi percorso importante che Bernini realizza con la serliana.

CHIESA DI SANT’ANDREA AL QUIRINALE (1658-1670)

Una chiesa che si trova nei pressi del Quirinale, al termine della

piazza. Lavora per il cardinale Pamphili.

Essa è particolare per la sua impostazione. Chiesa ad aula unica

con una pianta centrale ellittica. C’è un particolare: Ingresso e

altare sono collocati all’estremità dell’asse minore dell’ellisse.

Quindi da un piccolo ingresso si passa a uno spazio interno della

chiesa che è dilatato in un ampio respiro. Bernini lavora sulle

diagonali dell’ellisse andando a realizzare 8 cappelle sul

perimetro, che in pianta iscrivono un’ellisse concentrica più

piccola. Nello spazio tra ogni cappella Bernini inserisce delle

paraste monumentali, che collegano il pavimento alla trabeazione.

Tale scansione è ripresa nella suddivisione della cupola.

FRANCESCO BORROMINI (1599 - 1667)

Borromini, primo grande architetto della modernità del barocco. Libero dai vincoli delle

committenze, si costruisce autonomamente. Morirà suicida a 56 anni, gettandosi sulla

spada, per via della depressione → incarna figura artista tormentato. Bernini invece era un

uomo di corte ricco, potente di famiglia. Sono i più importanti architetti del tempo. Architetti

rivali, in quanto cercano di aggiudicarsi i progetti più interessanti.

ORATORIO DEI FILIPPINI (1637-1640)

In questo progetto Borromini elabora la facciata del corpo

centrale.

L’elemento emergente è l’idea del verticalismo, creando una

tensione verso l’alto e una forma che sia capace di attrarre lo

sguardo e che dia senso di movimento.

Il corpo centrale è diviso in cinque campate, in cui sono

inserite nicchie e aperture andando a creare così un gioco tra

pieni e vuoti. Soprattutto va a creare l’idea del movimento,

perché la facciata non è piatta e lineare ma inizia è

movimentata, l’idea di movimento che viene accentuata dal

cornicione di coronamento e dalla fascia marcapiano, parte

aggettante del costruito. Borromini usa l’ordine gigante per evidenziare le campate.

CHIESA DI SAN CARLO ALLE QUATTRO FONTANE (SAN CARLINO)

(1638-1641)

La chiesa ed il convento si affacciano su Via del Quirinale, all'incrocio delle

Quattro Fontane. Il complesso si trova quindi in un incrocio molto trafficato di

Roma.

. La struttura non presenta solo una chiesa ma anche un monastero.

La chiesa propone una pianta alquanto originale, pianta ottagonale schiacciata

deformata che Borromini studia ed evidenzia andando ad usare i due assi usuali 15

della chiesa. L’ accesso è posto sull’asse maggiore, di fronte troviamo l’altare principale e

sull’asse minore mette i due altari. Sui lati diagonali aggiunge delle cappelle. La disposizione

delle colonne segue la forma ottagonale, che viene ripresa anche nel piccolo chiostro. Le

colonne sono unite in sommità da un architrave continuo, che rende evidente la forma della

pianta.

La facciata, molto movimentata, si sviluppa dall’alternarsi di curve concave e convesse.

Questo movimento risulta particolarmente evidente nell’architrave, che divide la facciata in

due fasce. Borromini utilizza l’ordine gigante andando ad inserire le nicchie tra le paraste.

CHIESA SANT’IVO ALLA SAPIENZA (1642-1650)

Chiesa dell’università. Situata nel cortile di Giacomo della Porta. Viene

studiata per essere vista dal cortile della sapienza. La pianta è

simmetrica e presenta una geometria piuttosto complessa e piuttosto

inusuale. E’ ottenu

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Publisher
A.A. 2024-2025
23 pagine
SSD Ingegneria civile e Architettura ICAR/18 Storia dell'architettura

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher enea1234567 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Storia dell'architettura moderna e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Politecnico di Torino o del prof Piccoli Edoardo.