vuoi
o PayPal
tutte le volte che vuoi
Archigram, Peter Cook, Plug In City (1964)
E' una grande infrastruttura, un aggregazione libera di unità che succhiano il nutrimento da questa impalcatura in tutte le parti del mondo. Questa unità si sposta liberamente nel mondo garantendo i servizi. Il mondo viene visto come una sorta di alveare. Quelle proposte sono visioni estreme, che devono essere interpretate. Il concetto di internet segue questa logica. Sono quasi delle prefigurazioni di quello che poi è successo, questi concetti hanno formato la società contemporanea.
Smithson, House of the Future, Ideal Home Exibition, London (1955)
E' un modello immaginando la casa prodotta come un prodotto industriale, stampato come se fosse un progetto industriale. Una sagoma esterna regolare, un parallelepipedo che si
Può impilare in grandi complessi abitativi, ma all'interno si ha una certa libertà, l'uso resine plastiche permettono forme organiche, a baccello. Questo progetto propone un panorama futuristico innovativo per l'epoca.
Archigram, David Greene, Fiberglass Project
Capsula in fibra di vetro, sembra un insieme di organi umani con geometrie diverse da quelle tradizionali.
Archigram, David Greene, Spray Plastic House 1961
Contorno sempre regolare, permette connessione tra diverse unità abitative, aggregazione simile a quelle degli alveari
Neil Armstrong sulla luna
Tuta astronauta diventa una casa, contiene ossigeno, caldo. Tema di proteggere l'uomo dall'esterno, concetto primordiale dell'architettura. Influenza dalle fantascienze.
Ledoux
Immagine tema di dare un rifugio, come un albero.
Banham, A Home is not a House (1965)
Rapporto tra estetica e tecnologia, rapporto tecnologico con l'abitare. In una bolla, riempita grazie alla tecnologia che da aria.
calda con tutto quello di cui un uomo moderno ha bisogno. Superamento dell'architettura, che viene sublimata grazie al potere della tecnologia che libera dalle costrizioni del passato.
Archigram, Greene, Living Pod (1966)
Negli anni dello space race, come un nido può essere attaccato.
Archigram, Cushicle (1966)
Avere tutto condensato in un guscio portatile con all'interno tutto quello di cui abbiamo bisogno.
Coop Himmelb(l)au, Villa Rosa (1968)
Gruppo di architetti viennesi, contrasto tra nome tradizionale per un edificio moderno, unità abitativa che sembra un'astronave. Architettura che si risolve nella tecnologia
Coop Himmelb(l)au, Restless Sphere (1971)
Sperimentazione architettonica e installazione artistica, nuovo modo di vivere il mondo e la città. Formazione di una performance che volevano dimostrare possibilità nuove per l'architettura. Può essere fatta da materiali impalpabili, qualcosa a metà tra arte e architettura.
Hans
Rucker Co
Un altro gruppo di progettisti, architettura si risolve in un dispositivo tecnologico, un casco o una maschera.
Didier Faustino, Doppelganger 2001
Riflessione sullo stato di sostenibilità ambientale, necessità di ricorrere a maschere per poter vivere il nostro mondo. Idea del vivere il mondo che è stato reso inabitabile per colpa del progresso. Da un lato l'ottimismo tecnologico, dall'altro uno scenario in cui tutti siamo costretti a vivere con dei caschi perché non è garantita la nostra sopravvivenza.
Tema della consumabilità, l'architettura non è qualcosa di eterno ma di consumabile, come un'automobile, o come i beni di consumo della modernità. Ricambio continuo grazie alla società dei consumi.
Questa visione non è solo architettonica, ma soprattutto politica, che va a passo con le rivoluzioni del '68. Iniziano anche a svilupparsi le concezioni di applicare le tecnologie al cambiamento.
Ambientale. Guy Debord, La società dello spettacolo (1967) Riflessione sulla distanza tra realtà e rappresentazione.
Archigram, Instant City Condivisione di tempo tra persone, resa possibile grazie alla tecnologia. Progetto rappresentato con tecnica del collage e del fumetto. Come un comix, un evento diventa una città, la città tradizionale addormentata viene risvegliata dalla tecnologia che riesce a svegliare la città. Propongono la possibilità di creare una città in un istante, strutture capaci di creare un evento. Ha una durata limitata. Crea nella città già esistente un evento pensato per centinaia di persone che viene costruito e smantellato in poche ore creando nella città dormiente qualcosa di completamente nuovo. Il tema della composizione architettonica viene persa, creando una fusione tra l'architettura finora ad allora concepita e la nuova visione tecnologica di essa. A metà tra il sogno,
L'esagerazione e la realtà, perché rispecchia meccanismi reali. Alternativa all'urbanistica tradizionale. Gli Archigram sono solo i più famosi tra i collettivi che nascono in questo periodo in tutto il mondo; viene preferito il collettivo perché si perde la concezione di architetto singolo preferendo un contributo d'insieme.