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Discussione tra Reyner Banham e Ernesto Nathan Rogers
Banham denuncia la ritirata italiana dall'architettura moderna, come la Torre Velasca, criticando gli edifici in cui si cerca un legame forse troppo accentuato con il passato, con la storia dell'architettura di varie epoche, chiamando questo movimento Neoliberty.
Sintesi delle arti
In questi anni la scena milanese è molto vivace, vengono mischiate architettura, fotografia, scultura.
Chase Manhattan Bank, BBPR
Tentativo di creare un edificio moderno che dialoghi con l'abside della chiesa vicino, creando un dialogo tra due oggetti molto diversi. Il profilo curvo, il basamento, l'elevazione e il coronamento riprendono l'abside.
Casa Caccia Dominioni, Luigi Caccia Dominioni
Progetto moderno ma allo stesso tempo cita alcune logiche, come la scomposizione della facciata, con una sorta di loggia che rimanda alle logge degli edifici storici.
Casa e cinematografo, Vico Magistretti
L'edificio che aveva un
cinematografo al piano terra e sopra negozi e residenze. A Milano c'era un enorme lazzaretto, fatto da un recinto dove venivano messi i malati per isolarli dalla città ed è rimasto un frammento di memoria di questo edificio in mattoni. Tentativo di fondere insieme uno sguardo in avanti verso il futuro e uno indietro verso il passato. La modernità è creare qualcosa di nuovo ma che non dimentichi il passato. Le finestre sono verticali, invece il razionalismo vuole la finestra orizzontale. Crea un sistema di aperture verticali che è più vicina alle finestre del contesto urbano circostante. La memoria della finestra tradizionale diventa una fessura, un taglio all'interno della facciata che rimandano alle sperimentazioni artistiche del neoplasticismo, ricordano i tagli di Fontana.
Edificio in Corso Italia, Luigi Moretti Architetto romano negli anni del fascismo, l'edificio si pone in rottura con il contesto, rispondenti a una certa logica urbanistica.
Complesso di edifici polifunzionale, che si pongono all'incrocio con altre vie. Sembra quasi un vascello incagliato, linguaggio libero, eterogeneo. Ricerca strutturale, plastica, geometrica. Tema della facciata diventa un tema grafico. Rapporto tra dentro e fuori.
Edificio per uffici, Menghi e Zanuso. Arricchito con dettagli di Fontana, facciata modulare, razionalista contrasta con forme libere e organiche di Fontana.
Edifici in Via Albricci-Paolo da Cannobio, Asnago e Vender. Lavoro compositivo grafico e materiale sul tema della composizione della facciata, come un foglio di carta che viene ritagliato da finestre. Poetica musicale di allineamenti che sono talvolta in linea ma talvolta sfalsati di qualche centimetro, con dialogo forte rispetto alle arti e alla grafica.
Office Building, Vico Magistretti. Necessità di trovare una soluzione modulare, ritmo verticale, espressione di modernità, in alluminio e vetro che viene impaginata con dei ritmi, come se fosse una sperimentazione artistica.
non c'è confine tra sperimentazione grafica e funzionalità architettonica. Tripartizione, finestra verticale quasi antropomorfa. Seagram Building, Mies Van der Rhoe, New York Residential Building, Luigi Caccia Dominioni Condominio dove si mischia un approccio moderno alla progettazione ma le finestre hanno un dialogo con la funzione che hanno all'interno, i tagli orizzontali rimandano a Le Corbusier, rivestimento in klinker, mattone annerito dalla cottura, reinterpretazione moderna del vecchio concetto del mattone. La sagoma del tetto spezzata allude al tetto a falde. Biennale Venezia 2012 tema la faccia della città, fotografo Pino Musi Office and Commercial building, Luigi Caccia Dominioni Disegno perfetto astratto dei serramenti che costituiscono la facciata. Periodo che inizia dal 1945, dopo la distruzione della guerra. Deve affrontare una ricostruzione della sostanza architettonica, civica. Distrutta la pinacoteca di Brera, la Ca Granda (uno dei primi ospedali inEuropa, ora università statale), La Scala. Necessita di dare una risposta immediata, urgente ai bisogni della popolazione. Necessita di una attività progettuale orientata alla ricostruzione e al pensare su come ricostruire in maniera razionale nuovi quartieri per fasce di popolazione di diverso tipo. Uno dei quartieri costruiti nel dopoguerra è il QT8, quartiere dell'ottava triennale, evento che si tiene ogni tre anni al Palazzo dell'Arte di Milano e per l'ottava edizione del 1947 si decise di costruire questo quartiere, con la regia di Piero Bottoni, in cui viene impiegata l'eredità della cultura architettonica d'anteguerra per realizzare un quartiere sperimentale e moderno, con un ragionamento sull'edilizia popolare nelle sue varie forme.
Nel 1949 PIANO INA-CASA, piano di promozione dell'edilizia economica, popolare che stimolò una riflessione su come dare alloggi alle persone. Il QT8 diventa simbolo di riflessione sul tema dell'urbanistica.
Su come si costruisce un quartiere moderno. Vico Magistretti e Mario Tedeschi costruiscono nel QT8, 1947-55 la Chiesa di Santa Maria Nascente.
Gio Ponti, La casa entro l'armadio. Progetta un sistema di arredo modulare. Un armadio che contiene l'arredo per arredare una casa con mobili prodotti in serie, di basso costo, minimo ingombro, massima essibilità. Mobili pronti, smontabili, razionali con materiali economici con rifiniture semplici per essere arredo trasformabile e flessibile.
Comincia una cavalcata nel punto di vista economico, il BOOM ECONOMICO, negli anni 60 crescita impetuosa dell'economia che cambia radicalmente il volto delle città. Milano capitale dell'industria, centro economico dell'Italia dove la cultura architettonica troverà grande espressione.
Questo perché nel '56 l'Italia diventa esportatore di prodotti siderurgici, entra nel '57 nel Mercato Comune Europeo e altri fattori.
Emblema di questa crescita il Grattacielo Pirelli del '60.
Emblema di modernità, di logica industriale, grattacielo scintillante alto 130 metri. Architettura luminosa e in qualche modo pubblicitaria perché ha una strategia comunicativa.
Per Gio Ponti modernità significa leggerezza, analogia fra Pirelli e superleggera, sedia del 1955.
Il design in questi anni è importantissimo, in Italia vengono creati pezzi di design importantissimi come la Lettera 22 della Olivetti, macchina da scrivere, Zanuso i televisori per la Brionvega del 62, Achille e Pier Giacomo Castiglioni, il Mezzadro, 1957, uno sgabello formato da un sedile da trattore e un pezzo di trattore e una barra di legno presa da vecchie navi. Tre oggetti decontestualizzati ma assemblati insieme. Altro oggetto dei Castiglioni è la seduta Sella, 1957 un sellino in cuoio di una bici, un tubolare metallico regolabile e un basamento in ghisa a mezzasfera.
Tema importante MODERNITA e TRADIZIONE.
Paragone tra grattacielo Pirelli e TORRE VELASCA, Studio BBPR 1955-57.
La Torre Velasca non cerca espressione di modernità ma piuttosto dialogo con la tradizione, evidente rapporto con i contraforti che sostengono la parte superiore e gli archi rampanti del Duomo di Milano. Non facciata di alluminio e vetro come il Pirelli ma facciata rivestita in materie lapidee e pietre che sono tradizionali, verticali di dimensioni ridotte, bucatura del pieno, mentre nel Pirelli è cioè svuotato nel quale viene applicata una pelle di vetro. Nella torre velasca non c'è modularità, le finestre si alternano con un ritmo instabile. Tetto che rimanda al tetto tradizionale a falde. Elementi che spiegano la volontà dei progettisti di "ambientare" questo edificio in un posto preciso, Milano a poche centinaia di metri dal Duomo. Rogers (del BBPR) non esiste una strategia unica applicabile in ogni parte del mondo, ogni architettura dovrà adeguarsi al contesto in cui è inserita. Gli architetti in Italia sono obbligati a dialogare con le architetture preesistenti.Con le "preesistenze ambientali" Gae Aulenti (allieva di Rogers), Sgarsul, Poltrona 1962. Poltrona in legno curvato che riprende versioni della Tonet dell'800. Fotografata con sul fondo il Pirelli e macchine moderne. Versione della modernità che rimanda ad una tradizione passata. Viene messo in primo piano il guardare avanti e il considerare una tradizione più antica.
Sedia Carimate di Magistrati del '63, successo in Inghilterra e in Italia che progetta per un golf club. Prende un archetipo della sedia, che si poteva trovare nelle trattorie, con struttura in legno e seduta in paglia e la perfeziona. La colora di rosso, cambia e ingrossa la giunzione fra seduta e gambe.
Sul tema di guardare avanti e alla tradizione ci fu un dibattito fra Rogers e Banham, che Bahnam denuncia come la ritirata italiana dall'architettura moderna. Il NEOLIBERTY, invece di seguire la modernità una parte della architettura italiana prende spunto dalla tradizione.
Rogers risponderà con RISPOSTA AL CUSTODE DEI FRIGIDAIRE, al custode di una architettura fredda, un architettura che crede di risolvere attraverso la tecnica, funzionalità e tecnologia dimenticandosi di una certa empatia nei confronti del contesto culturale e architettonico. I BBPR costruiscono dal 58 al 69 la CHASE MANHATTAN BANK, edificio moderno, per cui è stato realizzato in acciaio. Tentativo di creare un edificio moderno che dialoghi con l'abside della chiesa vicina, la Chiesa di San Fedele del 1569, tentativo di dare un rapporto tra il profilo curvo e l'abside. Dominioni, Casa Caccia Dominioni 1949-53, edificio moderno ma in cui divide la facciata in varie fasce con diverse gerarchie, con una sorta di loggia al primo piano. Dialogo complesso con la tradizione. Si rifà ai palazzi storici. Magistretti, casa e cinematografo 1956-58, comprendeva un cinematografo al piano interrato e piano terra, ora negozi al piano terra e sopra abitazioni. Questo punto di Milano era particolare.Milano c'era un enorme lazzaretto costruito dal 1489 di cui rimane la chiesa al centro e un frammento accanto a questo progetto di Magistretti, che lo costruisce confrontandosi con questo pezzo di memoria. Colore che ricorda il laterizio. Realizza schizzi per capire questo edificio (lazzaretto). Scanalature e linee che creano un movimento di facciata che rimandano ai dettagli del mattone. Le finestre le mantiene verticali, un ritmo più vicino alle finestre tradizionali ai palazzi storici. Allo stesso tempo questo ritmo crea qualcosa di diverso. Edificio in Corso Italia, Luigi Moretti 1949-55, architetto romano più vecchio degli altri (Dominioni e Magistretti), che si pone accentuando una frattura dal contesto circostante. Non mantiene una cortina edilizia continua. Giustapposizione di volumi diversi, cioè polifunzionale.