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Articolazione degli atti: una struttura a numeri chiusi ognuno dei quali risponde a precise logiche sintattiche

Articolazione dei numeri: i singoli pezzi sono caratterizzati da un'alternanza tra momenti cinetici e statici, i primi esprimono un movimento nell'azione o nell'interiorità dei personaggi, i secondi fissano e contemplano uno stato emotivo dando l'impressione che il tempo si fermi.

Lo schema della forma" la più frequente dell'Ottocento (recitativo, tempo d'attacco, cantabile, "solita è tempo di mezzo, cabaletta).

Rossini tra verità e finzione

Codice Rossini= aveva l'obiettivo di alludere all'analoga operazione svolta da Napoleone a livello socio-politico.

Rossini nasce a Pesaro da una famiglia di musicisti, a 18 anni cominciò a ricevere incarichi dai principali teatri della penisola, fino a conquistare Londra, Parigi (dove rimase per due anni), Vienna e San Pietroburgo. Dopo due

decenni di lavoro furioso si stabilì tra Bologna e Firenze cercando di curare il suo esaurimento nervoso. Il suo successo riuscì a curarlo dalla crisi, Mozart e Paisiello furono i modelli di Rossini, riprese la ricerca tutta italiana sulla vocalità e sulle colorature, dando una nuova fisionomia del vocalizzo colorature: indica l'apparizione di uno o più abbellimenti come trilli, gruppetti e note di passaggio in una linea melodica. Una scarica di poche note in grado di garantire la comprensibilità del testo e insieme l'emotività del personaggio. Anche i principi fondamentali di Paisiello furono cari a Rossini come l'alternanza tra orchestra e canto, la ricerca di uno stile vocale vicino a quello della conversazione e soprattutto la concezione ludica del dramma inteso come gioco della finzione. Tra buffo e serio 25 di 38 Sono numerose le caratteristiche tra serio e buffo nella produzione di Rossini, il culmine di queste condivisioni.

Il tuo compito consiste nell'intercambiabilità dei materiali, basti pensare alla sinfonia dal Barbiere di Siviglia che venne usata in cinque opere diverse, anche di soggetto serio. Ma ci sono anche delle differenze tra le due drammaturgie; l'opera buffa mossa dalla musica, con l'obiettivo di creare un flusso energetico è in continua crescita tensiva, la predilezione per la componente sonora delle parole resa possibile è dall'utilizzo di ripetizioni; il genere serio ricorre molto meno alle ripetizioni, privilegia la ricerca vocale insieme alle colorature, la produzione seria di Rossini contraddistinta dall'estensione dei concertati. È l'ultimo opera del Rossini il Guillaume Tell scritta nel 1829 per l'Opéra di Parigi, allude alle eroiche imprese del popolo svizzero capitanato da Guglielmo Tell per ottenere l'indipendenza dall'Austria, l'opera risente delle caratteristiche imprescindibili per il pubblico.

francese del tempo: il coro come personaggio agente e figura onnipresente, audacia armonica e sfrondature evidenti della coloratura. Rossini, però, in quest'opera di avvicinò al Romanticismo, in particolare alla ricerca della couleur locale predicata due anni prima da Victor Hugo nella prefazione del Cromwell, per Rossini dovette sembrare rischioso lasciare il bello ideale in favore del bello caratteristico e arrivato al confine con la nuova epoca decise di lasciare il testimone ad altri compositori.

Il superamento della finzione: l'opera post-rossiniana Intorno al 1830 si assiste al tramonto di Rossini e all'alba di Donizetti e Bellini, e al conseguente cambio di gusto, i soggetti cominciano a diventare romantici o al massimo neoclassici nell'ambiente ma sempre romantici nei contenuti. La raffigurazione di affetti stereotipati venne sostituita da passioni individualizzate. L'amore divenne il fulcro della maggior parte delle opere. Musicalmente i

I principali cambiamenti riguardano il sistema vocale, l'astrazione dei registri rossiniani divenne inadeguata a esprimere la maggiore complessità psicologica dei personaggi. Il ruolo del contralto per il protagonista maschile venne superato definitivamente in favore del triangolo soprano-tenore-baritono.

Bellini scienziato della melodia

Bellini dedicò molta attenzione nella sua produzione alla valorizzazione dei lavori già completati evitando frenetiche corse per proporre nuove partiture agli impresari. La fortuna di Bellini fu dovuta a una straordinaria maestria nel disegnare melodie memorabili. I principali procedimenti adottati da Bellini si possono riassumere in quattro punti:

  1. Irregolarità fraseologica: al principio classico della simmetria tra le varie fasi che compongono una melodia, Bellini sostituisce un sistema misto, alternando elementi proporzionati a articolazioni imprevedibili, in questa fase irregolare viene ospitato il culmine dell'arco

melodicoArmonia ritardante: la costruzione delle melodie strettamente legata alla concatenazioneo èarmonica dell'accompagnamento, in alcuni casi il processo di ritardamentoDissonanze tra canto e basso: sui tempi forti Bellini imposta forti dissonanze tra la melodia e leo note del basso, questi urti vengono improvvisamente risolti dal canto, producendo appoggiature opiccole fioriture che portano alla risoluzione della dissonanza 26 di 38Alleggerimento della coloratura: il vocalizzo tende a essere sfrondato da Bellini, che prediligeo melodie più lineari e meno frastagliateDonizetti poliglottaBellini nato a Catania fu il conquistatore del Nord Italia al contrario di Donizetti nato a Bergamoconquistò i teatri del Sud Italia, la conquista della fama coincise con la rappresentazione di Anna Bolenache debuttò a Milano ed ebbe fortuna anche a Parigi e Londra. A Donizetti fu riconosciuto il merito diparlare diverse lingue musicali, la prima fase della

produzione fino ad Anna Bolena marcata è dall'influenza di Rossini, le opere fanno uso della solita forma cercando l'originalità e dell'invenzione della melodia piuttosto che nella rielaborazione della melodia, egli riuscì a ricevere incarichi prestigiosi parlando con disinvoltura dell'idioma rossiniano nel genere serio come in quello buffo. Donizetti padroneggiò con altrettanta facilità la lingua del coetaneo Bellini acquisendo la predilezione per i cantabili e i concertati. E infine Donizetti assimila il gusto francese nell'opera buffa concepita come l'Elisir d'amore nella quale emergono diverse influenze dell'opera comica. Questa visione poliglotta lascia spazio anche a tratti stilistici originali di Donizetti, che per esempio, supera la visione cinica di Rossini nel non avere pietà per nessuno dei suoi personaggi, in favore della ricerca per la compassione e per l'isolamento tragico dei., era strettamente legato alla drammaturgia e alla narrazione. La sua musica era al servizio della storia e dei personaggi, e il suo obiettivo era quello di creare un'esperienza emotiva intensa per il pubblico. Verdi era un maestro nell'uso delle melodie, delle armonie e dei ritmi per esprimere le emozioni dei personaggi e creare tensione drammatica. I suoi personaggi sono complessi e sfaccettati, e attraverso la musica Verdi riesce a far emergere le loro passioni, i loro conflitti interiori e le loro trasformazioni. Alla fine dell'opera, i personaggi raggiungono il culmine delle loro storie e delle loro esperienze, e Verdi utilizza la musica per sottolineare questo momento di svolta e di realizzazione. La sua musica è un potente strumento per trasmettere emozioni e coinvolgere il pubblico nella storia che viene raccontata sul palcoscenico.doveva partire da un'idea drammatica centrale che fosse in grado di plasmare le altre parti dell'opera; il primummodens dell'opera verdiana è il contrasto dei personaggi interiore ed esteriore e tra individuo e collettività. Verdi definisce la prima parte della stesura di un'opera, la più complessa. La massima "tinta" attenzione per la produzione teatrale dovuta a un'intensa frequentazione de lavori in prosa ammirata è per la loro capacità di raggiungere in maniera diretta il pubblico attraverso la scenica" che "parola è capace di rendere netta una determinata situazione. La recitazione in prosa stimolò Verdi nella ricerca sul declamato, un canto sillabico, poco strutturato melodicamente, utile però per esprimere la psicologia dei personaggi complessi. Verdi fu un interprete convinto del sistema del brutto e deforme, il nuovo ideale estetico stato professato da Hugo in ambito letterario.il bello ideale rossiniano viene messo da parte in favore di un'espressività più vicina alla realtà. La ricerca del caratteristico divenne prioritaria favorendo lo sfruttamento di materiali musicali poco nobili. Verismo musicale: il fatto nudo e schietto Verso la fine del secolo l'influenza francese si concretizzò in un vero genere che derivava dalla grand opéra, l'opera ballo della tradizione parigina. Fu la sensibilità verista a lasciare maggiori tracce nelle opere di fine secolo, il legame con la corrente letteraria fu suggellato nel 1890 da Cavalleria rusticana tratto dalla novella di Verga. Principio guida di questa produzione fu il "nudo e schietto", cioè la "fattorappresentazione scenica della catastrofe. Il teatro musicale verista si preoccupa di cogliere sul fatto la vita nel suo stesso accadere in una sorta di fotografia del dramma. Questa concezione del

dramma si adatta nell'opera verista a passioni primitive, che trasformano l'uomo in un fascio di nervi, la gelosia diventa la componente più importante per dimostrare l'autodistruzione. Il legame con la terra viene sottolineato da elementi popolareggianti anche quando l'ambientazione è altolocata. Il canto spesso legato a romanze è di grande popolarità, si alterna all'urlo e al nudo parlato o al vociare della folla.

L'opera francese

L'opera in Francia anche nel corso dell'Ottocento rimase una prerogativa parigina. L'Opéra rimase un'istituzione monopolistica, garantendosi fino al 1864 il privilegio esclusivo di rappresentare melodrammi interamente musicati. L'Opéra comique nacque nel 1801 con l'autorizzazione a portare in scena drammi fondati sulla convivenza di recitazione e canto. Nel 1818 lo scenario si arricchì del Théatre Italien un ente votato alla programmazione di

promuovere la cultura italiana e la lingua italiana attraverso la presentazione delle opere italiane nella loro lingua originale. La scelta di affidare la direzione a Rossini, compositore italiano di fama internazionale, era un segno di riconoscimento della sua importanza nel panorama musicale dell'epoca. L'obiettivo principale degli organizzatori francesi era quindi quello di valorizzare e diffondere la cultura italiana, mettendo in risalto la bellezza e l'originalità delle opere italiane nella loro lingua madre.
Dettagli
Publisher
A.A. 2022-2023
38 pagine
SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-ART/07 Musicologia e storia della musica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher popolinola di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Storia della musica moderna e contemporanea e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Milano o del prof Sirchia Silvia.