Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
vuoi
o PayPal
tutte le volte che vuoi
LA NASCITA DELLA TRAGEDIA GRECA-NITZSCHE
Nice all’interno della “Nascita della Tragedia” segue l’argomentazione tramite un
complesso di tesi tradizionali che riprendono una stratificazione di studi e studiosi della
filologia tedesca, romantica ecc. In queste trattazioni si evince la capacita nicciana di
reinterpretare queste tesi tradizionale conferendogli un nuovo significato. La fonte
principale che viene ripresa spesso è Aristotele, che aveva parlato della struttura della
tragedia: la connessione originaria della tragedia con l’improvvisazione, la connessione tra
tragedia e genere lirico, e connessione tra satira e genere satiresco.
Il discorso non mira mai a definizioni precise e mette piani argomentativi diversi nel
l’argomentazione. Nella genesi della tragedia osserva una dinamica generale che presiede
all’origine delle culture delle civiltà. 21
• descrizione e approfondimento delle due categorie : dionisiaco, apollineo.
pag 21- da inizio/ aquistato nulla della scienzaestetica/del loro mondo:
Nice inizia col presentare il tema, della nascita della tragedia classica, un tema tecnico della
filologia(approccio scientifico alla componente del passato) . Nice cerca di impostare
l’analisi da un punto di vista filologico, facendo riferimento non soltanto comprensione
logica ma anche sicurezza immediata dell’intuizione.Nice afferma che se si vuole
conoscere realmente la cultura greca,se la si vuole penetrare un approccio logico/
scentifico non basta, ci vuole un atteggiamento intuitivo, è solo tramite ciò che si riesce ad
accedere al significato peofondo dell cultura greca. Queste due concetti sono due principi
fondamentali per lo sviluppo dell’arte in generale, e nel particolare dell’’arte greca. Col
proseguimento del testo,compare un paragone che sembra relativizzare ciò che si è
appena affermato, cioè che questi due principi siano fondamenti estetici: lo sviluppo
dell’arte viene paragonato alla dualità dei sessi, dualismo costituitivo del reale stesso, che
precede al dinamismo della natura. Da un lato viene indicata una dinamica particolare (
greci) dall’altra una dinamica generale( natura).
Continuo/tragedia attica:Nice parla di dualità ma anche conciliazione. La dualità che si
esprime in diverse forme artistiche: scultura(impulso apollineo), un tipo di arte statica che
induce all’immagine dell’eternità e arte per eccellenza dei greci con i quali avevano
raggiunto la perfezione; e musica( impulso dionisiaco), tipo di arte dinamica,e quindi
inafferrabile.Questi due impulsi ed esperessione estetiche diverse, trovano una
conciliazione che avviene in una forma d’arte particolare, cioè la tragedia, all’interno della
quale c’è una perfetta conciliazione di questi due istinti fondamentali: apollineo e
dionisiaco.
Nice per far comprendere queste due categorie si avvale di due immagini: sogno,metafora
che esprime lo spirito apollineo, ed ebrezza, metafora che esprime lo spirito dionisiaco.
Pag 23, ultimo vapoverso- questa gioioso necessità del sogno/insieme alla sua bellezza. (
appollineo):
Riprende il principio di individuazione di Schopenhauer( principio attraverso il quale
diventa possibile l’individualità stessa, che esiste solo nella dimensione dell’illusione, solo
l’illusione conosce la relazione tra soggetto e oggetto, se si penetra nella cosa in se questa
distinzione svanisce) per spiegare l’apollineo. Nice afferma che così come il velo di maya di
Schopenhauer nasconde l’uomo dalla mera apparenza, cioè un’illusione della realtà, così il
sogno, da la percezione del vero reale quando poi è tutto illusione. Ma per Nice questa è
un illusione bella, la descrive come “la bella parvenza”, come calma, serenità, un’esistenza
ridotta a immagine di tranquillità( caratteri dell’arte greca). Tendenza apollinea
all’illusione.
che si configura come bella parvenza, serenità,quiete, tutta la realtà è un sogno
piacevole. Questa capacità apollinea è connesso all’altro istinto dionisiaco( ebbrezza, altro
stato di cosvienza, caratteri doversi).
Pag 24-nello stesso luogo/- sotto l’incantesimo del dionisiaco/uomo divenuti opera
d’arte (Principio dionisiaco): Dionisiaco è l’annullamento della distanza tra l’uomo e
l’uomo, perdita di confini tra l’ io e il tu, fondersi in un noi, superamento del principio di
individuazione che riguarda anche la Natura, tra l’io e il mondo. Ripresa del potere della 22
musica, che provoca all’uomo ,come le bevande alcoliche e sostanze stupefacenti, un
effetto di ebbrezza , insieme di effetti che alterano lo stato d’animo. In questo passo si
tratta anche il tema del fondersi con l’arte, che è produzione del capolavoro, vista come
possibilità esistenziale, (vita come opera d’arte).
La realtà che inizialmente è una dimensione apollinea , illusione, così come la
percepiamo, nella dimensione dionisiaca il velo di Maia viene strappato, e il passaggio a
quella che è la mera realtà, sul piano psicologico, si traduce non solo in ebbrezza , ma
anche in orrore, dovuto al venir meno dell’illusione della realtà,a una perdita di sicurezza
davanti al dissolversi delle figure dell’esistenza. Si produce, quindi, un atteggiamento
ambivalente: orrore perché vengo sottratta all’illusione e di entusiasmo perché è il
fondersi con il tutto che mi provoca piacere; due livelli della realtà, illusorio e
fondamentale . La tragedia greca è insieme apollieno e dionisiaco.
Ma L’impulso originario qual’è?, all’origine c’è Apollo o Dionisio? chi si manifesta prima?
Pag30 a 33- capitolo 3- Per Comprendere ciò/ fine pagina 33:
Nice in questo capito afferma che oltre all’arte, lo spirito apollineo è espresso anche dalla
religione olimpica, che esprime a pieno questo spirito apollineo, il tema portante di questo
capitolo sarà quindi la genesi dell’apollineo nell’ambito della religione. Nice afferma che
“per capire questa genesi dobbiamo disfare pietra per pietra la cultura olimpica”,
decostruirla per capire cosa c’è alla base, capire il movente che ha spinto i greci a costruire
un Panteon, c’è quindi continuità tra impulso estetico e religioso, Apollo e apollineo.
l carattere fondamentale della religiosità apollinea è la “Tracotanza”(Presso gli antichi
greci, la ὕβϱις (hybris) è l'orgogliosa tracotanza che porta l'uomo a presumere della propria
potenza e fortuna e a ribellarsi contro l'ordine costituito. Sia esso divino o umano. Un atto
immancabilmente seguito dalla vendetta o punizione divina), perché gli dei non fanno che
divinizzare l’esistente, le emozioni degli uomini vengono trasfigurate e divinizzate dagli dei,
essi non sono portatori di uno spirito ascetico ma legittimano l’esistenza la divinizzano,
quindi non negano l’esistenza per promettere un aldilà disincantato, ma la esaltano,
dicendo un si radicale alla vita.
Nice però mostra anche una visione alternativa, in contrasto con quella apollinea
precedente, un atteggiamento si rifà alla la saggezza e alla cultura popolare. Da un lato è
presentata la vita divinizzata dagli dei ed espressa dal panteon; dall’altro, scavando nel
passato, ritroviamo un strato più profondo e originario, che coincide con la consapevolezza
dell’assenza di senso e di valore della vita, espressa dalla cultura greca.L’origine, quindi,
non è appllo, non è la serenità apollinea, l’origine è consapevolezza dell’assenza di senso e
di valore dell’esistenza(Dionisio). La costruzione del mondo illusorio della religione
olimpica è una reazione necessaria che i greci hanno fatto per esorcizzare questo orrore
dell’esistenza, a una coscienza tragica dionisiaca originaria. Il momento di costruzione di
illusione si ha quindi per rendere sopportabile la vita. ( prima Dionisio e poi Apollo).
Questa consapevolezza per quanto dolorosa ha comunque un valore fondamentale perché
rappresenta una consapevolezza radicale della verità del mondo, della vita.
Ingenuo(apollineo), termine coniato da Schelling nel dibattito estetico del 800, in cui
tramite questo termine vuole rappresentare un rapporto immediato dell’identificazione tra
natura e poeta, fusione dell’io con la natura, l’io si sente parte della natura. Per
Nice l’ingenuita è carattera della cultura greca, e a questo carattere si antepone 23
il sentimentale (dionisiaco), cioè l’opposto dell’ingenuo, scissione tra uomo e natura, la
natura è vista come qualcosa mai raggiunto spiritualmente. Viene prima l’ingenuo o il
sentimento?questa ingenuità è il momento iniziale? Apollo prima di Dionisio? Nice
afferma che la trasfigurazione/l’ingenuo/Apollineo non è l’inzio ma il risultato di un lungo
processo di rielaborazione culturale. ( all’inizio c’è la coscienza dell’inconsistenza e poi c’è
l’origine).
Pagina 34: Nice oltre a aver trattato dell’opposizione tra apollineo e dionisiaco, si focalizza
anche sulla complementarietà tra questi,in quanto non esiste l’uno senza l’altro, si
conciliano, si auto-completano, cioè possiedono una stretta e strutturale relazione.
Secondo dice, così, il dipinto di Raffaello-“la trasfigurazione” rappresenta a pieno la
correlazione strutturale della produzione estetica di apollineo e dionisiaco.
Pag 35 Quanto più scorgo nella natura /necessità (Pag36): in questa parte si inizia a
sottolineare il modo in cui in questa produzione agiscono apollineo e dionisiaco in maniera
combinata. Apollineo,abbiamo visto, che è sogno( illusione), in questo caso ricompare
come tale, ma si attua un cambio dì prospettiva, in quanto l’attenzione è rivolta all’artista
che produce immagini, cioè opere che hanno un valore estetico e che sono forme di
illusione. Richiama la realtà empirica di Schopenhauer, il quale afferma che essa è un
illusione strutturale a cui siamo legati dal fatto di essere parte di essa, è un livello
superficiale a cui si può andare oltre(stracciare il velo di Maia), arrivando alla costituzione
della relata stessa. Nice riprende questo concetto di illusione comune attuando delle
modifiche per rappresentare l’Illusione estetica. La caratteristica che la distingue
dall’illusione comune di shope, è proprio l’illusione, infatti Nice parla di illusione
dell’illusione: l’atto di dipingere dell’artista, &