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Il consenso
Matrimonio: "per verba de presenti", quando si utilizzava il verbo al presente allora si diventava sposi, e il matrimonio non si poteva più sciogliere.
Promessa di matrimonio: "per verba de futuro", quando si utilizzava il verbo al futuro si faceva una semplice promessa di matrimonio, quindi poteva anche non avvenire.
CASO FREQUENTE
Un caso frequente che accadeva era quello che una persona, dopo aver contratto un matrimonio per verba de presenti, ne contraesse un altro con un secondo partner e lo consumava. Questo accadeva perché non c'erano elenchi in cui venivano affermate le persone libere.
Alessandro III (papa dal 1159 al 1181) interviene su quest'argomento con decretali contrastanti:
- In diverse decretali espresse la validità del primo puramente consensuale, richiedendo però una certa forma nell'espressione del consenso, oppure la presenza di testimoni o ancora le solennità previste.
In altre decretali insistette sul valore della consumazione: Alessandro ebbe un caso in cui ci fu uno dei due coniugi che aveva avuto un rapporto sessuale con il parente dell’altro prima del matrimonio, stabilì che il rapporto sessuale impedisse la conclusione del matrimonio. O ancora che la non consumazione a causa dell’impotenza (“impotentia”) di uno dei coniugi rendesse nullo il matrimonio
L’incertezza era dovuta dal fatto che il diritto canonico non fosse codificato, quindi si trovava davanti a tanti testi normativi con la stessa forza
TUTTAVIA NELLA PRASSI
La chiesa affermava quindi che il matrimonio fosse un atto libero e consensuale, però nella prassi si richiedeva (nella società comunale e feudale):
- consenso parentale: il matrimonio è visto infatti come un’alleanza che si stringe attraverso un percorso lungo e complesso, c’è bisogno del
Il consenso parentale per essere concluso, altrimenti il matrimonio non sarebbe considerato libero, è necessario per la consumazione (copula).
DAL PUNTO DI VISTA SOCIOLOGICO
Da un punto di vista sociologico (prima del concilio di Trento), la casistica è varia e si arrivava alle nozze:
- tramite lunghe trattative familiari: poteva capitare che i capi famiglia decidessero per gli infanti con chi si dovessero poi sposare
- d'impulso per una decisione fulminea maturata in pochi giorni/poche ore
- dopo anni di convivenza con l'obiettivo di mettersi in pace la coscienza e legittimare i figli: le convivenze more uxorio venivano tollerate ma ci si aspettava che prima o poi si sposasse
- senza essersi mai incontrati faccia a faccia se non al momento della stipulazione
- attraverso la mediazione di un sensale: esso era un mediatore, cioè faceva il mestiere di procacciatore di mogli e mariti, mestiere che in quel periodo rendeva moltissimo (cosa molto simile alle agenzie matrimoniali odierni)
matrimoniali), cercavano quindi il marito/moglie di giusto rango per quella persona
si stringeva il legame direttamente di propria iniziativa: capitava che due giovani si scambiavano il consenso e consumassero, senza il consenso dei parenti, questi matrimoni venivano considerati validi - la famiglia quindi poteva rassegnarsi o unire la figlia con quella persona senza darle la dote
MATRIMONI
Vi erano quindi matrimoni:
- che costituivano lo sbocco di idillii naturali della durata di due o tre anni: matrimoni quindi di affetto dopo 2/3 anni di fidanzamento
- tutti al maschile contratti e solennizzati dai padri degli sposi in una vera e propria cerimonia nuziale, senza che i due sposi si fossero mai incontrati, né avessero la prospettiva di incontrarsi nell'immediato
PER QUANTO CONCERNE LA FORMA
Matrimoni solenni: prevale in questi riti il ruolo maschile, essi sono fortemente ritualizzati soprattutto per le élites nella fase:
- preliminare (fidanzamento):
- impalmamento
- ATTO SESSUALE: La copula, anche se non contribuisce alla formazione del vincolo, continua ad avere un ruolo importante. Infatti, l'atto sessuale porta a una presunzione di consenso al presente. Quindi, con l'atto sessuale si presumeva che i due fossero marito e moglie.
- CONVIVENZE: La teoria del matrimonio presunto ebbe grande fortuna perché si riconosceva la validità di molte convivenze more uxorio. Persone che si comportavano come marito e moglie, si presumeva che lo fossero, anche se nessuno si ricordava del loro matrimonio.
trento, perché con esso le convivenze more uxorio non vengono più tollerate e quindi non si presume più il matrimonio, perché si deve dimostrare
TIPOLOGIE DI MATRIMONI VALIDI (prima del concilio)
- Matrimonio solenne:
- pubblicità
- rito in Chiesa
- presenza di testimoni
- Matrimonio clandestino: non ha nessuno dei requisiti del matrimonio solenne → infatti questo tipo di matrimonio è in particolare quello concluso senza il consenso dei genitori (e quindi senza pubblicità), ma "solo" con lo scambio di parole di consenso reciproco al matrimonio → matrimoni quindi celebrati di nascosto perché non partecipava nessuno (dopo il concilio non vengono più tollerati)
MATRIMONI CLANDESTINI (dopo il concilio vengono osteggiate anche dalla chiesa)
Questo tipo di matrimoni sono stati combattuti e osteggiati dagli ordinamenti laici e dalla chiesa, questo perché creavano dei problemi:
- difficoltà di giudicare
L'esistenza o meno del vincolo coniugale in caso di contestazioni da parte di un partner: Es. dire di aver avuto una relazione carnale senza considerare quella persona la propria moglie, e in assenza di testimoni questi problemi non si riuscivano a superare → questa cosa portava più problemi alla donna perché se fosse stata rifiutata, da quella persona con cui ha avuto un rapporto carnale che non la considera sua moglie, lei usciva dal mercato matrimoniale perché aveva perso la sua verginità
● non creano alleanze tra famiglie
● minano la politica di disciplinamento della famiglia: questo perché con questo tipo di matrimoni si dimostrava l'esistenza di figli disobbedienti e di padri poco autorevoli
L'AVVERSIONE VERSO QUESTE UNIONI È COMPROVATA DA ALCUNE NORME PRESENTI NELLA LEGISLAZIONE STATUTARIA
Alcuni statuti richiedono, come prova della celebrazione del matrimonio, la presenza di testimoni o altri indizi, in primis l'esistenza
dote da assegnare, escludendo i fratelli e gli altri debitori della dote dal processo decisionale.dote, escludendo però i fratelli. INOLTRE Tra il 200/300 molti statuti comunali prevedono pene rigorose per chi si sposava senza consenso dei parenti, ma anche per chi era loro complice. A partire dal 300 in alcune città nascono i registri di stato civile, che si aggiungono a quelli già esistenti dei parroci. La responsabilità penale, nel caso di matrimoni clandestini, era attribuita all'uomo perché considerato soggetto attivo della transazione matrimoniale, la donna "praesumitur seducta", cioè si presumeva sempre sedotta, anche se era consenziente. Quindi nel caso in cui le famiglie si fossero lamentate la responsabilità penale era solo dell'uomo, perché la donna era considerata "incapace" e quindi sedotta. ALTRE CATEGORIE DI MATRIMONIO ● Matrimoni combinati ● Matrimoni-risarcimento/matrimoni riparatori: in caso di stupro, per evitare che lo stupratore andasse in carcere si obbligava la ragazza asposarlo→le famiglieaccettavano questa cosa perchè si preferiva una figlia sposata piuttosto che una chenessuno voleva perchè aveva perso la sua dignità,persa perchè le vittime di stupro siconsideravano sempre sedotte,e quindi disoneste
Matrimoni indegni: matrimoni tra soggetti appartenenti a classi sociali differenti,nonvenivano visti bene perchè si voleva evitare di “contaminare” il sangue con prole nondegna(mésalliances)
RAPPORTI PERSONALI TRA CONIUGI: LA SEPARAZIONEDIVORTIUM/SEPARATIO
I romani non considerarono mai il matrimonio un vincolo che legasse perennemente chi loaveva contratto(non si partiva dal presupposto della perpetuità e dellaindissolubilità),bastava il venir meno dell’affectio o della cohabitatio affinché il matrimonionon esistesse più→”è una res facti non una res iuri