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Estratto del documento

I cattolici possono fare solo la separazione, unica cosa che possono fare per allentare il vincolo

matrimoniale. Separazione consensuale o meno:

I due sono d'accordo nel separarsi e si mettono d'accordo su alimenti ecc.; per separarsi vanno

• davanti al parroco che svolge un ruolo conciliatore per ammonirli sugli effetti e sugli impegni

solenni precedentemente presi; per tre diverse volte e poi esso deve rilasciare un'attestazione

che i coniugi utilizzeranno davanti al giudice.

Se una parte è discorde devono premettersi le amichevoli ammonizioni del parroco. Il giudice

• deve verificare che le motivazioni addotte siano gravi o rientrino in casi specifici previsti dal

codice austriaco: se la parte convenuta sia rea di adulterio o di qualche altro delitto: deve esserci

una condanna(l'adulterio è parificato ad altri delitti, non c'è differenza tra uomo e donna perché si

ispira alla fedeltà coniugale canonica); coniuge che ha abbandonato l'altro maliziosamente,

condotta sconsiderata che mette a rischio l'onorabilità o l'economia della famiglia o a danno di

vita o salute; gravi maltrattamenti o afflizioni sensibili secondo la qualità della persona e

ripetutamente cagionate; per costanti difetti corporali congiunti a pericolo di contagio(se io sono

portatore di una malattia infettiva e consapevole di questo ho rapporti sessuali col coniuge e lo

infetto posso ottenere la separazione, se non si è consapevole non si sa).

Il rapporto genitori-figli, in ƒ pedagogica, il padre di famiglia deve provvedere a comandare, a

educare e a essere educato §139. Io ti educo alla mia religione ma successivamente si può

cambiare. La madre ha la cura del corpo e della salute, il padre al mantenimento.

Gli sposi se si separano/divorziano e non convengano su quali di essi debba aver cura

l'educazione dei figli decide lo stato:

i maschi con la madre fino a 4 anni

• le femmine con la madre fino a 7 anni

Ovviamente si guarda la causa di separazione che potrebbe creare un'indegnità di uno dei due.

Assomiglia molto a Napoleone per i figli disobbedienti. §148 fino alla pubertà il padre li educa a

quel genere di vita che reputa più conveniente.

Se il padre abusa del suo potere o non è in grado di usarlo c'è un tutore e perdono per sempre la

patria podestà quei padri che trascurano i doveri nei confronti dei figli §178.

Adozione simile al codice napoleonico.

Rapporti successori: i figli illegittimi non hanno diritti successori sul padre. Eventualmente possono

averli nei confronti della madre.

Non esiste l'autorizzazione maritale dal 1805, nel lombardo-veneto dal 1816 al 1865 dove nel

Regno d'Italia viene reintrodotta.

Secondo le leggi austriache le donne votavano alle amministrative, nel regno d'Italia le si nega.

L'autorizzazione maritale viene abolita nel 1919.

Nel 1925 la legge Acerbo viene dato il diritto di voto alle donne ma nel '26 le leggi fasciatissime

aboliscono il diritto di voto per tutti. E verrà ridata nel '46.

14/11/16

1859, Italia divisa, frastagliata, ma dal punto di vista legislativo presentava un'unità maggiore

rispetto all'apparenza in quanto i codici hanno sviluppato il modello di codice napoleonico. Per

l'Italia il codice francese rappresentava indubbiamente un progresso legislativo e di civiltà.

Nel 1859 comincia un lento processo di unificazione, a livello legislativo ci saranno provvedimenti

che vengono via via adottati. Il Piemonte ha un ruolo centrale, i Savoia hanno la responsabilità di

questa unificazione. Fino al 1865. Il codice civile unitario vedrà la sua composizione nel 1865 e

entrerà in vigore nel 1866. Quello penale si avrà nel 1889.

Il sovrano sabaudo ha un'idea chiara: non era sufficiente l'unificazione territoriale ma serviva unità

legislativa:

1) Scartata immediatamente, mantenere lo status quo, non attuabile, pluralismo normativo,

bisognava ritrovare il senso di unitarietà.

2) Idea più facilmente attuabile era prendere i codici sabaudi ed estenderlo man mano a tutta la

penisola, non avviare un processo legislativo nuovo. Introdurre modificazione per renderli

accettabili a tutti i territori in quanto omaggio formale alla corona sabauda. E nel 1859 si

modificano il cpc e il cp, ma per il codice civile non si riesce in quanto si incontrano ostacoli

insormontabili.

3) Avviare un processo legislativo nuovo. Volontà di farsi valere in Europa. In questo nuovo

codice uno strumento pedagogico per la nuova società, per far avvertire una nuova monarchia

dal volto amico. Inizia nel '59 con l'unificazione a vapore, da molti criticata, perché sfocerà a

una procedura che piacerà poco ai costituzionalisti.

Nel '59 si costituisce in Piemonte e Lombardia una commissione di giuristi: 9 piemontesi e 3

lombardi, a capo Miglietti. In toscana e nel meridione non fanno entrare il codice albertino. La

toscana non vuole lo strumento codice civile, contraria all'adozione codicistica civile. Per il penale

sarà sempre la toscana a mettersi di traverso in quanto il suo codice era più civile per l'abolizione

dalla pena di morte. Il meridione è un ostacolo insormontabile. L'anti-stato nasce nel momento in

cui esso non è riconosciuto.

Ma la seconda ipotesi viene bocciata sulla spinta dei 3 lombardi. Nel momento della liberazione

ripudiano il codice austriaco, per poi recuperarlo per contrapporlo al libertino.

Nell'Emilia conquistata viene nominata un'altra commissione dove c'è il dittatore Farini.

Nel 1860 Cavour va al governo e fa come ministro di grazia e giustizia Cassinis, si formano le

commissioni perché il governo si fa fare una legge-delega.

Il ministro più di altri ha la preoccupazione di emanare il codice civile, preoccupato dal giudizio

europeo, riunisce le due commissioni, integra questa commissione con due giuristi toscani, circa

20 giuristi ai quali affida il compito di dare vita al nuovo cc d'Italia, marzo 1860 palazzo Carignano,

Torino. E chiede uno sforzo alla commissione dettando tempi e modalità. A Giugno 1860 il progetto

è pronto, a capo c'è Vincenzo Miglietti. La commissione divisa in 4 sottocommissione per

occuparsi dei libri del codice civile e in tre mesi giungono a un risultato finale. Conteneva molte

novità e strizzava l'occhio sia al francese sia all'austriaco, che paga il prezzo dell'invasore.

Cassinis commette l'errore di presentarlo con un nome sbagliato: progetto di revisione del codice

albertino. Cassinis dice che si debba derogare il procedimento legislativo e per velocizzare la

procedura chiede la nomina di due commissioni che l'approvino contemporaneamente.

Si riveleranno un boomerang in quanto verrà bocciato il progetto sia per il nome sia per il fatto che

è troppo innovativo. Cassinis dà vita a un altro progetto: codice civile del Regno d'Italia. Prende il

codice napoleonico e praticamente lo traduce. Il governo Cavour cade. Inizia il caos determinato

dall'instabilità politica e si susseguiranno molti ministri di grazie a giustizia. Vincenzo Miglietti viene

nominato ministro di grazia e giustizia e mette mano a un bel progetto di codice civile, segue l'iter.

È approvato dalla camera, in lettura al senato ma il governo cade. Al suo posto sale il napoletano

Pisanelli e lo manda a 5 commissioni di magistrati e avvocati perché sono quelli che il codice

dovranno poi applicarlo e loro osservazioni e indicazioni sono rilevanti per una miglior attuazione

del progetto. Risponderanno tutte tranne Firenze. Quei pareri sarebbero stati utilizzati per

migliorare il progetto. Il progetto Pisanelli è suo perché tiene conto dei trascorsi passati. Tre libri e

non più quattro. Ognuno con una relazione di accompagnamento. Ma il governo cade. Al suo posto

sale il ministro Vacca, ma nel frattempo, nel '64, si ha un accordo con la Francia per trasferire la

capitale del regno da Torino a Firenze e dà un'improvvisa accelerata a tutto, questo porterà ad

adottare una procedura incostituzionale ma che era forse l'unico modo per uscire dal pantano in

cui c'eravamo immersi, governo si fa dare una legge-delega in bianco e sospende il dibattito

parlamentare sul codice civile e nomina una commissione senatoria che metta a punto una

redazione definitiva e il governo ratificherà i codici esautorando il parlamento col potere legislativo.

Il governo di fronte a un parlamento subalpino troppo politicizzato decide lui, nel 1865 il progetto è

pronto ma farà dei danni sul progetto Pisanelli. 25/6/1865, procedura costituzionale è stata violata,

potere autoritativo del governo. 1/1/1866 entra in vigore insieme agli altri.

Tre erano le questioni sulle quali ci si scontrò:

- Condizione giuridica della donna

- Modalità di celebrazione della donna

- Divorzio

Dibattito lungo sulla disciplina della famiglia nel codice civile, per alcuni doveva stare fuori dal

codice ma in leggi ordinarie specifiche. Nel 1865 non c'è ius definizione di famiglia ma il termine

sta ad indicare la famiglia nucleare, ad altri la famiglia medievale.

Matrimonio: dopo i codici preunitari, i quali tutti quanti avevano recuperato le norme di diritto

canonico qua a sorpresa come scelta nostra il matrimonio non solo è definito come contratto civile

ma è un matrimonio civile, celebrato secondo un rito civile, l'unico vincolo produttivo di effetti civili è

pronunciato davanti a un pubblico ufficiale. Libera chiesa in libero stato. Civili sono le pubblicazioni

art 93 ss., davanti all'ufficiale di stato civile.

Il legislatore è convinto che la popolazione aderirà. Si è dimenticato che però il civile dovesse

precedere il religioso. Poco tempo dopo l'entrata in vigore del codice si scopre con terrore che c'è

un'altissima percentuale di matrimoni celebrati solo in chiesa => per lo stato inesistenti, convinti

così di aver assolto il proprio compito. A fronte dell'introduzione della norma non c'è un assetto

amministrativo ovunque, al contrario della Francia che prima aveva fatto un assetto amministrativo.

Il matrimonio religioso è ad offerta, il civile ha un costo. Altri non vogliono proprio far sapere allo

stato che si sono sposati (vedove che si risposavano avrebbero perso il diritto alla pensione ecc. e

i militari per non perdere il reddito minimo garantito a chi era celibe), altri non conoscevano la

norma per un forte analfabetismo.

Matrimonio civile è l'atto di rottura principale con il nuovo stato. La chiesa vede male questa cosa,

poiché il matrimonio civile era indissolubile ma essendo clandestino potevano sciogliersi. =>

promuovendo il matrimonio civile difende l'indissolubilità in quanto nel cod

Dettagli
Publisher
A.A. 2016-2017
32 pagine
SSD Scienze giuridiche IUS/01 Diritto privato

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher brighella23 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Storia del diritto di famiglia e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Milano - Bicocca o del prof Garlati Loredana.