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MORTE SCIOGLIE IL MATRIMONIO
Per gli acattolici, per i quali la loro religione lo preveda, possono chiedere per gravi motivi lo scioglimento del matrimonio. Nell'ABGB esiste il divorzio, ma solo per quei cristiani acattolici peri quali la loro regione lo preveda. Il codice austriaco riflette e rispetta nella sue norme le scelte religiose:
- Adulterio
- Condanna ad una pena afflittiva
- Abbandono
- Gravi maltrattamenti
Situazioni ben precise. Il coniuge acattolico quindi può chiedere il divorzio per questi motivi, anche se nel frattempo l'altro è passato alla religione cattolica. Mentre se c'è un cattolico e un acattolico, nel momento della celebrazione del matrimonio, vale il principio del matrimonio indissolubile.
09/11/2020 ABGB Francesco I d'Austria Cc austriaco -> 1811 entra in vigore nel Regno Lombardo Veneto dal 1816, questo è l'unico cc che viene imposta da un'autorità straniera, cosa che non
Avviene negli altri regni preunitari dove i processi di codificazione vengono fatti dagli stessi Regni in maniera autonoma. All'editto di Giuseppe II -> Per quanto riguarda la famiglia si ispira molto all'idea illuministica. Si presenta in modo invertito rispetto al codice napoleonico -> se Napoleone aveva invertito la tradizione delle famiglie, il codice civile austriaco invece mostra un volto più vicino alla famiglia stessa, dove però lo Stato interviene. Rapporto coniugale: tema della separazione -> il codice civile distingue a seconda della religione quelle che possono essere le conseguenze di un matrimonio infelice, proibendo agli sposi cattolici o anche quando uno solo dei due sposi al tempo del matrimonio era cattolico, il divorzio e ammettendo solo la separazione. Il divorzio invece è consentito solamente per gli acattolici e il divorzio rimane consentito anche se dopo il matrimonio uno dei due si converta al cattolicesimo. Questo sempre tenendo presente che il
Il divorzio è consentito per gli acattolici per cui la loro religione consente il divorzio. Il parroco agisce come PU. L'intervento del parroco nella separazione è necessario sia che i due siano d'accordo nella separazione, sia nel caso in cui sia solo una delle due parti a voler chiedere la separazione.
RotaMotivi di separazione, tratte dall'esperienza canonistica soprattutto della giurisprudenza della Romana. Il parroco deve ripetere 3 volte questo tentativo. Se questi tentativi hanno esito negativo il parroco rilascerà il documento con cui gli sposi andranno davanti al giudice per sentenza di separazione. È il giudice civile che pronuncia la separazione.
Per gli Ebrei vi sono delle clausole a sé. Leggi i motivi divorzio e separazione ABGB.
Rapporti genitori e figli Magna carta della gioventù. Somministrare loro tutto ciò che serve per il mantenimento. I genitori sono obbligati ad educarli a C'è un'attenzione
Particolare il mantenimento materiale, ma anche per lo sviluppo intellettuale. Il genitore deve provvedere all'educazione dei propri figli e anche alla religione - è la legge che stabilisce in quale ingere religione deve essere educato il figlio nato da genitori che professano religioni diverse - dello Stato. È sempre la legge che decide e stabilisce l'età in cui il giovane può decidere di sottrarsi a questa educazione religiosa ed abbracciare una religione diversa. Il codice austriaco divide chiaramente i compiti tra la madre e il padre (già visto nel codice parmense):
- il padre è tenuto a mantenere i figli finché non siano in grado di provvedere da soli a loro stessi;
- La madre si occupa del corpo e della salute
Compiti abbastanza tradizionali. Il cc napoleonico prevedeva il potere disciplinare nei confronti del figlio che prevedeva anche la richiesta di incarcerazione e accusa di favoreggiamento a tutti.
quei terzi che avessero aiutato i figli responsabili di abbandono della casa paterna —> nel cc austriaco invece “se i genitori hanno dei doveri nei confronti dei rintracciarli se smarriti, farseli restituire se fuggiti, castigarli ma figli, hanno però anche dei diritti —>in modo non eccessivo ne dannoso alla loro salute”. Atmosfera diversa rispetto al cc napoleonico —> abbiamo anche un linguaggio diverso. Il cc napoleonico prevedeva delle disposizioni breve e lapidarie, mentre il cc austriaco ha un’impronta quasi da trattato. Pubertà —> esempio —> padre che ha deciso per il proprio figlio la carriera militare, quindi lo educa fino alla pubertà secondo quello che il padre reputa conveniente. Ma quando il figlio giunge alla pubertà e si accorge che la strada dettata dal padre non fa per lui (possibilità quindi di decidere anche prima del raggiungimento della maggiore età 24 anni):• se alpadre ha inutilmente espresso i suoi desideri, il figlio può andare dal giudice che ascolterà le due parti e deciderà se accogliere l'istanza del padre o del figlio.
Abbiamo quindi delle aperture. Il tribunale verificherà le condizioni del padre e anche le attitudini del figlio. (Esempio del figlio che vuole suonare il pianoforte)
Abbiamo sempre trovato il padre che esercita la patria potestà, ma senza mai nessuno che controllasse se effettivamente fosse in grado di esercitare questa patria potestà, se avesse le competenze, i valori e la possibilità di esercitarla.
-> il padre che viene dichiarato prodigo oppure che è condannato il carcere, assente da oltre un anno -> tutore.
in questi casi la patria potestà è sospesa e viene dichiarato un padre temporaneamente sospeso.
Il padre rientra nella possibilità di esercitare la patria potestà.
nel momento in cui cessano di esistere queste situazioni che lo impediscono. Perdono la patria potestà quelli che trascurano il mantenimento e l'educazione dei figli, ma anche chi abusa della patria potestà -> norma molto importante perché non si era mai sentita prima. Il padre non è più padrone assoluto, ma ha dei doveri e se si trascurano questi doveri, allora il padre perderà questo potere, interviene lo Stato a tutela dei figli. Lo Stato interviene, è un padre al di sopra dei padri. Abuso arriva addirittura alla violenza. In questo caso, non solo i figli potranno fare istanza, ma chiunque l'assistenza del giudice". Sia a conoscenza di questa situazione. Anche i vicini "implorano Questa patria potestà non solo è limitata nel tempo, ma anche nei contenuti, ha dei confini e doveri ben precisi. Non ha il diritto di usufrutto. Fino ai 24 anni il padre ha l'amministrazione dei beni acquistati dai figli.masu quei beni. Non abbiamo la tradizione romanistica. Il padre amministra i beni che sono di proprietà del figlio, ma non può esercitare su quei beni diritto di usufrutto —> cosa che invece il cc Napoleone aveva fino ai 18 anni dei figli.
Figli illegittimi
Non godono degli stessi diritti dei figli legittimi. Possono pretendere soltanto gli alimenti. Possono chiedere di essere mantenuti, solo se riconosciuti. Abbiamo una prima discriminazione.
Adozione
Possono adottare solo coloro che non hanno figli, non i preti. L'adottante deve aver compiuto 50 anni e la differenza di età che intercorre tra i due sono 18 anni (a differenza del cc napoleonico che erano 15). Anche qui, come cc napoleonico, se l'adottato è un minore e ha i genitori, deve chiedere consenso ai genitori naturali. Anche se l'adottato ha raggiunto la maggiore età deve chiedere il consenso della famiglia d'origine. Se il consenso viene negato senza dei motivi interviene
ancora il giudice. Tra l'adottato e l'adottante intercorrono gli stessi rapporti che ci sono tra figlio e padre, i figli adottati sono considerati come figli legittimi. Diritti successori. Questo è diverso dal codice civile napoleonico. Gli eredi sono i figli legittimi di primo grado, indifferentemente dal sesso. Essi ereditano l'intera eredità, quindi non abbiamo qui l'istituto della riserva, prendono tutta l'eredità senza lasciare una quota indisponibile del padre. I figli nati fuori dal matrimonio, nelle coppie di fatto, hanno gli stessi diritti dei figli legittimi solo se sono stati legittimati per matrimonio, cioè solo se i genitori si sono sposati dopo la nascita. Non c'è riconoscimento, solo legittimazione dopo il matrimonio. Altrimenti, i figli illegittimi riconosciuti hanno diritto solo agli alimenti. Coniugi. Il marito è il capo della famiglia e deve fornire il mantenimento alla moglie. L'autorizzazionemaritale—> non è prevista la donna dopo i 24 anni può compiere qualsiasi negoziogiuridico, poteva anche andare a votare nei territori asburgici (mentre abbiamo visto che l'autorizzazionemaritale era prevista sia cc napoleonico e cc preunitari).Ciò significa che nel 1816 quando questo cc entra in vigore nel Regno Lombardo Veneto, le donne dal1816 non conoscono l'istituto dell'autorizzazione maritale.Questo cc resta in vigore fino al 1859, ma sarà il cc del 1865 ad introdurre una disciplina unitaria chereinserisce l'autorizzazione maritale.
Unità d'ItaliaIl terreno preparatorio di questa unità erano i codici preunitari, che rappresentavano però un subastatounitario, erano tanti piccoli pezzetti verso l'unità. Questi cc avevano avuto un unico modello legislativo, icodici napoleonici (cc, cpc, cp, cpp, codice commerciale).Il cc napoleonico era stato vissuto come l'emblema di una
Legislazione laica, moderna che aveva compiuto un passo in avanti rispetto a quelle che erano state le soluzioni legislative adottate in una Italia frammentata. Quando i cc preunitari si erano distaccati dal cc napoleonico, l'avevano fatto per rispettare alcuni elementi identificativi e originari delle località. Questi adattamenti al contesto e alla cultura locale, non avevano però pregiudicato il senso di unità che il cc napoleonico era riuscito a rappresentare.
Il cc di Napoleone rappresenta un modello di riferimento anche per il cammino verso l'unificazione legislativa per diversi motivi:
- si era ritenuto che quel cc, l'unico con cui la maggior parte dell'Italia fosse entrata in contatto, fosse il migliore possibile, rappresentasse l'eccellenza.
- Inoltre si riteneva che il cc di Napoleone si fosse rifatto alla tradizione romanistica e che quindi in realtà avesse Napoleone copiato dalla nostra tradizione e non il contrario.