JOHNSON
Lyndon Johnson è opposto al presidente precedente, infatti è più anziano e proviene dagli stati più bassi della
popolazione.
Nonostante queste differenze però, Kennedy e Johnson segnano il momento di trionfo dello stato liberal
democratico e allo stesso tempo anche il suo crollo.
Johnson sarà il più importante presidente americano della seconda metà del 900 e seguace delle politiche del
New Deal Roosevelt; anche questa sua connotazione sarà la causa del crollo dello stato liberale.
Il presidente si muoverà lungo due binari, uno di livello politico e l’altro di livello sociale.
-Politico: come aveva come aveva fatto Roosevelt, effettua un discorso nel ’64, in due sedi universitarie,
proponendo alla società e ai giovani americani una “Great Society” con lo scopo di costruire una società
migliore negli Stati Uniti e combattere la povertà. Nello stesso anno firma il “Civil Right Act” e un anno dopo
il “Voting Right Act”, due leggi che segnano la definitiva sconfitta della segregazione e della discriminazione
razziale.
-Sociale: egli varerà un vastissimo piano di riforme sociali per gli Stati Uniti.
Si partirà con la creazione degli “uffici per le pari opportunità” allo scopo di limitare la povertà ancora diffusa
negli USA; eessi promuovono l’uguaglianza tra le persone, prevenendo discriminazioni e favorendo
l’inclusione in ambiti come lavoro, istruzione e società. 43
Successivamente si vararono una serie di leggi in alcuni settori (l’anno decisivo per queste leggi fu il 1965),
principalmente il settore della sanità, grazie all’istituzione di due programmi di sanità pubblica gratuita che
tuttora vivono, ossia “Medicaid” e “Medicare”. Il primo dava assistenza gratuita sanitaria ai poveri, mentre il
secondo era un’assicurazione sanitaria gratuita per gli over 65.
Altri interventi furono l’ “Elementary and Secondary Act”, ossia una serie di soldi dati dal governo federale
per l’istruzione negli Stati Uniti con la finalità di migliorare e di ammodernare gli edifici scolastici ma ad una
condizione, cioè l’integrazione razziale. Vennero inoltre date delle borse di studio per aiutare gli studenti
meritevoli che vogliono completare la loro formazione nelle prestigiose università americane.
Viene inoltre istituito un nuovo ministero, ossia il “Department of Housing and Urban Development”, con lo
scopo di migliorare l’accesso alle case con prezzi accessibili.
11.3.2 La Guerra del Vietnam
La guerra del Vietnam segna il crollo dello stato liberal democratico, sarà dunque la fine di questo
atteggiamento progressista degli USA. La guerra del Vietnam è l’intersezione di un episodio della guerra fredda
e un episodio della decolonizzazione; l’intreccio di questi due elementi produce questa profonda crisi di identità
e anche la loro unica sconfitta militare dell’USA.
Sindrome di Monaco:
La politica di appeasement di Hitler passò alla storia come “Sindrome di Monaco”, è l’episodio in cui si
concede ad Hitler di occupare i Sudeti, dal quale poi si arriverà fino alla WW2. Johnson interpreta la situazione
in Vietnam con lo stesso approccio di Hitler, poiché ha sempre considerato il Vietnam un problema latente.
Origine del conflitto:
Il Vietnam fu dapprima sotto l’impero cinese, poi dall’anno 1000 mantenne la sua autonomia fino alla metà
del 19esimo secolo quando passerà sotto il controllo della Francia fino alla seconda Guerra Mondiale. Il
Giappone successivamente occupò tutto il Vietnam fino al 1945.
Il 2 settembre del ’45 Ho Chi Minh fonderà la “Repubblica Democratica Vietnamita” auspicando/sperando che
gli USA e gli altri stati la riconoscano. Dopo la sconfitta del Vietnam da parte del Giappone nella WW2, la
Francia tenterà di ristabilire il suo controllo coloniale (come il 19esimo secolo), ma incontrò una forta
resistenza da parte del movimento comunista guidato da Ho Chi Minh, la quale terminò con il Vietnam diviso
in due stati separati: il nord guidato da Ho Chi Minh divenne la “Repubblica Democratica del Vietnam”, mentre
il sud, sostenuto dagli USA, divenne la “Repubblica del Vietnam”.
Nel Vietnam del Sud vi saranno regimi corrotti che provocheranno tentativi di colpi di stato, nel contempo
però inizia una guerriglia condotta dal Fronte di Liberazione Nazionale (Nord Vietnam) di infiltrazione nel sud
allo scopo di far crollare il regime; i guerriglieri passeranno alla storia come “Vietcong”.
Con l'arrivo di Kennedy, gli Stati Uniti aumentarono il supporto al Vietnam del Sud, inviando
inizialmente consiglieri militari per addestrare l'esercito, ma poi anche truppe combattenti. Questo
comportamento un po' ambivalente (invece che aiutare l’esercito vietnamita mandarono truppe americane) si
interrompe con l’assassinio di Kennedy.
Ora tocca a Jhonson gestire la situazione:
Nel Golfo del Tonchino nel 1964, due presunti attacchi contro navi statunitensi da parte del Vietnam del Nord
portarono gli Stati Uniti a rispondere con bombardamenti. Questo episodio spinse il Congresso USA a varare
la “Risoluzione del Golfo del Tonchino”, che diede al presidente Johnson poteri illimitati per intervenire
militarmente in Vietnam. Le conseguenze furono l'intensificazione della Guerra del Vietnam con un massiccio
invio di truppe americane; nonostante questo incremento gli americani non riescono ad ottenere miglioramenti
e con loro i sudvietnamiti, mentre i Vietcong appaiono sempre più forti. Allora nel ’66 il presidente rintrodusse
il servizio militare obbligatorio per poter andare in guerra contro i Vietcong, ossia dei guerriglieri comunisti
guidati da Ho Chi Minh che volevano rovesciare il governo del sud per poter unificare il Vietnam sotto il
regime comunista. Tuttavia ciò produsse un grande dissenso all’interno del paese, alimentato anche da
movimenti radicali per sostenere le rivendicazioni degli studenti che sempre di più contestano questo servizio
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militare. (È un momento particolare per gli USA poiché non si era mai trovata a non avere consenso interno
per una guerra).
Questa situazione porterà personaggi come Martin Luther King a voltare le spalle al presidente (Johnson).
Nel ’68, vi è “l’Offensiva del Têt”, dove i guerriglieri danno origine ad un’offensiva militare contro le basi
americane.
Discorso del ’68 di Johnson
Johnson, il 31 marzo del ’68, in un discorso televisivo, annuncia l’interruzione dei bombardamenti aerei sul
Vietnam, l’intenzione di aprire delle trattative di pace e la sua non candidatura per le elezioni successive.
La politica di Johnson è contraddittoria, poiché lo stesso uomo a cui si devono i progressi e i miglioramenti,
fu lo stesso ad uscire sconfitto da una guerra che aveva iniziato lui.
Emotività causata dal conflitto
Il conflitto destò tanta emotività principalmente per tre motivi:
1. Giovani: è un periodo in cui i giovani sono in continua agitazione e fermento, infatti c’è una
forte mancanza di consenso al conflitto da parte dei giovani (alla fine però saranno loro che andranno
a combattere)
2. Coscrizione obbligatoria: legato al primo motivo si aggiunge il servizio di leva obbligatoria
introdotto dal presidente.
3. Guerra in diretta: la guerra era in diretta a causa della diffusione della televisione, la quale
faceva vedere quotidianamente i drammi e le tragedie della guerra.
Conclusione del conflitto
La guerra continuò ancora per 5 anni, quando poi nel 1973 gli USA siglarono un armistizio con il nord del
Vietnam, il quale successivamente continuerà a portare avanti la guerra per l'unificazione, la quale (la guerra)
si concluderà nel 1975, quando il nord unificherà tutto il paese creando un solo stato sotto il regime comunista.
In conclusione, gli USA intervennero in questo conflitto perché volevano evitare la diffusione del comunismo
in Vietnam.
Cataclismi causati dalla guerra in Vietnam
La guerra contro il Vietnam ha provocato dei veri e propri cataclismi, per 3 motivi principali:
1. Sconfitta: innanzitutto, perché è stata l'unica guerra persa fino ad allora per gli USA.
2. Mancanza di motivazione ideale: per la prima volta gli USA combattono un conflitto senza una
motivazione ideale forte. Il "contenimento del comunismo" infatti non era più un motivo abbastanza
convincente per giustificare la guerra, e per questo non riuscirono ad ottenere né il supporto della
popolazione interna né quello della comunità internazionale.
3. Macchina militare americana: in relazione a questa guerra, la macchina militare americana che ha
sempre goduto di un ampio prestigio, funzionò molto male.
11.3.3 Il ’68 negli USA
Il 1968 è stato un anno denso di avvenimenti rilevanti e di drammi: dal discorso di Johnson del 31 marzo,
all’assassinio di Martin Luther King il 4 aprile 1968. Il 5 giugno a Los Angeles inoltre, viene assassinato anche
il fratello del presidente Kennedy, Bob Kennedy, il quale sarebbe stato il candidato principale dopo il ritiro
dell’attuale presidente in carica, ossia Johnson. (Questa serie di tragici avvenimenti fa notare ancora di più lo
stato liberal democratico che crolla).
Fine egemonia democratica e inizio egemonia repubblicana con Nixon
Nel 1968 il candidato alla presidenza democratica sarà il vice presidente in carica, ossia Humphrey, il quale
propone una continuazione delle politiche adottate da Johnson sia in ambito interno che internazionale, ma il
partito democratico si spacca, in relazione a quanto è avvenuto negli anni precedenti ma anche a causa
dell’allora governatore razzista dell’Alabama George Wallace, il quale nel corso delle elezioni di novembre
dello stesso anno, otterà un grande riscontro elettorale in tutti gli stati del sud, portando di conseguenza via al
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candidato democratico Humphery, la possibilità di andare in Casa Bianca. A vincere saranno perciò i
repubblicani, con la figura di Richard Nixon, che fece finire il lungo periodo di egemonia democratica iniziata
nel 1932.
11.4 L'occidente “contro cultura” e crisi sociale: il ‘68
Due sono gli elementi per comprendere questo periodo:
1. La questione giovanile: con il Baby Boom i giovani sono sempre più numerosi diventando difficili da
controllare. Abbiamo quindi un "gap generazionale” poiché le loro sono distanti da quelle degli adulti.
2. La parola “movimento”: indica negli anni ‘60 l'insieme di attivismo sociale e culturale che si intreccia
con la partecipazione politica soprattutto:
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