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PROSPETTIVE SITUATE SULLA SOCIETÀ INDUSTRIALE
Approccio generale
1) La sociologia emerge come scienza per confrontarsi e cercare soluzioni.
Sociologia: ambito disciplinare sorto nella prima metà del XIX secolo per dare senso a due problematiche emergenti: il capitalismo (soddisfazione dei bisogni al di là della sfera privata) e la modernità (tema della pluralità delle forme di conoscenza e dell’autonomia delle decisioni politiche) [Wagner 2001].
2) approccio dell’economia politica: ambito disciplinare che emerge nella seconda metà del XVIII secolo a seguito del processo di progressiva autonomizzazione della sfera economica rispetto alla dinamica sociale più complessiva [Napoleoni 1973]. Adam Smith e David Ricardo=> l’economia politica è sia lo studio teorico del circuito di capitale (D-M-D’) [Marx 1867] sia l’imposizione di un limite al potere sovrano [Foucault 1977/78].
Marx→ si pone tra questi due approcci.
Seguiremo la pista marxiana per incrociare da un punto divista sociale l'economia politica. Foucault → economia politica come continuo meccanismo di imposizione di limiti al potere del sovrano Circuito di capitale → come si fa con la messa al lavoro di persone a creare più valore di quello che viera prima. DMD' = denaro, merce, ancora più denaro → in opposizione al modello della circolazione semplice che partiva dalla merce, denaro, merce. Questa formula aveva come punto di partenza la merce in quanto ente che soddisfa un bisogno. La formula capitalistica ha l'idea che il denaro iniziale comprerà materiale e forza lavoro per poi venderlo sul mercato e realizzare la sua potenza di valore che però deve essere maggiore rispetto al denaro investito. A prescindere dal fatto che il bisogno sia soddisfatto serve che il denaro finale sia superiore al denaro posseduto all'inizio. In Sociologia è legittimo un dibattito su questo macon un percorso tendenzialmente teorico. Necessariamente la produzione capitalistica aumenta il volume monetario, implica un maggiore impatto delle attività antropiche. Non è scontato che tutti entrino in un processo economico per uscire più ricchi, a prescindere dal fatto che vada bene o no è importante chiedersi come sia stato possibile. L'atmosfera moderna - tutto ciò che è solido si dissolve nell'aria (Marx) Marshall Berman (1982): "Esiste una forma dell'esperienza vitale - esperienza di spazio e di tempo, di sé stessi e degli altri, delle possibilità e dei pericoli della vita - condivisa oggigiorno dagli uomini e dalle donne di tutto il mondo. Definirò questo nucleo d'esperienza col termine "modernità". Essere moderni vuol dire trovarsi in un ambiente che ci promette avventura, potere, gioia, crescita, trasformazione di noi stessi e del mondo; e che, al contempo, minaccia didistruggere tutto ciò che abbiamo, tutto ciò che conosciamo, tutto ciò che siamo. Gli ambienti e le esperienze moderne superano tutti i confini etnici e geografici, di classe e nazionalità, di religione e di ideologia: in tal senso, si può davvero affermare che la modernità accomuna tutto il genere umano. Si tratta, comunque, di un'unità paradossale, un'unità nella separatezza, che ci catapulta in un vortice di disgregazione e rinnovamento perpetui, di conflitto e contraddizione, di angoscia e ambiguità".
Secondo Berman la modernità è un nucleo di esperienza che ha che fare con il divenire gassoso di strutture sociali prima solide. Si può essere tutto quello che si può essere e tutto ciò che siamo è effimero, fragile. Questa pressione costante a diventare e preservare l'essere è un tratto moderno. Gestire la possibilità di fallimento in maniera
solida→ di tutto il solido attorno l’etica protestante aiuta.A prescindere dall’etica protestante tutte le persone che abitano la società capitalistica vivono unadoppia ingiunzione: possono divenire ciò che vogliono ma ciò durerà un attimo.prospettiva situata nel presente: Californian Ideologyprospettiva situata: tentativo di aggiornamento della cassetta degli attrezzi: alcune cose si possonofare e altre sono più difficili2 elementi: californian ideology e questioni ambientali“Alla fine del ventesimo secolo la convergenza a lungo predetta di media, computer etelecomunicazioni in ciò che è definito ipermedia si sta alla fine concretizzando […] In questofrangente una strana alleanza fra scrittori, hacker, capitalisti e artisti della West Coast americana hadato vita a una eterogenea ortodossia dell’età dell’informazione: l’ideologia californiana - una misceladi cibernetica, economia90 è caratterizzata dalla diffusione della cosiddetta "ideologia californiana", un modo di pensare che combina la cultura bohemienne di San Francisco con l'alta tecnologia della Silicon Valley. Questa ideologia promuove il libero mercato hi-tech come l'unica opzione possibile e prevede il trionfo inevitabile di questo sistema economico. Tuttavia, secondo Barbrook e Cameron (1995), l'ideologia californiana è cieca verso alcune problematiche presenti sulla West Coast, come il razzismo, la povertà e il degrado ambientale. La "Californian ideology" è stata messa in discussione negli anni '90, in un periodo di crisi per questo modo di pensare. Questo concetto è stato coniato da Barbrook e Cameron per descrivere la situazione di quel periodo. La fine della guerra fredda ha portato ad un'apertura dei mercati e ad una percezione diffusa che l'unica opzione possibile sia il capitalismo guidato dagli Stati Uniti. Tuttavia, questa visione ha iniziato ad essere messa in discussione e ad essere criticata.90 mostrache si può stare nel capitalismo liberale e si verifica una paradossale convergenza tra cibernetica,l'economia liberista e la controcultura libertaria. Il migliore esempio tra questa convergenza è stevejobs.Californian Ideology applicata: Steve Jobs a Stanford, 2005 "Sono convinto che l'unica cosa che mi ha aiutato ad andare avanti sia stato l'amoreper ciò che facevo. Dovete trovare le vostre passioni, e questo è vero tanto per il/la vostro/a fidanzato/a che per il vostro lavoro. Il vostro lavoro occuperà una parte rilevante delle vostre vite, el'unico modo per esserne davvero soddisfatti sarà fare un gran bel lavoro. E l'unico modo di fare ungran bel lavoro è amare quello che fate".Amare il lavoro è impensabile sia prima del capitalismo che per una fetta lunga del capitalismo. Chi hasuccesso è una fetta sempre piùristretta della società. I settori dove il do what you love si sono espansi di più sono il settore artistico e culturale. Rifiuto del lavoro gratuito nell'epoca recente. Amore e lavoro. Per paradosso i primi a mettere in discussione la separazione netta tra lavoro e gioco/amore sono stati movimenti sociali che condividevano un oggetto polemico. Movimenti sociali e in particolare quello femminista → scardinare l'idea che il lavoro domestico dovesse essere considerato lavoro da non pagare. Interessante perché si assume che debba essere gratuito perché in teoria dovremmo amarlo → scardinare per rendere più inclusivo. Californian ideology → ha ottenuto l'effetto opposto → il linguaggio di far aderire il lavoro e l'amore era stata una strategia per invisibilizzare il lavoro domestico negli anni '70, invece oggi far aderire ciò che si ama e il lavoro serve a lavorare di più. L'idea di fondo del passato era laperfetta intercambiabilità → chiunque può fare il lavoro, idealmente una macchina → lavoro che non puoi amare (separazione netta tra amore e lavoro). periodizzazione 3 fasi: amore ≠ lavoro 1. (XVIII/XIX secolo): ascesa del capitalismo + nascita della sociologia 2. (1930s-1970s): Fordismo: New Deal + ‘Trenta Gloriosi’ amore ≈ lavoro 3. (1980s-ora): Neoliberalismo [crisi di legittimità dell’ideale redistributivo]. Environmetal Labour Studies. Secondo elemento di determinatezza→ ambiente. Ambientalismo operaio => focus sulle posizioni dei vari sindacati rispetto alla crisi ecologica. Critica del ricatto occupazionale => focus su 1. rapporto società-natura 2. opposizione natura-lavoro; Analisi delle loro forme storiche (condizioni di esistenza). 29/04 LAVORO E SOCIETÀ INDUSTRIALE La sociologia del lavoro arriva in italia per tramite dei soggetti che non fanno parte dell’accademia (sindacati,...) ma inizia a trovare ilIl suo posto nella sfera accademica negli anni '60 in sostanza tra i due modelli: quello americano legato all'indagine empirica dentro i luoghi di lavoro e quello italiano che è un'emanazione della sociologia del lavoro che ha una dimensione macro concettuale, più orientata. Un testo fondamentale della sociologia economica in Europa è quello di Georges Friedmann e Pierre Naville, "nessuno più vigorosamente di Marx ha analizzato il rapporto dell'umanità con la natura nell'attività di lavoro". Si comincia dalla riflessione sul lavoro data dalla riflessione occidentale ma vi è una specificità nel lavoro. Nella versione durkheimiana nel lavoro si riflette la società, per Marx la società mostra con il lavoro le sue contraddizioni. Friedman e Naville usano Marx per questa parte del loro lavoro. Si possono distinguere 3 elementi sul concetto del lavoro: 1- antropologico 2- logico 3- storicoall'interno di questo si aprono altri problemi. Hanno la convinzione che l'industrializzazione sia un processo legato allo sviluppo capitalistico. Per la prima volta con il modello industriale la comparazione fra performance aziendale a livello economico viene legata alla posizione gerarchica: analisi per mettere in ordine gerarchico la nazione che sta meglio e quella che sta peggio.- "il lavoro è una caratteristica di homo sapiens"
- "Il nostro presupposto è il lavoro in una forma nella quale esso appartiene esclusivamente all'uomo. Il ragno compie operazioni che assomigliano a quelle del tessitore, l'ape fa vergognare molti architetti con la costruzione delle sue cellette di cera. Ma ciò che fin da principio distingue il peggiore architetto dall'ape migliore è il fatto che egli ha costruito la celletta nella sua testa prima di costruirla in cera. Alla fine del processo lavorativo emerge un risultato che era"
già presente al suo inizio nella idea del lavoratore, che quindi era già presente idealmente. Non che egli effettui soltanto un c