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Come si diventa fumatori di marijuana

Perché si diventa fumatori di marijuana? In realtà, il soggetto viene attratto attraverso un processo di comunicazione. Non si diventa fumatori per caso, ma occorre frequentare un gruppo che la fuma. Tuttavia, tale frequentazione non è essenziale per prendere questa carriera deviante, ma perché viene comunicato dagli altri componenti del gruppo il piacere di fumarla. Se non ci fosse questa comunicazione, il soggetto non inizierebbe mai questo processo di fumare marijuana. Dal momento in cui il soggetto incomincia, non è più un comportamento deviante, ma piacevole, e a sua volta esso potrà attrarre altri individui fumatori di marijuana cambiando.

Becker sostiene che la carriera di cominciare progressivamente significa il fumare marijuana, l'atteggiamento con cui si partecipa a tali esperienze, non a comunicare in gruppo tale esperienza e a provare piacere. Tappe successive:

L'individuo...

può diventare deviante attraverso un percorso complesso fatto di interazioni sociali durante le quali costruisce le basi per i passi successivi. Il soggetto, nel percorrere tale strada, interagisce con gli altri e costruisce il proprio percorso e la propria devianza attraverso contatti sociali.

La carriera deviante può essere studiata come un'esperienza sociale che emerge dall'interazione di persone che agiscono insieme. Quella di Becker è una tipica impostazione che valorizza fortemente l'interazione sociale nell'esperienza; il significato sociale dell'esperienza fa da stabilizzatore della devianza. L'importanza che il contesto sociale dà all'esperienza è fondamentale, infatti esso sostiene che una volta entrato a far parte del gruppo, il soggetto continuerà a fumare ma per arrivare a quel grado di piacere.

che spesso non hanno considerato l'origine strutturale del potere di definizione e non hanno fatto riferimento ai parametri strutturali in cui si basano il potere e la modalità di articolazione delle norme che danno luogo alle definizioni dei comportamenti.

Non so ermando a su cienza l'attenzione sulla struttura sociale si sviluppava il processo di etichettamento. —> si sono fermati solo su capire come avviene il processo di etichettamento, senza a ermare l'attenzione della struttura sociale nella quale avviene l'etichettamento. 49 di 163fi fi ff fi fi ffi fi fi fi ff fl

CONCLUSIONI

Per i labellist è la società a creare devianza attraverso il controllo sociale. Attraverso l'etichettamento che consegue alla devianza secondaria il soggetto deviante riorganizza il proprio io e intraprende la carriera deviante. Appare abbastanza forte a ermare che è il controllo sociale a creare devianza attraverso la quali cazione di determinati comportamenti come devianti.

IL CONTROLLO SOCIALE

DEVIANZA E CRIMINALITÀ

non possono essere usati come sinonimi. Devianza e criminalità poiché, pur avendo in comune la conseguente sezione in seguito ad un comportamento posto in essere, si differenziano per

Il tipo di "bene" o "male" deriva dalla condotta posta in essere. Il comportamento deviante o criminale si pone sempre in contrasto con le regole socialmente condivise o norme vigenti in quel contesto sociale e rappresenta un tentativo volto a provocare la disgregazione e l'incapacità di condividere determinati spazi, valori e, in generale, l'impossibilità di una pacifica convivenza. La devianza è un fenomeno presente in qualsiasi ordinamento e, pertanto, ogni ordinamento deve fornire degli strumenti affinché i membri della società possano porre in essere dei comportamenti conformi e desiderati. Questo perché la devianza, se considerata semplicemente come devianza o come semplice criminalità, sono fenomeni che tendono a sgretolare il contesto sociale e, per questo motivo, devono essere in qualche modo repressi. Le regole sociali regolano le relazioni tra gli individui e tra ciascuno di essi e la collettività.sono organizzate secondo che la maggioranza condivide, anche se sono state pensate o imposte dai più forti, cioè dai dominanti. La definizione formale delle regole le trasforma in norme istituite, che insieme costituiscono l'ordinamento dell'organizzazione politica della società, diventano regole su cui si basa l'ordinamento del contesto sociale. Si può, tuttavia, distinguere tra regole informali (non scritte) e norme/leggi (codificate e istituzionalizzate). --> entrambe costituiscono la base su cui si fonda e si crea un contesto sociale. LA DEVIANZA Devianza è l'atto, il comportamento o l'espressione, anche verbale, che la maggioranza dei membri di una collettività o entità sociale considera come uno scostamento o una violazione più o meno grave delle norme o regole condivise da questa maggioranza. (anche se imposte dall'alto) Il comportamento deviante è relativo (non tutti i soggetti pongono inessere comportamentidevianti) all'azione di alcuni attori ed è storicizzato (in un periodo di tempo e di spazio, un atto può essere considerato deviante in un determinato contesto ma può essere considerato non deviante in un altro. Di erenze a secondo di luoghi oppure nello stesso luogo ma tempi diversi). bisogno L'atto deviante produce una reazione dalla forma diversi cata che testimonia il insopprimibile di controllo sociale. Possiamo avere diverse forme di reazione. 50 di 163fi fi ff ff fi ff fi fi ff fi

IL CONTROLLO SOCIALE

Il contesto sociale oltre a rispondere ad un comportamento non desiderato ma esso può dare una reazione anche a seguito di un comportamento da incentivare. Come fa un contesto sociale ad incentivare un comportamento, il contesto deve fare di tutto perché ciò si veri chi. Per questo si considera che le reazioni possono essere anche positive, come se segue un ricompenso, a di erenza che in caso

negativo la sanzione viene sotto forma di punizione. Per fare ciò il contesto sociale deve dotarsi di meccanismi che garantiscano questa funzione. Il controllo sociale nasce dalla stessa esistenza di un contesto sociale, in quanto senza controllo sociale ognuno farebbe quello che vuole, si verificherebbe un'anarchia. Il controllo sociale è quello strumento che organizza il comportamento dei consociati, quello strumento utilizzato dal contesto sociale (Stato) per far sì che i consociati pongano essere comportamenti desiderati. Il contratto sociale nasce insieme all'affermazione stessa delle regole e poi delle norme come attività volta a reprimere gli scostamenti o le trasgressioni o violazioni delle regole e delle norme. Il controllo può essere: - ENDOGENO -> esercitato spontaneamente dalla maggioranza dei membri della società, può avvenire anche individualmente all'interno del contesto sociale, informale; - ESOGENO O

“DALL’ALTO” —> esercitato dalle istituzioni preposte a tale scopo.

IL CONTROLLO SOCIALE

Ross in “Social Control: A survey of the Foundations of Order” (1901) de nisce il controllo sociale come l’insieme di tutti i fenomeni ed i processi che contribuiscono a regolare il comportamento umano e ad organizzarlo.

- Ogni gruppo sociale per essere de nito tale necessita di un meccanismo di controllo sociale teso ad assicurare il mantenimento dell’ordine sociale e di tutelare i valori dominanti.

—> Ross da una de nizione molto ampia del controllo sociale. Il meccanismo di controllo sociale scatta nel momento in cui ci sono delle manifestazione che vanno a ledere quelli che sono i valori condivisi, in questo momento scatta la sanzione, la reazione da parte dell’ordinamento e maggiore sarà l’attacco verso i valori, maggiore sarà la reazione che l’ordinamento deve attestare.

Durkheim un fatto sociale

La società è, quindi, il risultato dell'interazione, aperta a qualunque contrattazione, tra gli individui e come essi, in quanto associati, definiscono la realtà collettiva. Se il soggetto interagisce all'interno del contesto, fa propri quei valori della coscienza collettiva condivisa e di conseguenza il controllo sociale deve essere un fatto sociale.

Gurvitch nel suo saggio "Il controllo sociale" rileva che ciò che appare come "ordine" ad un gruppo di individui può essere considerato "disordine" da altri elementi della stessa società, specialmente forme di controllo. Distingue tra il diritto, che è secondo Gurvich, uno degli strumenti di controllo sociale, ma certamente non l'unico. Il diritto può indirizzare il comportamento, imporre dei valori e attribuire delle regole, ma se ciò non avviene ho bisogno di altro per regolare il comportamento.

all’interno del contesto sociale).—> le specie di controllo sociale sono per esempio il diritto, la morale, l’opinione pubblica, ed esse si interscambiano con quelle che sono le forme di controllo sociale che devo attenere obbligatoriamente alla struttura organizzata del contesto sociale. In relazione all’organizzazione del contesto sociale cambiano le forme di controllo, per esempio in uno Stato non democratico, di cilmente l’opinione pubblica rientrerà all’interno delle specie di controllo sociale. 51 di 163 ffffi fi fi ff fi fi ff fi fi DIRITTO E CONTROLLO SOCIALE Il diritto è emanazione dell’organismo statuale e consiste in un insieme di norme codificate nate dall’interazione e contrattazione tra i soggetti sociali, che si cristallizzano e non permettono interpretazioni arbitrarie, diventando pratica sociale consolidata.—> il diritto non è qualcosa di statico, ma di dinamico. Pens
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A.A. 2023-2024
163 pagine
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SSD Scienze politiche e sociali SPS/12 Sociologia giuridica, della devianza e mutamento sociale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher novelligiada di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Sociologia della devianza e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università telematica Guglielmo Marconi di Roma o del prof Peluso Pasquale.