MODELLO TEORICO DELLA CITTÀ CREATIVA
2. città moderne devono valorizzare la cultura e la creatività per
-Laundry nel libro “Creative city” spiega che le
stimolare l’economia e migliorare l’innovazione
capitalismo cognitivo-culturale=
-Scott parla di il passaggio di una società basata sull’industria ha una società in
cui conta il sapere e la cultura globalizzazione abbia trasformato alcune città in centri nevralgici
-Sassen nel libro “The Global City” spiega come la
dell’economia mondiale, le CITTÀ GLOBALI (NY,Londra, Tokyo)
-Con la globalizzazione le attività economiche non sono più concentrati in un solo luogo ma si distribuiscono su
scala mondiale (es. Una multinazionale può avere fabbriche in Asia e u ci in Europa)
-Le imprese operano in un contesto globale e nessun azienda può fare tutto da sola, ha bisogno di servizi
specializzati (banche, studi legali..) che si concentrano in alcune città speci che
-c’è libertà nell’ubicazione dei servizi rispetto alle sedi operative perché non è necessario che i servizi siano nella
stessa città delle fabbriche o degli u ci
-Le città globali diventano nodi di una rete mondiale perché i fornitori di questi servizi hanno bisogno di essere
connessi tra loro
-Nascono però delle disuguaglianze socioeconomiche perché gli imprenditori guadagnano molto ma aumenta
anche il lavoro precario e mal pagato TEORIA DELE 3 T
-Florida in “The rise of the Creative Classic” parla della che devono avere le città per attrarre
la classe creativa
-Tecnologia= fornire le strutture necessarie
-talento= attirare le persone dotate con l’opportunità di una formazione avanzata
-Tolleranza= incoraggiare l’accettazione della non conformità
Critiche:
È dimostrata la relazione tra qualità socioculturale dell’ambiente e presenza di una classe creativa
-Non (una città
può avere le 3T ma faticare ad attrarre la classe creativa, es. città del nord Europa)
del quadro istituzionale locale=
-Sottovalutazione viene trascurata l’importanza delle istituzioni locali e delle reti
produttive già esistenti che possono essere più determinanti per lo sviluppo economico di una città rispetto
alla sola attrazione di creativi
costi sociali=
-Sottovalutazione il modello può portare a e etti negativi come:
-gentri cazione= aumento del costo della vita che spinge fuori i residenti meno abbienti
-Emarginazione delle fasce deboli= le città diventano esclusive e accessibili ai ricchi
-Individualizzazione= meno senso di comunità, persone più concentrate sulla loro carriera
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INDAGINE BRITISH CREATIVE INDUSTRIES MAPPING DOCUMENT
3. -indagine governativa per valutare il valore economico di culture creatività
-è una mappatura dei settori economici incentrati su culture e creatività= la cultura, creatività e innovazione si sono
progressivamente fuse con il concetto di crescita economica; infatti oggi la produzione culturale/creativa è
subordinata al mercato
doppio processo di individualizzazione
oggi si assiste ad un (le persone sono più concentrate su sè stesse)
allontanano dalle strutture tradizionali che prima davano loro un’identità
-DISEMBEDDING = le persone si (famiglia,
classi sociali..) - es. prima si identi cava come “ glio di operaio”,oggi ognuno si costruisce la propria identità
CULTURA DELLA CELEBRITÀ alimenta competizione invece che cooperazione
-OSSESSIVA Che
=conta di più essere famosi, il successo porta le persone a competere tra loro per emergere piuttosto che
collaborare
NUOVI CENTRI CULTURALI NCC
4. spazi ibridi diversi dalle istituzioni tradizionali (teatri, biblioteche), ma ambienti multifunzionali per che al loro
= sono
interno si fanno tante cose (mostre,concerti..)e creano cultura
-Rischi: merci cazione e strumentalizzazione della cultura (la cultura diventi un prodotto) + se sono orientati troppo
al turismo, si rischia di escludere la comunità locale (=questi spazi sembrano estranei al quartiere in cui sono)
Es. Guasto Village Bologna= era in zona malfamata, criticata perchè sembrava non rispettare il contesto e fare
“gentri cazione culturale” (portare un nuovo modello in quella zona)
DOMANDE DI RICERCA
5. Perchè l’economia culturale e creativa si concentra nelle città?
1. I motivi sono:
-stimoli= le città sono ricche di esperienze visive e culturali che ispirano la creatività
-Persone= la popolazione urbana è numerosa densa ed eterogenea - questo favorisce scambi di idee tra persone
-istituzioni culturali= musei, teatri, cinema o rono opportunità per la creatività
il ruolo dell’interazione sociale nell’economia culturale e creativa?
2.Qual’è Secondo Storper e Venables:
-L’incontro diretto tra le persone aiuta a riconoscere e selezionare talenti migliori
-Le idee e i concetti estetici si trasmettono con la comunicazione faccia a faccia
-Il networking facilita la nascita di relazioni di ducia e il passa parola
-Molti progetti creativi sono legati tra loro e richiedono interazioni continue per essere sviluppati
SUL TEMA - MISURARE CULTURA E CREATIVITÀ
6.RICERCHE
=quanto cultura e creatività contribuiscono all’economia e come si collegano al capitalismo cognitivo - 2 canali:
cambia mercato del lavoro e la concentrazione di professionisti nelle città
-guardare come il
quanto valgono economicamente alcune attività culturali/creative
-calcolare - per farlo ci sono 2 passi di ricerca:
settori fanno parte della cultura e creatività
-scegliere quali (cinema, riviste, moda..)
indicatori usare per capire quanto valore economico producono
-scegliere quali (fatturato, posti di lavoro..)
= la ricerca più celebre in Italia è “ il libro bianco per la creatività” dove si distinguono i settori dell’industria creative:
-Cultura materiale= moda, design industriale, industria del gusto
-Produzione di contenuti, informazione e comunicazione= software, editoria, TV, radio, pubblicità , cinema
-Patrimonio storico-artistico= patrimonio culturale, musica e spettacolo, architettura
ALTRE METODOLOGIE
7. Network Anaysis=
-Social studio delle reti sociali attraverso SNA
studio delle reti e relazioni sociali
= è lo per la comprensione delle dinamiche sociali relative alle città creative
= studiare i legami tra persone analizzando come le connessioni sociali in uenzano la di usione di idee
= una rete permeabile (aperta a nuove connessioni) favorisce lo sviluppo dell’innovazione
dei big data usare grandi quantità di dati per studiare fenomeni sociali
-Opportunità =
Es. Corradini utilizza dati geo referenziati di Twitter per valutare il grado di vivacità innovativa delle regioni
metropolitane inglesi (dove ci fosse maggiore attività creativa)
CAPITOLO: ÉLITE LOCALI
Il tema del potere e di chi lo detenga è una questione antica e complessa
frazione di popolazione che risulta maggiormente dotata di speci che risorse utilizzabili
-L’idea di Elite indica quella
per esercitare un ruolo preminente nell’orientare le scelte intorno a determinati temi + che condizionano lo sviluppo e
decisioni della città
-le domande poste per capire chi governa un territorio sono: chi detiene il potere, chi assume le decisioni principali,
come si struttura l’Elite di governo
ELITISTA ‘900=
1.SCUOLA rappresentata da Mosca, Pareto, Michela evidenzia come il potere origini da diverse risorse
e si eserciti in di erenti modi:
-ricchezza nelle società commercianti e industriali / valore militare nelle società guerriere/ economico politico
nelle società moderne minoranza dominante e una maggioranza governata
-MOSCA= la società si divide in una
-PARETO= identi ca l’Elite delle volpi (caratterizzate da comportamenti come astuzia, frode, corruzione) e l’Elite dei
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leoni (che prediligono l’uso della forza e coercizione)
-MICHELS= formula la legge ferrea dell’oligarchia, secondo cui anche le organizzazioni democratiche tendono a
essere dominate da un’Elite
STUDIES USA
2.COMMUNITY anni ‘30= nascono studi empirici sull’Elite locali
-MILLS nell’opera “The Power Élite” analizza il potere negli USA e individua tre settori di controllo:
-Economia= grande imprenditori e multinazionali
-Esercito= forze armate
-Politica= governo e istituzioni
+ contribuì all’analisi dei meccanismi di funzionamento, dei caratteri di stabilità/ricambio e circolazione dell’Elite
-LYND nell’opera “Middletown in transition” cercarono di ricostruire gli aspetti fondamentali e le forme di
regolazione e di governo sulla città di Muncie, Indiana
= dimostrarono come pochissime famiglie cittadine erano in grado di esercitare un’enorme in uenza su ogni
settore di attività
-Era presente “la famiglia X” che deteneva un potere particolare= una sorta di Elite dell’Elite
STUDI SPECIFICI SUL POTERE LOCALE
3. -HUNTER nell’opera “Community Power Structure” analizza il potere ad Atlanta
metodo reputazionale= rilevazione del grado di reputazione dei soggetti
-utilizza il basato sulla (intervista a
cittadini in uenti per scoprire chi detiene il potere)
-emerge che la città era dominata da un’Elite organizzata con una struttura di potere piramidale:
-vertice= Power leaders (prendono le decisioni più importanti
livello=
-secondo under structure
-Base= cittadini senza potere
-DAHL nell’opera “Who Governs?” Studia il potere locale della città di new Heaven
metodo posizionale= ricostruendo la mappa delle principali istituzioni cittadine e individuando i
-Utilizza il
soggetti che ricoprono le cariche più rilevanti
-emerge che il potere locale non è concentrato in un’unica Elite, ma è settoriale (diviso tra vari ambiti) + è
transitorio (le persone al potere cambiano nel tempo)
COME STUDIARE LE ÉLITE LOCALI
4. = sono piste di ricerca per capire meglio come sono composte le Elite
VS FRAMMENTAZIONE
-COMPATTEZZA
Alcune Elite sono molto compatte (membri collaborano tra loro)
Altre sono frammentate (con diversi gruppi in competizione per il potere)
-PROVENIENZA
L’Elite possono provenire da diversi contesti sociali ed economici come:
-Classe sociale= alta borghesia, imprenditori…
-Ceto= gruppi con status simile come politici o dirigenti pubblici
-territorio= Elite radicate nella città