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AZIONE SOCIALE, RELAZIONE SOCIALE, USANZA, COSTUME
Alla regolarità del rapporto sociale concorrono la convenzione ed il diritto che compongono l’ordinamento legittimo:
Convenzione = La sanzione che colpisce chi la viola è la disapprovazione collettiva
Diritto= La sanzione è la costrizione fisica.
La scuola di Francoforte
È nata negli anni ’20 a Francoforte- istituto per la ricerca sociale nato grazie all’iniziativa di Adorno e Horkheimer.
Teoria critica della scuola di Francoforte: elemento che prevale nella riflessione degli studiosi (marxisti) è la critica sociale
Gli Stati Uniti accolgono questi studiosi durante il nazismo: offrendo cattedre molto importanti
Molti francofortesi erano ebrei.
La scuola di Francoforte si rifà alla dimensione di pensiero critico di Marx- marxismo che i francofortesi mettono in discussione e
rielaborano adattandolo ai nuovi fenomeni del 1900 (totalitarismi sia nazista che sovietico).
A causa del nazismo furono costretti a spostarsi dalla Germania (ad es. a Parigi, oppure decisero di uccidersi come Valter Benjamin)
Criticano l’alienazione della società borghese
Criticano l’illuminismo che non ha realizzato il suo progetto. Dialettica dell’illuminismo: è necessario mettere in discussione
gli esiti dell’illuminismo- che ha prodotto il mito della ragione assoluta: capacità di penetrare le cose definitivamente. La
realtà non è così: la ragione deve essere critica anche per se stessa.
Rifiutano il primato dell’economia che Marx aveva attribuito
Rifiutano l’utopia del capitalismo
= PESSIMISMO CULTURLE (Adorno e Horkheimer)
àà àà
Opera di Adorno: la personalit autoritaria- dedicata all’interpretazione della personalit che sta dietro all’uomo totalitario
(fascismo europeo) Usa anche la psicoanalisi
Prima generazione: Max Horkheimer (1895 – 1973), Theodor Adorno (1903 – 1969),
Seconda generazione: Herbert Marcuse (1898 – 1979), Walter Benjamin (1892 – 1940)
Terza generazione: Jürgen Habermas (1929), Zygmunt Bauman (1925 – 2017)
Prima generazione
Pessimismo culturale che caratterizza Adorno e Horkheimer.
Tematiche (influenzato da Marx e Weber):
Critica alienazione industriale borghese, ma rifiutano il primato che M. aveva affidato all’economia. Criticano il suo
economicismo e materialismo.
Rifiutano il mito dell’utopia e della società perfetta che ipotizza Marx, perché con avvento del nazismo e bolscevismo non
potevano immaginare una società libera.
Devono recuperare la razionalità europea, tradizione che rimane coniugata all’idea di libertà. Nazismo, comunismo, capitalismo
borghese, sono tutte tradizioni antieuropee che negano la razionalità classica filosofica e metafisica.
“dopo Auschwitz non si può più fare filosofa”
??? domanda d’esame???
In “Dialettica dell’illuminismo” (1946) sostengono la critica della razionalità moderna e illuminismo che finisce per cancellare l’idea
stessa di ragione. Eclissi della ragione: prevale la razionalità strumentale di W., idea di Bacone del “sapere è potere”, idea di ragione
strumentale che si concentra sui mezzi e non sui fini. Accusano l’illuminismo di un uso irrazionale del razionale. Fa scivolare l’uomo
nella “gabbia d’acciaio”. Razionalità di dominio che inizia a prendere forma con Cartesio e filosofia moderna.
Due esiti:
1. Sadismo, sesso diventa calcolo e pianificazione per il massimo dominio dell’altro
2. Industria culturale, ha realizzato l’uomo come essere generico, ognuno è solo ciò per cui può sostituire l’altro, ovvero una
banalizzazione e barbarizzazione della cultura, priva della forza morale del pensiero.
Arrivano considerare l’importanza del recupero sapere religioso, teologia come speranza di un miglioramento.
Capitalismo è il male migliore, il male peggiore sono i totalitarismi, rigettano l’idea di un’utopia della rivoluzione chiamando
“fascismo rosso”; infatti nel ’68 Adorno fu contestato, come “rassegnato al capitalismo”.
CRITICA SOCIALE al positivismo (Comte, Durkheim e in parte Weber)
Le scienze sociali devono descrivere oggettivamente la realtà, ma anche rifiutarla, criticarla e distaccarsi da essa.
L’uomo è colui che sa ribellarsi. “la pagliuzza nel tuo occhio è la migliore lente di ingrandimento.”. Ciò che ostacola la possibilità
della vita migliore è esattamente l’oggetto della sociologia.
Riflessione sulla presenza del dolore nel mondo, sociologia non deve rimuovere questa sofferenza, ma fare della sofferenza l’oggetto
dell’analisi sociologica. Solo assumendo questo dolore posso immaginare di rimuoverlo.
Musica dodecafonica, non basta Mozart, ma qualcosa che rompe l’armonia e mi aiuta a capire meglio le disarmonie della società, arte
ha una funzione sociale.
Reificazione: sociologia classica trasforma in res la realtà, ovvero la descrive come fatto e assegna ai fatti qualcosa di oggettivo e
indissolubile, e così non può comprenderne le contraddizioni.
In realtà si deve andare al di là dell’oggettività, non è un dato fine a se stesso ma racchiude dentro una contraddizione.
Processo di razionalizzazione come alienante, rileggono Marx attraverso Weber. Fanno riferimento all’alienazione dell’operaio
rispetto al proprio lavoro.
Seconda generazione
Questione del ’68 nella storia del nostro paese:
Tesi di orsina: le radici del 68 sono in tutto il 900– le tensioni trovano la spiegazione in qualcosa che è consustanziale alla democrazia
stessa— tende a generare promesse che non riesce a mantenere; la libertà totale, ambizione a raggiungere qualcosa.
Questo fenomeno ha provocato delle degenerazioni: terrorismo- politica che si coniuga alla violenza, ha prodotto il narcisismo-
diventa un fenomeno di massa, modello che si diffonde sempre di più anche in modo consapevole.
Perfettismo: riscatto dell’uomo- paringenesi: liberazione dell’uomo da ogni tipo di potere.
Atteggiamento palingenetico: introduce massimalismo che genera il contrario di quello che si augura di raggiungere.
Democrazia diretta: idea che si illude di sbarazzarsi di ogni mediazione della politica.
Slogan del 68: anche nella dimensione più privata intervengono elementi di potere che non consentono libertà all’individuo.
Nel giro di pochissimi anni la tesi del 68 si è ribaltata—> il politico si privatizza- la dimensione sociale di partecipazione si
ridimensiona e tutto diventa privato. Autodeterminazione soggettiva: perde di vista qualsiasi elemento di confronto critico\limite che
consente di limitare la volontà di autodeterminazione personale.
Essere psicomorfo: la realtà si dissolve— ciò che pensa l’uomo viene riflesso nella realtà.
Tesi di Orsina: il 68 e quello che accade a livello culturale produce un passaggio determinante. Il narcisismo non è più una patologia
individuale che c’è sempre stata, ma il narcisismo diventa una forma sociale- un ideal-tipo weberiano, un modello che tende a
diffondersi sempre di più in modo inconsapevole: siamo tutti più narcisisti di quanto non lo fossero le generazioni precedenti, tutti
attenti patologicamente a noi stessi. Idea che nella patologia narcisistica scompare la divisione tra dentro e fuori: il narcisista abbatte i
confini tra se stesso e l’esterno- il narcisista non ha nessuna vita intima.
rifiuteranno il ’68 -> adorno lo accuserà di fascismo rosso
Ripresa della dimensione critica del marxismo:
L’atteggiamento critico dei francofortesi emerge come:
1. Ritorno alle origini: il vero Marx è un critico sociale, le interpretazioni marxiste successive hanno tradito la sua vocazione più
autentica.
2. Superamento di Marx: trovare un modo innovativo di essere marxisti significa elaborare una teoria sociale che affronti le
nuove questioni che Marx non poteva prevedere. Contro ogni forma di dogmatismo.
CRITICA FRANCOFORTESE
Il cuore della critica francofortese alla società moderna sta nel vedere nei processi di razionalizzazione l’elemento alienante del
capitalismo moderno: si tratta di rileggere Marx e il suo concetto di alienazione attraverso Weber e il concetto di razionalizzazione.
Per la teoria critica per cogliere la realtà dobbiamo introdurre un elemento di critica- fenomeno che appare come una cosa e
àà
indiscutibile ma non lo è. La teoria critica interpella la responsabilit di ogni scienziato sociale, sociologo e ogni cittadino: la società
si presenta così perché è il risultato di processi che sono costruiti da noi.
Forme reificate:
concetto di reificazione- secondo i francofortesi le forme oppressive del potere si sviluppano dai processi di reificazione della società.
Reificare = cosificazione/oggettivazione: rendere cosa qualcosa che è il risultato di una produzione che fa la società che noi invece
rendiamo una cosa (la reifichiamo). Capire in che misura la società reifica i rapporti sociali- prodotto e frutto dell’agire dell’individuo.
Esempio classico della reificazione: la stessa sociologia, che tende a proporci un sapere falso, a presentarci come dato reale oggettivo
qualcosa che non è reale.
Cosa reifica la sociologia? Considera la società come una dimensione autonoma dagli individui: individualismo (divisione tra società e
individuo) - immagine che reifica la società stessa perché scinde società e individuo.
La scuola di Francoforte reintroduce una relazione tra società e individuo: la società esiste ed è il risultato delle azioni degli individui e
tende ad agire sull’individuo. Tra società e individuo c’è un rapporto di reciprocità. Per la teoria critica la società non è autonoma dagli
individui ma diventa ciò se viene reificata.
La mano invisibile di Adam Smith è un modo di reificazione della società: per i francofortesi non esiste la mano invisibile. Tutti i
metodi di oppressione della società si possono mettere in discussione.
I francofortesi preferiscono utilizzare teoria critica al posto di sociologia, che ha dentro di sé il rischio della reificazione cioè
l’assolutizzazione. Deve smascherare i processi sociali che presentano la società come un dato certo è inevitabile.
Sociologia critica del positivismo dei classici = Bauman: è necessario uscire e superare la dialettica distorca che contraddistingue il
positivismo. Non è possibile guardare la realtà sociale dal punto di vista oggettivo ma neanche solo in modo ermeneutico, cioè
soggettivo (Weber). È necessario tenere insieme queste due prospettive
Totalit&agr