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LE STORIE DI VITRA
Rientrano nella più ampia categoria dell'approccio biografico che si distinguono in:
- Life stories: cogliere in profondità la storia della tua vita.
- Life histories: storie costruite utilizzando anche fonti documentali diverse (cambia lo stimolo iniziale, preciso spezzone della vita).
Doppia valenza:
- Tecnica complementare: ampliare e integrare informazioni di tipo quantitativo con approfondimento qualitativo.
- Tecnica autonoma: svincolata da qualsiasi altra tecnica di indagine.
Le storie di vita sono un insieme organizzato in forma cronologico-narrativa, spontaneo o pilotato, esclusivo o integrato con altre fonti, esperienze, strategie relativi alla vita di un soggetto e da lui trasmessi direttamente o per via indiretta a una terza persona. È una storia raccontata quanto più completamente e onestamente possibile che una persona sceglie di raccontare circa la vita che ha vissuto, è costituito da ciò che la persona.
Ricorda della sua vita e degli aspetti che la persona vuole che gli altri conoscano, come risultato di un'intervista guidata da un'altra persona.
Punti di forza:
- Equilibrio tra micro e macro: gli agenti sociali trasformano micro eventi in macro, poiché il macro sta già nella vita quotidiana, sia le dimensioni agite dal soggetto, esperienze calate nei singoli contesti, sia le dimensioni valutative e affettive che derivano dal processo biografico, filtro consapevole o neo della memoria.
- Dimensione temporale: elemento ordinatorio e sequenziale dell'oggetto della ricerca.
- Forte ruolo della soggettività: variabile intrinseca delle storie di vita.
Punti di debolezza:
- Lasciare spazio e riflessivo a chi si racconta: la riflessività diventa produzione in senso.
- Definizione dei limiti del racconto: una storia o tante storie?
- L'interferenza del ricercatore (va controllata): può avvenire in
- Tecniche di gruppo:
- Grazie al gruppo è possibile approfondire e scandagliare in profondità gli argomenti tratti proprio grazie al feedback su cui si basa l'interazione.
- Dalla dinamica di gruppo possono risultare nuovi punti di vista e prospettive non valutate a priori.
- Diverse tecniche di gruppo:
- Focus group: è un'intervista rivolta ad un gruppo omogeneo di persone per approfondire un tema o particolari argomenti di un argomento. Un operatore attraverso alcuni stimoli, grazie ad una tecnica più o meno strutturata dinamica, incentiva il gruppo al dialogo, proponendo degli stimoli di tipo verbale e visivo. Il punto di forza sono l'interazione tra i partecipanti che produce idee in misura assai maggiore rispetto all'intervista singola, a livello di quantità di approfondimento. Dura circa 90 minuti, con una serie di focus con lo stesso gruppo di persone o un solo focus group con gruppi diversi, composto da almeno 3 persone meglio se.
- Delphi: il gruppo esiste ma i partecipanti non sono compresenti fisicamente. L'interazione tra i partecipanti è guidata dal gruppo di ricerca che:
- Organizza le informazioni attraverso la predisposizione di un questionario che invia ai diversi partecipanti esperti.
- Successivamente il gruppo di ricerca raccoglie le annotazioni e le sistematizza riproponendo quanto elaborato in forma aggregata ai partecipanti.
- In tal modo, tutti i partecipanti possono conoscere l'opinione e il punto di vista degli altri.
- Quest'ultima operazione viene ripetuta più volte a discrezione del gruppo di ricerca.
- Vantaggi:
- Può sostituire frequenti incontri diretti.
- Ovviare a tempi limitati e a costi elevati.
- Esperti geograficamente dispersi.
- Brainstorming: è un gruppo formato da più persone che hanno la finalità di scoprire nuove idee rispetto ad una zona specifica di
interesse.Sono somministrati dsl ricercatore una serie di stimoli di partenza utili per incentivare laconversazione ed in particolare modo la libera associazione di idee.Saranno quindi annotate dal facilitatore/moderatore tutte le nuove idee scaturite dal gruppo su diuna avana.Slancio quando la sessione di brainstorming risulterà satura si passerà all’analisi e all valutazionedei contenuti assieme a tutti i partecipanti.DALL’INTERROGAZIONE ALL’ASCOLTO, DALL’ASCOLTO ALLO STUDIO.Etnografia:È un’insieme di metodi attraverso i quali è possibile delineare le caratteristiche di una cultura vivendo con ecome le persone che la condividono.La partecipazione diretta del sociologo della realtà che vuole studiare, deve essere:- Sguardo, guardarsi intorno, scendere per le scale.- Capacità di sentire e di ascoltare, con l’uso di tutti i sensi possibili.- Guardare ciò che avviene dall’interno mantenendo il
più possibile un distacco scientifico.- Documentare il mondo dal punto di vista delle persone studiate.Comprednere e interpretare il punto di vista dei soggetti oggetto di indagine, descrivere ciò di cui essi stessihanno consapevolezza e spiegare il corso degli eventi.Chi interpreta non è il sociologo ma l’uomo della strada. Il ruolo centrarle è che le cose le sanno tutti. Illavoro del sociologo è evidenziare come sono interpretati i fatti sociali. Ogni definizione è una descrizionedel comportamento che è stato direttamente osservato nella realtà empirica.
L’insieme di metodi di cui si servono antropologi e sociologi per raccogliere dati documentari direttamentesul terreno. Si vive con e come le persone del gruppo sociale studiato, in modo da osservare e comprenderela loro cultura, la loro visione del mondo, norme,credenze e valori. Bisogna raccogliere dati direttamentesul campo.
Etnometodologia:
Strumenti:
- Analisi della conversazione.
- Lo studio dell'interazione non verbale.
- L'osservazione.
- Memorizzati.
- Annotati.
- Registrati.
- Fotografati/ripresi con videocamera.
Il ricercatore non esplicita la sua identità e scopi, la reattività è ridotta al minimo, il ricercatore diventa parte della comunità che sta studiando: può così comprenderne maggiormente il comportamento, ma limita il campo di azione. Il rischio è di limitare l'oggettività e il distacco emotivo, non sempre la partecipazione è possibile o lecita.
I dati possono essere:
Serve a ricavare una teoria dalle informazioni raccolte con la discesa sul campo. La teoria nasce dalla ricerca empirica secondo un criterio induttivo e con