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VIGILANZA INFORMATIVA

Il ruolo della vigilanza informativa è quello di inviare alla Banca d'Italia:

  • segnalazioni statistiche
  • ogni altro dato o documento richiesto
  • bilanci d'esercizio entro 30 gg dalla data dell'Assemblea ordinaria di approvazione

L'ORGANIZZAZIONE DELLA BANCA

La nuova Legge Bancaria introduce principi e obiettivi che vengono realizzati mediante un sistema fondato sui seguenti criteri cardine:

  1. la despecializzazione dell'attività bancaria
  2. il mutuo riconoscimento
  3. il controllo del Paese d'origine
  4. la separatezza tra banca e impresa

La despecializzazione dell'attività bancaria può essere:

  • istituzionale, in quanto non è più valida la distinzione tra le banche in base alla forma giuridica e alla categoria giuridica di appartenenza
  • temporale, in quanto si distinguono aziende di credito dedite alla raccolta del risparmio a breve termine e aziende di credito dedite alla raccolta del
risparmio a medio-lungo termine. - operativa, che deriva dalla possibilità offerta alle banche di esercitare, oltre all'attività bancaria, ogni attività finanziaria ammessa al "mutuo riconoscimento" (si tratta di operazioni finanziarie che in passato non potevano essere esercitate direttamente dalla banca). La nuova Legge Bancaria introduce il modello operativo di "banca universale". La banca universale è un ente creditizio che non solo può raccogliere risparmio ed erogare credito a breve, medio e lungo termine, ma può anche operare in tutti i settori del mercato finanziario. Nella realtà non esiste la banca universale nella sua forma "pura": tutte le grandi banche sono strutturate come gruppi, pur differenziandosi per la numerosità, l'articolazione e la diversità delle società controllate. All'interno del vasto tema dell'organizzazione bancaria si colloca lacomplessa problematica della governance aziendale. LE BCC (banche broker di piccole dimensioni) sono istituti finanziari che esercitano l'opzione BUY, in pratica effettuano: - Accordi con banche di maggiori dimensioni per la distribuzione di servizi specialistici, - Costituzioni di società consortili, - Configurazione di accordi di collaborazione (network). La struttura organizzativa interna delle BCC prevede: - Sportelli di maggiori dimensioni, caratterizzati da una ampia gamma di servizi offerti e da un'ampia autonomia decisionale. - Sportelli di Private o Corporate Banking, dotati di ampia autonomia decisionale ma di pochi prodotti ad alta specializzazione. - Sportelli caratterizzati da un'ampia gamma di servizi offerti ma da un basso grado di autonomia decisionale. - Sportelli leggeri e ATM, con bassa autonomia e basso grado di offerta. LA GESTIONE DELLA RACCOLTA BANCARIA La banca è l'intermediario finanziario per eccellenza, trasferisce risorse finanziarie da unità

economiche in surplus a unità in deficit (funzione creditizia)- una parte rilevante delle sue passività ha natura monetaria ed è normalmente accettata come mezzo di pagamento (funzione monetaria);- diversifica dal lato dell'attivo e dal lato del passivo (funzione di trasformazione-gestione dei rischi)

Introduzione

La banca è sola impresa autorizzata all'esercizio dell'attività bancaria, ovvero "la raccolta di risparmio tra il pubblico e l'esercizio del credito". Oltre a ciò, le banche svolgono "ogni altra attività finanziaria, nonché attività connesse o strumentali. Sono salve le riserve di attività previste dalla legge (gestione in monte del risparmio ed attività assicurativa)" (art. 10 TUB).

La raccolta del risparmio fra il pubblico è "l'acquisizione di fondi con obbligo di rimborso" ed è "vietata ai soggetti diversi dalle banche".

salvo deroghe (art. 11 TUB).

LE OPERAZIONI DI RACCOLTA BANCARIA

Raccolta bancaria (in bilancio):

  • la banca è debitrice nei confronti degli operatori di mercato (per lo più famiglie) che le affidano il proprio denaro;
  • entrano mezzi finanziari che rimangono acquisiti alla banca e iscritti nel Passivo dello Stato Patrimoniale.

Raccolta bancaria indiretta (fuori bilancio):

  • la banca fornisce un servizio di consulenza alla clientela nel campo degli investimenti e/o servizi di intermediazione mobiliare (ad esempio, fondi comuni, gestione patrimoniali, ecc...);
  • risultano in Bilancio ma "sotto la linea" ed in nota integrativa: entrano nel Conto Economico come commissioni di servizio (attività di asset management).

LA RACCOLTA BANCARIA

Nel 2019 la raccolta complessiva delle banche operanti in Italia, escluse le passività le passività nei confronti di altre banche italiane, è aumentata dello 0,8%. L'espansione della provvista

aldettaglio (+4,8%) ha più che compensato il calo della raccolta all'ingrosso (-6%) e delle passività verso l'Eurosistema (-9,8%).

La raccolta al dettaglio ha continuato a essere sostenuta dalla crescita dei depositi di residenti (+6%), aumentati anche per effetto del disinvestimento da parte delle famiglie dai prodotti del risparmio gestito. Dal 2011 l'incremento dei depositi è stato costante e la loro incidenza sul totale della raccolta è salita di quasi un quarto, al 66,5%; in tale periodo le maggiori consistenze di depositi hanno più che compensato il calo delle obbligazioni detenute dalle famiglie (-1,7%), il cui ammontare alla fine del 2019 era molto contenuto (pari al 2,6% della raccolta rispetto al 15,9% del 2011).

Il calo della provvista all'ingrosso, che rappresenta poco più di un quinto del totale, è interamente attribuibile alla riduzione di circa 2/3 delle passività nette verso controparti centrali.

Tali passività, dopo essere notevolmente aumentate nel 2018 per finanziare a tassi contenuti gli acquisti di titoli di Stato, si sono riportate su livelli bassi nel confronto storico, grazie ai maggiori flussi di depositi e alla riduzione degli acquisti di titoli pubblici italiani. La raccolta obbligazionaria sui mercati dei capitali è invece cresciuta del 6,5%, interrompendo la flessione iniziata nel 2015; ha beneficiato, soprattutto nella seconda metà del 2019, delle favorevoli condizioni di emissione. Il costo medio della raccolta è leggermente sceso rispetto al 2018, passando dallo 0,28% al minimo storico dello 0,16%. La flessione è attribuibile quasi interamente alla riduzione del costo medio delle passività sul mercato interbancario (da -0,3% a -0,4%) e delle obbligazioni (da 2,4% a 2,1%). Sono rimasti sostanzialmente stabili i tassi sui depositi e sui rifinanziamenti presso l'Eurosistema. Un concetto chiave: La banca deve disporre di.risorse finanziarie adeguate: - sia quantitativamente - sia qualitativamente conseguentemente il management deve organizzare la politica della raccolta. Principali definizioni (politica della raccolta, operazioni di raccolta, TUB): - La politica della raccolta è definita come l'insieme coordinato di azioni che il management di una banca intraprende allo scopo di ottenere il volume e la composizione di risorse più coerenti con gli obiettivi di massimizzazione del valore aziendale. - Le operazioni di raccolta comprendono il complesso degli strumenti che consentono alla banca di dotarsi delle risorse finanziarie a titolo di debito necessarie per lo svolgimento delle funzioni monetaria e di intermediazione finanziaria. - La raccolta del risparmio è l'acquisizione di fondi con obbligo di rimborso, sia sotto forma di depositi, sia sotto altra forma (art. 1 TUB) Obiettivi quantitativi della politica di raccolta: - in termini assoluti: nelle banche di nuova costituzione perl’ammissione al circuito dei pagamenti- in termini relativi: in ogni banca in termini di flussi calcolati rispetto a dati di stock di periodi precedenti Obiettivi qualitativi della politica di raccolta - Tipologie di raccolta Raccolta diretta: depositi, certificati di deposito, obbligazioni, prestiti, subordinati, pronti controtermine. -> le passività bancarie con funzioni di investimento (DEPOSITI-TEMPO). Raccolta indiretta: servizi di amministrazione e custodia dei titoli e gestioni patrimoniali. -> le passività bancarie con funzioni di servizio (DEPOSITI-MONETA). Grado di stabilità ed elasticità della raccolta Gli obiettivi quantitativi e qualitativi della politica di raccolta devono assicurare: - stabilità della raccolta - elasticità della raccolta Come viene garantita contemporaneamente la massima stabilità ed elasticità della raccolta? Si ricorre ad un approccio basato sul principio assicurativo dei grandi numeri: ildi difficoltà nel reperire liquidità sufficiente per far fronte agli impegni di pagamento. - Rischio di tasso di interesse: se i tassi di interesse aumentano, la banca potrebbe dover pagare interessi più alti sui depositi raccolti rispetto ai rendimenti ottenuti dagli impieghi, riducendo così la sua redditività. - Rischio di credito: se i prestiti concessi dalla banca non vengono rimborsati dagli debitori, la banca potrebbe subire perdite finanziarie. - Rischio di cambio: se la banca opera in più paesi con diverse valute, le fluttuazioni dei tassi di cambio possono influire negativamente sulla redditività. Per mitigare questi rischi, le banche adottano diverse strategie di gestione della raccolta, come la diversificazione delle fonti di finanziamento, l'utilizzo di strumenti finanziari derivati per coprire il rischio di tasso di interesse e la valutazione accurata della qualità creditizia dei debitori. In conclusione, il frazionamento della raccolta bancaria è fondamentale per garantire stabilità ed elasticità alla banca, ma comporta anche rischi specifici che devono essere attentamente gestiti.

Di squilibrio finanziario, se i flussi di cassa in uscita determinati dall'estinzione delle passività superano o precedono nel tempo i flussi di cassa in entrata derivanti dal rimborso dei finanziamenti concessi.

Rischio di interesse, che comporta un effetto reddituale sul Bilancio (-> margine di interesse) della banca:

Rischio di rifinanziamento (se scadenze Attivo > scadenze Passivo): un aumento del tasso di interesse comporta una diminuzione del margine interesse.

Gli strumenti di mitigazione di tali rischi:

Rischio di liquidità:

  • Selezione della clientela potenziale in funzione delle scadenze preferite;
  • Frazionamento della clientela effettiva;
  • Diversificazione della clientela effettiva e potenziale.

Rischio di interesse:

  • Regime del tasso variabile indicizzato;
  • Regime del tasso fisso con contestuale stipula di contratti di interest rate swap (IRS).
Dettagli
A.A. 2023-2024
62 pagine
SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/11 Economia degli intermediari finanziari

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher santese_andrea di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Economia e gestione della banca e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università del Salento o del prof Marchetti Pietro.