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Processo di nursing

Accertamento

→ Dati soggettivi: fatica, dolore, cefalea, debolezza, alterazioni sensoriali/percettive (udito, olfatto, tatto, vista, cinestesie).

→ Dati oggettivi: capacità funzionali, mobilità, condizioni mentali, forza, andatura, livello di coscienza, capacità di azioni di vita quotidiana semplici/ complesse, PV, reazioni pupille, convulsioni.

Diagnosi infermieristica (DI)

  • Percezione sensitiva disturbata legata allo spostamento o alla compromissione del tessuto encefalico:
    • → Pianificazione/risultati attesi: il paziente manterrà le percezioni sensitive.
    • → Interventi infermieristici: mantenere comunicazione. Fornire ambiente sano, orientamento e stimoli appropriati. Incoraggiare alcune interazioni sociali.
  • Nutrizione sbilanciata, inferiore al fabbisogno dell'organismo, a causa degli effetti collaterali del trattamento e dell'avanzare della malattia:
    • → Pianificazione/risultati attesi: il paziente manterrà il suo peso entro 3 kg in più o meno rispetto al peso iniziale.
    • → Interventi infermieristici: valutare peso a giorni alterni. Pasti piccoli e frequenti con maggiore contenuto di kcal e proteine. Far scegliere cibo al paziente. Uso integratori alimentari per mantenere peso. Bere frequentemente.

Accidente cerebrovascolare e attacchi ischemici transitori

Accidente vascolare/ictus/stroke

  • Improvvisa comparsa di segni/sintomi riferibili a deficit focale/globale delle funzioni cerebrali, durata > 24h o con esito infausto, non attribuibile ad altra causa apparente se non vasculopatia cerebrale.
  • Emergenza medica con intervento immediato per un recupero migliore.
  • Cause:
    • Ischemia cerebrale da blocco della circolazione arteriosa (trombo, embolo) ➔ Causa deficit neurologico temporaneo/ permanente in base alla zona colpita.
    • Emorragia cerebrale.

Attacchi ischemici transitori/TIA

  • Ictus ischemici di durata < 24h, il 30% preannuncia ictus.
  • Sintomatologia:
    • Deficit forza/sensibilità su un lato del corpo, vista (amaurosi fugace), eloquio (afasia), equilibrio o coordinazione motoria, emiplegia (paralisi un lato del corpo), emiparesi (debolezza un lato corpo), disartria (deficit linguaggio da disfunzione muscolare), disfagia (deficit muscoli deglutizione), labilità emotiva (perdita controllo emozioni), diplopia, < acuità visiva, emianopsia omonima, < sensibilità tatto, deficit intellettivi, disfunzione intestinale e vescicale.

Terapia medica

  • Terapia di supporto nelle prime 24-48h:
    • Adeguata perfusione cerebrale, prevenzione edema cerebrale, trattare eventuale insufficienza respiratoria, monitorare TC (per eventuale terapia antibiotica).

Terapia chirurgica

  • Endoarteriectomia:
    • A livello della biforcazione carotidea per migliorare il flusso ematico nel distretto carotideo.
  • Terapia farmacologica: antipertensivi, anticoagulanti, agenti trombolitici, soluzioni ipertoniche per edema cerebrale.
  • Dieta: < liquidi per alcuni giorni, attenzione a disfagia (eventuale SNG).

Attività fisica

  • → Ictus trombotico: paziente orizzontale per > perfusione cerebrale.
  • → Testata del letto sollevata per < perfusione cerebrale.

Ictus emorragico

Gestione infermieristica

  • Pervietà vie aeree, equilibrio idrosalino, monitorare PV, condizioni neurologiche, bilancio idrico, EGA, dieta, attività fisica, LDP.

Epilessia e convulsioni

Epilessia

  • Patologia neurologica caratterizzata da attacchi improvvisi e transitori di differente natura (motoria, sensitiva, psicomotoria).
  • È legata a scarica eccessiva di gruppi di neuroni encefalici che può diffondersi a tutto l’encefalo.
  • Può causare:
    • Alterata coscienza, movimenti muscolari improvvisi, perdita di tono muscolare, turbe comportamentali/umore.
  • Cause:
    • Trauma alla nascita, ipossia, infezione, tumore, alcolismo, droghe, avvelenamento da monossido di carbonio/piombo, ictus, ipoglicemia, squilibrio idroelettrolitico, febbre elevata, sconosciuta.

Classificazione

  • Crisi generalizzate:
    • Interessamento intero encefalo simultaneamente, causando reazioni bilaterali e simmetriche.
    • Tipologie:
      • → Tonico clonico grande male. Irrigidimento tonico muscoli con perdita controllo posturale e caduta al suolo, seguita da fase clonica.
      • → Assenze piccolo male.
      • → Mioclonici: contrazioni involontarie improvvise e rapide di un gruppo muscolare (tronco o estremità), no perdita coscienza.
  • Crisi parziali:
    • Semplici:
      • Area colpita parte corteccia cerebrale, con movimenti involontari di un braccio/gamba, no perdita coscienza.
    • Complesse:
      • Con perdita coscienza e disturbi psicomotori.
      • Con automatismi motori, precedute da aura o dolore addominale.

Diagnosi

  • EEG, TC o RMN.

Terapia

  • Chirurgica per pazienti non responsivi a terapia farmacologica.
  • Farmacologica: anticonvulsivanti (fenitoina, fenobarbitale, carbamazepina, acido valproico).
  • Dieta equilibrata.
  • Attività fisica e riposo adeguato.

Gestione infermieristica

  • Monitorare effetti collaterali farmaci, no alcool.

Ernia del disco

Sintomatologia

  • Una delle principali cause di dolore cronico, 30-50 anni di età. Nel 90-95% dei casi L4-L5 e L5-S1.
  • Tratti colpiti: cervicale e lombare.
  • Cause: trauma (cadute, incidenti stradali, traumi minori ripetuti), stiramento, torsione, alterazioni degenerative correlate all’età.

Disco intervertebrale

  • Cuscinetto cartilagineo interposto tra i corpi vertebrali.
  • Nell’erniazione il nucleo protrude attraverso l’anello fibroso, può comprimere il midollo e le radici nervose causando dolore, alterazioni motorie/sensitive e dei riflessi tendinei.

Diagnosi

  • TC, RMN.

Terapia

  • Medica: riposo, < carico, immobilizzazione colonna, farmaci analgesici, fisioterapia, rafforzamento muscoli paravertebrali, TENS.
  • Chirurgica: rimozione disco erniato.
  • Farmacologica: analgesici, oppiacei, FANS, steroidi, antiepilettici, miorilassanti, ansiolitici.
  • Dieta: calo ponderale, dieta iperproteica ricca di calcio-Vit D-fosforo.
  • Attività fisica: fasce schiena, collari cervicali, materasso rigido, no pesi, fisioterapia.

Gestione infermieristica

  • Monitorare stato neurologico, PV, supporto liquidi, post-operatorio, drenaggi, manovra logrolling (muovere corpo e arti senza torsione colonna).

Lesioni midollari

Classificazione

  • Lesione completa:
    • No trasmissione impulsi nervosi sotto sede del danno, con deficit motorio e sensitivo completo delle aree innervate dai nervi spinali sotto lesione midollare.
  • Lesione incompleta:
    • Alcuni fasci midollari sono coinvolti, mentre altri trasportano impulsi nervosi.

Meccanismo danno

  • Rapida decelerazione/accelerazione che causa iperflessione e/o iperestensione colonna, o sovraccarico assiale o rotazione eccessiva.
  • Iperflessione:
    • Movimento eccessivo di proiezione anteriore del capo, che causa compressione corpi vertebrali e danno a legamenti posteriori dischi intervertebrali.
  • Iperestensione:
    • Estrema proiezione posteriore del capo che danneggia strutture vertebrali posteriori e legamenti anteriori.
  • Sovraccarico assiale o compressione:
    • Pressione eccessiva applicata alla colonna vertebrale che frattura il corpo vertebrale.

Classificazione danno funzionale cause

  • Commozione, contusione, lacerazione, trans-sezione, emorragia o infarti da occlusione vasi sanguigni che irrorano il midollo, necrosi midollo spinale, paralisi flaccida, perdita riflessi tendinei.
  • → Shock spinale: deficit motorio, sensitivo, autonomico e dell’attività riflesse.
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Scienze mediche MED/04 Patologia generale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher giorgiagiorgia2014 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Basi fisiopatologiche delle malattie e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Roma La Sapienza o del prof Carnevale Roberto.
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