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pirimidina + imidazolo: la caffeina è totalmente metilata, si differenzia dalle altre quindi solo
per la posizione dei metili.
caffeina svolge anche azione vasocostrittrice centrale per cui viene usata anche per il mal di testa in
associazione con i FANS. mentre la teofillina viene usata nelle preparazioni antiasma data la sua
azione sulla dilatazione dei bronchioli. dal metabolismo della caffeina per demetilazione sull'azoto
pirimidinico si ottiene la paraxantina oggetto di metabolismo invece ossidativo (chetone)
le xantina ssomigliano ai nucleotidi purinici per cui inizizlmente si pensava potessero
essere teratogeni per l 'uomo ma non è così, la caffeina blocca le fosfodiesterasi per cui si
ha aumento di cAMP che determina aumento dei processi come la glicolisi e lipolisi.
sintesi teofillina-caffeina: la dimetilurea reagisce con il cianoacetatodi etile (-C=N il gruppo
si chiama ciano) in presenza di etossido di sodio (ambiente basico) si ha la ciclizzazione
con formazione dell'anello aminopiridinico. viene fatto reagire in ambiente acido con nitrito
di soadio per cui si ha lanitrazione in posizione 5 dell'anello. in seguito a riduzione
catalitica con idrogeno gassoso il gruppo nitro viene ridotto a gruppo amminico per cui ora
sulla molecola sono presenti 2 gruppi amminici. a questo punto ci serve una molecola che
reagisca con due nucleofili e che contengsa un atomo di carbonio per poter ottenere il
ciclo imidazolico. quindi usiamo acido formico per ottenre la teofillina da cui per
metilazione con ioduro di metile otteniamo la caffeina
Abbiamo 5 fasi:
Fase 0: depolarizzazione con aumento della permeabilità della membrana nei confronti
degli ioni sodio, la membrana si depolarizza e abbiamo inversione di segno
Fase 1: rallentamento di ingresso di ioni sodio internamento e aumento degli ioni cloro
Fase 2: inizia l’ingresso del calcio, abbiamo una deplezione delle cariche positive del
potassio
Fase 3
Fase 4 : la pompa sodio potassio va a ripristinare le normali concentrazioni ioniche
all’interno e all’esterno della cellulaall’esterno della cellula
I farmaci antiaritmici si dividono in 4 classi:
Classe 1: vanno a bloccare i canali veloci del sodio e sono anestetici locali, vanno ad
agire sulle membrane delle cellule nervose rallentando la conducibilità degli impulsi
elettrici.
chinidina è un epimero della chinina (antimalarico) sul C9
Un esempio è la procainammide, si va a legare ai canali del sodio aperto o inattivato
assicurando un blocco maggiore nei tessuti che si depolarizzano frequentemente. La
procainammide è efficace nel trattamento di molti tipi di aritmie ventricolari e sovra
ventricolari ed è attiva per via orale. La procaina è un anilina che a livello delle funzione
ammidica aveva una funzione esterea.
Anilidi: in questa classe è presente la lidocaina che è anche un anestetico locale. Dopo la
procainammide si è invertita la funzione ammidica formando la lidocaina in orto due
gruppi metilici bloccando il metabolismo dell’anilide. Le anilidi vanno ad alterare
l’automatismo del pace maker cardiaco aumentando il potenziale di soglia. I metaboliti
hanno subito eliminazione del gruppo etilico sull'azoto
La glicina è un amminoacido.
Beta bloccanti: sono bloccanti dei recettoribeta adrenergici, influenzano il simpatico nella
genesi delle aritmie. Abbiamo un alzamento della soglia di eccitabilità e un abbassamento
della velocità di conduzione.