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L a struttura di una frase semplice attiva con verbo transitivo comporta di necessità la
presenzadiunSNsoggettoediunSNoggetto.Diversamente,lefrasipassiveprevedono
perilsoggettodistruttura-Punaposizionevuotadalpuntodivistasemantico
,destinataad
essere riempita dall’oggetto sollevato. Esistono, tuttavia, anche delle strutture frasali
ridotte (
Small Clauses
), che non prevedono per il soggetto nemmeno una posizione
vuota.Poivièilparticolarecostruttodell’
ablativoassoluto
,usatoinlatinoclassicoquasi
esclusivamenteconiverbitransitiviattivieideponentiintransitivi
,poichéiverbiintransitivi
attivinonhannomailadiatesipassiva,quindinemmenol’ablativoassoluto.Lafrequenza
d’usodegliablativiassoluticoniverbideponentiintransitivièdatadalfattocheilsoggetto
dell’ablativo assoluto deve ricoprire in realtà il ruolotematicotipicodiunoggetto
.Ciò
suggeriscel’ipotesicheilsoggettodisuperficiedebbatrovarsiinizialmentenellaposizione
di oggetto profondo. Iverbichenonhannolacapacitàdiassegnareilcasoaccusativoal
proprio oggetto vengono definiti inaccusativi (es. morire
, in italiano). In latino appare
particolarmente chiara l’analogia tra gli inaccusativi e i passivi
: i verbi inaccusativi
presentano sempre la flessione passiva (
nascor, morior
), ed il loro soggetto,
analogamente a quanto avviene in una frase passiva, deve trovarsi in struttura-P nella
posizione di oggetto. Il soggetto di una frase con verbo inaccusativo non arriva nella
posizione di specificatore di IP provenendo dalla posizione di specificatore di SV, come
avviene di regola per il soggetto di una frase con verbo transitivo. Vi è quindi anche in
latino la distinzione tra i verbi inaccusativi (
deponenti intransitivi), e glialtrideponenti
,
chehannoassuntovaloreattivo.Ilterminestessoindicacheilverbohadepostolaforma
morfologica attiva, senza dire niente sulla natura del verbo. Al contrario, per un verbo
inaccusativo(es.morior
),laflessionepassivaèconnaturataallastrutturadelverbostesso,
cheprevedelapossibilitàdiaveresolounoggettoinstruttura-P(ilqualediventasoggetto
in struttura-S).
7.3 Le interrogative
L a struttura delle interrogative e delle relative è caratterizzata dalla presenza di uno
speciale tipo di movimento sintattico
. La semantica interrogativapuòessereattribuitaad
una frase semplice, in primo luogo per mezzo di una particolare struttura intonativa
.
L’insiemedellefrasiinterrogativesisuddivideinduetipi,caratterizzatidaldiversotipodi
risposta
. Vi sono domande a risposta chiusa (
sì/no
) e quelle arispostaaperta,incuila
r
isposta prende laforma di vari costituenti(
sintagmi nominali/preposizionali/verbali
).
In latino le domande chiuse sonoretoricheeselarispostaattesaèaffermativasiusala
particella interrogativa nonne
; se è negativa
, si usa num
. Inoltre, in queste domande,
l’
interpretazione interrogativa viene ottenuta in molte lingue per mezzo del movimento
sintattico
.Siusaunclitico–ne
,cheoccupalaposizionedelcomplementatore,epoiuna
testa lessicale (solitamente il verbo), che viene mossa perunirsialclitico.Visonopoile
domandearisposteaperta
,ovvero,acostituenti
.Questosecondotipodidomandehauna
struttura diversa dalle precedenti: quando il parlante ha bisogno di informazioni, la
strategia si basa non tanto sull’aggiunta di particelle (
num, nonne,-ne
), bensì sulla
sostituzione ed il movimento di costituenti. Si suppone che per tali frasi esistano due
diversi livelli di rappresentazione. In primis il costituente su cui si desidera avere
l’informazione viene sostituito da un costituente interrogativo (pronome, aggettivo,
avverbio) formato su una radice in consonante occlusiva labiovelare: in latino qu-
, in
italianoch-,in inglesewh-
.
Il costituente interrogativo che sostituisce il costituente interrogato si sposta poi all’inizio
della frase, nella posizione di specificatore di CP
, la cui funzione principale è quelladi
inserirsi all’interno della struttura frasale di una sovraordinata, dando origine ad una
struttura di subordinazione. Quindi, per formare la frase interrogativa, oltre alla
sostituzione del costituente interrogativo quid, si dovrà verificare il movimentowh-
,
secondo cui il costituente marcato dal tratto wh-/quid viene spostato nella posizione
tipicamente interrogativa di specificatore di CP, lasciando al proprio posto unatraccia.È
quichesicoglieilvalorelogicopeculiaredelpronomeinterrogativochespiegaperchésia
necessarioilmovimentocheportal’operatoreall’iniziodellasequenza.Ilcaso(edilruolo
tematico) del pronome interrogativo è quello che viene assegnato nella struttura-P dal
verbo alcostituente interrogato(ed alla sua traccia).
7.4 Le relative
L efrasirelativehannounastrutturasimilealleinterrogative.Sonointrodottedalpronome
relativo qui
, o da pronomi relativo-indefiniti (
quisquis, quicumque
), o ancora da pronomi
relativo-interrogativi (
qualis, quantus
), aventi tutti una forma morfologica particolarmente
vicina a quella degli interrogativi, perché tutti sono formati sulla medesima radice
labiovelarequ-.Tuttavia,ciòcheaccomunamaggiormentelerelativealleinterrogativeè
riconducibilealmovimentowh
-:ilpronomerelativosostituisceuncostituenteesplicitoesi
sposta nella posizione di specificatore di CP, lasciando una traccia nella posizione di
estrazione(Chomsky,1977).Ilcasodelpronomerelativoèperciòquellodellasuatraccia.
Una differenza tra le relative ed interrogative, invece, è che la relativa di regola non
compare mai da sola
, è sempre subordinata a qualche altra frase. Il pronome relativo
unisce due frasi in una struttura di subordinazione, che si caratterizza per il particolare
punto di aggancio della subordinata alla reggente. L’inserimento del CP avviene nella
posizionediaggiuntonominale
,