B) D
ipendente: “passeggiando per la strada”
A)
Dichiarativa (enunciativa): “piove.”
Interrogativa: “piove?” (? = intonazione ascendente)*
Esclamative: “Piove!” (! = variazione prosodica)
Ottative (desiderative): “Se oggi piovesse….”
Imperative (volitive, iussive): “Dammi quel libro”
Nota sulle frasi interrogative:
Le interrogative possono essere reali o fittizie.
Reali sono quelle che esprimono un reale desiderio di sapere qualcosa:
“Come ti chiami?”; “Che ore sono?”….
Un particolare tipo di interrogativa reale è la disgiuntiva o alternativa:
“Sei di Milano o di Brescia?”
Fittizie (o false) sono quelle che non esprimono una reale domanda, o
desiderio di sapere qualcosa. Si distinguono in:
- interrogative retoriche (richiedono all’interlocutore un assenso o un
diniego che è già implicito, quasi suggerito, nella domanda): “Ma ti
sembra possibile che….?”; “Mi vuoi bene, non è vero?”; “Ma si può
essere più stupidi di così?”…. “Non ti pare?”…. 3
- interrogative didascaliche (chi sta trattando un argomento davanti a un
uditorio, o un pubblico di lettori, rivolge a se stesso una domanda, quasi
fingendo che sia rivolta dal pubblico): “Oggi parliamo di sintassi. Ma che
cos’è la sintassi?”; “Autunno mai così caldo. Le temperature? Dai 12 ai 22
gradi”…..
- interrogative narrative (simili alle precedenti nella funzione di coinvolgere
il pubblico, ma più proprie di un testo narrativo): “Cammina cammina, dove
arrivò? In un bosco….”
Frase nominale (priva di verbo) = sintassi (o stile) nominale
Italiano corrente: “a quando il tuo ritorno?”; “tutti in
piedi!”; “un film eccezionale”; “tutto bene?”
Proverbi: “gran giustizia, grande offesa”
Pubblicità: “profumo antico, nuovo pulito”
Meteorologia: “precipitazioni intense su tutta la penisola”
Italiano giornalistico: “Il ritorno del ministro in sede”;
“Borse in rialzo”; “Caso Autostrade: nuove rivelazioni”….
Ex. Italiano giornalistico
Esplosione alla raffineria Eni di Sannazzaro de’Burgondi in provincia di
Pavia. Un forte boato, fumo nero e aria irrespirabile: si sono svegliati così,
intorno alle 6.30, gli abitanti del Comune lomellino, dove ha sede l’enorme
impianto di raffinazione del greggio. Sul posto vigili del fuoco, tecnici
dell’Atd, polizia. Ancora in fase di accertamento le cause […] 4
B)
Relativa: l’uomo che è uscito è mio padre
l’uomo con cui sono uscito è mio padre
Finale: sono uscito per comperare il pane
Causale: sono uscito perché faceva caldo
Consecutiva: parlava così forte che mi svegliò
Temporale: uscendo ho incontrato Maria
Ipotetica: se potessi, uscirei
Soggettiva: che tu studi mi sembra opportuno
Oggettiva: dico che tu devi studiare
5
Sintassi della frase complessa (o del periodo)
Studia le relazioni che si stabiliscono tra le varie
proposizioni
Tre tipi di relazione:
1. Coordinazione (o paratassi) = lega fra loro frasi che
hanno la stessa natura sintattica e sono fra loro autonome.
Si tratta di una relazione paritaria.
Le frasi coordinate sono legate da congiunzioni
coordinative (e, poi, ma, inoltre, infine), ma anche da segni
interpuntivi come virgola e punto e virgola.
- tra principali/reggenti (indipendenti): “Mi alzo ed esco”;
“Mi alzo, esco e prendo il tram”
- tra subordinate/secondarie (dipendenti): “Per andare e per
tornare prendo il tram” 6
Tipologie di coordinazione (in base al tipo di
congiunzione coordinativa):
Copulative (congiunzioni copulative): e, poi, e anche,
né, neppure…: La lezione è finita e torno a casa
Avversative: (congiunzioni avversative): ma, però,
bensì, invece, tuttavia…: La lezione non è finita ma io
me ne vado
Disgiuntive: (congiunzioni disgiuntive): o, oppure,
ovvero…: La lezione è stata sospesa o rimandata
Correlative: sia… sia: sia…che; non solo… ma
anche….: Non solo ho imparato, ma mi sono anche
divertito
Conclusive: quindi, perciò, pertanto, dunque: La
lezione è stata rimandata, dunque sono tornato a casa
Esplicative: infatti, cioè…: La lezione è stata noiosa,
infatti tanti se ne sono andati
Per asindeto: frasi semplici accostate senza
congiunzioni o collegamenti formali, se non i segni
interpuntivi (virgola e punto e virgola): Sono stata a
lezione, sono tornata a casa, mi sono messa a studiare
(ma cfr. Giustapposizione) 7
2. Subordinazione (o ipotassi): = lega fra loro frasi semplici
che sono in rapporto gerarchico, tra principali (o reggenti)
e subordinate (o secondarie); tra una subordinata (di 1°
grado) e altre subordinate (di 2°, 3° grado ecc.ecc.). Sono
introdotte da congiunzione subordinativa
- tra principale/reggente e subordinata/ secondaria:
“Prendo il tram per andare”
“Quando avrò finito ti telefonerò”
- tra subordinate reggenti altre subordinate:
“Il sole non era ancora apparso all’orizzonte,
(prop. principale; reggente della subordinata di I grado)
quando il padre Cristoforo uscì dal suo convento di
Pescarenico
(prop. subordinata di I grado, temporale; reggente della
subordinata di II grado)
per salire alla casetta
(prop. subordinata di II grado, finale; reggente della
subordinata di III grado)
dove era aspettato.”
(prop. subordinata di III grado, relativa) 8
3. Giustapposizione (o legame asindetico) = assenza di
congiunzione o legame formale:
“Chi è? Te lo dico io chi è! È un perfetto imbecille!”
(giustapposizione assoluta)
“Sono nelle sue mani; la seguono affascinate; non sanno né
parlare, né muoversi senza di lei”
(giustapposizione modificabile in coordinazione)
“Tu non ricordi; altro tempo frastorna la tua memoria”
(giustapposizione da subordinazione) 9
Esempi testuali
1.
Paratassi
Sono andato in garage e ho preso l’auto, poi ho acceso il motore, ma non è partito,
infatti era guasto!
Paratassi per asindeto
Sono andato in garage, ho preso l’auto, ho acceso il motore: non è partito, era
guasto…
Giustapposizione
Sono andato in garage, ho preso l’auto, ho acceso il motore. Non è partito. Era
guasto…
Ipotassi – Subordinazione
Sono andato in garage per prendere l’auto ma, poiché (siccome, dal momento che)
il motore era guasto, non è partita
2.
Paratassi
Sono sceso dal pullman, pioveva forte; per fortuna avevo l’ombrello e l’ho aperto, ma
riparava poco. Non avevo fretta e allora mi sono rifugiato in un portone.
Giustapposizione
Sono sceso dal pullmann. Pioveva forte. Avevo l’ombello con me, per fortuna. L’ho
aperto: riparava poco. Non avevo fretta: mi sono rifugiato in un portone.
Ipotassi
Quando sono sceso dal pullman, dal momento che (poiché) pioveva forte, ho aperto
l’ombrello che per fortuna avevo con me; ma riparava poco e così, siccome non
avevo fretta (poichè non avevo fretta; non avendo fretta), mi sono rifugiato in un
portone. 10
Testo 1A (paratassi)
Un uomo e una donna andarono, un pomeriggio, a vedere un film: / era
domenica / ed era estate / e con loro c’erano una ragazzetta quattordicenne
e due bambini sui sette anni. / L’uomo era alto, bello, nero di capelli e
ricciuto, con il viso grande e bruno, la bocca grande e seria; / aveva
occhiali neri / e indossava un vestito di tela azzurra molto spiegazzato. / La
donna era piccola, non bella, con un viso minuto e olivastro, / e teneva i
capelli neri attorcigliati intorno alla testa […]. / Aveva una gonna di jeans
e una maglietta azzurra molto scolorita. / Essi erano amici, /conoscendosi
da molti anni. /Un tempo, in giovinezza, erano amanti / e vivevano
insieme, / ora invece erano solo amici… (N. Ginzburg, Famiglia, 1977)
1B
Sul finire dell'estate di quell'anno eravamo in una casa in un villaggio che
di là del fiume e della pianura guardava le montagne. Nel letto del fiume
c'erano sassi e ciottoli, asciutti e bianchi sotto il sole, e l'acqua era
limpida e guizzante e azzurra nei canali. Davanti alla casa passavano
truppe e scendevano lungo la strada e la polvere che sollevavano copriva
le foglie degli alberi. Anche i tronchi degli alberi erano polverosi e le
foglie caddero presto quell'anno e si vedevano le truppe marciare lungo la
strada e la polvere che si sollevava e le foglie che, mosse dal vento,
cadevano e i soldati che marciavano e poi la strada nuda e bianca se non
per le foglie. (E. Hemingway, Addio alle armi)