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L
eunitàminimedellasintassisonoleparoleconleloroproprietàtematiche,el’operazionefondamentaleè
lacostruzionedistruttura
.Perlostudioformaledellasintassiandrannoindividuateinprimisleunitàdibase
o sintagmi
. Per definire un sintagma ci si avvale del metodo di analisi strutturale in costituenti
immediati
,chenellatradizionedellaricercalinguisticavienericondottoalnomediBloomfield(1933).Tale
metodo consente di definire lepartiincuiunafrasepuòesseresuddivisa(isintagmi
,appunto)utilizzando
sololeprocedureempirichedisegmentazioneesostituzione
.Tuttavia,unsintagmapuòessereindividuato
anche basandosi esclusivamente sulle proprietà di distribuzione degli elementi
. Bisogna però far
attenzione ai ruoli tematici che non devonoessereconfusiconleposizionisintattichedegliargomentiche
ricopronoiruolistessi.L’analisilogicatradizionaleponeerroneamentesullostessopianoduefenomeniche
appartengono ad ambiti concettualmente diversi: uno propriamente sintattico (il soggetto), ed uno
propriamente logico (il predicato). In realtà soggetto ed oggetto sono concetti sintattici, definibili cioè,
all’interno del sistema linguistico, in termini puramente configurazionali. L’analisi strutturale in costituenti
immediaticonsentedidefinireleunitàchecompongonounafrasebasandosisulleproprietàdidistribuzione
degli elementi attraverso i procedimenti operativi di segmentazione e sostituzione
, senza far appello ad
argomentilogiciepurchéabbianouncertogradodigrammaticalità(
buonaformazionesintattica
),chenon
coincideconlacoerenzasemantica.Talvolta,lasintassiconcedeaiparlantidiforzarelacoerenzasemantica
delle frasi per raggiungere particolari finalità espressive
; questa potenzialità della lingua è sfruttata
soprattuttodaipoeti,chericorronovolentieriallapersonificazionediunconcettoastratto(
Lucrezio
,religio>
superstizione
). Infine, si ricorda che nella tradizione della linguistica contemporanea –diversamentedalla
grammatica tradizionale – i segmenti sono definiti sintagmi nominali e verbali > unità sintattiche che
prendono il nome dal proprio costituente principale (
nome/verbo
) che Bloomfield chiama testa del
sintagma
, ovvero quello che può anche stare da soloal posto dell’intero sintagma.
V
SINTASSI
5.1 La struttura dei sintagmi
L
’essenzialenellastrutturasintagmaticaèlastrutturazionegerarchica
,nonl’ordinedeglielementi.Anche
seinlatinol’ordinelineareèlibero,lastratificazionegerarchicadeglielementineisintagminonloèaffatto:la
t
esta(costituenteprincipale)hasempreunaprioritàrispettoalcomplementoedallospecificatore.Tuttele
strutture che rappresentano la proiezione sintattica della struttura argomentale delleparolehannotraloro
delle analogie formali
, ovvero, il numero ed il significato degli elementi all’interno di ciascun sintagma
dipendono dalle proprietà tematiche delle singole parole che di volta in voltacostituisconolatestadel
sintagma. Le strutture dei sintagmi hannosemprelastessaforma,quelladescrittapermezzodellateoria
X
-
barra(
Chomsky
,1970),secondocuiciascunacategorialessicaleX(=N,V,A,P)puòassumereilruolodi
testa in un sintagma formato da X e da un complemento di X. Il sintagma X costituisce la prima
proiezione di X
. Questa proprietà dei sintagmi è importante per l’apprendimento ed ilfunzionamentodel
linguaggio, perché semplifica notevolmente il compito del parlante che deve codificare e decodificare le
strutturelinguistiche.Diqui,sicogliel’esistenzadiunprincipiolinguisticouniversaleediunparametro
variabile nelle singole lingue
. Il principio universale è che in tutte le lingue esiste un’organizzazione
gerarchicanellastrutturadeisintagmi;ilparametroriguardal’ordinelineareassuntodaglielementiall’interno
dei sintagmi.
5.2 La frase semplice
L
e frasi semplici con predicato verbale contengono un sintagma verbale e due sintagmi nominali (il
soggetto e l’oggetto). Analizzando la struttura della frase semplice si evince che l’essenziale è che,peri
sintagminominali,esistanodueposizionicanoniche:laposizionedicomplementodiVelaposizionedi
specificatore di IP
. L’esistenza di tali posizioni canoniche consente di definire in termini più formali due
nozionidiimportanzacrucialeperlasintassi:soggettoedoggetto
.Ilsoggettoèilsintagmacheoccupala
posizione dello specificatore di IP; l’oggetto, invece, è il sintagma nominale che occupa la posizione del
complemento di V. Vi sono poi gli aggiunti di IP che tradizionalmente vengono chiamati i complementi
circostanziali
, che esprimono determinazioni aggiuntivedi luogo, tempo, causa o maniera.
5.3 La frase ridotta
S
trutturapredicativapiùpiccola,senzasintagmaverbale.Gliusipiùfrequentidellefrasiridottesonosenza
dubbio l’
apposizione ed il complemento predicativo
. Le frasi ridotte appaiono come strutture autonomein
una costruzione molto diffusa in latino: l’
ablativo assoluto (in origine un aggiunto modale). Esistono
numerosiesempidiablativiassolutineiquali,alpostodelparticipio,vieneusatounaltrosintagmanominale
oaggettivale.Lastrutturadellefrasiridotteunisceunsintagmanominaleedunsintagmaaggettivale,oppure
due sintagmi nominali, in un rapporto predicativo simile a quello di un soggetto e un predicato nominale.
5.4 Il periodo
L
’unità gerarchicamente superiore rispetto alla frase, così come la frase è l’unità superiore rispetto al
sintagma. Anche per l’analisi del periodo sarà possibile utilizzare la teoria X-barra
, cogliendo così
un’ulteriore generalizzazione, in cui tutti i costituenti della sintassi sono organizzati secondo unastruttura
ricorsiva. Per analizzare la struttura del periodo converrà partiredallatestadellacostruzione,attraversoil
complementatore (
Bresnan
, 1970) il quale determina il tipo di frasesubordinata
,eperciòrappresentala
testa della costruzione
, prendendo una frase come proprio complemento, così formando un costituente
intermedio.L’uso