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La comunicazione come attività cooperativa
La comunicazione è un'attività cooperativa, un'attività di cui ci aspettiamo che sia cooperativa. Ci aspettiamo che gli interlocutori si conformino al cosiddetto principio di cooperazione: "offri quello che è richiesto dati i propositi accettati della conversazione".
Il principio di cooperazione può essere specificato in quattro massime conversazionali:
- Massima della qualità = rendi il tuo contributo vero, dunque non trasmettere cose che credi false o ingiustificate
- Massima della quantità = sii adeguatamente informativo, non dare più informazione del necessario
- Massima della relazione = sii rilevante, pertinente
- Massima del modo = sii chiaro, dunque evita oscurità e ambiguità, sii breve e ordinato
Sono possibili diversi atteggiamenti verso le massime:
- Conformità: i parlanti semplicemente rispettano le massime, ossia offrono un contributo vero e giustificato, rilevante, chiaro e adeguatamente informativo.
1. Conformità alle massime: la comunicazione è basata sulla conformità alle massime, altrimenti la possibilità stessa di comunicazione sarebbe a rischio e il linguaggio non avrebbe alcun senso.
2. Infrazione: i parlanti infrangono le massime e decidono di non essere collaborativi, ad esempio mentendo o essendo fuorvianti, troppo prolissi ecc. NB: i parlanti infrangendo le massime sono fuorvianti proprio perché c'è un'ampia aspettativa di conformità alle massime.
3. Rifiuto esplicito di cooperazione: il parlante si dichiara esplicitamente non cooperativo ("no comment"). NB: anche rifiutando la propria collaborazione i parlanti producono informazione.
4. Conflitto tra massime: i parlanti si adeguano a una massima nella misura in cui possibile date altre massime. È frequente un conflitto tra massima della quantità e della qualità (se lo sapesse me lo avrebbe detto).
5. Utilizzo delle massime a scopi comunicativi: il parlante viola apertamente le massime per veicolare contenuti aggiuntivi (implicatura conversazionale).
Esempi:
Insegnare che una penna è in realtà un melone2. Paolo [a Francesca, su una panchina e con ai piedi un cane]: "Il suo cane morde?" Francesca: "No". Paolo [accarezza il cane e il cane lo morde]: "Aveva detto che non mordeva!" Francesca: "Ma questo non è mica il mio cane".3. Paolo: "È vero che Francesca ha una relazione con Pietro". Bea: "No comment" (comunica in realtà di saperne qualcosa in proposito)4. Paolo: "Dove abita Bea?" Francesca: "Nel sud della Francia". Paolo ne inferisce che Francesca avrebbe potuto essere più informativa (quantità) solo al prezzo di dire cose che non sapeva o di cui non era sicura (qualità).- Insegnare che una penna è in realtà un melone
-
Paolo [a Francesca, su una panchina e con ai piedi un cane]: "Il suo cane morde?"
Francesca: "No".
Paolo [accarezza il cane e il cane lo morde]: "Aveva detto che non mordeva!"
Francesca: "Ma questo non è mica il mio cane".
-
Paolo: "È vero che Francesca ha una relazione con Pietro".
Bea: "No comment" (comunica in realtà di saperne qualcosa in proposito).
-
Paolo: "Dove abita Bea?"
Francesca: "Nel sud della Francia".
Paolo ne inferisce che Francesca avrebbe potuto essere più informativa (quantità) solo al prezzo di dire cose che non sapeva o di cui non era sicura (qualità).
Dal significato di ciò che (letteralmente) detto:
(eventualmente) da informazioni contestuali è:
fl à à à È àfi fi à ò à à È à è à òÈ àfl ù é è
Esempi:
Qualità[Detto mentre piove] "Ma che bella giornata!" -> Che tempaccio! (Ironia)"Bea un fulmine" -> Bea molto veloce (Metafora)
QuantitàVi dico: "Qualcuno ha passato l'esame" -> Non tutti hanno passato l'esame.Con la mia frase violerei la prima sotto-massima della quantità (non sarei adeguatamente informativo) se tutti avessero passato l'esame. Se ne conclude che(so che) non tutti hanno passato l'esame.
RelazionePaolo: "Andrai alla festa?"Francesca: "Devo studiare" -> non andrò(1) Paolo pensa che, con la sua frase, Francesca violerebbe la massima della relazione (andrebbe fuori tema) se non pensasse che il dover studiare le impediscadi andare alla festa; ne conclude
Che Francesca pensa di non andare alla festa.(2) Francesca pensa che Paolo far il ragionamento (1).
Modo(1) Bea ha cantato "O sole mio"(2) Bea ha pronunciato una serie di suoni connessi con la melodia di "O sole mio" -> Bea ha cantato malissimo "O sole mio"
NB: (1) e (2) danno la stessa informazione (Bea ha cantato "O sole mio"), ma (2) lofa in modo più prolisso e meno chiaro. Dunque, (2) una violazione della massima del modo e non della quantità: riguarda come si parla e non cosa (il contenuto informativo) si dice.
Punti chiave:
Molti contenuti che di fatto comunichiamo usando una frase non sono parte del contenuto letterale della frase ma sono comunicati pragmaticamente.
Molti di questi contenuti sono veicolati per via di quelle che Paul Grice chiama implicature conversazionali.
Nella teoria di Grice, le implicature conversazionali si producono grazie all'assunzione che gli interlocutori siano cooperativi.
Grice specifica la nozione di
Cooperatività mediante quattro massime: qualità, quantità, relazione e modo.
Di regola, le implicature sono:
- Cancellabili
- Passano il test di falsità
Cancellabilità: un'implicatura conversazionale (a differenza di altri contenuti veicolati tramite l'uso del linguaggio) si può generalmente cancellare, nel senso che è possibile ritrattarla o negarla in modo sensato.
Esempio:
Paolo: "Verrai alla festa?"
Francesca: "Devo studiare".
In circostanze normali, la risposta di Francesca implica conversazionalmente che Francesca non andrà alla festa. Tuttavia, se vuole, Francesca può cancellare questa implicatura mediante una qualche precisazione.
Paolo: "Verrai alla festa?"
Francesca: "Devo studiare. Ma forse verrò lo stesso".
Proprio perché le implicature sono cancellabili, la loro falsità rende la frase di partenza fuorviante o inopportuna ma non falsa.
(1) "Qualche studente ha passato"
l'esame è stato superato solo da alcuni studenti.quantità)A: Gino bello e intelligente? B: Gino bello.
A: Oslo divertente e vivibile? B: Oslo vivibile.
A: Questa riparazione si può fare a regola d'arte entro lunedì? B: Questa riparazione si può fare entro lunedì.
“A o B” —> Non so se A o B (implicatura di quantità)
"Maria al mare o in montagna" —> Non so se Maria sia al mare o in montagna.
"Il numero atomico dell'elio 2 o 3” —> Non so se il numero atomico dell'elio sia 2 o 3.
L'uso dell'articolo indeterminativo dè un'implicatura di genericità, non familiarità/appartenenza:
"Gino ha appuntamento con una donna" —> la donna non è la danzata o la moglie di Gino.
"Maria ha visto un gatto" —> non è il gatto di Maria.
“Ugo ha preso a calci un'auto" —> non è l'auto di Ugo.
“Iva ha parlato con una madre" —> non è la madre di Iva.
è fiè è è èè à é è ò à
è èò è fi à è i à è è è o è è à è i à è fi o à à à
Le implicature scalari sono esempi importanti di implicature conversazionali generalizzate.
Esempi:
Qualche studente ha passato l'esame -> non tutti gli studenti hanno passato l'esame.
È probabile che pioverà -> non è certo che pioverà.
Talvolta Gigi lavora con entusiasmo -> Gigi non lavora sempre con entusiasmo.
A Gigi non dispiace la pastasciutta -> ma non l'adora.
Negli esempi precedenti, l'uso della frase a implica che la frase b è falsa.
a. Ho mangiato alcuni dei biscotti.
b. Ho mangiato tutti i biscotti.
a. È probabile che pioverà.
b. È certo che pioverà.
a. Talvolta Gigi lavora con entusiasmo.
b. Gigi lavora sempre con entusiasmo.
a. Gigi non dispiace la pastasciutta.
b. Gigi adora la pastasciutta.
In tutti questi casi:
a e b sono enunciati che riguardano, intuitivamente, quantità, gradi o livelli diversi su una medesima scala.
la verità di a
Compatibile con la verità di b. Generalmente la verità di b implica la verità di a. Proferendo a il parlante suggerisce che b sia falso.
Massima della quantità (1): Sii adeguatamente informativo. Supponiamo che iodica:
- Qualche studente ha passato l'esame.
Se tutti gli studenti avessero passato l'esame avrei comunicato l'informazione. Non l'ho fatto. Dunque non tutti gli studenti hanno passato l'esame.
Poiché so che il mio interlocutore farà questo ragionamento non dirà che non tutti gli studenti sono passati. Perché?
Massima della quantità (2): Non dare più informazione del necessario.
Punti chiave:
- Usualmente, le implicature conversazionali...sono cancellabili: possiamo affermare una frase che ha (nel contesto) una certa implicatura e poi negare o ritrattare in modo sensato il contenuto dell'implicatura;
- Passano il test di falsità: la falsità di un'implicatura di una frase non implica la falsità della frase.
Le implicature generalizzate (che includono le...
Le implicature scalari sono tipi speciali di implicature conversazionali. Esse sono attivate da certe strutture linguistiche e la loro individuazione può non richiedere conoscenza del contesto.
Le implicazioni e presupposizioni sono le conseguenze analitiche di un enunciato, ovvero le conclusioni che seguono necessariamente dall'enunciato. In altre parole, non possono essere false se l'enunciato è vero.
Esempi:
- Verdi ha ucciso Bianchi. Dunque Bianchi è morto.
- Tutti gli uomini sono mortali. Quest'uomo è mortale.
- Maria ha fatto una torta. Esiste almeno una torta.