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FONTI DEL DIRITTO MUSULMANO

→ rappresentazione delle fonti in un albero: è un’idea del giurista Muhammad al Safi il quale dice

“quest’albero ha 4 radici, ossia le fonti del diritto, che danno vita a un albero dal quale si dipanano

i rami del diritto ossia atti di culto e negozi giuridici; osservando come si erano regolati i giuristi

precedenti, le fonti dalle quali partire per capire cosa fare sono

1. il CORANO ossia il verbo divino, la parola di Dio altissimo: è redatto in arabo ma si può

tradurre in qualsiasi lingua; da tenere a mente che il corano tradotto non è parola di Dio

perché la traduzione dipende dalla sensibilità di chi traduce.

2. la SUNNA ossia l’insieme delle tradizioni del profeta Muhammad → il termine “sunna”

significa in generale tradizione; la sunna è composta di racconti, su singoli episodi della vita

del profeta. La Sunna è composta, nello specifico, da

• una catena dei trasmettitori → la ricostruiscono all’indietro in quanto, anni dopo la

morte del profeta, si erano diffuse tradizioni di tutti i tipi ma si doveva capire quali

fossero realmente autentiche.

‣ Quindi, ad oggi, si hanno una raccolta di tradizioni autentiche.

‣ Le tradizioni deboli, invece, NON possono fondare un ragionamento giuridico.

Come si fa, oggi, a capire se ad esempio è ammessa la procreazione mediamente assistita,

il trapianto di organi…? Si ricorre alla tradizione del profeta ossia la Sunna che, per

effetto del consenso o dell’analogia, entra nel diritto musulmano.

• il testo del racconto vero e proprio

3. igma

- CONSENSO dell’ al-umma (vocabolo che identifica la comunità musulmana): il

consenso della comunità islamica sui dogmi della fede fonda l’esistenza della religione

islamica. Il consenso che rileva è quello dei dotti di un singolo posto

- ACCORDO della dottrina su un dato punto → giustificato in base alla Sunna

4. l’ANALOGIA → applicata differentemente per sunniti e shiiti. Applicare al caso nuovo la

norma o la qualifica già previste per un caso analogo dal Corano.

FIQH: estrarre dalla fonti le norme relative alla qualificazione sciaraitica delle azioni del

musulmano tenuto all’adempimento dei suoi obblighi religiosi. Conoscenza della quintuplice

ripartizione delle azioni umane:

1. COMANDI

• Obbligatoria es. pregare, fare il ramadan 3

• Vietata es. bere alcolici, avere rapporti sessuali fuori dal matrimonio → sono haram

2. CONSIGLI

• Consigliato es. indossare il velo, il matrimonio, mangiare carne halal

• Sconsigliato es. tatuaggi (il corpo non è nostro, tuttavia, nell’islam sono ammesse altre

modificazioni del corpo: ad esempio, l’amputazione di un arto, rifarsi il seno dopo un

cancro), ripudio (esiste come istituto ma il bravo credente non lo fa anche perché si scioglie

la famiglia)

3. LIBERTA’ → Libero o indifferente es. la tinta dei capelli

OSSERVAZIONE:

- Bere alcolici → sanzione corporale

- Mangiare carne di maiale o carne non halal → inesistenza di una sanzione

Criteri interpretativi sussidiari:

1. Criterio di EQUITA’ → ritenere buono ed equo

2. Criterio di UTILITA’ → applicazione della maslaha quale scopo generale del diritto

3. Presunzione per cui la norma giuridica conserva efficacia fino a prova contraria

4. Criterio della NECESSITA’

Divergenza tra i giuristi.

Caratteri del fiqh

1. Confessionalità

2. Personalità

3. Eticità

4. Extra-testualità

5. Imperatività

6. Immutabilità (parziale e teorica)

→ diritto dottrinale: scuole giuridiche

SCUOLE GIURIDICHE MUSULMANE

Il diritto musulmano ha dato luogo a scuole giuridiche islamiche che prendono il nome dal

caposcuola o da colui che ha dato fondamento alla scuola. Tutti, eccetto al-Shafi’i, non sono giuristi

in senso stretto ma tradizionalisti.

Scuole giuridiche SUNNITE 4

1. Abu Hanifa : Hanafiti → ragionamento personale del giurista e analogia

2. Malik ibn Anas: Malikiti → ammettono l’analogia MA la Sunna prevale sull’analogia

3. Al-Shafi’i: Shafi'iti → ammettono l’analogia ma esclusivamente su base testuale

4. Ibn Hanbal: Hanbaliti → NON ammettono l’ANALOGIA: sono la scuola più rigorosa e

tradizionalista

Scuole giuridiche SCIITE

1. Giafariti o duodecimani

2. Ismailiti o settimani

3. Zaiditi → seguono Zayd

• Corano

• Sunna (come trasmessa dalla famiglia del Profeta)

• Igma

• Analogia ✓

• Ragionamento

Materie della Sharia:

- Religione

- Statuto personale es. diritto di famiglia, successioni, matrimonio

- 8 reati: omicidio, lesioni personali, furto, uso di sostanze alcoliche, calunnia di rapporti

extraconiugali, rapporti sessuali extraconiugali, abbandono della religione islamica, brigantaggio

- Principi generali in materia dei contratti

Tutto il resto (diritto penitenziario, diritto del lavoro, diritto privato, procedure…) di fatto NON è

Sharia ed è stato rimesso per secoli al potere del sovrano.

Riassumendo, per secoli vi è stato un dualismo:

- da un lato, il diritto religioso, dottrinale, sviluppato dalle scuole giuridiche

- dall’altro lato, diritto statale

Così fino alla colonizzazione ottocentesca. Le potenze coloniali

- impongono il diritto penale nazionale

- impongono la codificazione civile e commerciale europea

- NON toccano direttamente lo statuto personale. 5

I colonizzatori traducono le opere di fiqh, siedono nei tribunali e si fanno assistere da esperti

locali; i giudici europei applicano, in terra coloniale, quello che secondo loro è il diritto musulmano

ossia il fiqh tradotto.

Le opere di fiqh NON rappresentano il diritto della prassi.

La prassi riflette sempre fattori locali e personali: le consuetudini di una famiglia o quartiere, le

tradizioni di una città o regione, le regole specifiche e la prassi di un giudice, un governatore, un

sultano.

Mufti (dotto autorizzato a emettere responsi in materia giuridica e telogica) media tra diritto come

teoria e diritto come prassi.

Con Ottomani diventa un funzionario, controllato e pagato dallo Stato.

Lo stato inizia, poi, a codificare con legge statale il diritto di famiglia; nel codificare lo statuto

personale il legislatore deve compiere delle scelte. La sharia che esce dal suo modello classico di

formazione e il contenuto di una legge che dice di essere conforme a sharia sono la stessa cosa?

- Se si guarda al contenuto della legge si

Meta XIX secolo → 3 fattori influenzano il destino della Sharia

1. SISTEMA EDUCATIVO SECOLARE → (inizialmente per classi militari, amministrative e

mercantili) riduzione numero studenti in sistema tradizionale e marginalizzazione del relativo

curriculum.

N.B. nel mondo sciita i giuristi hanno indipendenza finanziaria perciò le scuole sopravvivono

meglio

2. Nascono i moderni STATI-NAZIONE e con essi l’idea di CODICE e COSTITUZIONE → i

riformisti propongono

a) Flessibilità

b) Riduzione della “lealtà di scuola”

c) Adozione dell’eclettismo giuridico

4. OPPOSIZIONE POLITICA in chiave islamica → appello alla Sharia come ideale di

giustizia sociale

ACCULTURAZIONE GIURIDICA

1. Contatto con altre civiltà e altri diritti

2. Circolazione dei modelli giuridici

3. Ricezione modelli stranieri

XIX secolo: ricezione modello francese 6

MODERNIZZAZIONE

1. Statuto personale legato alla tradizione e religione

2. Diritto dei contratti più flessibile

IL VELO SUI DIRITTI DELLE DONNE NEI PAESI ISLAMICI

Da 6 mesi a questa parte, in Iran, è in atto una protesta contro una serie di disposizioni repressive

delle libertà individuali, specialmente delle donne.

Esistono tanti diversi tipi di velo: l’abbigliamento consigliato alle donne musulmane è modesto in

quanto sono previste degli abiti che tendono a mascherare la femminilità, parti del corpo che

possono attrarre sessualmente.

• Burka: un unico capo di abbigliamento che poggia sulla testa e scende fino ai piedi; nella tunica

ci sono delle fenditure per le mani e una retina sugli occhi

• Niqab: velo trasparente sugli occhi dato che questo tipo di velo lascia scoperti gli occhi

• Hijab: tipo di velo che copre esclusivamente la testa, la gola e il petto della donna

La modalità di utilizzo del velo risponde alle consuetudini locali e queste dipendono

dall’interpretazione che si da al concetto di modestia femminile.

Versetti del Corano che fanno riferimento al concetto di modestia femminile:

- utilizzo della parola hijab per indicare la cortina, la tenda

- idea di cominciare a RISPETTARE LA DONNA da parte dell’uomo, inizialmente la moglie e le

figlie del profeta e poi progressivamente tutte le donne

- CITAZIONE DI MARIA, madre di Gesù che per l’islam è un profeta, la quale è l’unica donna

citata dal Corano → devozione nei confronti di Maria. È colei che tende a proteggersi dalla gente

che vuol fare male a suo figlio indossando un velo

- “Le donne che hanno raggiunto la menopausa e non sperano più di sposarsi NON è peccato per

loro se depongono le loro vesti, senza però mostrare le loro parti belle. Se però si asterranno,

sarà meglio per loro, e Dio l’ascoltatore il saggio” → è una donna che non potendosi più

riprodurre cessa la sua FUNZIONE SOCIALE . La donna attraente si deve coprire mentre la

donna in menopausa, priva di attrazione, può anche non coprirsi tanto non attrae più nessuno. È

evidente una forma di discriminazione: la donna che attrae può creare dei problemi

- Versetto inerente l’ABBIGLIAMENTO DEI MASCHI: “di ai credenti che abbassino gli

sguardi e custodiscano le loro Verona; questo sarà, per loro, cosa più pura, che Dio ha

contentezza di quel ch’essi fanno” → le parti del corpo che hanno un significato sessuale devono

essere coperte.

- Versetto inerente l’ABBIGLIAMENTO DELLE DONNE: “e di alle credenti che abbassino gli

sguardi e custodiscano le loro vergogne e non mostrino troppo le loro parti belle, eccetti che di

fuori appare, e si coprano i seni d’un velo e non mostrino le loro parti belle altro che ai loro

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mariti o ai loro padri o ai loro suoceri o ai loro figli, o ai figli dei loro mariti, o ai loro fratelli, o

ai figli dei loro fratelli, o ai figli delle loro sorelle, o alle loro donne, o alle loro schiave, o ai loro

servi maschi privi di genitali, o ai fanciulli che non notano la nudità delle donne, e non battono

assieme i piedi si da mostrare le loro bellezze nascoste” → qui si ipotizza la modestia femminile

e maschile nel contatto con l’est

Dettagli
A.A. 2022-2023
12 pagine
SSD Scienze giuridiche IUS/02 Diritto privato comparato

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher ariannagazzano di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Diritto privato comparato e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi di Genova o del prof D'Usseaux Francesca Brunetta.