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Estratto del documento

L'analisi degli output consiste nel monitorare e valutare i risultati generati da un'organizzazione o da un progetto

rispetto agli obiettivi prefissati. Questa analisi può includere la raccolta di dati quantitativi e qualitativi, la misurazione

delle prestazioni e l'esame dell'impatto degli output sui vari stakeholder.

Tipi di Output

1. Output Quantitativi: Rappresentano risultati misurabili in termini numerici. Esempi includono vendite, produzione,

costi e ore di lavoro.

2. Output Qualitativi: Riguardano risultati che non possono essere misurati numericamente ma sono comunque

significativi. Esempi includono la soddisfazione del cliente, la qualità del servizio e l'innovazione.

Fasi dell'Analisi degli Output

1. Definizione degli Obiettivi: Stabilire chiaramente quali sono gli obiettivi da raggiungere e quali output sono attesi.

Questo passaggio è cruciale per garantire che l'analisi sia focalizzata e pertinente.

2. Raccolta dei Dati: Raccogliere informazioni sugli output attraverso metodi appropriati, come sondaggi, report, analisi

di mercato o sistemi di monitoraggio interno. 69

3. Valutazione dei Risultati: Confrontare gli output ottenuti con gli obiettivi stabiliti. Questo può comportare l'analisi

delle variazioni, l'identificazione di tendenze e la valutazione delle cause di eventuali scostamenti.

4. Interpretazione dei Dati: Analizzare i dati raccolti per trarre conclusioni sui risultati. Questo passaggio implica

l'identificazione di fattori di successo e aree di miglioramento.

5. Report e Comunicazione: Presentare i risultati dell'analisi agli stakeholder attraverso report, presentazioni o incontri.

È importante comunicare in modo chiaro e comprensibile i risultati ottenuti.

6. Implementazione di Miglioramenti: Utilizzare le informazioni derivate dall'analisi degli output per apportare

modifiche e miglioramenti alle strategie, ai processi o alle operazioni, al fine di ottimizzare i risultati futuri.

Valore dell'Analisi degli Output

1. Misurazione delle Performance: L'analisi degli output consente di misurare l'efficacia delle attività e delle strategie,

fornendo un quadro chiaro delle prestazioni e dei risultati ottenuti.

2. Identificazione di Aree di Miglioramento: Attraverso la valutazione degli output, le organizzazioni possono

identificare le aree in cui è necessario migliorare, consentendo loro di adottare misure correttive.

3. Decision Making Informato: I dati ottenuti dall'analisi degli output forniscono una base solida per prendere decisioni

strategiche e operative, riducendo l'incertezza e aumentando la probabilità di successo.

4. Allineamento con gli Obiettivi: L'analisi degli output aiuta a garantire che le attività siano allineate con gli obiettivi

strategici dell'organizzazione, ottimizzando l'uso delle risorse.

5. Valutazione dell'Impatto: Attraverso l'analisi degli output, le organizzazioni possono valutare l'impatto delle proprie

attività su clienti, dipendenti e altri stakeholder, contribuendo a migliorare la soddisfazione e la fidelizzazione.

6. Responsabilità e Trasparenza: L'analisi degli output promuove la responsabilità all'interno dell'organizzazione, poiché

i risultati devono essere monitorati e comunicati, aumentando la trasparenza nei confronti degli stakeholder.

In sintesi, l'analisi degli output è un processo cruciale per valutare e ottimizzare le prestazioni di un'organizzazione.

Attraverso una valutazione attenta e sistematica dei risultati ottenuti, le organizzazioni possono prendere decisioni

informate, migliorare le proprie strategie e garantire che le attività siano allineate con gli obiettivi a lungo termine. Il

valore dell'analisi degli output risiede nella sua capacità di fornire informazioni utili per la crescita e il successo

sostenibile dell'organizzazione. 70

Lez. 18

1. E' un meccanismo di collegamento orizzontale Task force

Una task force è un gruppo di lavoro temporaneo e interfunzionale, creato per affrontare un problema specifico o per

completare un progetto particolare. Essa riunisce persone con diverse competenze e background provenienti da

diverse unità o dipartimenti dell'organizzazione.

Caratteristiche delle Task Force

- Temporaneità: Le task force hanno una durata limitata, poiché vengono sciolte una volta raggiunto l'obiettivo o risolto

il problema per cui sono state create.

- Interfunzionalità: I membri della task force provengono da diverse aree funzionali dell'organizzazione, come

marketing, produzione, finanza, ecc.

- Focalizzazione su Obiettivi Specifici: Le task force si concentrano su obiettivi ben definiti e misurabili, come il lancio di

un nuovo prodotto, la risoluzione di un problema operativo o il miglioramento di un processo.

Vantaggi delle Task Force

Le task force facilitano il coordinamento e la collaborazione tra diverse unità organizzative, superando i silos e

promuovendo l'integrazione. (Coordinamento Orizzontale)

Essendo temporanee e snelle, le task force possono rispondere rapidamente a esigenze o problemi emergenti.

(Flessibilità e Rapidità di Risposta)

I membri della task force apportano diverse competenze e prospettive, favorendo lo scambio di conoscenze e

l'apprendimento. (Condivisione di Conoscenze e Competenze)

Il lavoro in team interfunzionali migliora la comunicazione e la comprensione reciproca tra le varie unità.

(Miglioramento della Comunicazione)

I dipendenti si sentono più coinvolti e motivati quando fanno parte di una task force con obiettivi chiari e sfidanti.

(Maggiore Coinvolgimento e Motivazione)

Le task force rappresentano un meccanismo di collegamento orizzontale efficace all'interno delle organizzazioni. Grazie

alla loro flessibilità, alla condivisione di competenze e al coordinamento interfunzionale, le task force possono

contribuire a risolvere problemi complessi, favorire l'innovazione e migliorare l'efficienza complessiva

dell'organizzazione. Un'implementazione attenta e una gestione efficace delle task force possono portare a risultati

significativi e a un maggiore allineamento tra le diverse unità.

2. Nella stima del fabbisogno di personale le catene di Markov: Tutte le risposte sono corrette

( utilizzano le probabilità che una persona abbandoni l'azienda; sono costituite da matrici di transizione; utilizzano le probabilità

che una persona passi da una categoria a un'altra)

Le catene di Markov sono una tecnica utilizzata nella stima del fabbisogno di personale.

Le catene di Markov rappresentano un approccio matematico e statistico per modellare e prevedere i movimenti del

personale all'interno di un'organizzazione, tenendo conto delle probabilità di transizione tra diversi stati o categorie.

Questo metodo può essere particolarmente utile per stimare il fabbisogno di personale a medio e lungo termine,

considerando i tassi di turnover, le promozioni e altri cambiamenti nella forza lavoro.

Le catene di Markov si basano sull'utilizzo di probabilità di transizione, incluse le probabilità che un dipendente lasci

l'organizzazione (abbandono).

Le catene di Markov utilizzano matrici di transizione per rappresentare le probabilità di movimento dei dipendenti tra

diverse categorie o stati (ad esempio, da un livello di anzianità a un altro).

Le catene di Markov si basano sull'analisi delle probabilità di transizione dei dipendenti tra diverse categorie o stati

all'interno dell'organizzazione (ad esempio, da un ruolo a un altro, da un reparto a un altro).

Le catene di Markov rappresentano un approccio matematico e statistico per modellare e prevedere i movimenti del

personale all'interno di un'organizzazione, tenendo conto delle probabilità di transizione tra diversi stati o categorie.

Questo metodo può essere particolarmente utile per stimare il fabbisogno di personale a medio e lungo termine,

considerando i tassi di turnover, le promozioni e altri cambiamenti nella forza lavoro. 71

3. Quali tra i seguenti non è un modello di stima del fabbisogno del personale? La DEA analysis

I modelli di stima del fabbisogno di personale sono strumenti e approcci utilizzati per determinare il numero e il tipo

di risorse umane necessarie per un'organizzazione. Alcuni dei principali modelli includono:

1. Analisi Storica: Basata sull'analisi dei dati storici relativi al personale, come assunzioni, dimissioni e fluttuazioni.

2. Previsioni Basate su Indicatori di Performance: Utilizza indicatori chiave di prestazione (KPI) per prevedere il

fabbisogno di personale.

3. Analisi dei Task e delle Competenze: Si concentra sull'analisi delle attività e delle competenze necessarie per

raggiungere gli obiettivi aziendali.

4. Modelli Stocastici: Utilizzano modelli matematici e statistici per prevedere il fabbisogno di personale in base a

variabili economiche e di mercato.

5. Metodi Delphi: Basati sull'opinione di esperti per raccogliere previsioni sul fabbisogno di personale.

Questi modelli mirano a stimare il numero e il profilo del personale necessario per soddisfare le esigenze operative e

strategiche dell'organizzazione.

La DEA (Data Envelopment Analysis) è una tecnica di analisi non parametrica utilizzata per valutare l'efficienza relativa

di unità decisionali (Decision Making Units - DMU), come reparti, filiali o organizzazioni. A differenza dei modelli di

stima del fabbisogno di personale, la DEA non si concentra direttamente sulla determinazione del numero di risorse

umane necessarie.

La DEA confronta le DMU tra loro, utilizzando molteplici input (come risorse, costi, personale) e output (come

produzione, vendite, profitti) per determinare quali unità sono più efficienti rispetto alle altre. Questo approccio

consente di identificare le migliori pratiche e le aree di miglioramento all'interno dell'organizzazione.

Come si Differenzia la DEA dai Modelli di Stima del Fabbisogno di Personale?

1. Obiettivo: I modelli di stima del fabbisogno di personale mirano a determinare il numero e il profilo del personale

necessario, mentre la DEA si concentra sull'analisi dell'efficienza relativa delle unità organizzative.

2. Prospettiva: I modelli di stima del fabbisogno di personale adottano una prospettiva interna all'organizzazione,

mentre la DEA confronta le unità organizzative tra loro, fornendo una prospettiva comparativa.

3. Metodologia: I modelli di stima del fabbisogno di personale utilizzano approcci come l'analisi storica, le previsioni

basate su indicatori di performance e i metodi stocastici. La DEA, invece, è una tecnica non parametrica che non

richiede la specificazione di una forma funzionale.

4. Applicazione: I modelli di stima del fabbisogno di personale sono utilizzati principalmente dalla funzione delle risorse

umane, mentre la DEA può essere applicata a diverse aree funzio

Dettagli
Publisher
A.A. 2024-2025
228 pagine
SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/10 Organizzazione aziendale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Sonia.Drago di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Selezione e gestione delle risorse umane e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università telematica "e-Campus" di Novedrate (CO) o del prof Cristofaro Concetta Lucia.