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C IRCUITI LIMITATORI
La limitazione tra la relazione di uscita e di ingresso al di sopra di un certo valore è tipica negli amplificatori.
Questo è tipico quando vogliamo trasformare un’onda sinusoidale in onda quadra. I circuiti limitatori sono
spesso fatti con i diodi. Figura 57
Esempi di circuiti limitatori
–
C IRCUITO DI AGGANCIO CLAMP Figura 58
Il condensatore di
aggancio o di ripristino
della continua con
un’onda quadra in
ingresso e senza
carico
Stava all’interno dei vecchi televisori analogici. L’uscita è presa sul diodo e la capacità è a cavallo tra ingresso
e uscito. L’ingresso per semplicità è un’onda quadra e i valori massimi sono diversi. La tensione negativa fa
condurre il diodo. Il condensatore si carica a tensione negativa. Quando il generatore di ingresso diventa
positivo il diodo si spegne e il condensatore inizia a scaricarsi. Se il condensatore non si scaricasse l’onda
quadra viene traslata del valore negativo. Clamp: agganciare il valore minimo della tensione di uscita a 0.
Nel caso ci fosse un carico la capacità perderebbe poca carica. Il comportamento di clamp però si
manterrebbe. 29 | P a g .
Elettronica I: Circuiti Elettronici elementari
M OLTIPLICATORE DI TENSIONE DC
Sta in quasi tutti i circuiti integrati in particolare le memorie.
Figura 59
Moltiplicatore di tensione
Utilizzando due volte in cascata il clamp si ottiene una tensione con valore assoluto più grande. La prima parte
del circuito è un fissatore di livello, il catodo del diodo è in basso. Il condensatore si carica con il più al lato
positivo. Il condensatore rimane carico della tensione di picco. La parte destra del circuito è un raddrizzatore
rilevatore di picco che conduce quando la tensione è negativa. Il condensatore raggiunge il valore minimo
della tensione e ci rimane e diventa due volte la tensione di picco, che verrà in uscita.
U TILIZZO CIRCUITALE DEI TRANSISTORI
La polarizzazione è lo stato di funzionamento in tensione in continua, da cui derivano molte proprietà, in
particolare dalla corrente di polarizzazione.
T RANSISTORE BIPOLARE
Vi è un diodo tra base ed emettitore ed un generatore di corrente tra base emettitore.
Il transistore bipolare può essere complementare, in questo caso il diodo ha anodo sull’emettitore e catodo
sulla base. Dovremmo ricordarci che potenziali e correnti sono tutti ribaltati.
Figura 60
Rappresentazione grafica delle condizioni di
funzionamento del BJT in zona attiva e in zona di
saturazione
NPN la base è a potenziale più alto. La banda è molto ampia e avere tutti i valori positivi superiori a 0.2V
rispetto all’emettitore. Se si va sotto i 0.2V passiamo in zona di emettitore si passa in zona di saturazione. Il
transistore pnp si comporta in maniera analoga: il connettore deve essere polarizzato a tensioni negative, può
cambiare fino a 0.2V di sotto quindi quando passa sopra 0.2V si passa in zona di saturazione. 30 | P a g .
Elettronica I: Circuiti Elettronici elementari
E __________________________________________________________
SEMPI
E 13
SEMPIO Usiamo il circuito equivalente ad emettitore comune. Abbiamo in
ingresso un generatore di corrente. Ci sono fondamentalmente
due maglie, una di ingresso e una di uscita.
Partiamo dalla maglia di base:
= 10
=
= ln ( ) = 0.69
Usiamo la maglia di uscita: primo effetto dato dal generatore di corrente
= = 100 ∗ 10 = 1
Sulla maglia vale la legge di Kirchhoff: = +
L’unica incognita è
= − = 2
≥ 2
Tutto ciò è valido se siamo in zona attiva dobbiamo verificare che
Il che è verificato.
E 14
SEMPIO
Il transistore è connesso a due resistenze. La
base è a massa. In questo esempio particolare
la corrente è di 2Ma. Vediamo che parametri
possiamo modificare. Assumiamo il modello in
zona attiva. =
= = 0.02
C’è una divisione tra maglia di
ingresso e di uscita. La forza
elettromotrice avrà il meno in basso
e il più a massa:
= +
=
= 1+
= ln ( )
15 −
2
= = 07.07Ω
31 | P a g .
Elettronica I: Circuiti Elettronici elementari
Anche questo circuito è dotato di una maglia di uscita che ha come forza elettromotrice
totale
2 = + +
′
L’esercizio mi chiede di calcolare è 5
Quindi scegliamo un percorso che parte da 15V passa per la nostra incognita e arriva a
massa con un salto di 5V = + 5
( − 5)
= = 5Ω
Prima di continuare con gli esempi, richiamiamo l’effetto early: effetto per cui la corrente in zona attiva non è
costante ma cresce all’aumentare di . Calcoliamo la pendenza della resistenza:
=
Con la tensione di early
L’effetto
di early entra nello schema equivalente come resistenza interna del generatore controllato.
0 Figura 61
Modelli circuitali equivalenti per ampi
segnali di un BJT npn polarizzato nelle
regione attiva nella configurazione ad
emettitore comune con la resistenza 0
inclusa
In un primo momento la trascureremo.
Introduciamo un circuito particolarmente importante
C IRCUITO EQUIVALENTE LINEARIZZATO
I N ZONA ATTIVA Figura 62
Condizioni e modelli per
il funzionamento del BJT
nelle varie regioni
Scorre una corrente dentro la base, tutte le volte che il diodo è polarizzato direttamente possiamo
assumere il diodo rappresentato come generatore di tensione, che l’elettrodo positivo sulla base (per
quanto riguarda il circuito a sinistra), l’altro è il contrario.
Anche in zona di saturazione si utilizza un circuito di questo tipo. 32 | P a g .
Elettronica I: Circuiti Elettronici elementari
I N ZONA DI SATURAZIONE Figura 64
Circuito equivalente linearizzato in zona di saturazione
La caratteristica del grafico in basso ci fa vedere come è abbastanza complessa, ma noi
approssimiamo con una retta verticale la zona ad abbassamento rapido della corrente. Il
comportamento è una spezzata che entra in zona di saturazione sotto 0.2 e va in zona attiva come
una retta obliqua.
Si trasforma l’assunzione della retta verticale in un generatore di tensione a 0.2V per correnti positivo.
Questo viene adoperato sia per npn che per pnp Figura 65
Condizioni e modelli per il
funzionamento del BJT nelle varie
regioni
E __________________________________________________________
SEMPI
E 15
SEMPIO Il transistor funzionerà in tutte le zone. La corrente di base è
prodotta da un generatore di tensione aggiuntivo , che è il
= 5
parametro da determinare per avere il limite di
saturazione ed avere il transistor in saturazione.
La caratteristica del transistor riportata dipende come parametro
dalla corrente di base, il transistore inizia a lavorare in zona attiva.
Un aumento di fa alzare la pendenza.
Esaminiamo la zona attiva del transistore risolvendo
analiticamente il circuito. Sostituiamo il
circuito equivalente del transistore stesso e
approssimiamo il diodo che lavora in zona
attiva con un generatore di tensione 0.7V.
= +
( − ) 5
= = = 5
1
= = 0.05
33 | P a g .
Elettronica I: Circuiti Elettronici elementari
La tensione di alimentazione è la nostra incognita è farà passare la corrente attraverso la resistenza
più la differenza di potenziale tra base ed emettitore:
= + 0.7 = 1,2
Vogliamo sapere per quale tensione il transistore esce dalla zona attiva e va in zona di saturazione.
− 0.2
= = 9.8
= = 0.098
= + 0.7 = 0.98 + 0.7 = 1,68
Abbiamo risposto alle prime due domande, consideriamo la condizione in saturazione e non abbiamo
più il generatore di corrente controllato e le due correnti sono completamente indipendenti.
= + 0.2
− 0.2
= = 9.8
= − 0.7
− 0.7
=
>
E 16
SEMPIO
Il transistore è alimentato da una tensione positivo
10V e vi è una resistenza connessa a massa sotto
l’alimentatore. È uno stadio ad alimentazione
singola. La base è connessa a 4V. Nel circuito a
destra sono esplicitati i generatori
La procedura standard è di partire dalla maglia di
ingresso: = +
4 = 0.7 + ∗ 3,3
3,3
= = 1
3,3 = = 1
= +
Quando uso un pedice solo significa che è connesso a massa
= 10 − 4.7 = 5.3
≥ 0.2
Prima di proseguire dobbiamo vedere se il modello è giusto, dobbiamo vedere se
La tensione sull’emettitore vale: = = 3.3
= 2 > 0.2
E 17
SEMPIO
Equivalente al circuito precedente ma la tensione
sulla base è di 6V
Il transistore non riuscirà a funzionare in zona attiva.
= +
6 − 0.7
= = 1.6~