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APPUNTI SULLE SUPERFICI ARTICOLARI

Quando l'anca è in posizione di riferimento, cioè quando il soggetto è in posizione eretta normalmente, la testa femorale non è completamente ricoperta dall'acetabolo. Questo perché l'asse del collo del femore non è il prolungamento dell'asse del cotile (g.44).

Fig. (40-43)

Grazie ai piani di riferimento S e F si vede che per ottenere la coincidenza delle superfici articolari sono necessari tre movimenti:

  1. Flessione di circa 90°
  2. Leggera abduzione
  3. Leggera rotazione esterna (g.43)

La posizione di quadrupedia è la posizione di massima stabilità per l'anca ed è la sua posizione fisiologica.

IL LABBRO ACETABOLARE E IL LEGAMENTO DELLA TESTA DEL FEMORE

Il labbro acetabolare (cercine coloideo) è un anello fibro-cartilagineo inserito sul ciglio coloideo e ha la funzione di aumentare la profondità della cavità.

dell'acetabolo. Ha una sezione triangolare quindi presenta tre facce: 1. INTERNA: che si inserisce sul ciglio e sul legamento trasverso 2. CENTRALE: ricoperta di cartilagine ed è in continuità con quella della superficie semilunare 3. PERIFERICA: sulla quale si appoggia la capsula articolare Il legamento della testa del femore si estende dall'incisione ischio-pubica alla testa femorale ed è situato a livello della fossa acetabolare. Si inserisce sulla testa femorale nella parte superiore della fossa del legamento della testa femorale. Si suddivide in 3 fasce: 1. Fascio posteriore ischiatico: (rappresentato da fp quello più esterno) che fuoriesce dall'incisura ischio-pubica e si appoggia inferiormente e posteriormente al corpo posteriore della superficie semilunare. 2. Fascio anteriore pubico: (rappresentato da fa quello più mediale) che si appoggia nell'incisura

ischio-pubica posteriormente al corno anteriore della super cesemi-lunare.

3. Fascio medio: (rappresentato da fm quello più corto) quello più so le termina sul bordo superiore dellegamento traverso.

Questo legamento è importante perché non ha un ruolo meccanico di rilievo ma contribuisce alla vascolarizzazionedella testa del femore, perché dal ramo posteriore dell’arteria o uratoria origina l’arteriola del legamento della testadel femore, che si inserisce sullo spessore del legamento rotondo.

CAPSULA ARTICOLARE DELL’ANCA

Ha l’aspe o di un manico o broso cilindrico che si estende tra l’osso iliaco el’estremità superiore del femore

Nella gura vediamo delle linee tra eggiate che sono i pun di inserzione dellacapsula ar colare.

Cos tuito da bre longitudinale, oblique, arciformi e circolari.

Con la sua estremità interna si ssa sul ciglio del co le sul legamento traverso esulla faccia periferica del labbro. Mentre

l'estremità esterna si inserisce alla base del collo. Le brè più profonde risalgono sulla parte inferiore del collo per andarsi a fissare sul limite della cartilagine della testa. Così sollevano alcune pliche sinoviali dette frenula capsulae, la piega perineo-foveale di Amanzio è la più sporgente. Queste pliche hanno importanza nei movimenti di abduzione perché in questo movimento il margine inferiore della capsula si tende e per come è composta per la sua lunghezza rischia di essere un fattore limitante nei movimenti di abduzione. I freni capsulari che hanno un andamento obliquo quasi arrotolato in abduzione permettono un'escursione supplementare. La capsula si piega verso l'alto, il collo del femore poggia sul ciglio del cotile con l'interposizione dell'abbozzo. In estensione estrema la parte antero-superiore del collo poggia contro il ciglio e questo può creare un'impronta iliaca. I LEGAMENTI DELL'ANCA Sulla facciaanteriore due legamenti: 1. Legamento ileo-femorale: si inserisce a ventaglio sul bordo anteriore dell'osso iliaco fino alla spina iliaca anteriore. La sua base si inserisce sul femore lungo la linea intertrocanterica, poi si divide in una parte mediana e due parti laterali. I bordi del fascio superiore sono ispessiti dal legamento ileo-tendineo-trocanterico e da una lamina fibrosa che origina dal collare del femore. 2. Legamento pubo-femorale: si inserisce nella parte superiore dell'eminenza ileo-pelvica e sul labbro anteriore della doccia sacro-pubica. Le sue fibre si intrecciano con l'inserzione del muscolo psoas. In basso si inserisce sulla parte anteriore della fossa pre-trocanterica. Nell'insieme, questi legamenti formano una sorta di "N sdraiata" o di Z, in cui la gamba superiore rappresenta il fascio superiore.

ileo-femorale è quasi orizzontale, la gamba intermedia cioè l'ileo-femorale inferiore è quasi verticale e la gamba inferiore che è rappresentata dal pubo-femorale è quasi orizzontale e completa la Z. Posteriormente esiste un solo legamento che è ischio-femorale (g. 65,3) la sua inserzione occupa la parte posteriore del ciglio e del labbro dell'acetabolo e si estende sulla faccia interna del grande trocantere. A seguito dell'estensione del bacino sul femore avvenuta dal passaggio dalla quadrupedia alla stazione eretta il legamento si trova avvolto nello stesso senso attorno al collo femorale (g. 67) in un'anca destra vista dall'esterno i loro percorsi ruotano in senso orario (dall'osso iliaco verso il femore). L'estensione li avvolge attorno al collo femorale mentre la flessione li svolge e distende.

RUOLO DEI LEGAMENTI NELLA FLESSO-ESTENSIONE

Nella (g. 68) i legamenti sono moderatamente tesi, durante l'estensione

dell'anca (g.70) l'osso iliaco ruota posteriormente e i legamenti si tendono, avvolgendosi intorno al collo del femore. Il fascio superiore dell'ileo-femorale è quello che si estende di più, essendo più verticale, e funge da principale limitatore del basculamento indietro del bacino. In flessione avviene l'opposto (l'osso iliaco bascula in avanti sul femore), il pube e l'ileo-femorale sono detesi. Ciò determina l'instabilità dell'anca in questa posizione. Durante la rotazione esterna la linea intertrocanterica (tra il tubercolo maggiore e minore) si allontana dal ciglio del cotile. I legamenti anteriori si trovano tesi con massima tensione sui legamenti a decorso orizzontale. Il legamento ischio-femorale è deteso. Durante la rotazione interna avviene l'opposto, i legamenti anteriori in particolare quelli a decorso orizzontale si detendono mentre l'ischio-femorale si tende. RUOLO DEI LEGAMENTI IN

ABDUZIONE E ADDUZIONE

Par amo dalla g. 80:

In adduzione (g. 81) il fascio ileo-femorale superiore si tende, l’ileo-femorale inferiore si tende lievemente e il pubo-femorale si detende.

In abduzione (g. 82) si verifica l’opposto, l’ischio-femorale si detende in adduzione mentre in abduzione si tende (g. 83-84).

fifi fi fltti titi tifi ti fififi fi ti tti ti ti tt fi ti ti fi tti ti ti tt ti ti ti fl ti tt ti fl ttfi ti fi tt tti

FATTORI DI COATTAZIONE

Al contrario della scapolo-omerale la coxo-femorale è favorita dalla gravità nellaposizione di riferimento (g. 92).

La cavità dell’acetabolo è una semi-sfera, la sfera della testa del femore non può essere trattenuta meccanicamente dall’emisfero dell’acetabolo osseo.

Il labbro acetabolare prolunga e rende più profonda la superficie dell’acetabolo.

La cavità acetabolare totale risulta più grande di una semisfera e crea una coppia a incastro brosa riten

va. La pressione atmosferica è un ulteriore fattore di coazione. I fratelli Weber hanno fatto diversi esperimenti, tra cui: hanno sezionato le parolli che legano femore e osso iliaco, la testa femorale che non esce da sola dall'acetabolo, bisognava usare molta forza. Poi si è visto che praticando un piccolo foro nell'acetabolo, la testa femorale e l'articolazione cadono per il solo effetto del loro peso. Da tutto questo i legamenti e i muscoli hanno un ruolo essenziale nella coazione. Quindi anteriormente i muscoli sono poco numerosi ma i legamenti sono robusti, mentre posteriormente i muscoli sono predominanti (es. Il legamento ischio-femorale). L'azione dei legamenti varia a seconda della posizione dell'anca, la posizione di flessione per effetto del rilascio dei legamenti, risulta instabile. Aggiungendo extra-rotazione e adduzione è sufficiente un lieve urto diretto verso l'asse del femore per provocare la lussazione. FATTORI OSSEI E MUSCOLARI DI STABILITÀ I muscoli

A decorso trasversale hanno un ruolo importante nella stabilità dell'anca, i muscoli con decorso sono più o meno paralleli a quello del collo spingono la testa nelco le (muscoli pelvico-trocanterici).

Fig. 102 ne vediamo alcuni a decorso trasversale:

  1. Piriforme= parte dal grande trocantere e si inserisce sulla faccia pelvica del sacro
  2. O uratore esterno
  3. Piccolo e medio gluteo, vengono chiamati muscoli sospensori dell'anca e hanno un'azione coa ante

I muscoli a decorso longitudinale come gli adduttori (g. 102,4) tendono invece a lussare la testa del femore superiormente all'acetabolo, quando c'è una malformazione dell'acetabolo l'azione lussante degli adduttori è maggiore quando la coscia è in adduzione. Tale azione diminuisce man mano che viene abduzione tanto che diventa coa ante in abduzione completa (g. 104).

L'orientamento del collo femorale influenza la stabilità, il collo femorale forma nel piano

un angolo di circa 120° con l'asse dia sario. ti tt ti tt fi ti fi ff tt ti fi tt titi tt fi fl ti tt tt ti ffi tt ti ttfi fi ti ti tt flti tt ff tt tt tt l'asse del collo presenta un incremento di 20° dell'angolo rispetto alla posizione normale, un'adduzione di 30° in un'anca patologica (P) corrisponderà quindi a un'adduzione di 50° in un'anca normale perché questi gradi banalmente si aggiungono ai gradi patologici.
Dettagli
A.A. 2022-2023
20 pagine
SSD Scienze biologiche BIO/16 Anatomia umana

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher beatrice.sognori di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Anatomia applicata e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Pavia o del prof Crisafulli Oscar.