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Alimentazione in età scolare e adolescenziale

La nutrizione del bambino deve soddisfare tre esigenze principali:

  • L'accrescimento somatico secondo programma genetico
  • Lo sviluppo neuropsicologico ottimale
  • Il mantenimento dello stato di salute a breve, medio e lungo termine

L'intervallo 6-18 anni si caratterizza per due aspetti fisiologici specifici:

  • La notevole stabilità della velocità di crescita staturo-ponderale fino all'inizio dello sviluppo puberale
  • In entrambe i sessi, 6 cm/anno e un accrescimento ponderale di circa 3 kg/anno, fabbisogno di energia per il solo accrescimento 2% del fabbisogno energetico totale giornaliero
  • La grande accelerazione della velocità di crescita staturo-ponderale e le importanti modifiche della composizione corporea e psicologiche durante lo sviluppo
puberale, si consiglia un apporto proteico giornaliero di circa 0,8-1 g/kg di peso corporeo. Le proteine sono importanti per la crescita e lo sviluppo muscolare durante questa fase. Per quanto riguarda i lipidi, si consiglia di limitare l'assunzione di grassi saturi e trans, che possono aumentare il rischio di malattie cardiovascolari. Si consiglia invece di consumare fonti di grassi sani come olio d'oliva, pesce, avocado e frutta secca. Vitamine e mineraliDurante l'adolescenza, è importante garantire un adeguato apporto di vitamine e minerali per sostenere la crescita e lo sviluppo. Si consiglia di consumare una varietà di frutta e verdura per ottenere una buona quantità di vitamine e minerali essenziali. IdratazioneL'adolescenza è anche un periodo in cui è importante mantenere un'adeguata idratazione. Si consiglia di bere a sufficienza acqua durante il giorno e limitare il consumo di bevande zuccherate e gassate. Attività fisicaInfine, durante l'adolescenza è importante promuovere un'adeguata attività fisica per favorire lo sviluppo muscolare e mantenere un peso corporeo sano. Si consiglia di praticare almeno 60 minuti di attività fisica moderata o intensa al giorno. Ricordate sempre di consultare un professionista della salute o un dietologo per ottenere consigli personalizzati sulla vostra alimentazione durante l'adolescenza.è auspicabile un apporto proteico giornaliero pari al 12-15% dell'energia totale della dieta, con la prevalenza di alimenti di origine vegetale. Assunzione dei lipidi: raccomandazioni più per la prevenzione (patologie cardiovascolari) che per il fabbisogno. Particolare attenzione è posta nel limitare gli acidi grassi saturi e trans e raggiungere adeguati apporti di acidi grassi polinsaturi (in particolare omega-3 e -6). Vitamine L'ipovitaminosi D è una condizione diffusa nella popolazione pediatrica, in particolare fra i bambini che hanno una scarsa esposizione alla luce solare. La dieta rappresenta una fonte trascurabile di vitamina D, importante valutare l'opportunità di una supplementazione. La vitamina B12 sintetizzata da alcuni microorganismi e dalle alghe; è assente in tutti gli altri vegetali. Pertanto, bambini che seguono una dieta vegetariana (in particolare vegana) possono incorrere in uno stato di carenza di vitamina B12, se non si fa uso di integratori.fanno ricorso ad integratori o ad alimenti supplementati. Minerali Calcio: presente in concentrazione significativa solo in alcuni alimenti dieta→ladel bambino e dell’adolescente prevede un consumo regolare di latte e latticini,legumi secchi, frutta secca oleosa o semi oleosi, alcuni tipi di acqua. Importante considerare che il bilancio del calcio è condizionato anche dalle sueperdite urinarie, favorite da una dieta troppo ricca in proteine, sodio e caffeina. Il ferro è un minerale indispensabile per il trasporto dell’ossigeno nell’organismoe per il funzionamento di molti enzimi. Esistono due forme di ferro: “eme”, contenuto negli alimenti di origineanimale (frattaglie, carni) e “non eme” negli alimenti di origine vegetale(legumi secchi, frutta secca oleosa, verdura a foglia verde). Bambini vegetariani e ragazze in età fertile sono gruppi a rischio di carenza diferro. Il pranzo deve apportare circa il 35% del fabbisogno.energia giornaliera(15% di proteine, 30% di grassi e 55% di carboidrati).

Lezione cinque - TerruzziNutrizione artificiale in pediatria

La Nutrizione Artificiale (NA) è una procedura terapeutica mediante la quale è possibile soddisfare i fabbisogni nutrizionali di pazienti non in grado di alimentarsi sufficientemente per via naturale.

In ambito ospedaliero, il trattamento di NA è indicato nelle seguenti condizioni:

  • presenza di malnutrizione
  • rischio di malnutrizione
  • presenza di ipercatabolismo

Malnutrizione

La malnutrizione è una condizione di alterazione funzionale, strutturale e di sviluppo dell'organismo conseguente allo squilibrio tra fabbisogni, introiti e utilizzazione dei nutrienti tale da comportare un eccesso di morbidità e mortalità o un'alterazione della qualità della vita.

La malnutrizione include alterazioni derivanti da:

  • carente apporto di nutrienti
  • eccessivo apporto di nutrienti
  • alterato metabolismo dei nutrienti

Progressivo incremento delle patologie complesse che richiedono il ricorso allanutrizione artificiale grandi prematuri e bambini esposti in epoca neonatale e→post-neonatale a gravi patologie.

Nutrizione arti ciale

Nutrizione Enterale (NE): utilizza apparato digerente come via disomministrazione e assorbimento dei nutrienti.

Nutrizione Parenterale (NP): si avvale del sistema venoso per somministrare inutrienti. La NE rappresenta la metodica di prima scelta in tutti i pazienti chepresentino un’indicazione alla NA e abbiano un intestino funzionante.

La NP Totale deve essere utilizzata quando vi sia una controindicazione alla NE oquando quest’ultima si sia rivelata impraticabile.

Quando la NE non è sufficiente a coprire i fabbisogni del paziente è comunqueindicata una nutrizione mista (NE + NP) piuttosto che una NPT.

Nutrizione enterale

La Nutrizione Enterale (NE) comprende tutte le forme di supporto nutrizionaleche implicano l’utilizzo di

“diete per scopi medici speciali” indipendentemente dalla via di somministrazione; essa comprende:

  • Supplementi nutrizionali orali (SNO): i fabbisogni calorici e dei singoli nutrienti non possono essere soddisfatti dal solo apporto alimentare in un paziente con intestino almeno parzialmente funzionante, un’opzione terapeutica quando la dieta è impiegata come cura di una malattia (ad esempio nella Malattia di Crohn e nelle intolleranze alimentari).
  • Nutrizione tramite sonda: naso-gastrica (SNG), naso-entrale o percutanea.

La nutrizione entrale ha alcuni vantaggi rispetto alla nutrizione parenterale:

  • conservazione delle funzioni gastro-intestinali
  • minori complessità tecniche
  • miglior profilo di sicurezza (rischi di infezioni da catetere/patologia epatica)
  • inferiori costi

La nutrizione tramite NE viene utilizzata molto nel bambino disfagico disabile: la disabilità può essere causata da malattie spesso rare e incurabili, e i bambini che ne

Soffrono vengono accomunati in un gruppo che la letteratura definisce sempre più spesso "children with medical complexity" (CMC) ovvero bambini con complessità medica.

La paralisi cerebrale infantile (PCI) è la patologia con disabilità che il pediatra incontra più frequentemente, e rappresenta il prototipo del bambino disabile da nutrire artificialmente.

Mediamente il 30-40% dei bambini con PCI ha difficoltà nutrizionali che possono comprendere sia sintomi correlati alla disfagia (soffocamento, tosse e inalazione durante e dopo la nutrizione, lunga durata dei pasti) sia sintomi gastrointestinali alti (rigurgiti e vomiti) e bassi (stipsi).

La valutazione delle competenze orali di suzione, masticazione e deglutizione è fondamentale per capire se esiste lo spazio per l'utilizzo di SNO o di tecniche di preparazione del cibo.

La manipolazione dei nutrienti è di grande aiuto nei bambini che conservano una buona capacità.

orale o che la possono recuperare: ex-prematuri nutriti a lungocon sonde che devono "imparare" ad usare la bocca.Impiego di una sonda nutrizionale (Linee guida)- se questa necessità non supera le 4-6 settimane (supporto ad un grandeintervento): posizionamento di un sondino naso-gastrico- se il fabbisogno di NE è a lungo termine, la via percutanea o chirurgica è l'opzione più raccomandata da tutte le linee guida e consensus di societàscientificheAlgoritmo decisionale per scegliere la via di accesso-NEUno dei punti centrali della scelta è rappresentato dall'estremità distale dellasonda:- interno della cavità gastrica normale capacità di svuotamento gastrico→- duodeno/digiuno esofagite da reflusso, ostruzione gastrica, dopo interventi→chirurgici sul tratto digestivo superioreLaddove possibile: la nutrizione gastrica va sempre preferita a quella post-pilorica (intestino), poiché ilposizionamento nella cavità gastrica è più facile da garantire e più fisiologico. La nutrizione a bolo e le soluzioni iperosmolari non potranno essere utilizzate con l’infusione post-pilorica (rischio diarrea). • Breve durata della NA (<30 giorni): la sonda naso-enterica (naso-gastrica, duodenale, digiunale) può essere preferita ad una stomia. La presenza di una sonda attraversante lo sfintere esofageo inferiore altera la funzione dello sfintere stesso, e favorisce il reflusso esofageo del contenuto gastrico. • Lunga durata della NA (>4 settimane): sospensione dell’alimentazione orale, stenosi invalicabili di alte vie digestive. È necessario procedere con una stomia: gastrostomia (PEG) o digiunostomia endoscopica percutanea (PEJ) apertura su parete addominale o digiuno per inserire sondino per NA nella cavità gastrica collegato a sacche con gli alimenti. Le linee guida raccomandano di non consigliare la PEG nelle malattie.lari o miscele enterali specifiche a seconda dell'età del paziente. Ad esempio, per i lattanti si possono utilizzare miscele a base di latte materno o formule specifiche per l'età. Per i bambini e gli adolescenti, invece, si possono utilizzare miscele enterali appositamente formulate per le loro esigenze nutrizionali. PATOLOGIA DI BASELa scelta delle miscele enterali dovrà tenere conto della patologia di base del paziente. Ad esempio, in caso di malattie gastrointestinali o malassorbimento, potrebbe essere necessario utilizzare miscele con una composizione specifica per favorire l'assorbimento dei nutrienti. PRESENZA DI EVENTUALI ALLERGIE O INTOLLERANZE ALIMENTARILa presenza di allergie o intolleranze alimentari dovrà essere considerata nella scelta delle miscele enterali. Sarà necessario utilizzare miscele che non contengano gli alimenti a cui il paziente è allergico o intollerante. VIA DI SOMMINISTRAZIONELa via di somministrazione utilizzata (sondino naso-gastrico, gastrostomia percutanea, gastrodigiunostomia percutanea) influenzerà la scelta delle miscele enterali. Ad esempio, per i pazienti con gastrostomia percutanea potrebbe essere necessario utilizzare miscele con una consistenza adatta per la somministrazione attraverso il sondino. MODALITÀ DI SOMMINISTRAZIONELa modalità di somministrazione (con pompa o con siringa) influenzerà la scelta delle miscele enterali. Ad esempio, per la somministrazione con pompa potrebbe essere necessario utilizzare miscele con una consistenza adatta per il flusso continuo. CAPACITÀ GASTRICA E TEMPO DI SVUOTAMENTO GASTRICOLa capacità gastrica e il tempo di svuotamento gastrico dovranno essere valutati per determinare il volume da somministrare. Sarà necessario utilizzare miscele enterali con una concentrazione calorica e nutrizionale adeguata alle esigenze del paziente. VOLUME DA SOMMINISTRAREIl volume da somministrare dovrà essere calcolato in base al fabbisogno calorico e nutrizionale del paziente. Sarà necessario utilizzare miscele enterali con una concentrazione adeguata di nutrienti per garantire un apporto sufficiente. In conclusione, la scelta delle miscele enterali per i lattanti, i bambini e gli adolescenti dovrà essere basata su una valutazione attenta delle loro esigenze nutrizionali e delle condizioni cliniche specifiche. Sarà necessario considerare l'età del paziente, la patologia di base, la presenza di allergie o intolleranze alimentari, la via e la modalità di somministrazione, la capacità gastrica e il tempo di svuotamento gastrico, nonché il volume da somministrare.
Dettagli
A.A. 2022-2023
48 pagine
SSD Scienze mediche MED/45 Scienze infermieristiche generali, cliniche e pediatriche

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher arianna.marchetti di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Infermieristica pediatrica e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Milano o del prof Terruzzi Ileana.