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Esami diagnostici

• VIRUS EPATITE C [HCV] ANTICORPI
• EMOCROMO: Hb, GR, GB, HCT, PLT
• HIV 1-2 ANTICORPI in caso di rischio anamnestico 27
• TAMPONE VAGINO-RETTALE per la ricerca dello Streptococco Agalactiae tra la 35 e la 37 w. Lo Streptococco può determinare rottura prematura delle membrane, parto prematuro, amnionite o gravi infezioni neonatali. In caso di positività al batterio, durante il travaglio di parto verrà effettuata chemioprofilassi antibiotica con penicillina endovenosa per prevenire l'infezione neonatale.
3. 38ª- 40ª settimana
• URINE ESAME CHIMICO FISICO E MICROSCOPICO (*)
• CTG: cardiotocografia, per valutare il battito cardiaco del feto e la registrazione attraverso gli ultrasuoni se ci sono attività contrattili uterine. L'esame viene eseguito applicando sull'addome materno 2 trasduttori legati con delle fasce per almeno 30 minuti in modo che la cardiolina possa registrare il battito cardiaco fetale e insieme le

Attività contrattile uterine qualora fossero presenti per valutare variazioni e dare una giusta valutazione. 38-40 > 1 volta a settimana. 40 > ogni giorno fino al travaglio.

Diagnosi prenatale non invasiva cardiotocografia:

  • Indicazioni
  • Monitoraggio della gravidanza ad alto rischio in epoca pre-termine e a termine
  • Valutazione dello stato di salute del feto in gravidanze a basso rischio in epoca post-termine

Il tracciato cardiografico registra la frequenza cardiaca fetale e ne esprime la variabilità a lungo termine.

Il tracciato tocografico evidenzia frequenza, durata ed intensità delle contrazioni uterine.

Funicolocentesi: Prelievo di sangue da uno dei vasi cordonali. L'esame viene eseguito, per via transaddominale con guida ecografica, a partire dal secondo trimestre.

28: Permette di fare diagnosi di:

  • Difetti congeniti dell'emostasi (emofilia A e B, trombocitopenia alloimmune)
  • Altre malattie ematologiche
  • Difetti congeniti del metabolismo
parto è quindi il percorso che il feto deve seguire per uscire dal corpo della madre. Il corpo mobile si riferisce al feto e ai suoi annessi, come la placenta e il cordone ombelicale, che vengono espulsi durante il parto. La forza è rappresentata dalle contrazioni uterine e dalle contrazioni volontarie del torchio addominale, che spingono il feto attraverso il canale del parto. La pelvi femminile è il cingolo osseo che forma il canale del parto. È composta dallo scavo pelvico superiore, dallo stretto inferiore e dallo stretto medio. Il bambino passa attraverso lo stretto superiore, che è la parte più ampia e ha una forma di farfalla. Ci sono 4 posizioni diverse in cui il bambino può incanalarsi durante il passaggio attraverso lo stretto superiore. Successivamente, il bambino passa attraverso lo stretto medio per poi uscire completamente attraverso lo stretto inferiore, superando la sinfisi pubica e il promontorio del coccige.

parto non va inteso come un canale dritto, ma nella parte superiore è aperto con creste iliache che non sono lineari ma sono più alte e con una forma a farfalla, mentre man mano che scende si stringe come una specie di imbuto.

Corpo mobile: Il feto rappresenta il corpo mobile che procede sotto la spinta della forza attraverso un condotto obbligato. Il bambino fuoriesce lateralmente nella posizione destra o sinistra, il feto esce di vertice dritto.

Il canale del parto ad un certo punto si stringe, e il diametro di questa parte del canale non si adatta molto a quello che è il diametro "spalla-spalla" del feto, per cui il feto è definito intelligente proprio perché effettuando la rotazione interna gira prima facendo passare una parte, e poi si gira per far passare l'altra parte, queste rotazioni permettono ai diametri del feto di adattarsi a quelli del bacino della madre. Un altro adattamento è quello di ridurre il diametro della testa.

siccome le ossa del cranio non sono ancora saldate, ma c'è solo un livello di cartilagine, il bambino effettua una sovrapposizione recuperando spessore, in questo modo si sovrappone recuperando diametro, questo adattamento è una delle modifiche del corpo mobile che adatta i suoi diametri, il diametro più preferibile è quello biparietale che va da lobo a lobo e questo diametro viene adattato con delle posizioni, rotazioni entrando nel cingolo pelvico e in base a quello che è il diametro favorevole, così il feto durante la fase del travaglio prova diverse posizioni, trovando quella più spaziosa e adatta a lui così si incanala. Per permettere la fuoriuscita del feto vengono schiacciate e compresse le squame della testa, e essendo un fenomeno plastico non crea danni proprio perché le suture ancora non sono ben definite, ma sono cartilagine e andranno poi a saldarsi nel primo anno di vita. Si possono creare delle tumefazioni in questo.

caso che vengono definite: tumore da parto quando si ha una raccolta di edema a livello delle suture craniche, non è tumore vero e proprio, ma è semplicemente una raccolta edematosa e questo è legato al fatto che il bambino sta a testa in giù soprattutto quando si ha la rottura delle membrane, quindi c'è un dislivello della pressione uterina e quella atmosferica esterna, oppure nei casi più gravi in cui questo accavallamento osseo può creare una rottura vascolare, formando un ematoma che si sviluppa a livello cerebrale ma che va nella maggior parte dei casi ad assorbirsi.

La forza è dettata dalle contrazioni che nella fase prodromica sono asincrone e di bassa intensità e tendono poi a regolarizzarsi durante la fase più intensa del travaglio, in media si hanno tre contrazioni ogni 10 minuti e la durata della contrazione va dai 40/60 secondi con una fase di incremento e una fase di decremento e a questo si associa la forza materna.

con le spinte legate alla contrazione del torchio addominale e con la formazione di una resistenza dei muscoli dell'addome che tendono a spingere e aumentare la pressione verso il basso favorendo così la fuoriuscita del feto che deve passare da un canale molto stretto, quindi ogni contrazione detta un avanzamento di pochi millimetri, qualche millimetro si perde a fine contrazione, si tratta è un percorso lungo perché ogni avanzamento che si fa con una contrazione, poi è accompagnato da una fase di perdita della progressione. Le fasi del parto sono: - Periodo prodromico in cui c'è la maturazione cervicale in cui la cervice deve portarsi in avanti, ammorbidirsi, appianarsi e da qui inizia la vera e propria dilatazione, per una donna che non ha mai partorito le modifiche del collo avvengono prima delle modifiche della dilatazione; - segue la fase del travaglio che è dai 4 ai 5 cm fino alla dilatazione completa e questo vienedefinito travaglio attivo:
  • da qui in poi si ha il periodo espulsivo che è accompagnato da una fase latente in cui le contrazioni sembrano avere una pausa e questo permette alla donna di avere una ripresa delle energie e prepararsi alla fase attiva del periodo espulsivo, che è la fase che richiede una maggiore forza per la mamma e un maggior numero di spinte, che possono variare da 1 o 2 ore per una donna che non ha mai partorito fino a mezz'ora per una donna che ha già partorito.
I fenomeni del parto possono essere:
  • Dinamici: l'espansione del segmento uterino inferiore, l'appianamento del collo, la dilatazione, la formazione della borsa amniotica perché il feto è avvolto da 2 veli membranosi che contengono il liquido che nella parte inferiore si forma una vera e propria tasca di liquido, chiamato liquido anteriore che tenderà a rompere ciò durante il travaglio, oppure prima del parto se non si è rotto prima.

questi fenomeni dinamici sono fenomeni di tipo tissutale con la distensione della vagina, del perineo e dell'anello vulvare. Molte volte la forza delle acque che si forma, che comunemente si dovrebbe rompere spontaneamente, fa difficoltà a rompersi e comporta che la parte presentata rallenta la sua discesa.

  • Meccanici: sono quelli di adattamento del feto al canale del parto citati prima, tra questi vi è la parte più difficoltosa, che è l'espulsione della testa e della spalla anteriore. La spalla posteriore e tutto il corpo escono insieme con una sola spinta, successivamente.
  • Pratici: sono quelli che modificano la testa fetale e comportano la restrizione delle ossa craniche e possono comportare tumore della faccia ed ematoma.

Il parto è uno dei momenti più importanti nella vita di una donna, ma anche del papà e di tutta la famiglia in generale, ed è molto importante che comunque la donna sia consapevole e abbia delle

scelte in quello che è il suo percorso di assistenza al parto e il percorso nascita. La donna è parte attiva dell'assistenza al parto, lei è al centro ed è lei che sceglie nella maggior parte dei casi. Durante il parto è possibile anche che risulta necessario eseguire degli interventi come l'episiotomia.

L'episiotomia consiste nel fare un taglio con le forbici, viene effettuato durante la contrazione anche con anestetico locale nella zona interessata. La posizione della testa determina la compressione, e questo anestetizza la zona. Nella maggior parte dei casi si preferisce fare un piccolo taglio localizzato e anestetizzato, ma quando viene effettuata in emergenza (le indicazioni per effettuare episiotomia sono in parto operativo quando c'è sofferenza fetale o quando c'è una trazione anatomica ai tessuti materni che comporterebbe l'alterazione diffuse), non si possiede il tempo per fare

L'anestesia alla mamma, anche perché i tempi di azione dell'anestetico sono di almeno 4 minuti e i tempi di resistenza fetale di 5 minuti. La maggior parte delle donne non sente dolore. L'episiotomia può essere effettuata in vari modi; quella maggiormente indicata è la medio-laterale perché crea meno danni sia ai tessuti e dà anche una migliore riparazione. Facendo la centrale si parte dalla convessura vulvare fino alla zona dello sfintere anale e si potrebbe andare a ledere proprio lo sfintere anale ed è necessaria la ricostruzione perché ci possono essere anche lacerazioni di quarto grado, con la laterale invece si prende un'eccessiva quantità di tessuto. Gli altri interventi che possono essere effettuati durante il parto sono i parti operativi come quello con ventosa ostetrica.

Dettagli
Publisher
A.A. 2022-2023
56 pagine
SSD Scienze mediche MED/45 Scienze infermieristiche generali, cliniche e pediatriche

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Fede090203 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Scienze Infermieristiche Generali e Teorie del Nursing e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi di Catanzaro - Magna Grecia o del prof Doldo Patrizia.