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ROTTURA LEGAME BASSA
FACILE
DEL - 2
NON VETRO
FORMANO
Numero di coordinazione: rapporto tra raggio del catione e raggio dell’anione.
Si 4 +
I
47 I
-
2
S O
. I
2
Si la
- 2- 70 quindi
(-4) in
metto cornications
4 + carica
O O
S-
i
- - Sit
un'altra
↓ con
I
sio-- o
2 legame ↓
coovolate
parzialmente 4 +
S i
Per dimimin quella
positiva
sistema
l'energia del negativo
la
schermo carica con
,
i
Si
↑
O
I
-Si-0-Si-o-Si ...
I
O
d
p
T - o
4
2- 2-
+ i
0 C 0
=
= i
-
CO2 SiOs hanno trova
stato differente forma di
sotto
perché si
e gos
ma
mo e
ha
l'oltra dell'ossigeno
il
questo più piccole
molto
dimensioni
perche
solido carlonia
Struttura della silice SiO4 4 2
+
L’unità fondamentale è il tetraedro di SiO costituito da un catione di Si al centro e 4 anioni O
4
ai vertici. Ciascun anione ossigeno è comune a due tetraedri.
• nella silice i tetraedri sono legati in modo regolare, nel vetro in modo disordinato;
• l’ossigeno si dice PONTANTE perché fa da ponte tra due tetraedri
Struttura del vetro di silice, rappresentazione bidimensionale
La struttura della silice è molto aperta, il reticolo non è molto compatto questo spiega perchè
la densità della silice sia molto bassa
Il legame Si-O
Il legame Si-O è un legame parzialmente ionico e parzialmente covalente con prevalenza di
quello covalente., infatti è molto forte come legame.
Il legame Si-O-Si è un legame a ponte e gli atomi di ossigeno coinvolti in questo legame sono
detti ossigeni pontanti.
Proprietà della silice(che dipendono direttamente da questi legami).
1) trasparente alla radiazione ultravioletta: perchè gli elettroni di legame sono molto stabili e
quindi serve una radiazione molto più forte per portarli allo stato eccitato.
2) coefficiente di dilatazione termica molto basso, perchè il legame è molto forte
3) resistenza chimica elevata, resiste molto alla corrosione perchè i legami sono difficili da
rompere
4) la viscosità è elevata: questo comporta che per ottenere vetro la silice deve essere portata
ad una temperatura di circa 2000°C e quindi il vetro è molto costoso
Struttura dei vetri SiO -Na O
2 2
I vetri comuni contengono Na O
2
L’aggiunta di ossido rompe alcuni legami a ponte e forma ossigeni terminali detti anche
ossigeni NON pontanti.
• gli ossigeni non pontanti costituiscono un’interruzione del reticolo della silice, infatti il
legame ionico che va a formarsi tra ossigeno e sodio è non direzionale, questo legame fa si
che cambino le proprietà del vetro
• l’ossido di sodio prende il nome di OSSIDO MODIFICATORE.
Proprietà dell’ossido di sodio
1) la densità aumenta: Na va a situarsi negli spazi vuoti all’interno della maglia;
2) il vetro non è più trasparente alle radiazioni UV, infatti la nuvola elettronica presente
sull’ossigeno è in grado di assorbire gli UV;
3) la resistenza chimica diminuisce: quando la quantità di ossido di sodio è elevata il vetro
silicato sodico è completamente solubile;
4) la viscosità diminuisce molto: poiché questi snodi del reticolo lo rendono meno
interconnesso.
Il vetro può essere lavorato a temperature inferiori e costa molto meno, l’ossido sodico viene
anche detto fondente.
Gli ossidi alcalini come litio(Li), potassio(K) e sodio(Na) sono chiamati ossidi MODIFICATORI
di reticolo ed i legami ionici formati con il reticolo saranno più deboli per il potassio e più forti
per il litio a causa del raggio atomico.
• gli ossidi alcalini sono chiamati FONDENTI
Struttura dei vetri SiO -CaO
a
I vetri comuni oltre a Na O contengono anche CaO
Anche in questo caso si rompe la continuità della maglia e si formano ossigeni NON pontanti,
l’ossido di calcio è un modificatore di reticolo.
27
Il Ca forma legami ionici con gli ossigeni terminali ma poichè i suoi legami sono forti rispetto
al sodio rendono il vetro NON SOLUBILE.
• se aggiungiamo CaO ad un vetro sodico si va a migliorare la resistenza chimica di quel tipo
di vetro.
Struttura del vetro B O
23
Questa tipologia di vetro è costituito da un ossido formatore che è il boro, che ha la funzione
della silice, il boro avendo valenza 3+ è schermato da 3 anioni 2- di ossigeno.
Come per la silice ogni anione di ossigeno è condiviso con due cationi di boro, ed il legame
B-O è fortemente covalente e direzionale.
Struttura dei vetri borati alcalini
Per aggiunta di piccole quantità di ossidi alcalini alla B O si permette, ad alcuni atomi di
23
boro, di passare dalla coordinazione 3 alla coordinazione 4 dei siti tetraedrici BO con 4 atomi
4
di ossigeno pontanti tra due atomi di boro e questi sono elettricamente carichi negativamente
quindi BO i due cationi Na si sistemano nel reticolo per compensare la carica negativa.
-
4
• la formazione di alcuni siti tetraedrici estende il reticolo dal piano al volume e spiega
l’aumento di Tg(aumenta la viscosità a causa dell’interconnessione nel reticolo).
Ossidi formatori e modificatori di reticolo
FONDENTI
ottiche I
(pirofile)
(fibre L
Identifricia biovetri) legami pontanti
creama non
, • La linea blu fa riferimento alla
• Aumentando il raggio ionico la forza di temperatura di transizione, quella
legame diminuisce. rossa al coefficiente di dilatazione
termica
Composizione, proprietà ed applicazioni di vetri commerciali
Osservazioni:
• soda-lime: vetro sodico calcico;
• più è alto l’indice di rifrazione, più il vetro è denso;
• nel vetro Pyrex il sodio è presente in quantità minore, ciò significa che la struttura è più
aperta e quindi ha più ossigeni pontanti;
• quando la % di ossido di alluminio è alta, come nei vetri alcalini, questa tipologia di vetro
può essere usata a temperature più alte;
• E fiber: fibre di vetro per rinforzo.
L’Al O viene aggiunta per stabilizzare la fase vetrosa, cioè per rendere la cristallizzazione
23
ancora più difficile ed improbabile, in un vetro la presenza di un cristallo equivale ad un suo
difetto —> fenomeno di DEVETRIFICAZIONE.
Questo mi comporta:
• diminuzione di qualità ottica;
• punto di debolezza che può portare a frattura a causa del cristallo.
•Il coefficiente di dilatazione termica lineare è basso nel vetro Pyrex che contiene un’alta
percentuale di formatori di reticolo come silice e poco sodio.
•Densità: bassa per i borosilicati(reticolo aperto e pochi modificatori), massima per i vetri al
piombo che è un elemento pesante.
Perchè un materiale è trasparente?
Un materiale per essere trasparente deve soddisfare le
due condizioni seguenti:
1. NON ASSORBIRE nel visibile: non ci sono elementi
che presentano transizioni elettroniche di energia pari a
quella della luce visibile.
2. E’ OMOGENEO: al suo interno non esistono
interfacce tra zone diverse che possono causare difetti
di rifrazione multipla con perdita di trasparenza.
• rifrazione multipla: vetro bianco;
• rifrazione multipla e assorbimento: vetro opaco e
colorato.
Un materiale perde trasparenza se passa da un
interfaccia con un indice di rifrazione ad un altro, perchè
la radiazione elettromagnetica “senta” che sta
attraversando un materiale con n diverso è necessario
che le dimensioni delle zone diverse siano confrontabili
con la lunghezza d’onda della radiazione incidente.
Considerando che la luce visibile ha lunghezze d’onda
comprese tra 0,38-0,75 micrometri. Se i cristalli hanno
dimensioni minori di 0,3 micrometri allora non perderà di
trasparenza, altrimenti si avranno degli effetti negativi su
questo effetto.
Le vetroceramiche
Le vetroceramiche sono materiali ceramici policristallini, ottenuti mediante un processo di
cristallizzazione controllata di un vetro.
Il processo produttivo prevede di ottenere il vetro fuso, formarlo nell’ oggetto voluto e
raffreddarlo.
Successivamente l’oggetto in vetro viene nuovamente riscaldato alla temperatura di
cristallizzazione per indurre la cristallizzazione controllata.
Le caratteristiche dei VC sono di avere un coefficiente di dilatazione bassissimo, in alcuni casi
negativo; utilizzate per produrre piani di cottura, stoviglieria,…
Proprietà meccaniche e reologiche
Proprietà meccaniche dei solidi
Proprietà reologiche dei fluidi
Dipendenza dalla temperatura
Il modulo di Young E, e quello di elasticità trasversale G variano poco con la temperatura.
Il flusso viscoso è un processo termicamente attivato e la viscosità , varia con la temperatura
M
secondo la legge di Arrhenius. Eatt = energia
necessaria per rompere
i legami e riformarli
consentendone lo
spostamento atomico
tra di essi.
Il meccanismo del flusso viscoso
Lo step elementare consiste nella rottura del legame Si-
O. Lo stadio intermedio prevede la formazione di un
catione Si e un anione O.
• 1 è un stadio a bassa energia;
• 2 è uno stadio a alta energia;
• se si riesce a diminuire la carica positiva sul silicio si
abbasserà anche l’energia di attivazione, che causa un
abbassamento della viscosità che va a favore del flusso
viscoso;
• 1(figura) è più alto di 3 perchè c’è energia di sforzo
meccanico.
Se ci troviamo in presenza di modificatori
Se nella struttura sono presenti ossigeni NP la nuvola
elettronica sull’ossigeno è mobile e può schermare la
positività del silicio riducendo la carica positiva e abbassando
quindi anche l’energia di attivazione. L’ossido di piombo PbO
abbassa molto la viscosità infatti il catione Pb 2+ ha un
raggio ionico elevato e forma legami molto deboli con gli
ossigeni terminali.
Viscosità della silice vetrosa
Diagramma di Arrhenius La viscosità della silice dipende dalla sua
“purezza”. E’ importante soprattutto il di
contenuto di H O, cioè Si-OH.
2
• per questo nel grafico la viscosità è
rappresentata da u