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Il Vetro
Fenomenologia della vetrificazione
Il vetro è uno dei primi materiali che l'uomo è riuscito a fabbricare. È frequente trovare manufatti di vetro in buone condizioni negli scavi archeologici: il vetro ha infatti una buona resistenza chimica (non si corrode a contatto con molte sostanze) e perciò il vetro è già usato.
- Sviluppi: Vetro luminescente, ricoperto da un sottile (qualche μm) strato di film che a contatto con la luce UV emette luce visibile
- Gorilla Glass
- Vetri autopulenti
- Invisible Glass
Produzione Italiana 2016
- Vetro Piano (lastre): 821'000 tonn
- Vetro Cavo (bottiglie): 1'062'000 tonn
- Fibre di vetro (per materiali compositi): 86'000 tonn
- Altro: 311'000 tonn (inclusi vetri per farmaceutica, edilizia, laboratorio...)
Definizioni:
Vetro: Solido amorfo che presenta il fenomeno della transizione vetrosa
Vetro (definitivo): Solido amorfo ottenuto per raffreddamento di un liquido e presenta il fenomeno della transizione vetrosa (definisce tra met 50% dei casi: esiste anche il vetro cemento per spintroni di soli che servono per [...] raro)
Solido: Materiale che si oppone a uno sforzo di taglio
Sforzo di taglio:
- Il solido crea nuove superfici
- Il liquido si deforma senza conservare l'equilibrio
Solido amorfo: Le molecole sono disposte tra loro a piccolo disordine (il solido è privo di ordine a lungo raggio).
Fenomenologia: Descrizione del fenomeno
la formazione del vetro a partire da un liquido può essere descritta bene seguendo l'evoluzione del volume specifico in funzione della temperatura
I_m = V M/M m(cm³/g)
- A-B = Liquido (stato di equilibrio)
- B-C = Transizione liquido-solido cristallino (stato di equilibrio)
- C-D = Solido cristallino (stato di equilibrio)
- B-E = Liquido sottoraffreddato (stato di equilibrio metastabile)
- E-F = Transizione da liquido a vetro
- F-G = Vetro solido (stato di equilibrio)
Tg: temperatura di transizione vetrosa
!! pendenza FG ≠ pendenza DC
Interval di transizione vetrosa
Vetroda = 2,5g/cm³ (dato medio)
Lastra
Definizioni:
- DILATAZIONE TERMICA DI VOLUME: αV = ΔV/VΔT [°C-1] Indica quanto si dilata un materiale in risposta alla variazione della temperatura di 1°C, volumizzazione in base al volume iniziale.
- DILATAZIONE TERMICA LINEARE: αL = ΔL/LΔT [°C-1] Generalmente riportato nei manuali, è il coefficiente al quale si è abituati più spesso per quanto riguarda le metalizzazioni. Per il vetro sodio-calcio (vetro da finestra) αL ≈ 9·10-6 [°C-1]. Vale la relazione αV = 3αL
Stati di equilibrio
- E: energia
- x: di stato o di interazione
Tutte le altre posizioni sono di f(???) equilibrio
Contrazione di legame
Un solido sia cristallino che vetroso, si espande all'aumentare della temperatura perché, a causa della vibrazione termica e dell'asimmetria della curva di CONDON MORSE, avviene un aumento di distanza media. Gli atomi sono in equilibrio di stato, quindi, anche a temperatura costante, si assiste a una contrazione perché avviene la CONTRAZIONE TERMICA DI LEGAME. Presso tale stato di equilibrio, ogni legame occupa una posizione anche se per secoli, ad esempio, il raggio di contrazione di legame contrazione di legame forte -> curva simmetrica e piccolo energia di legame debole -> curva asimmetrica e grande
Contrazione configurazionale
Nel liquido avendo una struttura disordinata, gli atomi modificano continuamente il loro possibile reciproco, accedendo un liquido aumenta, il VOLUME LIBERO (ad esempio non occupato da due atomi). Raffreddare un liquido porta quindi a una contrazione di legame e a una CONTRAZIONE CONFIGURAZIONALE: la prima è istantanea, mentre la seconda ha bisogno di tempo per avvenire. Le leggi tipiche della viscosità: viscosità bassa -> tempo basso viscosità alta -> tempo alto. Durante le transizioni avviene la contrazione che comunque diminuisce gradualmente il suo contributo fino ad annullarsi e a formare il vetro. Ciò fa sì che il volume effettivo del vetro dipenda dalle velocità con cui è stato raffreddato: velocità di raffreddamento alta (es. 100K/min) -> Tg alta, n basso velocità di raffreddamento bassa (es 1k/min) -> Tg bassa, n basso in alto Tg, n (indice di refrizione) non sono più quindi proprietà termodinamiche, si dice che il vetro è un materiale che ricorda la sua storia termica.
Vetri comuni
α ≈ 90 · 10-7 C-1, τ = 68 GPa
I vetri da finestra e da tavola sono generalmente vetri sodico-calcici con questa composizione: ~70% SiO2, ~15% Na2O, ~10% CaO, ~5% altri materiali (sempre presente 1-2%
La precisione di analisi chimica è di ±2%.
Il vetro, essendo colato, non deve avere una composizione chimica ben precisa, da cui resulterà una tendenza alla devetrificazione: questo è il processo di cristallizzazione di un vetro ed è da evitare il più possibile perché i cristalli dei metalli (meccanici e ottici) non voluti.
· Sono difetti meccanici: giusta da aumentato di sfiorzi.
· Sono difetti ottici: disomogeneità e immagine.
Trasparenza
2 Condizioni: i Non assorbe nel visibile.
· Non esistono interferenze tra l'aria e il diverso indice di rifrazione, possono essere causate da superficie vetrosa, bolle o processi. Possono verificarsi due eventi:
- Riflessione multipla + assorbimento: le materiale appare opaco e colorato.
La rifrazione non avviene se le tensioni del materiale si rifactively alla lunghezza d'onda della luce (0,3-0,5 μm), quindi i cristalli, se esistono, devono essere più piccoli della lunghezza d'onda delle luce. Esistono quindi materiali cristallini trasparenti.
Vetroceramiche
Le vetro viene messo in forno per un periodo di tempo a una temperatura adeguata in modo da dar luogo a un processo di cristallizzazione controllata: i cristalli, comunque, irapparenti, a base di SiO2, Fe2O3 e LiO riunisce un coefficiente di dilatazione, γ per nulla. Sono occorrenze usate per questa caratteristiche in campo aerospaziale, sui piattini cottura e per il parte delle stufe a legna, a parma dagli anni '60.
Proprietà Meccaniche e Reologiche
Viscosità
È una proprietà di tutto importante che varia con continuità dal vetro fuso al vetro solido. Per determinarla, parto dalla legge di Hooke:
Sforzi di Tensione: σ = E ε = E Δe / eo
Sforzi di taglio: τ =
Applicando uno sforzo di taglio a un fluido...
γ = M dv / dx = d (dy) / dt ( d (dy) / dt = d (dy) / dt ) = Exy deformazione tangenziale
Per un fluido Newtoniano: τ = η dv / dy, η = viscosità
La viscosità è indice dell'energia necessaria, e sostituta le molecole in uno sforzo di taglio.
Difetti del vetro
Dove si trovano?
Nella zona sub-superficiale. Asportando uno strato speciale con HF o acido si riesce ad accedere al vetro velocemente. La temperatura ambiente, dopo circa 1 o 2 giorni, si autoregola comunque in caso che ci fossero delle resistenze aumentate causate con alti livelli di inquinanti (per le macchie compaiono anche il fluoroanalogo del vetro).
0,04, 5μm (IRL) 400μ. contiene un livello tale che tollera o si rimuove in un tempo non fisiologico con la superficie accettata da microstrati di connessione
Come si formano?
Si formano con paralele, curve e accumulate (es. plorie di plastica o altri ossidi). Statiche (per l'acciaio) in due lastre di vetro apposito direttamente 19) selezione (per due lastre più convergente).
Durezza Vickers (HV)
Vai puoi fare delle prove utilizzando uno strumento di diamante, a base quadrata, caricato con un peso variato, da 25 g a 1 kg, viene definito anche MICROVICKERS. In questo modo si possono determinare il vetro con gradienti di nucleogene e descrittorie della durezza alternativa come la microstructura del vetro ed è più alto rispetto alle leghe Fe-C.
HV = 1,854 * 10-3 F / d2 - [diagonale dell'impronta cm2].
Esempio: F=20N d=8μm HV=5Gpa
Tempra
Tempra termica del vetro
Si ottiene riscaldando il vetro ad una temperatura tra 50-100°C sopra Tg e operando un raffreddamento veloce e controllato che permette a Ta (Temperatura ambiente) di ottenere uno stato residuo di compressione superficiale. I difetti, essendo in superficie **, si troveranno in uno stato di compressione e lo stato estensivo 0a, con la fase di "ricocca" a mettere in funzione come un vetro, ancora invariato es sono le vetrae riserchiere.
L'origine di questo fenomeno si trova nel comportamento viscoelastico del vetro:
Comportamento Viscoelastico ≠ Comportamento Elastico
Tanzo, T1 Tg
Equilibrio termico alta T
Equilibrio termico bassa T
In questa fase la viscosità stendi lo straino point: le tensioni aumentano ∊(elastica) e si diventa scienze* che fino alla presidenza da viscoelastica diventa elastico.