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G
G
GY
& I
l
I [xy [Xz
6
I GXX 6xy Xz
Gyz Tyz
64y
Gyx
G(x) I
= Gz
67z
674
67X EQUAZIONI INDEFINITE DI
Per poter completare l’analisi, Definiamo ora quelle che sono le
EQUILIBRIO
Le equazioni indefinite di equilibrio si dividono a quelle alla traslazione e quelle alla rotazione.
Queste ultime ci permetteranno di dimostrare che il tensore delle tensioni è simmetrico .
Partiamo dalle equazioni indefinite di equilibrio alla traslazione.
Prendiamo in esame un elementino cubico e su ogni sua faccia rappresentiamo le tensioni, di cui
poi facciamo l’equilibrio
Y 6
Gy(x) +
dx) -
-6y(x =
+
GX
dy dGX(X)
ax) (x(X) GxdX
Gx(x) + +
Gx(x =
=
+
<
dAy
↳ & &
Gx D
& dX
mmmmm X
me
1 Y"
* 6y(x)
d -
daz
dt +
(k dx) G
G
~ (x)
=
+
Z =
+
- ( dx)
+
Ey(x d)
(Az
+
dx)
Gx(X + b(d
#x + 0
+ =
dxdydz)
(av
dxdY)
dAz
dAy aXdz
(dAx odz =
= =
=
Attraverso le varie semplificazioni arriviamo a:
+
Che rappresenta le 3 equazioni indefinite di equilibrio applicabili in V, che possiamo esplicitare
secondo x,y,z
++
11
+ INDCF di eauus
e
03 ea
by
Eyz .
=
+
++
Introduciamo ora le equazioni indefinite di equilibrio alla rotazione.
In questo caso consideriamo un elementino quadrato (caso 2d) e prendiamo per questo
esempio il piano xy Facciamo dunque la somma dei momenti rispetto al polo, per cui le
yx uniche tensioni che contribuiscono sono le tau
txy
da TyxdA(xd/ al
Txydy(y
dy + 0
- =
Gxx ↓
x notirtyx
Aydz analogamente
Txy
dAx e
=
>
- =
z
Asse
> [Xz EzY
x
it i n to r n o
rot. =
assey Tyz Tz
x Roma = I
I
:
E(x)
Questo dimostra che il tensore delle tensioni è simmetrico Get
Inoltre sappiamo che nel momento in cui cambiamo SDR cambiano i 6 parametri che
descrivono la tensione, ma non la tensione stessa. Nonostante ciò sono presenti degli
invarianti. SDR PRINCIPALI,
Tra tutti i SDR ne esistono di particolare, ovvero i caratterizzati da un
tensore delle tensioni diagonale, dunque in cui le sigma sono diverse da zero, a differenza
delle tau che sono tutte uguali a zero.
Dunque partendo dal teorema di CAUCHY cerchiamo tra le infinite incognite quelli per cui è =
a lambda x I(matrice identità) x n(vettore)
En
= A
<
6n(X) XE1
En(X)1 incognite
-
=
=
Arrivo dunque ad un sistema di equazioni omogeneo di tipo Ax=0
xEn]1
YE(x) amogeneo
Algebrico
diza
sistema
0 .
>
-
=
- ↳ n 2
bunale =
sol . banal
Non
Sol .
Questo sistema avrà la soluzione banale n=0, mentre per quella non banale poniamo n
diverso da 0 (E(x) xE) 0
Dobbiamo quindi porre il determinante caratteristico =0 - =
Da cui arriviamo al polinomio caratteristico sempre =0 [s2-16s
13 [se
42 o
poiranio
Prato 4
caratteristico + =
- -
>
Nel polinomio caratteristico notiamo la presenza di 3 invarianti che hanno questi valori:
[xy Is
[x
[G tyz Tex = d
676x
6x6y (x)
Gy6z +
+
6z
6y
6x = -
+ + - -
=
A questo sistema di equazioni avrò 3 soluzioni per cui mi devo trovare i 3 autovalori del
sistema (lambda), che corrispondo alle 3 tensioni principali, e trovati quelli mi trovo le 3
direzioni principali n per cui tau è uguale a 0
Inoltre in questo caso le nostre direzioni incognite sono dei versori, dunque possiamo
aggiungere un’equazione che lega le loro componenti
Ri RE
Ry? 1
+ + =
Posso dunque trovare le 3 tensioni e le 3 direzioni principali per cui gamma è =0
PROBLEMA STATICO
Per conludere introduciamo infine il
Definisco un corpo deformabile di volume V e superficie libera Sf e superficie vincolata Su.
Preso un suo punto ne voglio conoscere le tensioni
B b
G =
+ -vai Pridetem
INTERNAmene
Sistema perso
. se
3
di Grado ↳
↓ incoarie
sea 6
In
.
I
↳ ↳
Matrice A trasposta
AT
B =
D E
Definiamo inoltre le condizioni al contorno:
ma
-
La matrice B inoltre rappresenta la matrice A trasposta
Il problema statico è un problema di 3 equazioni in 6 incognite — quindi è un sistema
internamente iperstatico di grado g=3
Inoltre vi è un altro modo per trovare i sistemi di riferimento principali, cioè per cui le tensioni
tau sono uguali a zero, ovvero attraverso la circonferenza di Mohr
CIRCONFERENZA DI MOHR
Il cerchio di Mohr è uno strumento che ci permette di studiare e rappresentare lo stato di
tensione di un punto.
Innanzitutto definiamo quelli che sono stati di tensione piani, per cui il tensore delle tensioni
diventa da una matrice 3x3 ad una 2x2. Se prendiamo per esempio il piano xy, diventerà
così: Sn(x1
xy) (11
/plano =
↓ ①
Gn(x) G(X11
nel caso =
piano ②
Y
(2x1) (2x2(x(2x1)
= -a
I
- exy
,
= di Piano
tensione
siato &
del Xy a
& ex *
dY
T
x
A questo punto prendiamo in considerazione un elementino, lo sezioniamo e ne prendiamo
in considerazione una parte (quella evidenziata in viola).
Innanzitutto disegniamo sull’elementino (quadrato) le tensioni agenti, con la convenzione
positiva (tensioni in rosso). Poi sezioniamo la parte (elemento viola) con un taglio.
Questo elementino ha spessore unitario, per cui S=1
Abbiamo il nostro sistema di riferimento xy e inoltre disegniamo il sistema di riferimento
ruotato x’y’ su cui rappresentiamo le tensioni sigmax’ e taux’y’.
Definisco le varie aree su cui agiscono le tensioni sull’elemento viola e moltiplico le tensioni
per le aree su cui agiscono così da “trasformarle” in forze, così da poter poi fare l’equilibrio.
spessore
je
BAx Dy
= . e
dimora
pemento
A
tasvexponsess
↑
ottaces
Y - * ex * sent
ins costo
·
*
7X
witho espessore
An As 1
= .
BAy ↳ di giactura n
area
↓
Ax :
Spessere
Impongo dunque che l’elementino sia in equilibrio, imponendo l’equilibrio secondo X’ e y’
SenO-TxyDx1cosP-GxAyaCost-tyyby1sent
GyDX
&
GAS
X) o
1 =
1 .
-
. YAYSenD
Ex DysenD-TxyAycosO-GyAxcosO
+ o
EXy
Y/ =
TAS +
Divido ora tutto per delta S
6D51-Gy1SenO-Txyx1SP-Gxycos-tyyyt
&
X) ExAysenO-TyyAycoSO-GyBxcoSOTxyySt
Y1) TAS +
* sent costo
Sapendo che: a
seco
Arrivo a scrivere: S
esentcost
Sen20
Sapendo dalla trigonometria: = Ecossa
28
Sen = 2
costo
1
costo =
Arrivo a scrivere: 6x(120) 64/120) + Exy senso
E +
6 = Ty/20
/64- 6x) sen +
T = ↓
S 6-66y Costotysen2
-(64) Sen 20
T xycos2
+
=
A questo punto faccio il quadrato di tutti i termini e sommo a membro a membro le due equazioni:
1
& ( exy
+
=
Questa equazione rappresenta l’equazione di una circonferenza in un piano sigma-tau, ovvero il
piano di Mohr, rappresenta dunque l’equazione della circonferenza di Mohr
La circonferenza di Mohr rappresenta tutti i possibili stati di tensione che si ottengono al variare di
teta.
Dall’equazione della circonferenza possiamo dedurre le coordinate del suo centro e il valore del
suo raggio: =
Er
medht
renstant :
↑
" ( d (amid
C :
= =
C =
siuste
·
% R R R
! x
SINDHo Particolar
particolar ↓
d Em-R
0e)
(6 Ga
0p
16p 0
0 ,
, =
7 2
1 da
, pernati
TENS R
Em
. 62
V Principale +
=
I due punti in cui la circonferenza di Mohr incontra l’asse sigma sono dei casi particolari, poiché
rappresentano le sigma principali, ovvero quelle per cui tau è uguale a 0.
Per calcolare invece le giaciture principali devo porre tau =0, da cui troverò teta
-1 20
Txy
2 cos
T + 0
=> sen
= =
A
tg20-a
Posso inoltre rappresentare sulla circonferenza i punti per cui teta è = 0 e = a pigreco mezzi, i
quali hanno specifiche coordinate. Inoltre i due angoli principali hanno una relazione, per cui se
ne conosci uno puoi trovare subito il valore dell’altro
by Opz
[xy = I
Iscaldato puoi anche
trovar Valero
= Ope Ope
· IT
+
=
4 t 2
(6y [xy)
-
, ⑨
GX D 0
ASSE definisce
che 0
=
↑ > 6
00 62 20pz
individua
che
augdo
·
(6x
· 10p2
[xy) 10 20 ps
20ps
trovare
I -t o +I =
posso
, conosco pr
se
·
0 0
=
V diametralmente oppost
= > Punti
Vi è inoltre un secondo metodo per rappresentare la circonferenza di Mohr, ovvero una
costruzione grafica.
La giacitura per cui teta è = 0 mi darà un punto V di coordinate (sigma x, tauxy) e la giacitura per
cui teta è= a pigreco mezzi mi darà un punto sulla circonferenza O di coordinate (sigma y; -tauxy)
Se rappresento questi due punti nel piano di Mohr e li unisco posso trovare direttamente il centri
O che sarà dato dall’intersezione tra questa linea (che unisce O e V) e l’asse sigma.
Dopodiché se traccio l’orizzontale da O e la verticale da V nella loro intersezione troverò un
nuovo punto G, mentre se vado orizzontale per V e verticale per O troverò D.
Questi due punti sono importanti e G rappresenta il polo delle giaciture, mentre D quello delle
direzioni.
L’angolo tra teta=0 e sigma 2 ci darà tetap2 e stessa cosa con sigma 1
rella
verticale un si
che passa per G
incontrano i
rette
--
... 0
-difrontale che passa per
G
- >
- 6 delle
Pa
:
↑ GIACNRe
mini
2
· > 6
..
61 riferimento 0 o
=
rella oritrattale che passe per
& I
Siam
- font. trovo D
e
Ope
verticale che passa per o
POLO DIREZIONI
D DELE
:
L
L direnare
chi
O indica
O =0 pro e
2
tra
angdo e
. Pancipale
angai Leggo due velte
Gui o
che +
sono
Non
·
I ↳ Ope Opa
Op